Fanfic su artisti musicali > Avenged Sevenfold
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Autore: Sa_MiLow    25/12/2011    0 recensioni
Come reagireste se un mattino poco dopo Natale vi telefonassero dicendovi con voce distaccata che vostro fratello è morto? Questo è quello che è successo a Maddy...
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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I hope you’ll find your own way when I’m not with you.”

31 gennaio

Questa canzone, queste parole risuonavano in tutta la casa negli ultimi giorni. Era la sua canzone, la sua ultima canzone. Non l'avevamo ancora metabolizzato, non riuscivamo a crederci nonostante l'evidenza. Né mamma,nè papà, né Katie o suo marito Nik e né io riuscivamo a farci una ragione di quel disgraziato evento. Mamma ascoltava a ripetizione quella canzone composta e suonata interamente da lui, obbligando tutti noi a sentirla continuamente. Il giorno dopo l'accaduto Katie si era trasferita nuovamente a casa da Los Angeles,dove viveva con suo marito Nik, per stare più vicina a mamma e papà. Erano distrutti,completamente, non li avevo mai visti così. I primi giorni mi convinsi che era solo un incubo un orribile incubo da cui presto mi sarei risvegliata, avrei preso il telefono e avrei chiamato il mio fratellone che era in tour col suo gruppo, mi avrebbe preso in giro come al suo solito e insieme avremmo riso di quello stupido sogno. Ma così non fu. I giorni passarono e l'incubo non faceva che peggiorare, giornalisti, fotografi, curiosi senza il minimo rispetto per il dolore affollavano il giardino di casa nostra per avere un piccolo scoop. Restai chiusa in camera da quel maledetto 29 dicembre. Non riuscivo a uscire, non riuscivo a passare davanti a camera di mio fratello per scendere le scale, mi costrinsi a farlo un paio di volte per i miei ma il solo vedere quella porta bianca piena di poster ed adesivi mi faceva sgorgare lacrime amare ed infinite. Le lacrime. Ormai facevano parte del mio volto, vedere quello che mi circondava, tutto mi faceva rigare il volto di lacrime. Spesso mamma ci abbracciava forte, quasi da stritolarci, e si scioglieva in un pianto pieno di dolore. Papà si occupava della parte burocratica e di organizzare il funerale.

Era il 31 di dicembre, capodanno, un giorno di festa per la maggior parte della gente, ma non per noi. Per noi era solo un altro giorno di immensa tristezza. Erano passati solo tre giorni da quando ci aveva lasciati. Jimmy... Era mattina presto,credo, dormivo ancora perchè ero nel bel mezzo delle vacanze invernali (ero tornata il 23 dal college che frequentavo per passare il natale in famiglia), quando sentii il telefono squillare insistente e poi mia madre urlò. Poi più nulla. Mi alzai preoccupata e, ancora scalza, scesi le scale di corsa. Trovai mia madre in ginocchio con ancora il telefono in mano che soffocava i singhiozzi con una mano, totalmente distrutta. Rimasi impalata per un secondo nel vederla così poi accorsi, m'inginocchiai a mia volta e scuotendo la urlai "mamma!!! cos'è successo??? mamma!!! mamma!! rispondi!! mamma!! che succede??" lei alzò il volto deformato dal dolore e sussurrò "Jimmy..." singhiozzò "cosa?? cos'ha fatto Jimmy??l'hanno arrestato di nuovo?" lei scosse il capo, prese fiato e urlò "Jimmy non c'è più!!" quella frase sortì su di me lo stesso effetto che un pugno nello stomaco da parte di un pugile. Mi si mozzò il respiro, le forze mi lasciarono e le lacrime mi offuscarono la vista, abbracciai mia madre e mi unii al suo dolore. Nulla aveva più senso. Non so quanto tempo passò prima che papà scendesse, capisse cosa fosse successo e ci tirasse su dal pavimento. I ricordi dopo sono molto confusi, ho solo dei flash di quel pomeriggio in cui al telegiornale locale una giornalista dall'aspetto curato e dal tono freddo annunciava “James "Jimmy" Owen Sullivan, soprannominato The Rev, componente del noto gruppo metal Avenged Sevenfold è stato trovato sta notte morto nella sua abitazione dai pompieri chiamati da un vicino. L'uomo aveva solo 28 anni. Le cause della morte non sono ancora state accertate, si pensa ad un arresto cardiaco. Ed ora passiamo alla cronaca nazionale...” gli furono dedicati solo pochi minuti, solo pochi minuti per la comunicazione della morte di mio fratello. Al sentire quelle parole ci stringemmo tutti. Quel pomeriggio più tardi arrivarono mia sorella Katie e Nik in lacrime e risposi a moltissime telefonate di cordoglio da parte di persone che neanche riconobbi. Mi ricordai solo di aver riconosciuto la voce di Matt,( meglio conosciuto come M. Shadows) rotta dal pianto. Un sorriso mi si formò sulle labbra immaginando quell'omone un po' orso, pieno di muscoli e tatuaggi piangere per l'amico. Mi chiese quando ci sarebbe stato il funerale e disse che sarebbe venuto il 31 insieme agli altri del gruppo a trovarci.

