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Autore: Lucia98_    26/12/2011    7 recensioni
Riuscirà Eggman a trasformare Mobius in Eggmanland?
In questa storia Eggman ha un nuovo diabolico piano e il nostro eroe Sonic The Hedgehog dovrà vedersela col dottore, con la raccolta dei Chaos Emeralds, con sentimenti inattesi e con nuove appassionanti ed emozionanti avventure! ^^
Questa è la mia prima fan fiction e spero di lasciare soddisfatti i lettori e coloro che credono in me! :)
BUONA LETTURAAAAAAAAAAA! :D
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“Credimi, non si capisce il vero valore di ciò che abbiamo finché non lo si perde…”
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“Non rilassarti troppo, Eggman. Qualsiasi cosa tu abbia in mente di fare, non riuscirai mai a metterla in atto perché te lo impedirò con ogni mezzo. Parola di Sonic the Hedgehog!”.
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[SonAmy; KnOuge]
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-CAPITOLO SECONDO-
L’idea più folle

 

Amy era seduta sul confortevole divano del salotto di casa Prower. La stanza, dalle lucenti pareti gialle, era illuminata dai raggi del sole filtrati dal vetro dalle finestre. Ogni particolare di quel salotto, osservato con cura, non poteva che trasmettere all’osservatore la sensazione di essere in un luogo ben arredato e la semplice gradevolezza di quel soggiorno stimolava senza dubbio l’animo di chi vi si trovasse.
Nonostante ciò, però, l’atmosfera al suo interno era tutt’altro che serena. Accanto alla riccia, sul sofà, una giovane volpe a due code le appoggiava una delicata mano sulla schiena in segno di conforto, mentre la guardava con aria compassionevole. In piedi, davanti a loro, Sonic teneva le sue mani incrociate sul petto e osservava la ragazza con uno sguardo pieno di rabbia.

-Non è il caso che tu la tratti così Sonic, non vedi che è già abbastanza confusa?- Gli ribadì la volpe senza perdere la sua solita cortesia.
 
Sonic,quel pomeriggio, l’aveva portata a casa di Tails dopo il famigerato colloquio con Eggman; non solo per evitare violenze e rapimenti che si era già inconsapevolmente immaginato, ma anche per farsi dare spiegazioni sull’apparente intesa fra la riccia e il suo acerrimo nemico.

-Di cosa ti stava parlando? Non capisci che voleva solo inculcarti le sue insopportabili manie di grandezza? Come fai ad essere così ingenua?! Non capisci che vuole solo usarti? Mi fai davvero pena!- Continuava ad aggredirla il riccio.
Amy teneva lo sguardo basso e si preparava mentalmente una risposta che avesse potuto scioccarlo. Eggman aveva ragione. Sonic era solo uno sporco ipocrita, un arrogante e vanitoso, un attore che recita alla perfezione la parte dell’eroe. Ma lei non aveva più intenzione di subire la sua falsità, quindi alzò di scatto lo sguardo e guardandolo dritto negli occhi gridò:

-Smettila! Eggman è stato molto cortese con me! Più di quanto non lo sia tu! Non ha cercato di “inculcare” proprio niente a nessuno! Comunque mi ha accennato qualcosa riguardo ai Chaos Emeralds…- rispose la riccia abbassando di nuovo lo sguardo.

-Bene! Allora non c’è un attimo da perdere!- Concluse freddamente Sonic guardando Tails con apatia.

–Domani cominceremo anche noi la raccolta degli Emeralds… così il nostro caro doc. avrà una bella sorpresina! Vado da Knuckles a dargli le ultime news… forse si deciderà a darci una mano nel raccogliere i Chaos Emeralds- Aggiunse per poi uscire e dirigersi verso Angel Island senza nemmeno salutare.

