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Autore: GreenEyes___    25/12/2011    3 recensioni
Rose Weasley odiava il Natale quell’ anno.
Ed era strano, perché era sempre stata la sua festa preferita: amava i regali sotto l’albero, i canditi di zucchero e cannella che sua mamma preparava la sera della Vigilia,
le luci colorate che decoravano le strade e i sorrisi della gente; amava anche – e soprattutto – il fatto che tutti fossero più buoni, a Natale.

Può un semplice regalo rendere la giornata di Natale più brutta del mondo in un giorno splendido?
Secondo Rose sì, soprattutto se il regalo in questione è di Scorpius Malfoy.
Mancava solo un regalo. Era piccolo e incartato male, ma quando Rose riconobbe quella scrittura le venne un colpo al cuore.
Si girò di scatto verso Hugo.
“Sparisci” sibilò, puntandogli un dito contro.
“E perché mai?” le rispose Hugo divertito. “Di chi è quel regalo?”
“Non sono affari tuoi! Esci di qui o dirò alla mamma che devi ancora iniziare i compiti per casa!” lo minacciò.

Il mio augurio di Natale per voi.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Famiglia Weasley, Hugo Weasley, Rose Weasley | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Mi manchi

Rose Weasley odiava il Natale quell’ anno. Ed era strano, perché era sempre stata la sua festa preferita: amava i regali sotto l’albero, i canditi di zucchero e cannella che sua mamma preparava la sera della Vigilia, le luci colorate che decoravano le strade e i sorrisi della gente; amava anche – e soprattutto – il fatto che tutti fossero più buoni, a Natale.
Quell’ anno, complici l’età e un sentimento a cui non sapeva dare un nome, sentiva di odiare profondamente ogni cosa che avesse a che fare con il rosso e con quella festa.
Suo fratello Hugo, a quanto pare, era di tutt’ altra opinione, dato che continuava a saltellare per la casa, urlando: “Rosie, Rosie… corri giù! Guarda quanti regali, miseriaccia!”
Lei, effettivamente, stava scendendo. Con molta lentezza, tranquillamente, ma era già sulle scale – da venti minuti, certo, ma cosa importava?
Fu l’urlo di sua mamma a ricordarle che erano di fretta. Non che me ne importi molto, pensò Rose stizzita, sistemandosi i capelli rossi sulle spalle e arrotolandosi la sciarpa di Grifondoro attorno al collo.
Ron, suo padre, era comodamente seduto sul divano rosso e stava ascoltando gli sproloqui di Hugo, che era un tutt’uno con l’albero.
“Dio, papà, James è un genio assurdo! Mi ha regalato tre pacchi di Cioccorane e una scorta di “Scherzi per tutti i gusti” di zio George. Te ne avevo parlato, ricordi?”
Rose alzò gli occhi al cielo: James aveva diciassette anni e frequentava l’ultimo anno ad Hogwarts, ma era decisamente un bambinone.
Salutò poco cortesemente suo padre, non degnò di un solo sguardo Hugo e filò dritta in cucina, dove Hermione stava finendo di guarnire una torta al cioccolato.
“E’ commestibile?” mormorò Rose tetra, avvicinandosi alla madre.
Lei sorrise e annuì un poco.
“Ma certo, Rose, che domande fai?”
Rose scrollò le spalle.
“Non sei un genio in cucina. In tutti gli altri campi sì, ma quando si parla di cibo…”
Lasciò la frase in sospeso, storcendo le labbra.
Hermione la fissò attentamente.
“Ti sei svegliata con la luna storta?” le domandò poi.
“Può darsi,” rispose Rose, inserendo un dito nella torta e poi leccandolo. “Non male” aggiunse divertita “ma credo che tu abbia sbagliato le dosi di zucchero, mamma. E’ davvero, davvero dolce.”
Hermione spalancò gli occhi.