Il campanello suonò e toccò a me aprire, guardai prima chi fosse per evitare giornalisti o paparazzi, erano i ragazzi. Aprii e li feci entrare velocemente. Come entrarono mi strinsero tutti in un forte abbraccio, John e Zacky erano di corporatura normale (anche se il secondo i suoi bei muscoli ce li aveva) gli altri due erano il doppio di me come altezza e muscoli e mi stritolarono.
"come stai Meredith?" mi chiese Brian (Synister per tutti) con gli occhi lucidi
"così..." risposi tremante, mi sentivo terribilmente fragile,nonostante i miei 19 anni, senza il mio fratellone che era sempre pronto a proteggermi. Brian mi sorrise sforzato e mi abbracciò nuovamente dandomi un bacio sui capelli "rimarrà sempre accanto a noi, ti proteggerà per sempre" sciolsi l'abbraccio e li accompagnai in salotto dove c'erano i miei. Solite condoglianze, solite frasi di convenienza. Ci sedemmo tutti in salotto e si cercò di parlare. I ragazzi dissero che pensavano di sciogliere il gruppo per rispetto a Jimmy, si scusarono per il ritardo, avrebbero voluto venire subito ma erano bloccati in un altro stato per la neve. Vidi le espressioni di tutti ed ognuno dei quattro aveva una reazione diversa alla situazione. John fissava il vuoto davanti a sé, completamente assente dalla stanza,era l'ultimo arrivato nel gruppo ma questo non gli aveva impedito di stringere un rapporto bellissimo con Jimmy. Brian cercava di parlare coi miei, torturandosi le mani per l'imbarazzo e anche la paura di dire qualcosa di sbagliato. Zacky fissava il pavimento e le sue scarpe, cercando di contenere le lacrime, conosceva Jimmy da un bel po', avevano fondato insieme il gruppo. E poi c'era Matt era sempre stato il migliore amico di mio fratello da quando si erano conosciuti alla St. Bonaventure (una scuola cattolica da cui mio fratello fu poi espulso, era una vera peste da piccolo). Erano cresciuti insieme ed era cresciuto insieme anche a me visto che ero sempre in mezzo alle scatole. C'era un rapporto bellissimo tra me e lui, non si può dire lo stesso del rapporto che avevamo con Katie. Era sempre stata “l'intelligente” della famiglia,aveva sempre buoni voti, era sempre a studiare, si era diplomata e laureata nelle migliori scuole ed ogni volta che ci avvicinavamo a lei chiedendole di giocare con noi ci mandava via in malo modo.Jimmy ed io,invece, eravamo il secondo e terzogenito più scarsi, a cui i genitori davano un po' meno attenzioni e quindi lui ha cresciuto pazientemente me e io ho aiutato lui nei momenti difficili. Matt ora era seduto sul divano accanto a Brian e cercava di non piangere anche se qualche lacrima scendeva guardando le foto o i posti che gli ricordavano l'infanzia.

  
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