-Credo che dovrò recuperare tutti i miei strumenti e aggiornare le modifiche al radar…- disse alzandosi e allontanandosi Tails sconfortato dall’clima di tensione che si era creato. Quella del radar era solo una scusa, in realtà doveva assolutamente parlare a Sonic, forse esprimendosi da amico sarebbe riuscito a fargli capire che Amy stava vivendo un periodo delicato e che un po’di sensibilità da parte del riccio non le avrebbe di certo fatto male. Ma la piccola volpe in fondo sapeva che combattere la testardaggine di Sonic sarebbe stato come scontrarsi con dei mulini a vento.
 La riccia invece non si alzò, rimase sul divano, con lo guardo perso nel vuoto, infastidita dal comportamento di Sonic, e con le parole di Eggman che le echeggiavano nella testa.

“perché per tutti rappresento il male?”  “spero di rincontrarti presto per parlare ancora”

Amy era come stregata da quelle frasi e dall’inaspettata educazione del dottore che, come un incantesimo, aveva creato nella sua giovane mente un’idea che non aveva mai creduto di poter elaborare… Un desiderio incomprensibile divampò nella sua mente come un fuoco indomabile.

***

Nel frattempo il dottor Eggman, fiero di sé, era tornato trionfante alla sua base. Continuava a compiacersi dell’ottima riuscita della primissima parte del suo piano e compiangeva gli insuccessi delle sue vecchie macchine da guerra che ora erano semidistrutte nel magazzino delle riparazioni come in un grande e silenzioso cimitero.

-Sì! Ne ero convinto! Ne ero sicuro! Sono un mito! Ah, e poi come l’ho chiamata? Signorina! Sono davvero un genio! Il mio quoziente intellettivo non è da capogiro per caso!- Gridò Eggman ai suoi automi che lo ammiravano con incredula adorazione.

-Senza dubbio dottore! Lei è il migliore!- Gridarono Decoe e Bocoe sprizzando felicità da ogni bullone.

-Ho ormai in pugno la fiducia di quella stupida ragazzina, e se il mio sesto senso non mi inganna, lei tornerà da me e sarà un’arma eccezionale...e Sonic, troppo impegnato a fare l’offeso non avrà nemmeno il tempo di accorgersi della mia nuova imminente minaccia… poi non appena abbasserà del tutto la guardia…BADABUM!!!- Gridò il dottore.

-Ormai sarà troppo tardi per tornare indietro e reagire! Poveri idioti organismi inferiori! Quando tutti i Chaos Emeralds  saranno nelle mie mani la mia piccola nuova cara creaturina ancora dormiente e incompleta segnerà l’inizio di Eggmanland!!!- Finì ambiguo il dottore, orgoglioso del suo piano.

-Creaturina?- Chiese Bokkun confuso.

La risposta fu un’agghiacciante risata che rimbombò nella fredda e metallica base.

***

Sonic camminava lentamente verso Angel Island. Il suo andamento lento lo aiutava a concentrarsi e ad analizzare meglio i suoi pensieri. Correre infatti era la sua passione anche perché lo distraeva da ogni preoccupazione, lo isolava dal resto del mondo e anche dai suoi stessi ragionamenti, ma in quel momento ciò di cui aveva bisogno era proprio riflettere.
Aveva paura che tutto potesse cambiare, di rimanere da solo e di non riuscire a sconfiggere per l’ennesima volta Eggman, che sicuramente aveva preparato un piano perfido per distruggerlo, che Sonic non riusciva nemmeno a immaginare.

-Fermati un attimo Sonic!- Gridò trafelata una voce alle sue spalle. Era Tails, che sfinito per la corsa che aveva fatto per raggiungere il suo fratello di latte si stava avvicinando camminando, per recuperare fiato.

-Che ci fai qui Scheggia?- Chiese confuso Sonic dopo essersi voltato.

-E’ urgente… Riguarda Amy!-

-Ah…- Fu tutto quello che riuscì a rispondere il riccio dopo essersi di nuovo girato. Era un argomento che avrebbe volentieri evitato.