“Per l’amor del cielo, dici sul serio?”
Rose ridacchiò.
“In realtà no, stavo scherzando. E’ molto buona, mamma.”
Hermione la guardò male e le diede una spintarella verso la porta.
“Va’ da Hugo, dai. Vuole che tu apra i regali prima di andare dalla nonna, fallo felice per una volta.”
Rose sbuffò, ma non osò contraddirla.
Tre minuti dopo, era totalmente sdraiata sotto l’albero di Natale. Hugo la fissava dall’ alto del suo metro e settantasette, i capelli castani ritti in aria con il gel.
Hugo era l’esatto contrario di lei: bravo a scuola, bravo nello sport e decisamente alto. Non che Rose lo invidiasse, certo.
“Dunque?” esclamò Hugo, sorridendo radioso. “Quale vuoi aprire per primo?”
Sotto l’albero erano rimasti solo i suoi regali. Li contò in un secondo: erano cinque.
“Quello verde, mi sembra il più grande” disse, afferrandolo e leggendo il biglietto. “E’ di Lucy, Molly, Fred, Roxanne, Victorie, Dominique e Louis.”
Hugo ghignò.
“A me hanno regalato sei libri sul Quidditch.”
“Interessante” mormorò Rose poco convinta, mentre strappava la carta verde limone del regalo. Erano scherzi, o almeno parevano esserlo, tuttavia Rose non riusciva a capire esattamente cosa fossero quei cosi.
“Uau” disse, storcendo gli occhi “Mmm… cosa sono?”
Hugo spalancò gli occhi.
“Non lo sai? Sono i nuovi scherzi di zio George! Sono strabilianti! E sono tantissimi!”
Rose ridacchiò.
“Mi potrebbero servire, sai? Attento a dove metti i piedi, caro Hugo!”
Mentre parlava, prese un pacco arancione e uno blu tra le mani e, dopo aver letto i biglietti, li scartò insieme.
Il primo era di nonna Molly e nonno Arthur e conteneva un bracciale rosso e oro. Il secondo, invece, era il regalo di Lily, James e Al.
“E’ bellissimo,” disse Rose istintivamente, afferrando quel ciondolo dorato a forme di cuore tra le mani. Lo aprì e subito apparve una specie di ologramma che raffigurava l’intera famiglia Weasley in una delle solite cene d’ estate alla Tana.
Anche Hugo era stupito.
“E’ davvero stupendo” ripeté Rose con un sorriso.
Dopodiché, scartò anche il regalo che a quanto pare era dei suoi genitori: una felpa grigia e dei cd babbani dei suoi cantanti preferiti. Si appuntò in mente di ringraziarli di cuore, dopo.
Mancava solo un regalo. Era piccolo e incartato male, ma quando Rose riconobbe quella scrittura le venne un colpo al cuore.
Si girò di scatto verso Hugo.
“Sparisci” sibilò, puntandogli un dito contro.
“E perché mai?” le rispose Hugo divertito. “Di chi è quel regalo?”
“Non sono affari tuoi! Esci di qui o dirò alla mamma che devi ancora iniziare i compiti per casa!” lo minacciò.
“Ma non è vero!” si lamentò Hugo, grattandosi il mento.
“Lei non può saperlo!”
“Va bene, va bene” si arrese lui “Vado via!”
Due secondi dopo, Rose era sola. Il cuore le batteva a mille nel petto mentre, delicatamente, scartava il pacchettino. Dentro c’era una scatoletta di velluto rosso. La aprì di scatto, senza pensare.
Era una collana d’argento, semplice ma meravigliosa, e vi erano appese tantissime pietre rosse e verdi di diversa misura che sembravano risplendere.
Rose la indossò senza pensare a nulla, poi afferrò di scatto il biglietto che accompagnava il regalo.

Weasley, Weasley… Tu non puoi sapere quanto ho cercato questa collana. Quindi, deve per forza piacerti, no? Spero per te che sia così, altrimenti giuro che questa è la volta buona che appendo te e la tua lingua biforcuta alla torre di Astronomia. E lo farò sul serio!
Ps. Mi manchi da morire.
Scorpius.

