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Autore: Severa Piton    26/12/2011    4 recensioni
Questa è la mia versione sul perche Sirius si sia voluto trasformare proprio in un cane.
«Un po' bruttino il tuo cane!»
«Il tuo tatto mi stupisce, Black. è stato il primo e l'ultimo cane che io abbia mai avuto... è morto. In più era bellissimo, molto più di quanto potresti esserlo tu trasformato in meticcio! Gli volevo molto bene, era uno dei miei migliori amici.»
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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[Storia classificatasi Diciottesima su trentacinque al Green Contest indetto da EmmaWright98 sul Forum di EFP]
Tutto ciò che desiderava.


«Mamma, se arriverò in ritardo dalla sarta, giuro che vi renderò la vita una tortura per tutto il mese!»
La Signora Evans guardò con rammarico la figlia più piccola scusandosi per la cattiveria della sorella.
Dal giorno in cui una donna con un lunghissimo abito verde e un cappello a punta alquanto strano si era presentata alla loro porta, Petunia
aveva cominciato ad odiare la sorella. Questo feriva il cuore di Lily.
«Non vi preoccupate, posso aspettare da sola per un po', le mie amiche arriveranno presto.»
Sorridendo, Lily baciò i genitori e li salutò con la promessa di scrivere loro tutte le settimane, desiderava anche l'abbraccio della sorella, ma, come tutti gli anni, lei non aveva aspettato i genitori e si stava già dirigendo verso l'uscita del binario 9 ¾.
Con le lacrime agli occhi la guardò sparire attraverso il muro.
Sua madre le lasciò un'ultima carezza e, insieme al marito, seguì la maggiore delle due figlie.

Lily si guardò intorno assicurandosi che nessuno la stesse osservando poi, veloce come solo un fulmine può essere, si asciugò una lacrima con il dorso della mano.

Poco lontano, appoggiato al muro, Sirius Black aveva seguito tutta la scena.
Sapeva bene cosa significava essere rinnegati da una delle persone più care che si ha al mondo: tutto ti crolla addosso e nemmeno il più forte degli uomini riesce a reggere il peso della tristezza. Almeno non all'inizio, ma con l'andare del tempo i muscoli crescono e la fatica può essere nascosta.
Ma lei sembrava così fragile, così bambina, e Sirius avrebbe voluto proteggerla, abbracciarla, farle sapere che almeno una persona nell'Universo comprendeva perfettamente il modo in cui il suo stomaco si contraeva ogni volta che la sorella le girava le spalle.
Lentamente, si avvicinò a lei.
«Ciao, Lily! Vuoi un po' di compagnia?»
«Black, come mai così in anticipo? Il treno non partirà che fra un'ora.»
«Sono arrivato molto presto... be', sono arrivato parecchio tempo prima che il passaggio aprisse, a dir la verità.»
Lei gli sorrise e il suo cuore fece una capriola. Non riuscì ad impedire a se stesso di ricambiare il sorriso.
Sirius Black era sempre stato attratto da Lily, molte volte si era sorpreso ad osservarla durante le lezioni e pensava che fosse una cosa normalissima.
Dopotutto lei era una ragazza bella e divertente, in particolare quando minacciava di affatturare James, quindi era ovvio che molti ragazzi si voltassero al suo passaggio o le chiedessero di uscire. Le uniche domande erano: quanti ragazzi sentivano il battito del cuore accelerare tutti le volte che lei passava loro accanto, quanti si sentivano storditi quando lei sorrideva?
Perché in quel momento Sirius faceva parte di quel piccolo gruppetto.
Era questo l'Amore?
Non riuscire a staccare lo sguardo dal suo? Desiderare un suo tocco, anche solo per un attimo?
Avrebbe voluto chiederlo a James, ma non sarebbe stato leale, perché molto probabilmente sia lui che il suo migliore amico provavano le stesse emozioni stando vicino a lei.  Forse entrambi volevano passare le mani dentro a quel fuoco che sapevano non gli avrebbe bruciati.
Dopo quella che a Sirius sembrò un'eternità persa dentro lo sguardo di Lily, lei parlò di nuovo.
«Perché così presto? Sei così impaziente di tornare ad Hogwarts?»
«Certo che sì, tu no? E poi questo binario è ispirante, sono qui che vengono le idee migliori per le peggiori malfatte!»

Sorrise fiero del suo gioco di parole e dei piani che aveva realmente messo a punto nell'ora in cui era rimasto solo.
«Solo per questo sei arrivato in anticipo? Il tuo sguardo è triste oggi.»

Sirius rimase senza parole, la bocca spalancata in un'espressione piuttosto cretina della quale si sarebbe pentito in seguito.
Non riusciva a riprendere fiato per parlare, perché era la prima volta che qualcuno che non fossero i Malandrini si accorgeva del suo tormento.
Rispose con un sussurro.
«Non ce la facevo a rimanere in quella casa, sono uscito quando mia madre ha cominciato a urlare i suoi insulti. Ma non ti preoccupare, ormai sono diventati una routine, quando il treno sarà partito starò bene. Sono sempre felice nel viaggio di andata, è quello di ritorno che rovina la mia impeccabile allegria e ...»
Lei lo stava osservando con l'espressione più dolce che lui avesse mai visto negli occhi di una ragazza. Non sapeva nemmeno perché si stesse aprendo così tanto a lei, ma il suo viso chiedeva fiducia e lui era disposto a dargliela.
«Sai, Sirius... il tuo sguardo è tormentato anche quando sei ad Hogwarts, a volte. Dopo l'arrivo della posta»
Sirius rise.
«Non dirmi che ti sei messa a spiarmi, Evans!»
Ma smise di ridere quando lei arrossì violentemente spostando lo sguardo ovunque tranne che su di lui, il quale,
per alleviare la tensione,  fece finta di avere un attacco di tosse poco convincente.

