Era un giorno regolare. I Malandrini si svegliarono nella loro regolarissima camera nei loro soliti letti.
Remus, come al solito, urlò per svegliare Sirius che continuava a dormire, come sempre.
Peter tirò fuori dal comodino la consueta pre-colazione, composta da dolci, e James rimase a ciondolare davanti all’armadio come ogni volta.
- Non è monotono tutto ciò?- chiese Remus.
- Cosa?-
- Le nostre giornate: ci alziamo, io faccio svegliare Sirius, Peter mangia e tu ci metti anni a vestirti. Andiamo a colazione, Jam chiede a Lily di uscire e lei rifiuta; andiamo a lezione e io prendo appunti mentre voi tre o dormite o scherzate. Poi a pranzo prendiamo in giro Peter che mangia come non so cosa, ancora lezioni e poi facciamo qualche scherzo. Oltrepassiamo l’orario del coprifuoco e sfioriamo di poco le punizioni di Gazza. È sempre così ogni giorno. Non è ora di variare?-
I Malandrini alzarono le spalle, mentre James prese un’aria da cospiratore.
- Tutto bene Jamie?-
- Sì, sì. Tranquillo Pet. –
- Sicuro?-
- Ho detto di sì!-
Non ci fu modo di estorcere al ragazzo il motivo del suo strano atteggiamento, anche se Sirius non smise di tormentarlo durante tutto il tragitto dalla loro stanza alla Sala Grande.
- …e ti chiuderò nella Stanza delle Necessità insieme a Peter che nel frattempo avrò costretto a rimanere a digiuno da due giorni.-
- Bella minaccia Sir, ma non credo che potresti trattenere Peter per ben due giorni. Ti truciderebbe prima.-
- Ragionevole.- ammise Sirius.
Si sedettero mentre Remus continuava a lamentarsi della sua noia.
- Guarda, Rem, secondo me una bella Luna piena ti farebbe bene.- commentò Sirius esasperato beccandosi un’occhiataccia da parte di Remus, la risata di James e facendo sputare a Peter il suo succo di zucca proprio in faccia a Mary McDonald che passava in quel momento seguita dall’amica Lily Evans.
- Io ti ammazzo Minus!- gridò lei e Peter scappò inseguito dalla bionda.
I Malandrini e la Evans guardarono il buffo inseguimento, poi la rossa si rivolse a James chiedendo: - Allora?-
- No. -
- Come no Potter!-
- I e allate?- si intromise Sirius con la bocca piena sputando pezzi di bacon.
- Cosa?- esclamò Lily.
- Ha detto: “Di che parlate”- spiegò tranquillamente James afferrando un biscotto mentre l’amico annuiva.
- Diglielo tu. - disse allora la ragazza rivolta all’occhialuto.
- Sì, Ramoso, diccelo.-
- Già, Ramoso, diglielo.- esclamò Lily usando il soprannome di solito riservato alla cerchia dei Malandrini. Ma se a qualcuno diede fastidio, non si notò.
- Perché non lo puoi fare tu?-
- Perché sei tu il loro amico.-
- Non dire così: Remus è tuo amico e a Sirius stai simpatica. Peter non ha opinioni.- replicò James senza obiezioni dai sopracitati.
La Evans sbuffò e prese a mangiare le sue uova con una strana ferocia.
Al momento di andare a lezione, però, Sirius prese i due per la divisa mentre si alzavano e li tenne fermi.
- Che c’è?-
- Si può sapere che avete?-
La Evans e Ramoso si guardarono per qualche secondo, entrambi rossi in viso; poi, sotto gli occhi attoniti dell’intera Hogwarts, Mary e Peter compresi dato che erano appena tornati, James prese dolcemente il volto della ragazza e la baciò.
Dopo che si furono staccati, se ne andarono con i Malandrini e Lily dovette essere protetta fisicamente e magicamente da tutti loro dato che la scenetta non era stata molto gradita alle ammiratrici di James.
Mentre Remus e James rispondevano ad un’ennesima maledizione Orcovolante e Peter e Sirius, al quale Lily stava sempre più simpatica, avevano portato la ragazza al sicuro in aula, Ramoso disse: - Cosa dicevi a proposito della nostra vita monotona Lunastorta?-