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Autore: jennybrava    26/12/2011    10 recensioni
«Ora che sono andati tutti via.. » esordisce, tutibante. « ...che ne diresti di provare quella slitta?»
«Te lo puoi scordare»

In bilico fra passato e presente ci sono due ragazzi, una slitta e la Vigilia di Natale.
{SasuSaku}
Prima classificata al SasuSaku Christmas Contest indetto da tofuavariato.
Buone Feste! ♥
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Per qualche strano motivo SxS
NdAiniziali:

Che questo sia il mio stile lo è, indubbiamente, ma ammetto che avrei potuto scrivere qualcosa di decisamente meglio xD
Sono comunque arrivata prima (cosa che stento ancora a credere) e spero comunque che questo piccolo parto possa piacervi. ♥
Buona lettura e, ovviamente, buone feste! ♥

Prompt: slitta.







Per qualche strano motivo.



"<< Ohi Teme! Ci sei? >>
Sasuke si volta, lanciandosi dietro una blanda occhiata inquisitoria. Non appena scorge un ciuffo di capelli biondi risaltare in mezzo a tutto quel bianco che lo circonda, le sue labbra non possono fare a meno che prendere una piega seccata, sbuffando impercettibilmente.
<< Hn. >> borbotta fra sé e sé, riprendendo l'osservazione del cielo.
Il Paese del Ferro, comunemente noto come in assoluto il paese più freddo fra tutti i paesi ninja, non è di certo l'ambiente adatto per uno come Sasuke.
Sasuke non lo sopporta proprio il freddo, forse perché è uno che è abituato alla calura estiva e alle colline verdi di Konoha piuttosto che a quei paesaggi nevosi.
Proprio per questo Sasuke mal sopporta qualsiasi cosa di vagamente fredda, e quando il suo compagno di Team si premura di lanciargli dritta in faccia una gelida palla di neve, ridendo come l'idiota che è, Sasuke è già pronto a dar man forte e a fargliela pagare.
Lo avrebbe fatto se la porta della casa su cui sostano innanzi non si fosse aperta improvvisamente.
Sakura esce proprio in quel momento, avvolta come loro in un pesante mantello da viaggio, sostenendo premurosamente con un braccio la figura della donna che altri non è che la mandante della loro missione.
<< V-Vi prego.. >> singhiozza questa, soffiandosi rumorosamente il naso in un fazzoletto. << Ritrovate il mio T-Takeuchi... >> e scoppia nell'ennesimo pianto isterico.
Sakura le batte affettuosi e comprensivi colpetti sulla schiena, annuendo. << Non si preoccupi, baa-san. >> le dice, dolcemente. << Faremo del nostro meglio! >>"


***


Perché lo ricorda proprio adesso?

<< Ehi Teme! >> una voce spaccatimpani. << Datti una mossa, altrimenti ti lasciamo indietro! >>
Ma certo.
C'è stato un momento nella festa in cui qualcuno ha tirato fuori dai ripostigli di Villa Hyuuga una vecchia slitta dall'aria poco sicura, e in men che non si dica, quasi tutti gli invitati se la stanno contendendo a suon di pugni.
C'è la neve quel giorno, a Konoha, e Sasuke fatica ancora a crederci del tutto, in effetti. Sempre abituato ad associare Konoha alla piacevole calura estiva, una volta tornato, quasi due anni prima, non era proprio riuscito a non sorprendersi di quanto il clima fosse riuscito a cambiare in una manciata di anni.
E la neve è arrivata anche lì, finalmente.
E lui non ne è contento.
Proprio no.
Neanche il giorno della vigilia di Natale riesce ad esserlo, perché la neve è così fastidiosa, gelata e fredda da fargli rizzare tutti i peli sulle braccia.
E proprio non capisce il motivo che l'abbia spinto a seguire quel gruppo di imbecilli che, trascinandosi dietro quella vecchia slitta, si sta dirigendo nei campi intorno alla Villa degli Hyuuga, ai quali proprio quell'anno è toccato ospitare la tradizionale festa di Natale.
<< Facciamo così! >> esclama Naruto, compito. << Un giro ciascuno, va bene? A coppie, così facciamo più in fretta! Hinata.. tu stai con me, vero? >>
Tipico.
Sasuke non riesce a non sbuffare, infagottato nel suo cappotto, e si chiede come diavolo possano riuscire ad usare quella stupida slitta se non c'è neanche qualcosa di simile ad un pendio.
Quando poi si accorge che se lo stanno costruendo il pendio, non può fare altro che sospirare esasperato - o forse divertito - e raggomitolarsi ancora di più nel suo cappotto.


