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Autore: Kei Sagano    25/12/2011    1 recensioni
Tutti passano il Natale più o meno nello stesso modo, ma gli Heart's a i Kidd's invece rimarranno scioccati dalla frase dell'unica ragazza della ciurma del chirurgo e tenteranno di scoprire perchè.
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Monkey D. Rufy, Shanks il rosso | Coppie: Ace/Smoker, Eustass Kidd/Trafalgar Law, Sanji/Zoro
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Non c’è Natale senza la neve! Siamo ormai approdati su quest’isola invernale da almeno una settimana e già mi sto rompendo i coglioni. Ma perché poi? Ah, già. Tutto questo per accontentare quello scassacazzi, faccia da culo, bastardo all’ennesima potenza di Trafalgar Law!                                                                                                         
Non ci posso credere che mi abbia convinto a soggiornare in un luogo, tra l’altro sperduto, circondato da montagne innevate dove è pure possibile sciare. Ma che cazzo significa sciare?! Io al massimo so fare a palle di neve, ma sciare! Dice che è divertente, per me no. Preferisco di gran lunga stare davanti al camino con una bella tazza fumante di cioccolata a giocare a poker con Eru-san. Perché poi si fa chiamare così non l’ho ancora capito ma poco importa.                                                                                                          
Stamattina però l’ho trovata strana a colazione.

- Che hai stamattina? E’ da ieri che sei giù, non hai toccato cibo- disse il rosso addentando la fetta di pane tostato con tre dita di crema al cioccolato (nutella…sbav -ç-), mescolando il caffè forte appena portatogli da Killer. Eru si girò di scatto verso il piatto contenente uova e pancetta e, a mani aperte, incominciò a spiccicare il tutto spargendo qual cosina anche sul tavolo.                                                                                                                                                               
- Adesso l’ho toccato, contento?- rivolgendo uno sguardo omicida a entrambi, scioccati per il suo comportamento.                                                                                                                                                   
- Ma stai bene? Secondo me hai la febbre- azzardò il biondo, mettendogli pure una mano sulla fronte per controllare la sua tesi, anche a scapito di perdere quest’ultima.                                                                          
- Sto benissimo- scansandola- E’ solo che quel cretino di Smoky non mi ha ancora risposto al messaggio- disse accasciandosi sulla sedia chiudendo gli occhi gettando la testa all’indietro oltre lo schienale.                 
- Non ti preoccupare- disse una voce alle spalle del rosso, il quale si sentì stretto un istante dopo in un morbido abbraccio- forse starà ancora dormendo. Infondo è pur sempre Natale no?- confermò con un sorriso stampato in faccia.                                                                                                                                               
- Se è natale Trafalgar, dov’è il mio regalo?- accarezzando i corti capelli neri dell’altro.                                  
- Non essere impaziente, il tuo regalo arriverà più tardi- disse sensualmente baciandogli la tempia sinistra- A proposito di regali- fruga nelle tasche- questo è per te Eru- mettendogli davanti un piccolo pacchettino tutto argentato. Eru fissa per qualche secondo il pacchetto e poi solleva la testa.                                                                    
- Guarda che oggi non è Natale capitano pirla =_= -

In quel momento la sala cadde un silenzio agghiacciante. Tutte e due le ciurme, sia gli Heart sia i Kidd, e i rispettivi capitani rimasero scioccati da quell’unica affermazione detta anche senza sarcasmo.                         
- Scusa Eru- disse Penguin deglutendo- potresti ripetere?-                                                                                 
- Per me oggi, anche se è il 25 dicembre, non è Natale- disse neutra mentre componeva un numero sul display del suo cellulare e premeva il tasto per la chiamata, portandoselo poi all’orecchio.                                                                        
Tutti gli Heart incominciarono a disperarsi, soprattutto il povero Bepo che si depresse ancora di più. Intanto Law, Kidd, Killer e Penguin si misero a parlare dopo aver chiesto ‘gentilmente’ un po’ di silenzio.                
- secondo voi perché ha detto così?-                                                                                                                   
 - Non lo so vecchio. Può darsi che lei odi il Natale.-                                                                                          
- Può anche essere- disse Law- Ma può anche darsi che ci sia un altro motivo dietro alle sue parole, non credete anche voi? Tu che ne pensi Eustass?- rivolgendosi alla persona al suo fianco. Stava cercando di capire, di riuscire a dare una risposta concreta e decente quando irruppe nella sala una fragorosa risata.       

