Storia partecipante al Christmas Rush [Auror Flash Contest] indetto da JayBree88 nel gruppo “Cercando chi da la roba alla Rowling – [Team Harry/Hermione]

Come stai?

«Stai di nuovo scrivendo a Harry?»

Hermione annuì distrattamente mentre arrotolava la pergamena su se stessa.

«Non capisco perché ti ostini a farlo» disse Ron leggermente infastidito, «tanto non ti risponderà».

La ragazza sbuffò e liberò il gufo fuori dalla finestra. «Lo farà quando sarà pronto» affermò determinata.

«Ginny ha smesso di scrivergli, credo che ora ce l'abbia un po' con lui» buttò lì Ron, e lei lo guardò sorpresa.

«E per quale motivo ce l'avrebbe con lui?» domandò, più aggressiva di quanto non volesse essere.

«Dice che il suo comportamento non è giusto nei suoi confronti» cominciò il ragazzo. «Ora che la guerra è finita potrebbero finalmente stare insieme, ma lui si chiude in casa senza parlare con nessuno.» Ron si strinse nelle spalle.
«E non guardarmi così, io ti ho solo riferito le sue parole!» si affrettò ad aggiungere intercettando il suo sguardo scioccato e furioso allo stesso tempo.

Hermione aprì e richiuse la bocca più volte, indecisa se commentare o meno, poi strinse le labbra e rimase in silenzio.

"Possibile che Ginny sia così egoista da non capire che tutto ciò di cui Harry ha bisogno è un po' di tempo per ricominciare a vivere?" pensò con rabbia.

Ron si avvicinò a lei e la strinse in un abbraccio.

«Non preoccuparti, in fondo hai ragione tu: quando sarà pronto tornerà» le sussurrò per rassicurarla, ma non era tra quelle braccia che Hermione si sarebbe tranquillizzata.

*

Harry sedeva sul pavimento della sua stanza, in una casa troppo grande e troppo vuota per lui, ma almeno per il momento non aveva voglia di vedere nessuno.

«Ho bisogno di rimettere insieme i miei pezzi, e devo farlo da solo.» aveva spiegato qualche giorno addietro, prima di chiudersi in Grimmauld Place, eppure non tutti lo avevano capito.

Si guardò pigramente intorno, e notò con disappunto che i gufi non avevano smesso di recapitare lettere.
Alcune venivano dalla Gazzetta del Profeta che gli chiedeva qualche intervista, altre erano dei Weasley o di altri amici che gli chiedevano come stava, ma dopo l'ultima lettera di Ginny aveva smesso di aprirle: accartocciò la pergamena in cui la sua presunta ragazza lo aggrediva, accusandolo di ferirla e di essere un egoista, e la scagliò con rabbia dall'altra parte della stanza.

Il ticchettio del becco di un gufo contro il vetro della finestra lo fece voltare, e non appena riconobbe la calligrafia sulla pergamena che l'animale aveva messo in bella vista, si alzò per prendere il biglietto.

"Come stai?"

Hermione non aveva smesso di scrivergli, non era invadente, e aveva capito cosa provava.
Non gli metteva fretta, ma non lo lasciava solo. Hermione era con lui, anche solo con due semplici parole per fargli capire che era dalla sua parte.
Harry sorrise e ripiegò il bigliettino mettendoselo in tasca, con la certezza che, quando avesse trovato la forza di tornare ad affrontare il mondo, avrebbe trovato qualcuno ad attenderlo con una mano tesa pronta a sorreggerlo.

***

NdA: Ringrazio JayBree88 per il giudizio accurato e Lights per il Banner :)