***


"Dieci minuti dopo stanno percorrendo le lande desolate di una regione a caso del Paese di ferro, circondati da un paesaggio talmente tetro e bianco da far rivoltare lo stomaco.

<< Mi raccomando ragazzi! >> cinguetta Sakura. << Dobbiamo fare in modo che Kakashi-sensei sia fiero di noi! >>
Il che sarebbe un po' assurdo, a dire il vero.
Perché Kakashi avrebbe dovuto essere lì con loro, sperduti nel bel mezzo del nulla alla ricerca di un certo Takeuchi, ma il destino era evidentemente avverso loro sin da quando hanno lasciato Konoha, un paio di giorni prima.
Kakashi è stato urgentemente richiamato per una importante riunione fra i jonin del villaggio e il Team Seven si ritrova solo per l'ennesima volta a far fronte ad una missione di rango D.
Ben presto le lande desolate lasciano spazio alle maestose e fittissime foreste di conifere, e quando l'odore pungente del muschio pizzica le narici di Sasuke, l'unica cosa che riesce a fare è lanciare un sonoro starnuto, che risuona nel silenzio del paesaggio che li circonda.
Naruto scoppia subito a ridere, mentre Sakura si volta preoccupata nella sua direzione. << Sas'ke-kun. >> dice, aggrottando la fronte. << Stai bene? >>
La marcia si interrompe mentre Sasuke cerca in tutti i modi di trattenere l'ennesima raffica di starnuti. << Mh. >> mugola.
<< Ti senti per caso male? Ti gira la testa? Se vuoi qui ho.. >>
<< Sto bene, Sakura. >> sbuffa seccato, tirando su col naso e cercando di farlo in modo abbastanza discreto.
Naruto ridacchia ancora e Sasuke, nel tentativo di farlo stare zitto, gli scocca una delle sue occhiatacce omicide.
E' solo un po' di allergia - si dice.
Solo un po'.
E' quel maledetto odore di muschio e quell'aria davvero troppo pulita che manda in visibilio le sue povere narici.
Dopo che Sakura ha affibbiato un pugno a Naruto, che non si era certo premurato di nascondere le sue risa davanti al fatto che il grande Sasuke Uchiha non riusciva a sopportare neanche un po' di freddo, riprendono di nuovo la loro marcia verso l'ignoto.
Certo Sasuke, sentendo che il dobe ricomincia con le sue solite lagne, non lo sente proprio lo sguardo ansioso di Sakura addosso."


