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Autore: Sery Black e SiJay    10/08/2006    26 recensioni
Che cosa succederebbe se un Sirius terribilmente ubriaco prendesse la parola al matrimonio del suo migliore amico? Leggete qui e lo scoprirete! Baci, Sery Black ^^
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Potter, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti! Questa fic mi è venuta in mente due notti fa, e così io seguendo la mia ispirazione, pazza quasi quanto me, l’ho scritta tutto d’un fiato.... Parla della coppia di amici più fantastica del mondo di HP, e naturalmente io la dedico alla più fantastica delle mie amiche.

Sì, James è per te!!! ( Naturalmente, James è SiJay)

Ora basta con le chiacchiere, vi auguro buona lettura^^
 

Il non discorso di un testimone ubriaco
 



- Buona sera a tutti, gente! – esclamò una voce squillante, in mezzo alla folla che riempiva il giardino di casa Potter per i festeggiamenti.

Anche James e Lily, tutti presi fino a quel momento da una conversazione con Franck e Alice Paciock, si voltarono verso il luogo da cui proveniva il richiamo, e ciò che videro ammutolì entrambi.

Sirius stava in piedi su uno dei tavolini rotondi disseminati per il cortile, con la mano sinistra ce reggeva un bicchiere pieno a metà di Whisky Incendiario, e la destra che teneva la bacchetta puntata contro la propria gola. Si era disfatto della giacca elegante e della cravatta indossate per l’occasione, e aveva sbottonato i primi bottoni della camicia in quel modo che ai tempi della scuola lo rendeva irresistibile ali occhi delle ragazzine. I capelli, che quel mattino erano stati tirati indietro con una buona quantità di gel (ordine di Lily, naturalmente!) li ricadevano ora sugli occhi, dandogli ancora di più l’aria da ragazzo strafottente e scanzonato che era stato e, che in fondo era ancora.

- Vi chiedo solo un attimo di attenzione, dopo di che potrete tornare a sbronzarvi, a ballare e a fare tutto quello che stavate facendo prima di essere interrotti dal sottoscritto… - s’interruppe e bevve un sorso di Whisky, per poi pulirsi la bocca con il dorso della mano.

James sbiancò. Questo non se l’era aspettato. Che diavolo stava facendo il suo migliore amico?

- Che diavolo sta facendo Sirius? – chiese appunto Lily al suo fianco.

Lui si limitò a scuotere la testa.

- Di certo, sapete perché siamo qui oggi… - continuò Sirius - … e per forza, c’eravate anche voi a quella lunga ed oltremodo noiosa cerimonia, vero? –

Il pubblico rise, mentre gli occhi di Lily lampeggiavano pericolosamente nella sua direzione.

- Oggi, signori miei, è una data storica! È il giorno in cui quel pazzo, irrequieto, fannullone e testardo di James Potter è finalmente riuscito a sposare quella affascinante, splendida, meravigliosa… ecc. ecc… creatura di Lily Evans! Un applauso, gente! –

Gli ospiti batterono forte le mani, mentre James s’inchinava e Lily sorrideva radiosa.

- A questo punto, è tradizione che io, in quanto testimone dello sposo, tenga un discorso. Il problema è che non ne ho preparato nemmeno uno, perché sapete, non sono molto bravo in queste cose… Non sono Remus io.

Ma voglio comunque dire quattro parole su come questo giorno possa essere definito ‘Eccezionale’ o comunque ‘Oltre ogni previsione’. Chiunque non abbia vissuto con James ventriquattr’ore su ventiquattro per sette anni non può capire il perchè di questa mia affermazione, quindi so che almeno due persone tra di voi mi comprendono… - e il suo sguardo incontrò quello di Remus e Peter, seduti insieme ad un tavolino.

- Il fatto è, gente, che non esiste al mondo una coppia che abbia avuto minori possibilità di farcela di loro due. No, sul serio! Non mi credete? Eppure io giuro che non mi ricordo il numero di volte in cui il nostro caro James qui, a chiesto alla sua amata Lily di uscire con lui, per sentirsi poi rispondere qualcosa come ‘ Vai al diavolo, Potter’, ‘ Sparisci dalla mia vista’, ‘Smettila di tormentarmi’… - Sirius fece una pausa, che impiegò per bere un altro po’ di Whisky Incendiario – e altre cosucce del genere. Andiamo, chi non ricorda le loro battaglie per i corridoi di Hogwarts? Che urla, ragazzi… -

Il pubblico ridacchiò.

