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Autore: Sabriel    10/08/2006    5 recensioni
Le Riflessioni più segrete del Signore Oscuro, Lord Voldemort, sulle note di "Se Potessi Rinascere" di Marco Masini. Per dimostrare che anche il più malvagio degli uomini..possiede un cuore.
Genere: Malinconico, Drammatico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Tom Riddle/Voldermort
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti! È l’una passata ormai…
Non riuscivo a dormire, così mi sono messa ad ascoltare la musica, ascoltando delle nuove canzoni che avevo preso… ed improvviso, ascoltando questa mi è venuta l’ispirazione, così mi sono fiondata subito al pc ed ho incominciato a scrivere
Spero vi piaccia.




SE POTESSI RINASCERE



di Marco Masini



In questa notte di cenere
Che non smette di piangere
Faccio i conti con l’anima
Che ormai
Si è stancata di me


Guardo fuori dalla finestra dei miei appartamenti, il cielo è uggioso, spettrale, come avvolto da anime straziate che impediscono lui di respirare, uccidendolo.
È tutto stranamente silenzioso… nessun mangiamorte per i corridoi, nessun vociare soffocato, nessuna grida supplicante, nessuno schiocco di frusta.
Silenzio, esattamente come ho ordinato.
L’unico suono così inesorabile da disobbedire al mio volere era la pioggia.
Cadeva lentamente, con un ritmico suono sussurrante che andava e veniva come il suono rilassato di un bimbo addormentato. Era freddo, calmo, come se niente al mondo potesse turbarlo…
Neppure io, il diavolo in persona, il mago oscuro più potente del mondo, Lord Voldemort.
Quanti sacrifici avevo fatto per arrivare a questo?
Ma non mi aveva mai toccato minimamente, TUTTO per ottenere il potere
Ma adesso cosa?
Ho sprecato la mia vita ad ottenere il remore dell’intero mondo magico, e adesso che l’ho ottenuto cosa mi rimane?
NIENTE
Esattamente tutto quello che ho sempre avuto, niente.


Delle solite belle maschere
Che ho portato per vivere
Questa tenera abitudine
Che non ho tradito mai


Non mi sono mai premurato dello sforzo di provare sentimenti. Mi sono allenato fin da piccolo, preparato ad essere indipendente e distaccato, perfido, crudele.
Non ho mai dato segni di debolezza, mai.
Mai in vita mia ho versato una lacrima…


Se potessi rinascere
E cambiare di colpo la realtà
Che non smette di offendere
Questa splendida e breve eternità


E mi maledico per averlo fatto.
Solo ora mi rendo conto di essermi reciso con la mia stessa scure, di essermi tradito col mio stesso odio…
Se solo potessi tornare indietro…
Ma ormai è troppo tardi.


Se potessi raggiungere
Il cuore di me stesso
Con un treno che non c’è
Per riuscire ad ammettere
Che ho bisogno di te


Sono ciò che sono, e non lo posso cambiare. Ho scordato come si fa a ridere, ad utilizzare i sensi…
Non sento niente.
Neanche la morte può causare tale sofferenza, la bella immortale che tanto ho temuto e combattuto. E proprio adesso che sono arrivato là dove mi ero prefisso, il fato mi dona l’unico sentimento che non avrei mai voluto sperimentare…
L’amore.
Sì, io Tom Marvolo Riddle mi sono innamorato, invaghito dell’unica persona che non mi è concesso amare:
Harry Potter.
Lui che con quella sua insulsa passionalità, veemenza nei propri ideali, con il suo coraggio è riuscito a forare un muro consolidato in tutta una vita


E in quante notti di estasi
In mezzo a un branco di acrobati
Ho fatto finta di credere
Che dio fosse fiero di me


Quanto sangue innocente ho versato, convinto di essere la mano di dio, al di sopra di dio.
Ma adesso capisco che la mia non era altro che una patetica scusa per riuscire a perdonare la mia mostruosa natura.
Quella mia psicotica convinzione di essere “speciale” non ha fatto altro che accrescere il mio sadico ego.


Di quelli squallidi amori a perdere
Che ho consumato per vivere
Questa gelida solitudine
Che non mi ha lasciato mai


Quante persone ho ingannato.
Quante donne ho ubriacato di finto amore, per raggiungere i miei scopi?
Quanti angeli ho sporcato per cercare inconsciamente quel calore che io stesso ripudiavo, quell’amore che avevo sempre rifiutato?
Ho perso il conto.


Se potessi rinascere
E buttare nel cesso la realtà
Che continua a difendere
Questa inutile sporca verità


Ho fatto cose orribili nella mia lunga vita, che neanche il più potente degli Oblivion potrebbe annullare.
E nessuno crederebbe nella mia redenzione, nessuno crederebbe a due occhi come i miei…
Cremisi, colmi dell’odio più nero.
Vorrei potermi gettare ai piedi di Harry e chiedergli perdono per tutto ciò che ha passato per causa mia, ma non accadrà.
La verità è che continuerò a straziarlo e ferirlo, perché è così che ho scritto il mio destino, io stesso ho designato lui come mio nemico ed ora non posso cambiare le cose


Se potessi raggiungere
Il cuore di me stesso
Con un volo che non c’è
Per riuscire ad ammettere
Che ho bisogno di te


Ma quando l’altra notte ho visto i suoi occhi alzarsi sui miei colmi di lacrime, le labbra strette a sangue per la disperazione, il suo viso esangue e stanco mi sono sentito morire
Dio… che cosa ho fatto?!
Ho distrutto la vita ad un ragazzo che poteva benissimo avere un futuro davanti a sé
Quel futuro che non ho mai avuto e che segretamente, nel profondo di me stesso, ho sempre rimpianto.
Ho ferito la persona che amo, di nuovo…
E non riesco a provare senso di colpa.


Perché credo in qualcosa di profondo
Oltre i confini di questa trincea
Perché voglio la rivincita
Per non rimpiangere
Tutto l’amore che ho buttato via


Vorrei poterlo raggiungere all’istante e spegnere il dolore che io stesso gli ho inflitto, avere per la prima volta la possibilità di amare qualcuno ed essere ricambiato.
Quanto vorrei questa grazia…
Ma posso solo rammaricarmene.


Se potessi raggiungere il cuore di me stesso
Liberandomi di me
E riuscire ad ammettere che ho bisogno di te


L’unica mia speranza è uccidere Lord Voldemort, la mia maschera perfetta e tornare ad essere Tom, solo Tom, con i miei punti forti e le mie debolezze, i miei pregi e i miei difetti.
Ma, voltandomi verso lo specchio compresi la spietata realtà.
I miei occhi mai sarebbero tornati di quell’azzurro terso che li caratterizzavano… no, sarebbero rimasti rossi, ardenti ma allo stesso tempo di una freddezza unica.
Nonostante nel mio muro ci fosse una breccia, non sarebbe mai crollato…
Harry aveva un’arma che non avevo mai valutato…
L’amore, che tanto avevo sottovalutato, disprezzato e che adesso faceva parte di me non m’avrebbe portato alla liberazione, alla felicità…
SOLO DISTRUTTO.






FINE
  
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