***


<< Sempre allergico al freddo, ne Sas'ke-kun? >>
Ma certo.
Sasuke non si volta neanche.
Quella voce è inconfondibile.
Sakura Haruno a diciannove anni è di una bellezza tale da lasciare spiazzati, e alle curve acerbe della tredicenne di cui conserva il ricordo nella sua mente, si sono sostituite le fattezze di una giovane donna sicura, determinata ma non per questo meno dolce di quello che è.
<< Che spiritosa che sei. >>
Sasuke non ricorda neanche precisamente il momento in cui sono riusciti ad istaurare quel bizzarro rapporto che è il loro, adesso: Sakura ora lo prende gentilmente in giro, lo stuzzica, e dei rossori e dell'appiccicosità della bambinetta che conosceva non è rimasto proprio niente.
Più o meno.
E Sasuke proprio non riesce a dispiacersene.
Sakura gli piace molto più così.
<< Oh, una slitta. >> cinguetta, sorridendo apertamente. Metri più in là l'intero Team otto si è unito alla festa, e se Ino è appiccicata addosso a Shikamaru con la scusa del freddo, Chouji sta aiutando i ragazzi a costruire il pendio mentre Naruto e Kiba si contendono per l'ennesima volta il primo giro sulla slitta.
<< Sta indietro, cane! >> bercia Naruto. << Il primo giro sta alle coppie! Perciò io ed Hinata siamo i primi! >>
Sasuke sospira, infilando le mani nelle tasche delle braghe e scambiandosi uno sguardo complice e disperato con Shikamaru, metri più in là. Sguardo che Sakura capta, e l'unica cosa che riesce a fare è ridacchiare fra sé e sé.
<< Sas'ke-kun. >> attira di nuovo la sua attenzione. << Vuoi fare un giro, per caso? >>
<< Te lo scordi...! >> sbotta precipitosamente lui.
Sakura scoppia a ridere, chinandosi e agguantando un mucchietto di neve. << Non ti ci sei ancora abituato, vero? >> proferisce, con voce assorta. Notando il suo sguardo interrogativo si affretta ad aggiungere: << Alla neve, dico. >>
A Sasuke sembra stupido risponderle, perché, diavolo, lei sa quanto lui la odi.
<< Se non ti piace. >> no, non sta zitta. << Perché non torni dentro? >>
<< Perché ho voglia di stare qui. >> con voi.
Che dichiarazione melensa.
Sakura sta sorridendo, lui lo sa, e Sasuke sente il suo sguardo addosso.
<< Non avrai di nuovo la febbre, spero. >> aggiunge, divertita.
<< Ma piantala. >>
<< Sakura-chaaan! Temee! >> Naruto, ma certo. << Venite qui, dai! >>
Sakura si affretta a scuotere la testa, e sorride quando vede Naruto caricare Hinata sulla slitta, al primo posto, prendere la rincorsa e lanciarsi giù lungo il pendio, fra le urla della sua ragazza e di tutti i loro amici.
Sembra qualcosa di tragico perché Hinata, una volta arrivati in fondo, fatica a stare in piedi e deve intervenire Ino per sostenerla. Tuttavia, dopo quel drammatico momento, gli altri sono già pronti per il secondo giro: si sfiora la rissa quando questa volta sono Kiba e Lee a contendersi la slitta, e quando è Tenten a soffiargliela sotto gli occhi, tutto quello che riescono a fare è buttarsi appresso ad essa, venendo trascinati giù lungo il pendio.
E ridono tutti, e anche Sakura non riesce a non farlo.
<< Ehi ehi ehi! >>
Al suono di quella voce estranea al gruppo, tutti si voltano di scatto, anche Sasuke e Sakura.
<< E' pronto il dolce, ragazzi. >> Kakashi sorride loro, a metri di distanza. << E l'ha preparato Kurenai con le sue dolci manine. >>
Neanche il tempo di un battito di ciglia che la slitta è stata dimenticata, sepolta sotto cumoli di neve, e tutti quanti si sono precipitati verso Kakashi, per dirigersi di nuovo verso Villa Hyuuga.
Lasciando Sasuke e Sakura.
<< Credo si siano dimenticati di noi, Sas'ke-kun. >>
<< Hn. >>


***


"Takeuchi alla fine non si è rivelato altro che l'ennesimo, bavoso, grasso e spocchioso cane disperso, non si sa come, in cima ad un costone spiovente. E neanche loro sanno precisamente come sono riusciti ad arrivarci, perché adesso il vero problema che si presenta è come
tornare indietro.
E mentre Sakura si diverte a far giocare il cane tirandogli i rametti lontano - ridendo come un ossessa quando lo vede arrancare faticosamente fra la neve e tutto quel grasso di cui è fatto -, Sasuke e Naruto si contendono la cartina e la bussola.
<< Teme idiota! >> ringhia Naruto, strattonando la cartina. << Ci hai fatto perdere! >>
<< Chiudi quel becco, dobe. >> replica Sasuke. << So perfettamente dove ci troviamo. >>
<< Non sai nulla! >> ribatte l'altro. << A malapena riesci a tenerti in piedi! >>
Eh?
Sakura si volta verso di loro, in braccio il cane grasso e bavoso, e si avvicina con l'aria di chi ha proprio voglia di prendere a pugni qualcuno. << Sta un po' zitto Naruto! >> bercia e Naruto sobbalza. << Non vedi che Sas'ke-kun sta male? >>
Sasuke sbuffa. << Sakura, accidenti, io sto benissim- >>
Starnuto.
Quando torna ad aprire gli occhi c'è Naruto che lo osserva con un sorrisone a trentadue denti e Sakura che gli porge un fazzoletto e che ha in mano la cartina.
<< Siete così impegnati a litigare fra voi che neanche avete notato che stiamo andando a sud invece che a nord. >>
<< Ma Sakura-chan! >> protesta Naruto, immusonito. << Qui sembra tutto uguale! >>
<< L'essenza di uno shinobi sta nel saper cogliere i particolari, razza di stupido. >> Sakura torna a guardarlo, scrutandolo con attenzione. << Credo che dobbiamo sbrigarci, Sas'ke-kun non ha una bella cera e fra poco sarà buio. >>
Neanche protestano i due, le danno ascolto come sempre. In fondo fra i tre è sempre lei quella ad avere il miglior senso dell'orientamento.
O meglio, questo è quello che hanno sempre pensato.
Peccato che Sakura dimostri il contrario quando, oramai a sole calato, si ritrovano nuovamente in mezzo ad una radura deserta, col solo bianco che li circonda e con un freddo talmente intenso da penetrarti nelle ossa.
Sasuke rabbrividisce, stringendosi nel suo mantello e seguendo a stento i passi dei suoi due compagni. Ora la sente anche lui la febbre, e non riesce a fare a meno che sentirsi un peso indescrivibile per il gruppo, visto il numero di volte che Sakura si volta a chiedergli come sta e di come Naruto abbia silenziosamente rallentato il passo.
E' ufficiale.
Sasuke è allergico al freddo.
<< Sakura-chan, è buio e ci siamo persi di nuovo! >> sbotta Naruto, sbuffando. << E ora che cavolo facciamo? >>
<< Sta zitto. >> lo rimbecca Sakura. << E' meglio trovare un rifugio sicuro, Sas'ke-kun non sta bene. >> dice, prima di voltarsi nuovamente verso di lui. << Andiamo Sas'ke-kun. >> aggiunge dolcemente."