- Comunque, James era convinto che quello fosse vero amore, nonostante i miei inutili tentativi di persuaderlo dal torturare ulteriormente quella povera creatura. Mi dispiace davvero molto di non aver creduto in lui, anche perché ciò mi ha portato a perdere ben cinquanta Galeoni in una scommessa che feci con Peter al sesto anno… - altre risate tra la folla.

- Ma hey, gente, vi assicuro che il vostro amato James qui era un’assoluta piaga durante le sue crisi amorose. E naturalmente, ero io a doverle sopportare! Ma, in quanto grande amico del cuore, non ho mai fatto mancare a Ramoso una parolina di conforto. Quando non mi addormentavo ascoltandolo, cioè, nel qual caso Lunastorta era sempre pronto a sostituirmi…

Tante per farvi un esempio di quanto la faccenda fosse grave, ho qualcosina da leggervi. Si tratta di un biglietto che mi arrivò sul banco in una grigia giornata di gennaio, al terzo anno ad Hogwarts, durante una noiosissima ora di Trasfigurazione… senza offesa, professoressa – fece rivolto alla McGranitt anch’ella invitata al matrimonio, che ora guardava Sirius con aria truce.

Il ragazzo trasse dalla tasca un pezzetto di pergamena tutto spiegazzato, si schiarì la voce e cominciò a leggere:

- Hey, Sirius! Come butta?

Sai, mi sono accorto di una cosa. Non voglio dirtelo a voce, so che mi scoppieresti a ridere in faccia.

Comunque, ecco, io penso di essermi innamorato. Di una ragazza.

Della ragazza migliore del mondo. Di Lily Evans.

Dico ma l’hai vista? Ha un visetto magnifico, con quella bella boccuccia, la bacerei! E i suoi occhi verdi poi, sono meravigliosi, e i suoi capelli… è davvero una bambola, la voglio sposare!

Tu che ne pensi? Dici che le piaccio? Io penso di sì, mi guarda sempre.

Dovrei dirglielo? Aiutami, è un tuo dovere.

James

Ps: abbiamo finito la scorta di dolci, stanotte è meglio se andiamo da Mielandia a…

… ma questo non vi interessa. – concluse Sirius, facendo sparire il foglio con un colpo di bacchetta.

- A questo punto, signori, penso sia chiara per tutti la gravità del problema. Questo benemerito zuccone – e indicò James – già alla tenera età di tredici anni era partito completamente per questa incantevole fanciulla – e indicò Lily – la quale, per intenderci, non lo se lo filava di striscio. La cosa è andata avanti per quattro anni, quattro lunghi anni di battibecchi, risse e totale agonia per il sottoscritto, durante le già nominate crisi che seguivano all’ennesimo due di picche ricevuto da Lily.

Ho qui un altro biglietto, questa volta scritto dagli stessi sposini, risalente ad una imprecisata giornata del settimo anno. Tanto per farvi capire come stavano le cose. –

Sirius trasse un altro pezzo di pergamena dalla tasca, lo dispiegò e lesse:

- Ciao Evans, luce dei miei occhi! Come va?

Andava meglio, prima che tu cominciassi a rompere le scatole! Lasciami in pace, Potter.

Io sto molto bene, grazie per avermelo chiesto.

Muori, Potter, e piantala con questi assurdi bigliettini.

Sai che sei bellissima oggi? Voglio dire, tu sei sempre splendida, ma oggi più del solito.



Perché non mi rispondi?



Dai Evans! Devo chiederti una cosa importante: vieni a Hogsmeade con me sabato?



Lo prendo per un sì?



Affare fatto allora! Ti aspetto alla nove all’ingresso.

A quel punto, ricordo che Lily si alzò in piedi di scatto, urlando che lei sabato non sarebbe andata da nessuna parte. - s’interruppe un attimo – Il professor Vitious non gradì molto quelle urla, e la spedì fuori dall’aula.

Ma ciò che la povera Lily non sapeva, è che la pergamena era stata stregata, in modo che qualsiasi cosa fosse stata scritta avrebbe poi dovuto realizzarsi. Se ciò non fosse successo, colui che non avesse mantenuto l’impegno si sarebbe trovato la faccia piena di tentacoli violacei. –

Il pubblico rise di nuovo, mentre James appariva leggermente imbarazzato.

- Quindi Lily, volente o nolente (ma scommetto nolente), fu costretta ad andare all’appuntamento con James. E, incredibile ma vero, a quello ne seguì un altro. Poi un altro, e un altro ancora. In breve, nel giro di poco tempo facevano coppia fissa e non potevi girare tranquillamente per i corridoi senza incontrarli mentre erano immersi in qualche bacio appassionato. –

Altre risate.

