Blaine non aveva chiuso occhio quella notte. Era rimasto alzato per poter completare il regalo per il suo ragazzo. Sperava solo che Kurt avrebbe apprezzato. Quando lo avvistò nel corridoio lo rincorse.

“Ehi! Ehi, Kurt!” Il castano si fermò girandosi verso il suo ragazzo che lo aveva afferrato per un braccio.

“Oddio, B, che hai fatto stanotte?” chiese preoccupato.

“Pe-perché?”

“Hai delle occhiaie tremende! Non dirmi che sei di nuovo rimasto sveglio a giocare con l’x-box! Te l’ho già detto che fa male!”

“No, no...veramente...veramente è colpa tua!” ammise con un sorriso sghembo iniziando a frugare nella tracolla.

“Ehm, mia? Cosa avrei fatto di preciso??”

“Beh, esisti! E il fatto che tu esista mi ha spinto a restare sveglio tutta notte per riuscire a terminare il tuo regalo...”

“Il-il mio regalo?”

“Sì...oh! Eccolo!” esclamò estraendo una scatolina e porgendola a Kurt.

“Oddio, Blaine! Ma-ma io pensavo di darti il mio alla vigilia! Non credevo...non mi aspettavo che tu me lo dessi oggi!” iniziò a farfugliare il soprano agitandosi. E la piccola scatolina che si ritrovò sotto il naso non aiutò. La afferrò quasi tremando. Le dimensioni erano quelle di una di quelle che contengono un anello o comunque un gioiello. E se Blaine gli stesse regalando un anello? O se peggio gli volesse chiedere di sposarlo?? Ok, no. Non poteva essere. Erano ancora troppo giovani per sposarsi. Sbirciò l’espressione di attesa sul volto del moro per poi aprirla. Cazzo. Sì. Era un anello.

“B-Blaine...io...”

“Aspetta. Lascia che faccia il mio discorso. Mi ci sono volute ore per trovare le parole giuste!” lo zittì subito per poi schiarirsi la voce. “Kurt, innanzi tutto mi dispiace che sia un semplicissimo anello fatto in casa e non uno vero , d’oro magari. Purtroppo, le mie paghette non bastavano per comprarne uno. Così ho deciso di farlo da me e metterci dentro tutto il mio amore per te. Non...non ti sto chiedendo di sposarmi. Mi rendo conto che sarebbe ancora presto, nonostante io non abbia dubbi sul fatto che voglio passare il resto della mia vita con te. Prendilo come...come una promessa. La promessa che sarò per sempre tuo. Anche a chilometri di distanza. Anche se non ci vedremo tutti i giorni. Anche se non ti avrò più attorno che mi rimproveri di stare attento di non prendere freddo o di non giocare troppo con l’X-box... sarà dura, non lo nego. Ma io sarò per sempre tuo, Kurt. E spero che anche tu sarai per sempre mio. Il MIO ragazzo.”

Kurt squittì di gioia, lasciando che una lacrima gli rigasse il viso prima di gettare le braccia al collo del suo ragazzo e baciarlo, non curandosi minimamente di dove si trovassero o degli omofobi che camminavano attorno a loro.

“Anch’io sarò per sempre e solo tuo, B! E accetto il tuo anello. Solo ad una condizione, però!”

“Quale?”

“Me lo devi mettere tu!” sentenziò porgendo la scatolina al moro. Blaine non se lo fece ripetere e infilò l’anello al dito di Kurt che iniziò a rimirarselo con un enorme sorriso. “Le ragazze moriranno d’invidia! Ho il ragazzo migliore del mondo!”

“No, io ho il ragazzo migliore del mondo!” replicò fingendosi offeso Blaine, posando un altro bacio sulla guancia del più alto. Qualche armadietto più indietro, Santana stava osservando la scena. Erano così fottutamente dolci e perfetti. Si ritrovò a sorridere mentre si girava e si ritrovava Britt appoggiata al suo armadietto.

“Ehi, San. Ma se Kurt e Blaine sono due unicorni che si uniscono, poi diventano un bicorno?”

La latina sorrise ancora di più. “Non saprei, Britt. C’è una cosa che, però, so per certa!”

“Cosa?”

“Che oggi sei davvero bellissima!” sussurrò spostando una ciocca di capelli sfuggiti alla coda di cavallo della bionda dietro il suo orecchio.

“Grazie, San! Anche tu sei bellissima!”

