Salve a tutti! Questa fic mi è venuta in mente due notti fa, e
così io seguendo la mia ispirazione, pazza quasi quanto me, l’ho scritta tutto
d’un fiato.... Parla della coppia di amici più fantastica del mondo di HP, e
naturalmente io la dedico alla più fantastica delle mie amiche.
Sì, James è per te!!! ( Naturalmente, James è SiJay)
Ora basta con le chiacchiere, vi auguro buona lettura^^
Il non discorso di un testimone ubriaco
- Buona sera a tutti, gente! – esclamò una voce squillante, in mezzo alla folla
che riempiva il giardino di casa Potter per i festeggiamenti.
Anche James e Lily, tutti presi fino a quel momento da una conversazione con
Franck e Alice Paciock, si voltarono verso il luogo da cui proveniva il
richiamo, e ciò che videro ammutolì entrambi.
Sirius stava in piedi su uno dei tavolini rotondi disseminati per il cortile,
con la mano sinistra ce reggeva un bicchiere pieno a metà di Whisky Incendiario,
e la destra che teneva la bacchetta puntata contro la propria gola. Si era
disfatto della giacca elegante e della cravatta indossate per l’occasione, e
aveva sbottonato i primi bottoni della camicia in quel modo che ai tempi della
scuola lo rendeva irresistibile ali occhi delle ragazzine. I capelli, che quel
mattino erano stati tirati indietro con una buona quantità di gel (ordine di
Lily, naturalmente!) li ricadevano ora sugli occhi, dandogli ancora di più
l’aria da ragazzo strafottente e scanzonato che era stato e, che in fondo era
ancora.
- Vi chiedo solo un attimo di attenzione, dopo di che potrete tornare a
sbronzarvi, a ballare e a fare tutto quello che stavate facendo prima di essere
interrotti dal sottoscritto… - s’interruppe e bevve un sorso di Whisky, per poi
pulirsi la bocca con il dorso della mano.
James sbiancò. Questo non se l’era aspettato. Che diavolo stava facendo il suo
migliore amico?
- Che diavolo sta facendo Sirius? – chiese appunto Lily al suo fianco.
Lui si limitò a scuotere la testa.
- Di certo, sapete perché siamo qui oggi… - continuò Sirius - … e per forza,
c’eravate anche voi a quella lunga ed oltremodo noiosa cerimonia, vero? –
Il pubblico rise, mentre gli occhi di Lily lampeggiavano pericolosamente nella
sua direzione.
- Oggi, signori miei, è una data storica! È il giorno in cui quel pazzo,
irrequieto, fannullone e testardo di James Potter è finalmente riuscito a
sposare quella affascinante, splendida, meravigliosa… ecc. ecc… creatura di Lily
Evans! Un applauso, gente! –
Gli ospiti batterono forte le mani, mentre James s’inchinava e Lily sorrideva
radiosa.
- A questo punto, è tradizione che io, in quanto testimone dello sposo, tenga un
discorso. Il problema è che non ne ho preparato nemmeno uno, perché sapete, non
sono molto bravo in queste cose… Non sono Remus io.
Ma voglio comunque dire quattro parole su come questo giorno possa essere
definito ‘Eccezionale’ o comunque ‘Oltre ogni previsione’. Chiunque non abbia
vissuto con James ventriquattr’ore su ventiquattro per sette anni non può capire
il perchè di questa mia affermazione, quindi so che almeno due persone tra di
voi mi comprendono… - e il suo sguardo incontrò quello di Remus e Peter, seduti
insieme ad un tavolino.
- Il fatto è, gente, che non esiste al mondo una coppia che abbia avuto minori
possibilità di farcela di loro due. No, sul serio! Non mi credete? Eppure io
giuro che non mi ricordo il numero di volte in cui il nostro caro James qui, a
chiesto alla sua amata Lily di uscire con lui, per sentirsi poi rispondere
qualcosa come ‘ Vai al diavolo, Potter’, ‘ Sparisci dalla mia vista’, ‘Smettila
di tormentarmi’… - Sirius fece una pausa, che impiegò per bere un altro po’ di
Whisky Incendiario – e altre cosucce del genere. Andiamo, chi non ricorda le
loro battaglie per i corridoi di Hogwarts? Che urla, ragazzi… -
Il pubblico ridacchiò.
- Comunque, James era convinto che quello fosse vero amore, nonostante i miei
inutili tentativi di persuaderlo dal torturare ulteriormente quella povera
creatura. Mi dispiace davvero molto di non aver creduto in lui, anche perché ciò
mi ha portato a perdere ben cinquanta Galeoni in una scommessa che feci con
Peter al sesto anno… - altre risate tra la folla.
