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Autore: visbs88    25/12/2011    3 recensioni
- La frusta elettrica è impazzita!
La frase rimbombò nella testa di Jakotsu.
Era probabilmente la verità, perché aveva trovato Bankotsu ricoperto di schizzi di tuorlo d’uovo come tutte le pareti della stanza. Però.
[…]
[Scritta per la Gift Boxes Challenge, prompt Marzapane, "Era necessario far esplodere la cucina?".]
Genere: Comico, Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Coppie: Bankotsu/Jakotsu
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Bankotsu x Jakotsu'
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LA FRUSTA ELETTRICA E’ IMPAZZITA

 
Iniziativa: Gift Boxes Challenge (Fanworld.it).
Prompt: Marzapane, “Era necessario fare esplodere la cucina?”.
Titolo: La frusta elettrica è impazzita.
Serie: Bankotsu x Jakotsu.
Introduzione: - La frusta elettrica è impazzita!
La frase rimbombò nella testa di Jakotsu.
Era probabilmente la verità, perché aveva trovato Bankotsu ricoperto di schizzi di tuorlo d’uovo come tutte le pareti della stanza. Però.[…]
Personaggi: Bankotsu, Jakotsu.
Rating: Verde/Giallo – Per tutti/14+.
Generi: Comico, Commedia, Slices of Life.
Avvertimenti: AU, One-shot, Yaoi.
Pairing: Bankotsu/Jakotsu.
Numero parole (Contatore Word): 638.
Disclaimer: i personaggi non sono miei, ma dell’autrice del manga Rumiko Takahashi. Non scrivo a scopo di lucro, ma per puro divertimento personale. Occorre il mio permesso per citare pezzi della storia, tradurla, riprodurla altrove o trarne ispirazione.
 

Buona lettura.
 
 - La frusta elettrica è impazzita!
La frase rimbombò nella testa di Jakotsu.
Era probabilmente la verità, perché aveva trovato Bankotsu ricoperto di schizzi di tuorlo d’uovo come tutte le pareti della stanza. Però.
 
La frusta elettrica è impazzita.
 
Bankotsu era stato molto dolce a pensare di fargli una torta con le proprie mani. Forse Jakotsu non era stato molto delicato ad urlare “Era necessario fare esplodere la cucina?” vedendo lo spettacolo assurdo che gli si presentava davanti agli occhi; bisognava però ricordare che avevano finalmente trovato un appartamentino da dividere, e Bankotsu aveva rischiato di far saltare in aria la casa, bene o male.
 
La frusta elettrica è impazzita.
 
Bankotsu era proprio carino con le guance sporche di farina arrivata da chissà dove. E il tono con cui gli aveva detto che voleva fargli una sorpresa ma che aveva combinato un disastro… oh, adorabile.
 
La frusta elettrica è impazzita.
 
Quegli occhioni erano irresistibili, quell’espressione contrita faceva sciogliere il cuore.
 
La frusta elettrica è impazzita.
 
Jakotsu non riusciva più a resistere, per quanto cercasse di distrarsi pensando alla bellezza del suo ragazzo. La forza a cui stava cercando di resistere era perfino più incontrastabile dell’impulso di riempire di baci Bankotsu. Pure lui sembrava perdere piano piano la propria aria mortificata.
Insieme, scoppiarono a ridere.
L’immagine di una frusta elettrica impazzita era troppo.
Jakotsu, ridendo, abbracciò Bankotsu, incurante della farina e del tuorlo d’uovo di cui era ricoperto. Ridevano talmente forte che caddero per terra, a forza di barcollare. Il contenuto del sacchetto che Jakotsu teneva in mano rotolò sul pavimento, ma lui non ci badò, troppo occupato a riempire di baci Bankotsu, più rosso di un pomodoro.
- Idiota, sei il mio piccolo idiota, vero?
Lo stava quasi stritolando.
- Ti amo, piccolo idiota…
- Non sono piccolo!
- Ma sei idiota?
Scoppiarono a ridere di nuovo. Era una sensazione meravigliosa. In effetti, era da tanto che non ridevano in quel modo. Sentivano quasi la mancanza di quel periodo della loro vita passato da migliori amici. Forse, però, non era ancora finito. Perché, dai, fruste elettriche impazzite… cielo, Bankotsu con in mano una frusta elettrica impazzita era uno spettacolo che Jakotsu rimpiangeva di essersi perso.
- Solo tu puoi avere certe idee – mormorò Jakotsu dando un buffetto sulla guancia a Bankotsu – Non sai cucinare cose simili!
- Pensavo che uno sforzo per te avrei potuto farlo – rispose Bankotsu arrossendo.
- Rimani nei tuoi limiti, piccolo idiota – lo rimproverò Jakotsu – Pretendi troppo da te stesso.
- Ma io ero sicuro di farcela, è stata la frusta!
Altre risate. Era impossibile controllarsi.
- Mangiamoci questi che è meglio – rise Jakotsu, aprendo una delle scatolette di plastica che erano uscite dal suo sacchetto. Conteneva dei dolci di marzapane.
- Buoni! – esclamò Bankotsu, arraffandone uno e mettendolo in bocca prima ancora che Jakotsu se ne accorgesse.
- Ma quanto sei goloso, piccolo idiota? – gli disse ridendo. Bankotsu era come un bimbo, pensò. La cosa meravigliosa era che coi bambini certe cose non si potevano fare, con ragazzi che sembravano bambini sì. Cose tipo saltare loro addosso, buttarli sul pavimento, ricoprirli di baci e progettare di ricoprirli di dolcetti di marzapane, come Jakotsu stava facendo in quel momento con Bankotsu.
- Hai ancora la giacca addosso, Jakotsu – rise Bankotsu, prima di mangiare un altro dolce.
- Ora togliamo tutto, non preoccuparti, piccolo idiota – rispose Jakotsu portando la scatola fuori dalla sua portata – Tutto sporco come sei mi ispiri sesso selvaggio.
- Sai, ti amo anche perché sei immensamente romantico, ogni parola che dici – replicò Bankotsu – Dammi quei dolcetti.
Jakotsu si leccò le labbra, accarezzando il petto di Bankotsu. Sorrise in modo poco rassicurante.
- Ho grandi progetti per questi dolcetti di marzapane che ti piacciono tanto, e tu volente o nolente farai il mio gioco…
- Volente.
- Così mi piaci, piccolo idiota.
 
 
 

Spazio autrice:
Un termine per definire questa shot penso sia riassuntiva. Riassuntiva di tutto ciò che Bankotsu e Jakotsu rappresentano per me. Risate, dolcezza e porcherie, praticamente tutto ciò che trovate in questa shot, che non è originale, non è ben scritta, non ha colpi di genio, non è un capolavoro d’IC e caratterizzazione, non è profonda, ma che ho voluto scrivere per le mie amiche che mi seguono su questo fandom e per chiunque abbia letto qualche altra mia fic su questa coppia. (A questo proposito, mi scuso con tutti coloro che aspettano che io risponda alle recensioni, so di essere molto in ritardo ma mi riporterò in pari). L’ho inserita nella mia piccola serie per darle un po’ un contesto, ma è leggibilissima per chiunque, credo. Sono semplicemente Bankotsu e Jakotsu, stop. Non mi stupirò affatto se mi lascerete delle critiche o se non lascerete niente e ve ne andrete storcendo il naso per questa cazzata. Ma l’ho scritta per augurare buon Natale, a tutti e anche a loro, che sto trascurando troppo *li coccola sentendosi in colpa*.
Un bacio e buone feste a tutti, visbs88.
   
 
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