“Però...ti manca ancora qualcosa...”

“Uhm...cosa? Cosa mi sono dimenticata?” domandò guardandosi attentamente tutto il corpo. Aveva paura di essersi dimenticata di indossare una scarpa o la gonna della divisa, ma era tutto a posto.

“No, sciocchina. Non ti sei scordata nulla...ti manca qualcosa che ti devo dare io!” continuò la latina aprendo la sua borsa ed estraendone un pacchetto che aveva confezionato con le sue mani. La bionda si aprì in un enorme sorriso sgranando gli occhi per la sorpresa, proprio come fanno i bambini la mattina di Natale.

“Oh, San! Grazie! Ma...cos’è??”

“Aprilo e lo scoprirai!”

La bionda non se lo fece ripetere due volte e iniziò a strappare l’incarto, ritrovandosi tra le mani una scatolina blu. La aprì e rimase a bocca aperta. Santana gliela prese dalle mani.

“È una collana, Britt. E sopra ci sono le nostre iniziali. Aspetta, te la metto!” aggiunse poi agganciandola dietro il collo della bionda. “E sai cos’è una cosa ancora più bella? Che io ne ho una uguale!” disse mostrando un ciondolo a forma di cuore con incise una S e una B.

“Oh, San...ma...ma è bellissima!! È il più bel regalo di Natale di sempre!!” esclamò abbracciando forte la sua ragazza. “Grazie! Grazie! Grazie!!”

“Era il minimo, cucciola. Io...io ti amo...”

“Anch’io, San! Tantissimissimo!!”

Santana sentì l’istinto improvviso di baciarla, ma aveva ancora paura. Infondo erano a scuola. Si guardò per un attimo attorno, da sopra la spalla della sua ragazza. Nessuno badava davvero a loro e notò Kurt e Blaine che ancora parlottavano e si tenevano per mano. ‘Se ci riescono loro, perché non ci devo riuscire anch’io?’ si chiese. Sciolse l’abbraccio con Britt e le posò un bacio sulle labbra. La bionda rispose con entusiasmo.

“Sei  fantastica, San! Ti amo!”

“Anch’io ti amo, Britt. Sei la mia cucciola di unicorno!”

“Uh, guarda! Sembra che finalmente Santana si sia lasciata andare!” commentò Blaine osservando le due ragazze.

“Già. Sono contento per loro. Pare proprio che questo sia il miglior Natale di sempre per noi del Glee!”

“Già. E io sono contento di essere qui con il ragazzo che amo!”

“Anch’io sono contento che tu sia qui! Grazie. Grazie d’esistere, B!”

“E a te grazie di essere caduto dal cielo, mio dolce angelo!” sussurrò lasciandogli un altro bacio sulla guancia per prenderlo per mano e avviarsi verso le loro rispettive classi.

“Ah, comunque posso stare tranquillo, vero?” domandò Kurt, nascondendo a stento un sorrisetto divertito.

“Per cosa?”

“Che tra qualche tempo non mi salti fuori con la scusa che questo è un anello maledetto e che lo devi per forza andare a distruggere a Mordor attraversando la Terra di Mezzo!”

Blaine lo guardò fingendosi offeso, ma ridendo sotto i baffi. “Cosa vorresti insinuare con questo?”

“Che sei il mio dolce e tenero hobbit, B.!” concluse stavolta lasciando lui un bacio sulla tempia del suo ragazzo.

Sì, quello era decisamente il miglior Natale di sempre. Almeno per Kurt, Blaine, Britt e Santana.

***

E alla fine sono venute tre parti, ma ho pubblicato tutto di seguito, quindi è come se fosse un capitolo unico xD Spero vi sia piaciuta questa breve ff e ne approfitto per augurarvi Buon Natale!! Dopo tutto questo fluff non so come farò a rimpinzarmi di dolci!

Note sul capitolo: Per la scena del regalo di Blaine mi sono ispirata agli spoiler che si sono presi la briga (e ci mancherebbe anche!  -.-) di dirci. Ovviamente, non credo che si siano davvero baciati, ma mi piace pensarlo. La scena Brittana è tutta farina del mio sacco. So che forse una Santana così non la vedremo facilmente, ma io la amo davvero tantissimo e penso che infondo infondo sia davvero dolce. Specialmente con la sua Britt. :3

Ok, penso di avervi tediato abbastanza anche con queste note.

Ancora BUON NATALE!!

Sil