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Autore: kety100    25/12/2011    3 recensioni
AIUTO!il laboratorio del prof . Rowan si è traformato in una scuderia, e i nostri protagonisti in improbabili cavallerizzi pasticconi, forse non verrà fuori la storia più “profumata” del mondo, ma con la mania di Lucinda per i capelli forse i cavalli non sopravvivranno.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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A risolvere il problema di sella, testiera e finimenti vari ci ha pensato il mio odioso adorato stallone, infatti, appena mi sono avvicinata con tutto quell’ambaradam di cosi di pelle e/o plastica, Black Angel ha deciso che lui odia, per fortuna, essere bardato, quindi ha iniziato prima a correre come un matto, ovviamente io per corrergli dietro non ho mollato tutta la bardatura e, da brava “genialoide” quale sono, gli ne urlo di tutti i colori mentre inciampo nelle redini o in qualunque altro finimento che mi scivola, ovviamente gli altri stanno ridendo come matti, quanto odio questo posto!
“Ora basta” mormoro a un tratto mollando tutto quello che ho in mano, se c’e una cosa che sopporto ancora meno di essere in questo posto è di sicuro non riuscire a farmi rispettare da quell’ammasso di muscoli!
Io e Black ci troviamo nel campo aperto più grande del circolo, un posto quasi senza limiti, 20 m. di larghezza e 50 m. di lunghezza, sorrido leggermente, c’e tutto lo spazio che mi serve e, a quanto pare, anche l’ammasso di muscoli nero davanti a me la pensa allo stesso modo, visto che mi guarda sicuro nei suoi occhi scuri ha un aria di sfida, mi sta dicendo “Vieni, avanti, non mi fai paura”, il mio sorriso si allarga, diventando un ghigno pericoloso, l’ultima persona a cui ho rivolto quest’espressione … beh, non è finita bene!
“Vuoi sfidarmi? – mormoro – Vieni avanti, allora!” esclamo decisa guardando Black Angel che si imbizzarrisce nitrendo fiero, prima di lanciarsi a tutta birra verso di me, ovviamente.
Impreco mentalmente, devo ricordarmi di non insultare mai un cavallo, a meno che non sia un pony molto piccolo, ovviamente penso prima di scansarmi per evitare un bestione nero con chiari istinti omicidi che mi farebbe rimpiangere i calci ti Touko.
Per la seconda volta il mio corpo agisce senza l’aiuto della mente, quel cavallo mi fa uscire dai gangheri! Nessuno, uomo o animale, può tentare di uccidermi e passarla liscia! Il mio ghigno si allarga in modo incredibile e il mio corpo si lancia in avanti velocemente quando anche Black mi sta correndo incontro.
Salto, in alto, più in alto di quanto abbia mai saltato, sorpasso la testa abbassata nell’impeto della corsa di Black Angel, rotolo sulla sua grossa schiena e per poco non mi rompo una gamba tentando di atterrare lontano dai posteriori dello stallone più focoso al mondo, quanto odio quel cavallo.
Il mio unico pensiero, prima di rimettermi a correre come una matta per sfuggire al produttore di m****a che mi insegue, io odio questo posto! E le melanzane.
Ho fatto tanti pensieri simili che ormai ne ho perso il conto.
Presa come sono dalle mie seghe mentali non mi accorgo che il mio “adorato” bestione mi ha quasi raggiunto, non tento neppure di aumentare il passo, a che servirebbe? Lui ha quattro zampe sane, io due gambe coperte di lividi.
Devo ricordarmi di farla pagare a Touko.
Mi volto leggermente, quel tanto che basta per sbirciare con la coda dell’occhio Black, quel tanto che basta per notare un sasso che arriva dritto verso di me.
Mi abbasso per schivarlo, con un secondo di ritardo.
L’ultima cosa che penso è che probabilmente quel bestione mi ucciderà prima che arrivino gli altri.
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Buio.
Buio e dolore.
Ovunque, testa, gambe, braccia, non c’e una sola parte del mio corpo che non mi faccia male.
Tento muovermi, il che è faticoso.
Allora provo a limitarmi ad aprire gli occhi, faticoso, ma fattibile.
La prima cosa che vedo è il morbido naso nero di Black Angel, la seconda sono tutti i miei compagni che mi guardano preoccupati.
“Che avete da guardare?!” sbuffo tentando faticosamente di sedermi
“Oh, nulla, semplicemente sei quasi morta” mi risponde Lunick ironico alzando gli occhi al cielo
“Balle, ci vuole più di … qualunque cosa mi abbia colpito per ammazzarmi” rispondo portandomi una mano dietro la testa, che mi fa un male cane
“Un sasso, una pietra di circa trenta grammi, se non vedo errata” s’intromette Misty mostrandomi l’oggetto del male, ovviamente sopra c’e del sangue.
Il mio.
Trattengo una smorfia, più per il rammarico di essermi fatta colpire che per altro.
“Male?” mi chiede Lunick
“No, rabbia” gli rispondo stringendo i pugni, il mio sguardo contiene una furia sorda e trasmette un solo messaggio: vendetta.
“Lascia perdere, non serve a nulla la rabbia, solo a rovinarti la giornata” mi dice Ursula, uhm, non credevo che sapesse pensare a qualcos’altro che non fossero i vestiti, devo ricredermi
“Peggio di così …” borbotto tentando di mettermi in piedi e scoprendo, non senza una certa soddisfazione, che ci riesco
“Ma brava, noi ci prendiamo un infarto e tu dopo cinque min. sei già in piedi, ma brava” mi dice Lucinda, guardandomi scocciata, chissà che ho fatto stavolta, mi chiedo, non senza una certa curiosità, vedendola allontanarsi
“Era preoccupata, sai?” mi dice Vera
“Preoccupata lei? Ma se mi ha insultata!” sbuffo reprimendo una smorfia di dolore
“Beh, non poteva mica dirti che ha avuto una paura matta per te!”
“No? Io l’avrei apprezzato molto” le dico con ara afflitta
“Sul serio?” sembrano tutti increduli, chissà perché …
“Certo! Poi mi sarei ripresa e l’avrei presa in giro a vita” dico con una scrollata di spalle
“Ecco appunto, sei un’insensibile” mi dice N, tutti mi guardano con aria di rimprovero, chissà perché?
“Ma va? Ora andiamo, forza, mi sono solo presa una bella botta in testa, non sono mica morta!” dico salendo velocemente su Black Angel che nitrisce, come a richiamare gli altri che sospirano, per poi seguirmi sui rispettivi cavalli.
Ridacchio leggermente alla vista di nonno Rowan che ci guarda con aria stranita chiedendo:
“Ragazzi, ma che cosa …”
“Nulla nonno, davvero nulla, io Blackie abbiamo avuto solo una piccola disputa” rispondo indirizzando un sorriso complice al mio degno compare e concludendo che no, quell’estate non sarebbe stata affatto male.
  

Angolo Autrice:
Chiedo scusa se il capitolo è breve, non so neppure perchè l'ho inserito, ma mi andava, quindi...
a questo punto sorgono alcune domande:
Kety e Lucinda si vogliono bene?
Chi ha colpito Kety con quel sasso?
Qualcuno voleva davvero colpirla o è stato un caso?
A questa e altre domande darò forse risposta prima della fine della storia, ma anche no.
Kety100
  
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