Era la vigilia di Natale e due giovani
fidanzati la stavano passando a litigare. Mark era stato invitato, o
per meglio
dire costretto, a passare la giornata di Natale insieme ai suoi
genitori ma il
suo fidanzato, Erik, non poteva accompagnarlo perché la sua
famiglia non
apprezzava il fatto che i due fossero gay e fidanzati
-Su, tesoro! Lo sai che a mamma non
si può dire di no!- gli disse Mark sedendosi sulle sue
ginocchia e
abbracciandolo
-Sono solo due lettere che le devi
dire: N e O- ribatté Erik, arrabbiato
-Ma i miei mi stanno pagando
l’università…
devo tenerli buoni-
-E io sono il tuo fidanzato e non ti
vedo da tre settimane per colpa del lavoro, almeno il giorno di Natale
ti avrei
voluto con me!-
-Ma mi avrai!- ribatté l’altro
sorridendo malizioso –Sai come si dice? A Natale con i
tuoi… alla sera scopi
fin che vuoi!- Erik si lasciò scappare un sorriso e lo
abbracciò rassegnato
-Dovrai essere proprio bravo per
farti perdonare-
-Io sono sempre bravo, tesoro- gli
disse baciandolo e poi aggiunse a fior di labbra –e il regalo
che ti ho fatto
ti farà dimenticare che anche a Santo Stefano
sarò dai parenti- Erik ringhiò a
quel pensiero
-Deve essere proprio un regalo
strepitoso per farmi dimenticare che per due giorni mi lasci a casa da
solo-
Mark sorrise malizioso
-Ti do qualche piccolo indizio:
tintinna, è rosso e l’abbiamo viso in un sexy
shop- Erik lo guardò sorpreso,
capendo subito quale regalo gli avesse comprato: un paio di manette di
pelliccia rossa da mettere ai polsi che si univano con una corta catena
ad un
paio identico da mettere alle caviglie, così che chi le
indossava non poteva
stare in piedi o comunque eretto
-Vedo che hai capito che regalo ti
ho fatto- rise Mark strusciandosi contro l’erezione del
fidanzato
-Lo voglio scartare subito!-
-Non si può, è solo la vigilia, devi
aspettare il giorno di Natale!-
-Allora a mezzanotte apriamo i
regali e li usiamo?-
-Sei un bambino!- lo sgridò Erik
ridendo e baciandolo.