- BWAAAAAHHH!!! E così gli hai tirato del pepe al posto del peperoncino! E lui che ha fatto?- disse i moretto al suo compagno mentre, seguiti dal resto della sua ciurma, entrava nella sala e prendeva posto.       
- Beh, è ovvio- rispose un ragazzo dal naso lungo- sono fuggito il più in fretta possibile- sghignazzando allegramente.                                                                                                                                                      
- Rufy- disse una ragazza mora, tutte curve, di fianco ad un gigante in mutande e camicia hawaiana dai capelli blu con ciuffo alla Elvis.                                                                                                                          
- Che c’è Robin?- le rispose guadagnandosi la sua attenzione.                                                                           
- Siamo in compagnia- facendo poi un cenno al quartetto, seduto qualche tavolo poco più in la, che li osservava e poi alla ragazza che stava sorseggiando il suo The ancora fumante di rabbia.

Con uno scatto degno di una molla il moretto si alzò dalla sedia, percorse quei pochi metri che lo separavano dalla ragazza e con un sorriso che andava da un orecchio all’altro le saltò addosso abbracciandola da dietro, facendole quasi rovesciare il contenuto della tazza.                                                                                            
- KEEEEIIIIIIIIII!!! Sorellina, mi sei mancata tanto- strusciando la guancia contro la sua, fino a farla diventare rossa.                                                                                                                                                    
- StaccatistaccatistaccatistaccatistaccatistaccatiSTACCATI!!!!!- urlò cercando di toglierselo di dosso, spingendolo sia con una mano sul viso sia con un piede conficcato nello stomaco.                                           
- Come ti ha chiamato?!- dissero i tre occupanti del tavolo, tranne il rosso che prese a massaggiarsi le tempie  con due dita.                                                                                                                                                          
- Adesso si che si incazzerà bene a modo- sospirò poi sconsolato.                                                                   
In quel momento fece irruzione anche un’altra persona, accompagnata stavolta da un armadio a tre ante dai capelli d’argento e due sigari tra le labbra e un uomo poco più alto di lui dai capelli rosso-sangue e tre cicatrici che gli solcavano l’occhio sinistro.                                                                                                        
- Buon Natale fratellino- sorridendo allegramente al moretto ancora saldamente ancorato alla ragazza, che inutilmente continuava nel suo intento di estirparselo di dosso.                                                                         
- Ace, Ace! Guarda chi c’è qui!- urlò Rufy tutto felice, trascinando la sorella verso il maggiore, mentre quest’ultima si aggrappava, ormai inutilmente, ad ogni tavolo o sedia che aveva a tiro.                        
Appena il ragazzo gli fu davanti, il maggiore riconobbe subito chi si trattava e, sottrattala al fratellino, la stritolò nel suo abbraccio.                                                                                                                                    
- Che bello ci sei anche tu, Kei! Come sono felice. Questo è il più bel regalo che mi si potesse fare per Natale! Grazie amore!- sorrise e baciando sulla guancia l’uomo al suo fianco che sbuffò un “moccioso” in risposta, arrossendo leggermente.                                                                                                                        
- Kei, ti trovo bene. E’ da tanto che non ti vedo ma non sembri cresciuta molto dall’ultima volta- accarezzandole leggermente la testa.                                                                                                                   
- Stai insinuando che sono bassa- disse con il sinistro tremante alzato pronto a colpire, sguardo omicida e sullo sfondo delle fiamme ardenti alte e in procinto di esplodere.                                                                      
- Io? Nooo. Non direi mai una cosa del genere. “Aiuto! ^_^””- rispose velocemente, evitandosi così un dolore inutile.                                                                                                                                                                   
- E me?- disse Rufy con i lacrimoni- Non mi saluti neanche, Shank?- rivolto al rosso.                                         
Il più grande si avvicinò all’altro, gli prese gentilmente il mento tra due dita e, sollevandolo lentamente, posò delicatamente un bacio sulle sue labbra, socchiudendo leggermente gli occhi.  

Intanto che il tutto accadeva, tutti i presenti o quasi, non credevano ai loro occhi e soprattutto alle loro orecchie. Eru si chiamava Kei? E perché si faceva chiamare in un altro modo allora? In loro soccorso arrivò come sempre Kidd, che ormai tutti sapevano che solo lui riusciva a decifrare ogni singolo cambiamento d’umore della ragazza e che tra l’altro la conosceva da molto prima che diventasse una degli Heart’s.            
- Eru è un’ex viceammiraglio della marina. Conosciuta da tutti come Monkey D. L. Kei, the 1st Black Judge. Congedatasi per motivi personali. Era anche famosa per un’altro titolo all’infuori della marina. Vediamo chi indovina?- facendo una rapida panoramica sui presenti. .                                                                        
- A questo rispondo io- intervenne Shachi alzando la mano- grand’invocatrice Kei, erede del gran maestro Yusuke del gran tempio di Marijoa. Ho detto giusto?-                                                                                            
- Si, ragazzino. Bravo davvero-                                                                                                                     
- Law aiuto!- urlò disperata la ragazza ormai senza più neanche la forza di reagire. Subito il moro pronunciò- Room- formando la classica cupola azzurrina grande tutta la sala e poi con uno- Shambles- scambiò Kei con una lampada li vicino, salvandola dalle grinfie di Ace.