***


Giustamente.

Sakura lo osserva un po' di sottecchi, pensierosa.
<< Ora che sono andati tutti via.. >> esordisce, tutibante. <<... che ne diresti di provare quella slitta? >>
<< Te lo puoi scordare. >>
Sasuke sa che dire a Sakura di non fare qualcosa equivale a spingerla a farla, per questo quando sente la sua mano che gli stritola il polso e lo conduce a forza verso la loro destinazione, non riesce neanche a ribellarsi. In fondo è Sakura.
I loro passi affondano nella neve di quella notte, mancano dieci minuti a mezzanotte, nessuno si è apparentemente accorto della loro scomparsa e loro hanno raggiunto e scalato il pendio. E Sasuke si sente molto idiota.
Sakura riesuma la slitta sepolta sotto cumoli di neve e la posiziona dritta sul bordo del pendio, pronta a slanciarsi. << Avanti Sas'ke-kun. >> gli dice, un sorriso ad incurvarle le labbra. << Spingimi! >>
<< Te lo scordi. >> sbotta, secco. << E' già tanto che abbia acconsentito a venire qui sopra con questo fredd- >>
<< Non ti ho chiesto di salire. >> precisa Sakura, compita. << Ma di spingere me di sotto! Avanti.. spingi! >> e si volta a guardarlo, gli occhi verdi incredibilmente convincenti.
Sasuke sospira, frustrato, e per qualche strano motivo acconsente. << Quanto sei insopportabile.. >>
Si china e la spinge, la spinge sulla neve e la sente ridere forte. E per qualche strano motivo, quando la sente urlare mentre scivola lungo il pendio in sella a quella vecchia slitta, sorride.
Sakura scoppia a ridere, giunta in fondo. Scoppia a ridere sommessamente, e si lascia cadere sulla neve, ebria di felicità.
Ed è così che la trova Sasuke, una volta che l'ha raggiunta.
Sorridente, gli occhi lucidi e le guance rosse dal freddo.
<< Datti un contegno. >> le dice, atono.
<< E'.. un sacco di tempo che non vado su una slitta. >> ridacchia. << Credo che l'ultima volta sia stata.. la missione, te la ricordi vero? >>
Anni fa.
<< Hn. >>
Sakura allora smette di ridere, ma quando alza lo sguardo su di lui - smeraldi incastonati al posto di occhi -, Sasuke si sente leggere dentro. Sono lucidi i suoi occhi, e quasi ne rimane abbagliato.
Sakura gli piace molto più così.
<< Hai lasciato crescere i capelli. >>
Fra tutte le cose che avrebbe potuto dirle - ed erano molte -, Sasuke decide che considerare la lunghezza dei suoi capelli sia la cosa giusta da farle notare, a cinque minuti dalla mezzanotte e con allarmanti urla e schiamazzi che provengono da Villa Hyuuga.
Sakura sobbalza, e si porta d'istinto una mano fra i capelli, veramente lunghi. << A-Ah.. sì. >> balbetta, arrossendo. << Non li ho più tagliati. >>
<< Come mai? >>
<< E-Ecco.. beh, non ci ho più pensato e.. >>
<< Ti stanno bene così. >>


***


"E' per fortuna o per caso che nel buio di quella notte freddolosa riescono a scovare una baita nel bel mezzo del nulla, e quando la raggiungono Naruto sfonda con un calcio la porta - e Sakura si lamenta subito sul perché l'abbia fatto visto che adesso non avranno più una porta con cui chiudere la casupola.