Piaceva a Lily. O forse lei lo aveva notato solo perché era sempre vicino a James, rimaneva il fatto che era diventata rossa quanto i suoi capelli alla battuta di Sirius.
Piaceva a Lily. Ma era un bene o un male? Perché James era innamorato di lei ed era anche il suo migliore amico, non avrebbe mai avuto il coraggio di portargliela via.
Il silenzio stava cominciando ad essere imbarazzante e lei si era messa a fissare un cane che giocava con il padrone, Tassorosso a giudicare dalla divisa che aveva già addosso, con un sorrisetto abbastanza ebete stampato in faccia.
Quando si accorse che lui la stava osservando con un sopracciglio alzato come se fosse deficiente, lei cercò di trucidarlo con lo sguardo.
«Non guardarmi così, Black, non sono scema. Mi ricorda il mio cane. A dir la verità è identico al mio cane.»
«Bé, spiega tutto. Un po' bruttino il tuo cane!»
Effettivamente non è che l'animale fosse di una bellezza infinita: un meticcio completamente nero, tanto magro da far impressione.
Lily non sembrava aver apprezzato la sua battuta.
«Il tuo tatto mi stupisce, Black. è stato il primo e l'ultimo cane che io abbia mai avuto... è morto. In più era bellissimo, molto più di quanto potresti esserlo tu trasformato in meticcio! Gli volevo molto bene, era uno dei miei migliori amici.»
Adesso era veramente spaventato. Aveva un'espressione incredula stampata sul viso.
«Scusa se ti ho offesa, Evans, ma come puoi essere sicura che io sarei meno attraente trasformato in lui?»
Lei roteò gli occhi preparandosi a rispondere con una delle migliori battute che le fossero mai venute in mente...
peccato che in quel momento un puntualissimo James Potter interruppe la loro divertente lite appena iniziata.
«Ciao, Sirius. Evans! Splendente come sempre!»
Disse mentre circondava le spalle del suo migliore amico, felicissimo di vederlo.
«Sirius, non starai mica cercando di rubarmi la ragazza?»
Black rise. Lei no.
«Non sono la tua ragazza, Potter. Non lo sarò mai. Potrei chiederti il piacere di arrenderti e di lasciarmi vivere il quinto anno in pace?»
«Forse l'anno prossimo. Ho passato l'estate a escogitare proposte alle quali non riuscirai a dire di no!»
Facendo finta, o quasi, di mettersi a piangere Lily girò le spalle a entrambi e li lasciò lì a ridere e a raccontarsi le storie migliori sulle loro vacanze. Solo James parlò molto.

***

«Ok, ci siamo. Sappiamo tutta la teoria adesso dobbiamo solo provare a trasformarci.»
Chiusi in uno degli stanzini delle scope di Gazza, tre dei quattro Malandrini erano riuniti per portare a termine i loro studi sugli Animagi.
«Io voglio trasformarmi in cane.»
Annunciò sussurrando Sirius.
«Cosa? Non volevi diventare un gattino, così saresti potuto entrare nello spogliatoio delle giocatrici di Quidditch?»
«Be', Peter, ho cambiato idea, credo che i cani risveglino meglio la voglia di fare coccole delle ragazze.»
Di una in particolare.

Forse, se lui fosse stato uguale all'animale che Lily Evans aveva amato di più, lei si sarebbe accorta di lui e sarebbe stata lei a a chiedergli di starle vicino.
Così lui non avrebbe avuto colpe, no?
Così James sarebbe rimasto il suo migliore amico.
Così avrebbe potuto avere tutto ciò che desiderava... almeno per una volta.




Rachel*
Diciamo che fra... ehm mezz'ora? Io devo essere
su un palco a cantare e sto pubblicando questa Fanfiction orribile.
Sì, perché non sono mai soddisfatta di quello che scrivo,
solo una delle mie storie mi va a genio.
Vabbè... RECENSITE! :D

Buona notte.



Giudizio della fantastica GiudiciA EmmaWright98 :D


18° posto. Tutto ciò che desiderava - di Rachel Betts
Grammatica e lessico: 8.3/10
Gli errori che ho trovato sono stati tre: un “è” accentato scritto in minuscolo a inizio frase e “malefatte” senza “e” . La punteggiatura era perfetta, anche se a volte hai utilizzato due spazi anziché uno; e, nella parte finale, due “a” preposizione di seguito.

Stile: 9.310
Lo stile è molto bello e scorrevole, e la lettura risulta molto piacevole, invoglia a continuare man mano che si va avanti.
Non ho niente di particolare da aggiungere al riguardo, se non i miei complimenti ;)

Originalità: 10/10
Io non ho mai letto una Sirius/Lily, perciò non ho idea di quanto possano essere originali, però questa sorta di “spiegazione” al fatto della trasformazione in cane mi è piaciuta modo. Chi l’avrebbe mai immaginato che era un modo per piacere di più alla ragazza?

Caratterizzazione dei personaggi: 9.5/10
Sirius mi è sembrato molto IC, soprattutto quando rifletteva sulla sua famiglia e di quanto fosse analoga la sua storia con quella di Lily e mentre cercava di trovare un espediente per poter amare la ragazzina senza tradire il suo miglior amico. Lily era ben caratterizzata, come Petunia, che nella sua breve apparizione mi è sembrata comunque quella di sempre.

Gradimento personale: 9/10
Personalmente, sono una James/Lily convinta, ma questa tua storia mi è piaciuta comunque, innanzitutto perché è ben scritta e con uno stile fluido e scorrevole, poi perché è anche molto originale.

Totale: 46.1/50
  
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