- Tutto ok, Eru?- chiese preoccupato Penguin, seguito da Killer che l’aiutò ad alzarsi dato che aveva il sedere per terra.                                                                                                                                                                   
- Si, sto bene- scrocchiandosi poi il collo e le spalle con fare disinvolto- Nee, Ace. Rufy-                                 
- Hmm- risposero entrambi all’unisono.                                                                                                                
- Andiamo a fare a palle di neve? Vediamo chi tra noi è il più forte dai!- prendendoli entrambi per mano e precipitandosi fuori dall’edificio.                                                                                                                        
- Ehi aspettate! Veniamo anche noi- gli urlò dietro Sanji seguito a ruota da Zoro, che non perse occasione per dargli la mano e trascinarlo.                                                                                                                                        
- Anch’io voglio partecipare! Andiamo anche noi, Bepo- disse Shachi inseguendo gli altri due appena usciti, seguito a ruota dall’enorme orso al grido di- Poooo!-                                                                                                   
- Ehi Eru! La giacca!- urlò Law inutilmente, accasciandosi sulla sedia di fianco a Kidd- Come devo comportarmi adesso con lei? Dimmelo tu Kidd. Io ormai ci rinuncio- affermò portandosi un braccio a coprire gliocchi.              
- Trafalgar, che cos’è per te il natale perfetto?-                                                                                                    
- Beh, è ovvio. Stare con le persone care e festeggiare con la persona che ami- disse dopo una breve pausa-     
- Per me è uguale. Infatti forse è per questo che ho accettato la tua proposta, ma per Kei è diverso- alzandosi dalla sedia per poi dirigersi fuori, dove ormai si sentivano solo le risa sadiche della ragazza.                                   
- Che intendi dire, scusa?- seguendolo a ruota.                                                                                                     
- Guardala attentamente. Ha riacquistato il buonumore anche se in modo strano- guardandola mentre bersagliava i suoi fratelli colpendo inavvertitamente anche Smoker- Ha aspettato che incominciasse a nevicare, non vedi?- facendo un cenno al cielo.                                                                                                       
- Eh già. Scusami ma non ho ancora capito cosa intendi- guardandolo di sbieco, molto scocciato. 
- Il motivo è sia molto semplice sia molto stupido in realtà-                                                                                
- Ah si? E sentiamo, qual è questo motivo, signor sottutto io?-                                                                              
- A lei servono tre cose. I parenti, gli amici e la neve- disse semplicemente, avvolgendolo nella sua pelliccia. A quel punto il moro non riuscì più a trattenersi e scoppiò a ridere.                                                                         
- Davvero stupido. Però ha ragione in qualche modo- suscitando la sorpresa nell’altro- Senza la neve non sarebbe Natale, giusto?- sorridendogli dolcemente.                                                                                                
- Già- arrossendo e sorridendo di rimando- hai proprio ragione Law. Ti meriti un premio- avvicinandosi pericolosamente alle labbra del chirurgo.                                                                                                        
Era a meno di un centimetro dal baciarlo quando gli arrivò in faccia una palla di neve grossa quanto una palla di cannone.                                                                                                                                                   
- Ooopsss- disse Kei grattandosi la testa imbarazzata- scusa mi è sfuggita-                                                            
- “scusa mi è sfuggita”? “SCUSA MI E’ SFUGGITA”!!?? adesso te lo do io “mi è sfuggita”!!!- infuriandosi come solo un drago può fare Kidd si getto all’inseguimento di Kei, mentre quest’ultima correva a perdifiato chiedendo scusa con in sottofondo le risate di tutti i presenti.                                                                                          
Già non è Natale se non c’è la neve. Altrimenti non ci si diverte.

BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO DALLA VOSTRA KEI!!!!!!!!!! ^_^
Grazie a tutti quelli che leggeranno e commenteranno. Per chi segue “San Valentino Chronicles” non vi preoccupate, aggiornerò a breve. See you next time!
  
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