Lei nel frattempo lo spinge subito dentro, senza troppe cerimonie, e Sasuke la lascia fare, nella poca lucidità della febbre.
<< Adesso renditi utile e va a cercare della legna. >> bercia.
<< Ma Sakura-chan, fuori fa freddo e buio.. >>
<< Con che cosa vuoi che ci riscaldiamo? >>
<< Beh, potresti mandarci anche il Teme tanto per- >>
<< Tu non hai la febbre. >> ringhia. << E adesso corri a cercare della legna, usuratonkachi! >>
Naruto schizza via della baita in men che non si dica e nel momento esatto in cui sentono i suoi passi sulla neve, Sasuke vede Sakura voltarsi e accucciarsi alla sua altezza, sfilandosi un guanto dalla mano e posandogliela sulla fronte.
<< Uaa! >> esclama, gioiosa. << Per fortuna non hai molta febbre, Sas'ke-kun! >> e gli sorride.
Sasuke poi, infagottato nel mantello suo e in una coperta che lei ha provvidenzialmente tirato fuori dagli zaini, la vede trafficare per il piccolo abitacolo in cerca di qualche tronchetto di legna da ardere. << Non ho portato dei medicinali con me, Sas'ke-kun. >> si scusa quasi. << Ma penso che con un po' di tè ti sentirai sicuramente meglio! >> e gli sorride di nuovo.
Naruto non è ancora tornato quando, dopo aver trovato due tronchetti nascosti dietro ad un mobile, l'acqua bolle nel pentolino e Sakura vi inzuppa le bustine pre-confezionate.
<< Non è certo buono come quello con le vere foglie. >> gli dice, porgendogli premurosamente una tazza. << Ma ti farà bene. >>
Sasuke, sorseggiando piano il suo tè e sentendo la mente annebbiarsi un secondo sì e uno no, la vede carezzare il cane bavoso steso vicino al fuocherello. Pensa che, alla tiepida luce del fuoco, i corti capelli di Sakura siano davvero belli.
E che lei lo sia.
<< Come ti senti? >> gli chiede poi, posando la tazza sul pavimento e avvicinandosi nuovamente. Sasuke sente la sua mano fresca posarsi sulla sua fronte e per qualche strano motivo chiude gli occhi a quel contatto, sospirando piano.
Stai delirando.
<< Oh, la febbre si è abbassata Sas'ke-kun. >> proferisce, soddisfatta. << Domani mattina sarai in perfetta forma! >>
E fa per allontanare la mano, ma sempre per qualche strano motivo, Sasuke gliela trattiene all'ultimo istante, pressandosela maggiormente sulla fronte bollente.
E' rosso Sasuke, per la febbre. E i suoi occhi neri sono liquidi ed intensi.
Sakura sobbalza, arrossendo furiosamente. << S-Sa'ke-kun! >> balbetta.
<< Lasciala qui. >> mugola, chiudendo nuovamente gli occhi. << E' fredda. >>
Sakura sembra allora rilassarsi un istante e quasi sorride, rosea di emozione e gioia. << O-Ok. >>
Stai delirando.
<< Saresti un ottimo medico. >>
Decisamente.
<< A-AH? >>
Sakura torna a sobbalzare di nuovo, gli occhi sgranati. << C-Cosa, Sas'ke-kun? >>
<< Ho detto che saresti un ottimo medico. >> replica atono, la mano che preme fermamente quella di lei contro la sua fronte. << Sei brava a prenderti cura delle persone, ti viene naturale. >>
Sasuke ha gli occhi chiusi perciò non la vede Sakura che arrossisce furiosamente, abbassando timidamente lo sguardo. << Lo pensi davvero, Sas'ke-kun? >>
Stai decisamente delirando.
Sasuke non ha comunque il tempo di rispondere perché il mobile che hanno usato come porta provvisoria si sbalza tutto d'un tratto, e la figura di Naruto carico di legna che si trascina dietro qualcosa entra nella loro visuale.
Sakura allora si affretta a ritrarre la sua mano, ficcandosela in grembo.
<< Ehilà, Sakura-chan! >> esclama Naruto. << Guarda guarda guarda che ho trovato! >>
Posa la catasta di legna per terra e si affretta a trascinare dentro la baita ciò che ha procacciato, ed è con sguardo stupido che Sakura costata che si tratta niente di meno che di una slitta.
<< Dove l'hai trovata? >> gli chiede, stupefatta.
<< Oh, era qui dietro! Sono stato bravo o no? Domani con questa basterà andare verso il pendio più vicino e viaaa.. giù lungo la collina! >> e scoppia a ridere. << Ehi.. Sakura-chan, sei rossissima! >> dice. << Non è che anche tu hai preso la febbre, eh? >>
Sakura gli molla un pugno sulla testa e torna a sedersi al suo posto, composta, rigida.
E trascorrono la notte così, separati ma vicini, e giunge un attimo in cui Sasuke sente il fiato caldo di qualcuno solleticargli il visto. Pronto a pestare a sangue il dobe, si ritrova il muso bavoso di Takeuchi che gli sbava addosso.
E sa di non avere più la febbre."