Sorrise, toccandosi la collana di scatto. Malfoy era il suo ragazzo da poco più di due mesi: si erano sempre odiati e insultati pesantemente, ma quell’anno qualcosa era cambiato. E piano piano – passo  dopo passo, sorriso dopo sorriso – erano diventati questo, e lei non avrebbe potuto esserne più felice.
Malfoy era bello, arrogante e fottutamente bastardo; odiava i suoi modi di fare e la sua mania di sentirsi superiore al resto del mondo – che poi per Rose lo fosse sul serio, questa è tutta un’ altra storia – e a volte l’avrebbe volentieri schiantato. Però aveva dei capelli che brillavano, due occhi dal colore indefinito che cambiavano a seconda del tempo e sapeva farla ridere come nessun altro.
E bastava, a Rose bastava questo.
Sorrise di nuovo, si alzò di scatto e afferrò la prima penna e il primo foglio di pergamena che le capitarono a tiro.

Malfoy, Malfoy…A dire la verità avrei da ridire su alcune piccole cose. Innanzitutto, perché ci sono delle pietre verdi? Cioè, hai presente che io odio il verde con tutta me stessa, vero? E poi… ti sembra il caso di spedire il regalo a casa mia? Mio fratello ha quasi scoperto che eri tu!
Detto questo, giuro che se mi minacci ancora sono guai seri – per te, non per me!
Ps. Grazie davvero: è un regalo bellissimo. Mi manchi anche tu.
Rosie.

Chiamò con un fischio Girino, il barbagianni di Hugo e gli consegnò la lettera.
“Consegnala a Scorpius Malfoy, mi raccomando!” gli intimò, prima di lasciarlo volare. Poi si lasciò cadere di malagrazia sul divano. Nello stesso istante, una Lily Potter decisamente infreddolita fece irruzione nel salotto.
“Rosie!” esclamò Lily, baciandole una guancia “Muoviti che fuori ci aspettano tutti! Tua mamma sta imprecando contro non so quale mago e Al non vede l’ora di farti gli auguri!”
Rose ridacchiò.
“Va bene, arrivo… Stavo solo rispondendo ad una lettera.”
“Una lettera di chi?”
La solita curiosa Lily, pensò Rose, prima di afferrarle la mano e trascinarla fuori, verso le loro famiglie.
“Nessuno di importante, ho solo risposto ad un’ amica di scuola.”
“Sarà” mormorò Lily, poco convinta, mentre percorrevano il vialetto che portava alla strada. Davanti al cancello erano bellamente appoggiati James, Al, Harry e Ron, mentre Hugo, Hermione e Ginny parlottavano un po’ più in là.
Rose sorrise ancora, iniziando a correre. I capelli rossi le rimbalzavano sulle spalle e il vento le colpiva la faccia.
“Rose!” gridò Lily, inseguendola. “Perché diamine corri così?”
“Perché sono felice e perché oggi è Natale!”
Si portò una mano al collo e strinse la collana.
E perché Scorpius è vicino a me lo stesso.



*
Dunque, questo sarebbe il mio regalino di Natale per voi. So che non ha molto senso logico ed è un po' azzardata - tralasciamo pure il fatto che più che una Rose/Scorpius sembra solo la narrazione della mattina di Natale di Rose.
Però vabbè, potete ignorare tutto questo? Certo che potete!
Servono alcuni chiarimenti? Bè, due cose le specifico io:
- La famiglia Potter e la famiglia Weasley-Granger abitano vicine. Mi pare l'abbia detto la Rowling, ma non vorrei dire idiozie.
- Nella storia Rose e Scorpius frequentano il sesto anno; lei è smistata a Grifondoro e non assomiglia affatto alla madre, perchè odia la scuola, lui a Serpeverde.
- Hugo - udite, udite! - secondo me è un assoluto secchione, è di Corvonero e ha i capelli castani! Un piccolo Hermioncino, insomma.
- Non chiedetemi come sia possibile il ciondolo con l' ologramma: è di pura invenzione, ovviamente, e non ho mai letto nulla in proposito.
Bè, infine vi faccio duecentomila auguri di buon Natale ancora una volta!
E, se volete, potete farmi un bellissssssimo regalo di Natale recensendo la storia!
Green.

 

  
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