Guardo incantata quel pezzo di cielo che si staglia al di sopra dei miei piedi, del mio petto, dei miei occhi.

Guardo quell'infinita distesa di blu puntellata da scaglie dorate con una sorta di meraviglia ultraterrena.

Riesco finalmente a trovare il coraggio di spostare agli occhi in un altra direzione: verso qualcosa, anzi qualcuno.

Perchè ti ho sentito sai?

Ho sentito la tua presenza in ogni componente del mio corpo.

Ho percepito la tua anima in ogni fibra del mio essere.

Ho sentito ogni tuo movimento risuonare amplificato nel mio cuore, ormai morto da parecchi anni.

Semplicemente ti ho avvertito come se fossi una componente essenziale della mia persona.

E tu sei li, di fronte a me e mi fissi.

Mi fissi con quegli occhi che ho incrociato così tante volte; che avrei voluto vivere così tante volte.

Ma il destino ci ha giocato brutti scherzi.

Ci ha voluto separare.

Definitivamente.

Completamente.

Indissolubilmente.

Ma forse non è neanche colpa del destino: è solo colpa mia, colpa di una stupida ragazzina che non è riuscita a vedere oltre la punta del suo naso;

che pensava solo a coronare i suoi stupidi sogni adolescenti di un'amore che si prospettava epico;

colpa mia; e me ne sono resa conto presto, credimi, ma allo stesso tempo troppo tardi.

Tardi per cercare di cambiare le cose.

Tardi per provare a ricostruire qualcosa, un noi forse.

E nella mia vigliaccheria ho accettato di continuare a vivere la mia vita.

Ho accettato di farmi trasformare, in un essere che è il tuo peggior nemico.

Ho accettato di vivere accanto ad un uomo che,sì, amo, ma non abbastanza.

Ho accettato la tua decisione di abbandonarmi, solo perchè per te era semplicemente troppo.

Ho accettato il fatto di abituarmi a non sentirti più vicino.

L'ho accettato, credendo di fare la cosa giusta, davvero.

Credendo che così ti avrei causato meno dolore.

Sperando così che tu mi cancellassi dal tuo cuore, mi strappassi con forza anche, al fine di donarti un pò di serenità.

Ma forse ho sbagliato tutto, come sempre.

Intanto tu continui a fissarmi intensamente.

Io continuo a fissarti intensamente.

Un vento gelido si alza d'improvviso sulla nostra spiaggia;

vicino al nostro tronco.

La mia lunga camicia da notte si alza, seguendo la direzione del vento.

I miei capelli si muovono, leggeri, nell'aria.

Le foglie degli alberi frusciano in lontananza.

I tuoi piedi nudi grattano sulla sabbia, avvicinandosi alla mia figura.

La distanza adesso è davvero poca.

Noto che non storci il naso al mio nuovo-vecchio odore.

Mi scappa un lieve sospiro.

Tu aggrotti le sopracciglia e ti fermi.

Vorrei colmare quella distanza, subito.

Ma prima ci fissiamo ancora una volta.

Le nostre mani lentamente si muovono e si raggiungono senza problemi.

Ed è un contatto naturale. Giusto. Perfetto.

Ed io non sento la tua temperatura troppo calda per la mia, eccessivamente fredda.

«Le tue mani sono calde» mi sussurri piano.

È naturale.

Non avverto l'odore di licantropo. Solo muschio ed erba e sale nelle mie narici.

«È decisamente pesca» annusi socchiudendo un poco gli occhi.

È giusto.

Non ho paura ad avvicinarmi a te ancora, permettendomi di affogare in quel mare di pece che sono i tuoi occhi.

«I tuoi occhi…sono color del cioccolato» mormori con tono sorpreso.

È perfetto.

Le lacrime ti salgono agli occhi.

Un nuovo attacco violento di vento, che arriva dalla direzione opposta, ci sorprende e calde lacrime arrivano sul mio viso, sfiorandolo delicatamente.

Ed è come se stessi piangendo anch'io.

Perchè qualunque cosa è possibile con te al mio fianco.

Perchè tu riesci a donarmi tutto ciò di cui ho bisogno, senza rendertene conto.

Il vento cambia di nuovo direzione.

E la mia camicia continua a fluttuare, verso di te.

E i miei capelli continuano a volare inermi, verso di te.

Le foglie degli alberi continuano a danzare forsennate.

E non solo i nostri piedi, ma anche le nostre mani ed entrambi i nostri corpi, gravitano e si attraggono.

È il nostro momento.

Una folata fa avvolgere te nel mio lungo indumento;

I capelli avvolgono te nella mia visuale.

Nello stesso momento le tue mani mi stringono,

Le tue braccia mi proteggono.

Una danza di amore puro e semplice.

Una danza di labbra che si sfiorano, ancora e ancora, senza sosta.

E il vento che ancora sospira: Ti amo, per sempre.

O forse non è proprio il vento.

Forse viene da quei due amanti laggiù, che incuranti si amano, che segretamente si vogliono.

Salveeee!
Come ho detto nell'introduzione, si è trattato di una creazione in un momento in cui le mie capacità mentali non erano esattamente al loro posto.
E ne è uscito questo.
Cercate di compatire questa piccolissima "creatrice di componimenti scritti" xD
Comunque è venuto meglio di quanto pensavo: Jacob e Bella mi sembrano così tragici per il loro destino mai compiuto.
Ma io sono di parte. Ovviamente.
E per questo che spero tanto di ricevere le vostre considerazioni in merito. Ne ho bisogno per migliorarmi.
Detto questo, credo che il resto sia abbastanza chiaro: Renesmee non c'è e quindi nessun imprinting è venuto a prendere il sopravvento; Bella ha lasciato Forks per non far soffrire più il suo Jake; e in una notte piena di stelle non ha più il controllo di sè stessa e decide di tornare a casa, per far essere ciò che sarebbe stato nel normale corso della sua normale vita umana.
Come dice Parmenide: bisogna cercare la verità nell'essere, ovvero in ciò che è; e anche se Bella ha cercato di portare Jake nel non essere, e quindi nella non verità, alla fine non ha potuto negare che lui è, ed esiste, e che deve essere preso in considerazione. Ecco un altro momento di pazziosofia da non essere ritenuto importante xD!
Il finale è aperto e lo lascio immaginare a ciascuno come meglio crede :)
Bene, dopo questo credo di aver finito.
Alla prossima!
Baci, Nalu :DDD