-Devi cercare di capirla e di starle vicino… per lei è un momento critico e sai benissimo che ha bisogno della tua considerazione. Capisco perfettamente che non ti va per niente a genio che lei abbia avuto un confronto con Eggman e…-

-QUELLO STA CERCANDO DI CORROMPERLA!- Lo interruppe bruscamente Sonic.

-Sì, è vero ma non serve a niente attaccarla così… dovresti aiutarla! Non vedi che è confusa? Poi non è colpa sua!-

-Bhé, anch’io sono confuso se la metti in questi termini!- Concluse Sonic per poi allontanarsi a tutta velocità, lasciando sconvolta e senza parole la volpe.
Sonic voleva sfuggire a quella discussione che si prospettava ancora lunga, e dato che sapeva benissimo di essere dalla parte del torto, prefereriva allontanarsi… Ultimamente non riusciva a frenare le sue reazioni e ciò lo turbava non poco. Voleva riuscire a controllare meglio le sue emozioni, anche se per lui era diventato molto difficile, e accorgersi di aver esagerato ormai troppo tardi lo faceva sentire infantile. Sfogarsi lontano dagli altri era, secondo lui, la soluzione migliore di questo suo nuovo problema.

***

Un’echidna dallo sguardo corrucciato stava vigilando accanto ad un’enorme e brillante pietra di colore verde posta su una piattaforma marmorea. Appoggiato ad un pilastro di pietra, era attento ad ogni minimo movimento circostante. I suoi occhi, ridotti a due brillanti fessure, esaminavano tutto ciò che lo circondava, in particolare un albero posto al di sotto del santuario, le cui foglie ogni tanto si muovevano inspiegabilmente.
Tutto ad un tratto il guardiano del Master Emerald aprì completamente gli occhi non appena si accorse che una scattante figura blu si stava avvicinando a velocità stratosferica. Capì immediatamente di chi si trattasse, e alzò annoiato gli occhi al cielo.

-Non sai proprio cavartela da solo non è vero blu?- Chiese sarcastico.
Sonic salì immediatamente la scalinata che conduceva al Master Emerald piantandosi davanti all’echidna che lo guardava inespressivo.
Il riccio non si agitò alla provocazione del custode e si limitò a dire:

-Testa d’uovo ha intenzione di recuperare i Chaos Emeralds… Io e Tails abbiamo bisogno di qualcuno che ci aiuti nella ricerca… Chiedo a te perché mi fai pena a stare qui solo soletto e ho pensato che avessi bisogno di un po’ di compagnia e di nuove avventure, altrimenti finirai per fossilizzarti stando perennemente qui incollato al sassetto luccicante!- Rispose Sonic mantenendo il tono di scherno del compagno.

-Zitto stupido! Non urlare così!- Lo ammonì sottovoce l’echidna, prendendolo per un braccio e portandolo dietro uno dei pilastri retrostanti.

-Ma cosa vuoi!?- Ringhiò Sonic sfilando il suo braccio dalla presa dell’echidna.

-Non parlare così dei Chaos Emeralds… Ho paura che qualcuno senta… Hai già abbastanza problemi per conto tuo, se però vuoi vedertela anche con qualche ladro affari tuoi!- Aggiunse Knuckles ambiguo.

-Ladri?- Chiese Sonic confuso.

-Sì tesoro, è il modo dolce e affettuoso con il quale mi chiama Knukie!- Esclamò una voce scocciata sopra di loro.
Un’affascinante pipistrello femmina che stava volando sopra le loro teste li guardava con aria interessata. Indossava una tuta nera e lucida che favoriva i suoi flessuosi ed eleganti movimenti e teneva fra le mani un binocolo dalle grandi lenti brillanti.

-Ecco fatto…- Bofonchiò Knuckles.

-Sapevo che ti trovavi sui rami di quell’albero.- Concluse il guardiano seccato.

-E io ero sicura che tu lo sapessi dolcezza!- Commentò Rouge provocatoria.

