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Autore: impromptucoffee    26/12/2011    2 recensioni
"Hai mai gettato in aria un pugno di brillantini?" - Ispirata alla canzone di P!nk "Glitter In The Air"
°TRADUZIONE°
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel
Note: Raccolta, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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G.I.T.A.02

Note Dell'Autrice:  Kurt e Blaine non stanno insieme in questo capitolo, proprio per far sì che Kurt sembri molto più forte alla fine (vedrete cosa intendo quando arriverete lì).
Inoltre, questo capitolo non è il seguito del precendente. Ognuno è separato dall'altro, seguendo il testo della canzone.

 

Note della Traduttrice: Rieccomi, di corsa, a postare. In ritardo, ma ieri era Natale e è stato impossibile per me e la beta finire il lavoro.
Spero vi piaccia quanto è piaciuto a me :)
Come sempre un mega grazie a Nefastiaable perché ha fatto un lavoro stupendo!
Moglie ecco il nuovo mini regalo! Enjoy it!

E tanti auguri a tutti!

 

Link all'originale qui --> http://www.fanfiction.net/s/7292664/2/Glitter_In_The_Air

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Close your eyes and trust it, just trust it.

 

Blaine brontola e rotola via dal letto quando sente che qualcuno sta bussando alla porta del suo dormitorio. Guardando la sveglia, sono le 2:05 di mattina, seppellisce la testa sotto al cuscino e lo piega a coprire le sue orecchie, nella speranza che chiunque sia se ne vada. Quando bussano per la terza persistente volta, calcia via le coperte e lancia il cuscino che gli copriva la faccia per la stanza. Saltando giù dal letto, si precipita per la stanza, accende la luce e apre la porta con vigore, uno sguardo minaccioso in faccia. Che presto scompare quando incontra la figura di Kurt, bagnato fradicio e tremante.

Kurt...Oh mio Dio, Kurt,” sussurra. Blaine tira Kurt dentro alla stanza e lo fa sedere sul letto, mentre corre attorno freneticamente per raccogliere le coperte alle sue spalle. Kurt siede completamente immobile, eccezion fatta per i tremiti e lo sguardo fisso ai suoi piedi. Blaine gli lascia un po' di spazio per qualche minuto e siede sulla sua sedia vicino a lui, osservando il suo aspetto. Indossava un paio di attillati jeans neri che erano completamente bagnati e fasciavano la sua piccola figura ancora più del normale. Ai piedi aveva un paio di scarpe di tela bianche, con una macchia di fango che sembrava fresca. Blaine non poteva vedere cos'altro aveva addosso a causa delle coperte che lo avvolgevano, ma sospettava che fosse un capolavoro di moda ormai rovinato dalla pioggia. Il silenzio tra di loro continuava e Blaine si avvicinò ancora un poco a Kurt, restando però abbastanza lontano da non toccarlo.

Kurt?” disse dolcemente. Kurt continuava a guardare il pavimento, non facendo nulla per reagire. “Kurt, posso darti dei vestiti di ricambio? Non posso lasciarti seduto qui in queste condizioni.” Blaine sospira di sollievo quando l'altro annuisce. Era un cenno piccolissimo, ma Blaine l'aveva visto. Si muove verso l'armadio, tirando fuori una semplice maglietta nera e un paio di pantaloni di tuta grigi. Li piazza vicino al ragazzo prima di prendere la felpa blu della Dalton e aggiungerla al mucchio. Valuta le probabilità, dando a Kurt della biancheria pulita e lo guarda rabbrividire, decidendo che probabilmente era la scelta migliore. Si accuccia di fronte a Kurt, posando gentilmente le mani sopra le sue ginocchia, non senza notare il grosso respiro che prende. Il suo sguardo evita quello di Blaine quando il ragazzo dai capelli scuri lo guarda.

Kurt, non ti chiedo di parlarmi di... questo,” Blaine indica i suoi vestiti bagnati e continua, “ma ti chiedo di fermarti qui stanotte. Ti lascio decidere dove vuoi dormire, o anche solo sedere se non puoi o non vuoi dormire ma mi sentirei davvero meglio se rimanessi qui. Va bene?” Lo guarda in faccia. Ha gli occhi chiusi mentre Blaine gli parla e annuisce lievemente facendo cadere delle gocce di pioggia dai suoi capelli sulla faccia di Blaine. Il ragazzo gli sorride, ignorando l'acqua e stringendogli le ginocchia.

Grazie. Ci sono dei vestiti puliti vicino a te e puoi andare a cambiarti in bagno. Fatti una doccia se vuoi e prenditi il tuo tempo. Ok?” Un altro lieve annuire e Blaine si allontana permettendo a Kurt di far cadere le coperte dalle sue spalle, prendere i vestiti e spostarsi in bagno. Una volta che la porta si è chiusa, Blaine si butta sulla sedia, asciugandosi le gocce dal viso e strofinandosi le tempie. “Cosa ti è successo Kurt?” chiede nel silenzio della stanza mentre continua a guardare verso la porta del bagno.