- Ma hey, gente, vi assicuro che il vostro amato James qui era un’assoluta piaga
durante le sue crisi amorose. E naturalmente, ero io a doverle sopportare! Ma,
in quanto grande amico del cuore, non ho mai fatto mancare a Ramoso una parolina
di conforto. Quando non mi addormentavo ascoltandolo, cioè, nel qual caso
Lunastorta era sempre pronto a sostituirmi…
Tante per farvi un esempio di quanto la faccenda fosse grave, ho qualcosina da
leggervi. Si tratta di un biglietto che mi arrivò sul banco in una grigia
giornata di gennaio, al terzo anno ad Hogwarts, durante una noiosissima ora di
Trasfigurazione… senza offesa, professoressa – fece rivolto alla McGranitt
anch’ella invitata al matrimonio, che ora guardava Sirius con aria truce.
Il ragazzo trasse dalla tasca un pezzetto di pergamena tutto spiegazzato, si
schiarì la voce e cominciò a leggere:
- Hey, Sirius! Come butta?
Sai, mi sono accorto di una cosa. Non voglio dirtelo a voce, so che mi
scoppieresti a ridere in faccia.
Comunque, ecco, io penso di essermi innamorato. Di una ragazza.
Della ragazza migliore del mondo. Di Lily Evans.
Dico ma l’hai vista? Ha un visetto magnifico, con quella bella boccuccia, la
bacerei! E i suoi occhi verdi poi, sono meravigliosi, e i suoi capelli… è
davvero una bambola, la voglio sposare!
Tu che ne pensi? Dici che le piaccio? Io penso di sì, mi guarda sempre.
Dovrei dirglielo? Aiutami, è un tuo dovere.
James
Ps: abbiamo finito la scorta di dolci, stanotte è meglio se andiamo da Mielandia
a…
… ma questo non vi interessa. – concluse Sirius, facendo sparire il foglio con
un colpo di bacchetta.
- A questo punto, signori, penso sia chiara per tutti la gravità del problema.
Questo benemerito zuccone – e indicò James – già alla tenera età di tredici anni
era partito completamente per questa incantevole fanciulla – e indicò Lily – la
quale, per intenderci, non lo se lo filava di striscio. La cosa è andata avanti
per quattro anni, quattro lunghi anni di battibecchi, risse e totale agonia per
il sottoscritto, durante le già nominate crisi che seguivano all’ennesimo due di
picche ricevuto da Lily.
Ho qui un altro biglietto, questa volta scritto dagli stessi sposini, risalente
ad una imprecisata giornata del settimo anno. Tanto per farvi capire come
stavano le cose. –
Sirius trasse un altro pezzo di pergamena dalla tasca, lo dispiegò e lesse:
- Ciao Evans, luce dei miei occhi! Come va?
Andava meglio, prima che tu cominciassi a rompere le scatole! Lasciami in
pace, Potter.
Io sto molto bene, grazie per avermelo chiesto.
Muori, Potter, e piantala con questi assurdi bigliettini.
Sai che sei bellissima oggi? Voglio dire, tu sei sempre splendida, ma oggi
più del solito.
…
Perché non mi rispondi?
…
Dai Evans! Devo chiederti una cosa importante: vieni a Hogsmeade con me
sabato?
…
Lo prendo per un sì?
…
Affare fatto allora! Ti aspetto alla nove all’ingresso.
A quel punto, ricordo che Lily si alzò in piedi di scatto, urlando che lei
sabato non sarebbe andata da nessuna parte. - s’interruppe un attimo – Il
professor Vitious non gradì molto quelle urla, e la spedì fuori dall’aula.
Ma ciò che la povera Lily non sapeva, è che la pergamena era stata stregata, in
modo che qualsiasi cosa fosse stata scritta avrebbe poi dovuto realizzarsi. Se
ciò non fosse successo, colui che non avesse mantenuto l’impegno si sarebbe
trovato la faccia piena di tentacoli violacei. –
Il pubblico rise di nuovo, mentre James appariva leggermente imbarazzato.
- Quindi Lily, volente o nolente (ma scommetto nolente), fu costretta ad andare
all’appuntamento con James. E, incredibile ma vero, a quello ne seguì un altro.
Poi un altro, e un altro ancora. In breve, nel giro di poco tempo facevano
coppia fissa e non potevi girare tranquillamente per i corridoi senza
incontrarli mentre erano immersi in qualche bacio appassionato. –
Altre risate.
- Insomma, era scoccata la scintilla, o la freccia di Cupido, o come diavolo vi
pare – fece Sirius – ma era successo finalmente. L’amore era sbocciato. Ed è
così che siamo giunti a questo giorno. –
Tracannò tutto d’un fiato il Whisky rimasto e fece sparire il bicchiere.
