*Sigla della Century Fox (credo che
tutti la conosciate)*
Buonasera
miei caavi!
In questi
18 giorni di assenza, mentre voi mandavate truppe di soccorso a cer4carmi
chiedendovi dove reo finita, io… io ero con la mia famiglia a Torre Pedrera
vicino a Rimini, ad abbrustolirmi. Inoltre, mentre voi agognavate nella
preoccupazione, io guardavo Ulisse a Oltremare, mi bagnavo con le attrazioni e
la pioggia a Mirabilandia e guardavo un adorabile Colosseo in miniatura ad
Italia in miniatura. Inutile dire che durante queste due settimane ho perso
completamente l’ispirazione, ma appena si è accesso lo schermo del
computer… BAM! Un’idea ha germogliato!
Forse è
ridicola. Si, lo è. Molto. Ma tanto vale toccare il fondo con tutti e due i
piedi! ^^
Perciò, miei baldi scriba, ecco a voi… la mia 10 opera!!!! Il magico e falloso numero 10!!!!
Inoltre volevo ricordare che questa ff è dedicata ad una amica speciale: Elena! Quest'estate ho avuto il piacere di conoscerla, un'occasione unica per due amiche di penna. Ciao tesoro!
E a tutti voi...
Buona lettura!
Pinkstone
BiancaHarry e lo Specchio delle Brame
Erouc li amotlov li
ottelfirnon (etlov a)
Once upon a
time…
Tutto era silenzioso, a Hogwarts, quella sera. Gazza
faceva il suo solito giro di ronda, mentre i pochi studenti nella scuola
dormivano profondamente.
Tranne uno.
Harry Potter, avvolto nel Mantello dell’Invisibilità di
suo padre, camminava per i corridoi bui in cerca di una stanza. Era la terza
sera, ormai, che capitava. Dopo il disastroso evento con Ron, aveva deciso di
andarci da solo. Per averlo tutto per sé. Girò l’ennesimo angolo, e riconobbe la
spessa porta di quercia; sollevato, spinse il battente.
Ed eccolo.
Lo Specchio delle Brame sembrava averlo atteso. Innocuo e immobile, rifletteva appena la luce della Luna. Harry si fece scivolare il Mantello dalle spalle e avanzò fino a trovarsi davanti alla superficie vetrata… e sbarrò gli occhi.
La prima volta gli era successo quando aveva visto la sua famiglia. E infondo era venuto lì per questo. Ma ora, si domandava sbalordito, che ci faceva un CASTELLO nello Specchio?
E che castello! Come quello delle favole che scorgeva ogni tanto nei libri di Dudley. Alto, affusolato e maestoso, sembrava avere lievi toni rosati e bianchi. La visuale era dentro ad una foresta, e rendeva tutto molto più realistico; una sorgente scorreva zampillando a Est e uccellini si rincorrevano come le nuvole sullo sfondo.
Sempre più meravigliato, allungò una mano per toccare il vetro… ed essa sprofondò in esso!
« Cos… ? » ritirò di scatto la mano e indietreggiò di un passo. La esaminò, ma sembrava a posto. Tornò a fissare lo specchio guardingo. Qualcosa NON andava.
Ho un forte sospetto, pensò perché lo specchio non è solido?
E contro ogni barlume di buonsenso che poteva avere in corpo, entrò nel vetro.
Harry aveva gli occhi ben chiusi. Non aveva sentito nessun formicolio, o freddo, o caldo. Si decise ad aprire gli occhi. E cacciò un urlo.
To be continued…