-Stavate parlando di Chaos Emeralds??- Chiese poi la ragazza facendo brillare i suoi occhi color ghiaccio dopo essere planata accanto a Sonic e Knuckles.

-Già…- Rispose Sonic.

-E tra l’altro sono anche questioni che non ti riguardano donna! Arrivederci!- Aggiunse scettico Knuckles facendole cenno con la mano di andarsene.

-Wow! E’ così che accogli le povere ragazze che vogliono aiutarti!? Sei un vero gentlemen caro!-

-Io non vorrei interrompere i vostri romantici litigi… ma è una cosa piuttosto urgente… Non vorrei trovarmi in una situazione di ritardo rispetto a quella di Eggman. Dobbiamo raccogliere gli smeraldi per primi!- Esclamò Sonic.

-Bene zuccherino! Quando partiamo?- Chiese Rouge in preda alla gioia.

-PARTIAMO?!? Tu non verrai proprio con noi! Perché dovremmo fidarci di te?!- L’aggredì Knuckles.

-Perché no! Rilassati rosso, forse vuole davvero dare una mano!- Disse Sonic.

-Te ne pentirai riccio!-

-Sono convinta che vi servirà sicuramente il mio ausilio, non concludereste molto voi uomini senza l’aiuto di un raffinato tocco femminile!-

-Penso che partiremo domani pomeriggio. Vi aspetto domattina. Riunione straordinaria a casa di Tails!-
Detto questo il riccio girò i tacchi e in un lampo era già sparito all’orizzonte.

-Non vedo l’ora di iniziare! A domani tesoro!- Gioì Rouge mentre si allontanava volando.
Infine Knuckles, dopo aver seguito con lo sguardo i movimenti della ragazza che si allontanava, tornò a fare la guardia al suo amato Master Emerald.

***

Amy Rose era rimasta a lungo seduta sul divano di casa Prower. Era sola. In silenzio. Si sentiva vuota, nel posto sbagliato.
“Tanto per lui sono solo d’ impiccio!” Pensò dopo essersi alzata di scatto.
 Si avvicinò alla porta d’entrata della casa e, dopo essersi accertata che nessuno fosse fuori controllando dalla finestra, con mano tremante girò la maniglia e varcò la soglia. Una volta fuori fece un respiro profondo e s’incamminò verso una meta che non aveva mai immaginato di voler raggiungere…
Circa due ore dopo si trovava in un luogo desolato: intorno a lei la vegetazione era completamente inesistente e il cielo era oscurato dai fumi prodotti da un’altissima ciminiera collegata ad un magazzino. Un’inquietante struttura si ergeva davanti a lei. Ogni cosa era incolore e parzialmente illuminata dal chiarore prodotto dalle telecamere di sorveglianza esterna.
Amy si avvicinò all’imponente cancello principale e osservò un po’ preoccupata l’enorme edificio; ovunque cartelli con su scritto pericolo e con minacciose immagini d’avvertimento circondavano il luogo rendendolo ancora più ostile. Un immenso stemma rosso raffigurante la testa di un uomo baffuto era posto centralmente sulla facciata della base.
La riccia aveva ormai dato inizio alla sua folle idea, ignara di ciò che in futuro sarebbe potuto accadere.
 
NOTE DELL’AUTRICE:
Bene! Anche il secondo capitolo è finito e spero che vi sia piaciuto. Ringrazio infinitamente i lettori, e soprattutto chi ha recensito lo scorso capitolo: senza di voi probabilmente non sarei mai riuscita a trovare la voglia di andare avanti e di impegnarmi nello scrivere il secondo, quindi… GRAZIEEEEEEEEEEEEE! Un ENORME abbraccio a chi ha aggiunto la mia storia fra le seguite o addirittura fra le preferite <3 Vi sono immensamente riconoscente ragazzi!
Non vedo l’ora di sapere cosa ne pensate,
Alla prossima e AUGURONI DI BUONE FESTE A TUUUTTIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!! :D
Lucia98

 
  
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