Blaine cammina per la stanza mentre Kurt è in bagno. È contento di sentire il rumore dell'acqua della doccia dopo pochi minuti perché sa che Kurt è al caldo. Continua a fare avanti e indietro per i successivi venti minuti, pensando a tutte le possibili ragioni per cui Kurt era in quelle condizioni. Gli si è rotta la macchina, è stato preso alla sprovvista sotto la pioggia o è scappato di casa. Blaine lascia perdere l'ultima idea sapendo che non lo farebbe mai. È il posto più sicuro nella vita dell'altro. Blaine ferma la sua camminata quando un altro pensiero gli si forma in testa: Bulli. Serra i pugni e stringe i denti. Se hanno fatto questo a Kurt, non sa se può gestirlo. Sì, Kurt non sembrava ferito, solo terrorizzato e perso, ma un danno psicologico avrebbe ferito di più Kurt e Blaine lo sapeva bene. Si sente un nodo in gola e siede sul letto, rimandando indietro la rabbia. Non puoi sapere se sono stati i bulli, Blaine. Calmati. Prende qualche respiro profondo e incrocia le gambe, scacciando i pensieri dalla testa.

Kurt riemerge dal bagno, le braccia avvolte allo stomaco in posizione di difesa e Blaine spera non sia per il dolore di possibili ematomi o tagli. Il ragazzo rimane sulla porta del bagno e guarda la stanza di Blaine, fino a fermarsi su Blaine stesso.

Grazie,” gracchia. Il dolore nella voce di Kurt arriva direttamente al cuore di Blaine, che sente il bisogno di raggiungerlo e prenderlo al sicuro tra le sue braccia ma non sa come potrebbe reagire venendo toccato come ora. La risposta gli arriva nel momento in cui Kurt quasi corre verso il letto e vi si getta sopra. Striscia verso Blaine e si stende di lato, evitando fortunatamente i piedi di Blaine, e lasciando cadere le gambe dal letto. Seppellisce il viso nei capelli del ragazzo e le sue braccia trovano la loro strada attorno al suo collo. A quel movimento improvviso e l'abbraccio successivo, Blaine non sa cosa fare ma, una volta sistemato, appoggia la mano sinistra sul suo ginocchio, strofinando il pollice sulla coscia in piccoli cerchi. L'altra mano si sposta verso la sua schiena fino a trovarsi sulla sua vita, attirando Kurt più vicino. Le lacrime iniziano a pizzicare nei suoi occhi quando sente quelle di Kurt cadere e lasciare una scia sul suo collo. Lo abbraccia per tutto il tempo di cui ha bisogno e aspetta che sia lui a decidere quando parlare.

Sono un codardo Blaine.” Il tono è a malapena udibile ma sono così vicini che Blaine ha sentito ogni sillaba, ognuna delle quali costellata di dolore. Si volta leggermente per posare un bacio casto sulla testa di Kurt.

Non sei mai stato un codardo, Kurt e mai lo sarai,” gli dice Blaine nei suoi capelli. Gli bacia di nuovo la testa nel tentativo di far valere il suo punto di vista.

Sono un codardo. Scappavo. Sono sempre scappato.” Kurt stringe la presa su Blaine e affonda il viso sulla sua spalla. “Ho cercato di essere coraggioso, ma scappavo non appena la cosa diventava troppo. Dovrei essere ben più forte di come sono adesso.” Kurt parla ad alta voce ormai, non con un sussurro, ma non fanno certo meno male. Blaine lascia che le parole penetrino a fondo e aspetta di vedere se ha altro da dire. Dopo alcuni minuti di silenzio interviene.

Da cosa sei scappato?” Blaine è sorpreso di sentire Kurt ridere stizzito e con sarcasmo.

Sono scappato dalla mia sessualità. Sono scappato dal McKinley e sono scappato stanotte. Ragazzi, se ho corso! Dov'è il mio coraggio se scappo da un idiota che conosce solo i pugni come modo di parlare?” Blaine sussulta e sente la sua rabbia tornare di nuovo a galla. Inizia a respirare pesantemente, stringendo inconsciamente la presa sulla vita di Kurt. L'altro lo sente e tira indietro la testa per guardare Blaine. I suoi occhi sono pieni di rabbia e la mascella è serrata. “Blaine?”

Ti hanno fatto del male, Kurt?” Blaine non lo guardava, ma fissava il muro dalla parte opposta.

Ci hanno provato,” replica Kurt. Sussulta quando Blaine ringhia e seppellisce il volto nei suoi capelli. “Mi hanno seguito nel pa-”

No,” lo interrompe Blaine. “Non parlarmene. Non penso sarei capace di fermarmi dal prenderli a pugni. Sappi solo questo Kurt, non sei un codardo. Erano...del McKinley?” Kurt annuisce e Blaine sospira. “Bastardi.” Kurt non ha mai sentito Blaine imprecare e capisce che è il suo modo per sfogare la rabbia. “In ogni caso non ti hanno fatto niente vero? Sei scappato prima che ci riuscissero?” Kurt annuisce di nuovo e si struscia contro il collo di Blaine.

Come un codardo”

No, Kurt. Sì, sei letteralmente scappato ma sarai sempre più forte di tutti quei neanderthal. Il tuo cuore è più grande e la tua voce più forte e non hai mai avuto paura di essere te stesso. Questi non saranno mai i tratti di un codardo. Non sei un codardo. Per favore, abbi solo fiducia in me e credimi, Kurt.”

Kurt chiude gli occhi e bacia il collo di Blaine. “Mi fido.” Altro bacio. “Ti credo.” Parte della tensione nel corpo di Blaine scompare e porta una mano sulla nuca di Kurt. Lui solleva la testa ancora una volta e sorride per la prima volta quella sera quando i suoi occhi incontrano quelli di Blaine. Solleva la mano sulla guancia dell'altro e si sporge in avanti fino ad appoggiare le labbra su quelle di Blaine. Si tira indietro, appoggiandosi ancora sulle sue spalle. “Non sono un codardo.”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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