***


Quello non è il momento adatto per farle un complimento, perché è la Vigilia di Natale, Sakura è fuori di sé e soprattutto perché Sasuke mai le ha fatto un complimento.
Vorrebbe dirgli qualcosa, qualcosa di pungente, ma tutto quello che riesce a fare è osservarlo con la bocca aperta e rossa all'inverosimile, prima di balzare in piedi.
<< T-Tu! >> e gli punta addosso il dito. Sasuke alza appena un sopracciglio. << Tu non puoi dirmi cose del genere! >>
<< Fino a prova contraria ho il diritto di poter dire tutto ciò che voglio. >> proferisce. << Potrei dirti anche sei grassa, ad esempio. >>
<< Non puoi dirmi cose simili adess-.. i-io non sono grassa! >> squittisce, e sembra quasi più arrabbiata di come solitamente lo è con Naruto.
Gli volta le spalle, confusa, ferita e così rossa che a Sasuke farebbe quasi tenerezza. Quasi.
Sbuffa, con fare seccato. << Sakura. >>
Sembrano una coppia di sposini.
<< Che.. Sakura, voltati. >> le dice. << Quanto sei noiosa. >>
E Sakura si volta per davvero, imbestialita. Sputerebbe fuoco, se potesse. << T-Tu non puoi dire queste cose quando ti pare e piace! Ti rendi conto che effetto possono avere sulla mia psiche?! >>
Sasuke trova che l'idea di baciarla non sembri poi così pessima, sopratutto perché in quel modo potrebbe riuscire a farla finalmente stare zitta. Diavolo, le ha fatto un complimento. Non l'ha uccisa.
<< Buon Natale, piaga. >>
Oh.
Sakura si sgonfia e il braccio tirato in alto - che Sasuke sospetta si stesse per trasformare in un destro micidiale - si abbassa lentamente. Lo guarda, sorpresa.
<< Umh. >> borbotta, arrossendo quando lui la guarda negli occhi. << Buon Natale. >>
<< Quella slitta. >> sussurra Sasuke, giocando assorto con una ciocca dei suoi capelli. << Potremmo utilizzarla. >>
E sono vicini.
E potrebbero baciarsi.
E..
<< BUON NATALE! >>
Naruto.
<< Buon Natale! Buon Natale! Buon Natale! >>
C'è Naruto fra loro, con una Hinata rossissima d'imbarazzo, che sicuramente qualcosa ha capito, che li abbraccia entrambi. << Abbraccio di gruppo! Il Team Seven al completo! >>
Ma muori.
<< La slitta! >> strilla poi, trascinandosi nuovamente dietro una povera Hinata succube. << E' il tempo della slitta! >>
E Sasuke per qualche strano motivo vorrebbe uccidere tutti, Naruto in primis perché l'ha interrotto proprio nel clou della situazione; Ino per seconda perché, oltre ad aver monopolizzato l'attenzione della sua donna, non fa altro che scoccargli occhiate maliziose assieme a Tenten. Shikamaru per ultimo, perché lo guarda con una tale faccia da ci-sei-cascato-anche-tu che Sasuke non può fare altro che sentirsi irrimediabilmente idiota.
Guarda Sakura che gli sorride, mentre viene trascinata via da Ino che sì "Devi raccontami delle cosine, Frontespaziosa!" e fatica a nascondere lui stesso un sorriso beota, quando Naruto lo strozza con un braccio.
C'è la slitta ora, e tutti quanti che se la contendono nuovamente. C'è il sorriso di Sakura, ci sono le risate di Naruto e di tutti gli altri.
E per qualche strano motivo, si ritrovano tutti e tre nuovamente su quella slitta, scendendo per il pendio. Sasuke sente le urla del dobe, sente le mani di Sakura aggrapparsi alla sua giacca, il vento sferzargli in faccia e, una volta a gambe all'aria sulla neve, non può fare a meno di ascoltare rapito le risate di Sakura e Naruto.
Non è azzurro il cielo quel giorno, ma non importa.
Sakura si volta su un fianco e gli sorride, dolcissima, allungando una mano a carezzargli la guancia.
Hanno tutto il tempo del mondo, lui e Sakura.
E' come quel giorno di anni prima.
E, per qualche strano motivo, Sasuke non riesce neanche a lamentarsi del freddo.