- Insomma, era scoccata la scintilla, o la freccia di Cupido, o come diavolo vi pare – fece Sirius – ma era successo finalmente. L’amore era sbocciato. Ed è così che siamo giunti a questo giorno. –

Tracannò tutto d’un fiato il Whisky rimasto e fece sparire il bicchiere.

- Ora, gente, sono ufficialmente ubriaco fradicio, quindi prendetemi pure per pazzo, se volete. Tanto, è una conclusione alla quale chi mi conosce bene è arrivato da un pezzo. –

Il suo sguardo, ora serio, si soffermò su James.

- Questo ragazzo che avete davanti è James Potter, il mio migliore amico. Ed è una persona meravigliosa.

Hai i suoi difetti, certo. È impulsivo, permaloso, talvolta pare che abbia un boccino al posto del cervello, ed è un po’ egocentrico – ok, molto egocentrico. Forse tutti voi, pensando a lui, avete ancora in mente il ragazzino che se ne andava in giro per i corridoi di Hogwarts, tutto tronfio lanciando incantesimi al primo malcapitato.

Bhe, vi sbagliate, perché Ramoso non è solo questo.

Lui ha molte altre qualità, oltre ad essere un bravo giocatore di Quidditch e Lily deve averle viste queste qualità, in quel loro primo appuntamento, o noi non saremmo qui oggi, dico bene?

James è coraggioso, determinato, gentile e premuroso, è divertentissimo, e con lui di certo non ti annoi… ma soprattutto, gente, sa amare.

Quando era poco più di un bambino ha deciso che avrebbe sposato questa ragazza, e alla fine lo ha fatto. Non per un capriccio o per una stupida cotta, ma perché lui ha sempre amato Lily. Non si è trattato di una sfida, il tentare di conquistarla, anche se io stesso all’inizio l’ho pensato
.
Semplicemente, James si è reso conto che quella era la ragazza giusta per lui, l’unica e la sola, e ha fatto di tutto per farle capire ciò che realmente provava per lei. E posso affermare con sicurezza che, per tutti quegli anni, non è esistita nessun’altra ragazza per lui.

James è stato il mio primo e vero amico, io che di amici pensavo di non averne minimamente bisogno. È diventato poi mio fratello, quando sono fuggito di casa. Lo conosco molto bene quindi, e so benissimo che cosa è in grado di fare per le persone che ama.

Ti dirò solo questo, Lily: non dubitare mai di lui, amalo e rispettalo perché è ciò che lui fa con te. Stai pur certa che lui non ti abbandonerà mai, così come non ha mai abbandonato me. È un grande amico e sono sicuro che sarò un gran marito e, forse, un gran padre. –

Sirius finì di parlare e si guardò intorno. Ad un tratto qualcuno cominciò ad applaudire: si trattava di James che appariva commosso. Accanto a lui, Lily anch’ella con le lacrime agli occhi si unì all’applauso, e nel giro di poco tempo tutti battevano forte le mani.

Sirius si levò la bacchetta dalla gola mormorando ‘finitem incantatem’, fece un profondo inchino e poi, barcollante, scese dal tavolo.

Non fece in tempo a voltarsi che si ritrovò addosso James che gli era saltato praticamente in braccio. Sirius rischiò di cadere sotto il suo peso, ma ricambiò comunque l’abbraccio.

- Quelle… parole! – esclamò James tra un singhiozzo e l’altro – erano… erano stupende! Nessuno mi aveva mai de – detto niente del genere. Da-davvero le pensi? –

Sirius lo guardò negli occhi, sorridendo.

- Ogni singola sillaba. –

James gli sorrise di rimando.

- Anche tu sei un grande, Felpato. Ti voglio bene. –

- Ti voglio bene anch’io, Ramoso. –

E si abbracciarono di nuovo, mentre qualcuno poco distante brandiva una macchinetta fotografica nella loro direzione.

- Non potevo perdermi questo momento! – esclamò Remus osservando la foto appena scattata. – Questa vale Galeoni! Potrei darle un titolo: ‘Momenti di tenerezza tra psicopatici ubriachi e sovraeccitati’! –

Così dicendo tornò a guardare i suoi migliori amici darsi l’un l’altro grandi pacche sulle spalle, ridendo e piangendo insieme, mentre il giorno lasciava posto alla notte, e in cielo fiorivono le prime stelle.
 


Fine
 


Eccomi qui! Che ne pensate? Sono andata completamente fuori di testa o c’è ancora qualche speranza per me?
Ce lo lasciate un commentino-ino-ino, vero? Vi prego!!!
Grazie a tutti quelli che lo faranno, e spero siate tanti…
E grazie di tutto anche a te Jess, naturalmente!
Baci,


Sery aka Sirius

  
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