- Ora, gente, sono ufficialmente ubriaco fradicio, quindi prendetemi pure per
pazzo, se volete. Tanto, è una conclusione alla quale chi mi conosce bene è
arrivato da un pezzo. –
Il suo sguardo, ora serio, si soffermò su James.
- Questo ragazzo che avete davanti è James Potter, il mio migliore amico. Ed è
una persona meravigliosa.
Hai i suoi difetti, certo. È impulsivo, permaloso, talvolta pare che abbia un
boccino al posto del cervello, ed è un po’ egocentrico – ok, molto egocentrico.
Forse tutti voi, pensando a lui, avete ancora in mente il ragazzino che se ne
andava in giro per i corridoi di Hogwarts, tutto tronfio lanciando incantesimi
al primo malcapitato.
Bhe, vi sbagliate, perché Ramoso non è solo questo.
Lui ha molte altre qualità, oltre ad essere un bravo giocatore di Quidditch e
Lily deve averle viste queste qualità, in quel loro primo appuntamento, o noi
non saremmo qui oggi, dico bene?
James è coraggioso, determinato, gentile e premuroso, è divertentissimo, e con
lui di certo non ti annoi… ma soprattutto, gente, sa amare.
Quando era poco più di un bambino ha deciso che avrebbe sposato questa ragazza,
e alla fine lo ha fatto. Non per un capriccio o per una stupida cotta, ma perché
lui ha sempre amato Lily. Non si è trattato di una sfida, il tentare di
conquistarla, anche se io stesso all’inizio l’ho pensato
.
Semplicemente, James si è reso conto che quella era la ragazza giusta per lui,
l’unica e la sola, e ha fatto di tutto per farle capire ciò che realmente
provava per lei. E posso affermare con sicurezza che, per tutti quegli anni, non
è esistita nessun’altra ragazza per lui.
James è stato il mio primo e vero amico, io che di amici pensavo di non averne
minimamente bisogno. È diventato poi mio fratello, quando sono fuggito di casa.
Lo conosco molto bene quindi, e so benissimo che cosa è in grado di fare per le
persone che ama.
Ti dirò solo questo, Lily: non dubitare mai di lui, amalo e rispettalo perché è
ciò che lui fa con te. Stai pur certa che lui non ti abbandonerà mai, così come
non ha mai abbandonato me. È un grande amico e sono sicuro che sarò un gran
marito e, forse, un gran padre. –
Sirius finì di parlare e si guardò intorno. Ad un tratto qualcuno cominciò ad
applaudire: si trattava di James che appariva commosso. Accanto a lui, Lily
anch’ella con le lacrime agli occhi si unì all’applauso, e nel giro di poco
tempo tutti battevano forte le mani.
Sirius si levò la bacchetta dalla gola mormorando ‘finitem incantatem’, fece un
profondo inchino e poi, barcollante, scese dal tavolo.
Non fece in tempo a voltarsi che si ritrovò addosso James che gli era saltato
praticamente in braccio. Sirius rischiò di cadere sotto il suo peso, ma ricambiò
comunque l’abbraccio.
- Quelle… parole! – esclamò James tra un singhiozzo e l’altro – erano… erano
stupende! Nessuno mi aveva mai de – detto niente del genere. Da-davvero le
pensi? –
Sirius lo guardò negli occhi, sorridendo.
- Ogni singola sillaba. –
James gli sorrise di rimando.
- Anche tu sei un grande, Felpato. Ti voglio bene. –
- Ti voglio bene anch’io, Ramoso. –
E si abbracciarono di nuovo, mentre qualcuno poco distante brandiva una
macchinetta fotografica nella loro direzione.
- Non potevo perdermi questo momento! – esclamò Remus osservando la foto appena
scattata. – Questa vale Galeoni! Potrei darle un titolo: ‘Momenti di tenerezza
tra psicopatici ubriachi e sovraeccitati’! –
Così dicendo tornò a guardare i suoi migliori amici darsi l’un l’altro grandi
pacche sulle spalle, ridendo e piangendo insieme, mentre il giorno lasciava
posto alla notte, e in cielo fiorivono le prime stelle.
Fine
Eccomi qui! Che ne pensate? Sono andata completamente fuori di testa o c’è
ancora qualche speranza per me?
Ce lo lasciate un commentino-ino-ino, vero? Vi prego!!!
Grazie a tutti quelli che lo faranno, e spero siate tanti…
E grazie di tutto anche a te Jess, naturalmente!
Baci,
Sery aka Sirius