"Naruto, la mattina dopo, insiste per essere colui che dirige l'enorme slitta, che sembra decisamente più grande alla luce splendente del sole.

E Sasuke, suo malgrado, viene costretto a fargli da secondo e ad imbracciare quel cane bavoso per cui ha seriamente rischiato di morire per indegna morte d'assideramento. E Sakura è, ovviamente, l'ultima del gruppo; e mentre scendono nella loro pazza discesa lungo il pendio della collina, Sasuke sente distintamente le sue manine infilarsi sotto al suo mantello e stringere forte la sua maglia, perforandogli le orecchie a suon di urla.
Naruto ride, e continua a ridere anche una volte giunti a valle; una volta scesi dalla slitta, una volta stesi tutti e tre sulla neve fresca di quella mattina.
Ride anche quando Sakura gli rifila un calcio alla sua domanda "Lo facciamo di nuovo?", ride quando sentono i singhiozzi della vecchia proprietaria del cane bavoso, ride quando sentono la voce familiare di Kakashi-sensei che li chiama e si scusa per il suo ennesimo ritardo.
E, per qualche strano motivo, anche Sasuke sorride osservando il cielo azzurro.
E' la mattina di Natale, in fondo."



FINE.





NdAfinali:
Nonostante la stupidità di questa one-shot (che è davvero stupida, ammettetelo) e gli errori di grammatica riscontrati, sono comunque arrivata prima a questo delizioso contest SasuSaku **
Ecco il giudizio:

Jennybrava (1° classificata)
Grammatica: 3,5/5
Originalità: 10/10
Stile: 5/5
Prompt: 10/10

Tot.: 28,5/30

Commento:
Innanzitutto: congratulazioni! Sei la 1° classificata del mio primo contest!
Passiamo alle cose importanti: la tua fanfiction.
Mi è piaciuta davvero tanto! 
L'originalità è stupefacente, mi chiedo come tu abbia fatto a scrivere una storia così ben fatta con un prompt così moscio. E il SasuSaku, poi! Entrambi tremendamente IC, entrambi adorabilmente teneri!
Lo stile è perfetto, scorrevole e piacevole.
Solo la grammatica non ha avuto un voto pieno.

Passando ad altro:
Mi sono innamorata di questa storia, oltre il SasuSaku si sente l'amicizia che lega il Team 7 e quel pizzico di pairing NaruHina e ShikaIno qua e là ci sta d'incanto.
Una cosa che non c'entra quasi niente: me l'aspettavo che Takeuchi fosse un animale! Alcune missioni del Villaggio della Foglia sono assurde, davvero!

Ho avuto il buon senso di correggere gli errori che tofuavariato ha avuto la pazienza di sottolinearmi (certi pasticci di cui mi vergogno io stessa xD Ho scritto male usuratonkachi, vi rendete conto?).
In ogni caso mi inchino nuovamente per il primo posto, per il giudizio davvero troppo gentile e faccio i miei complimenti alle altre partecipanti, ovvero fede8701 e Camiel! :D
Buone feste, cari.
♥♥
Shannaro!
   
 
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