Dopo qualche ora il
Millennium Falcon arrivò su Yavin, il rifugio segreto
dell’Alleanza. Luke scese
dall’astronave e si guardò intorno, allora era qui
che si nascondevano, pensò
Luke, se suo padre l’avesse saputo.
Mentre era lì
fermò ad
aspettare che gli dicessero qual’era il suo destino, vide
arrivare un uomo
anziano che
abbracciò affettuosamente Leia
e saluto Han e Obi Wan con una certa famigliarità.
Il Generale Jon Dodonna
dopo aver salutato la ragazza a cui voleva bene come a una figlia e che
credeva
di aver perso e i suoi due salvatori che facevano parte degli alti
ranghi della
Ribellione, si girò e vide fermo accanto alla nave con
Chewbacca, il wookiee,
che gli faceva la guardia, un giovane con la divisa da ufficiale
imperiale.
Quando l’uomo gli fu
davanti disse “sono il generale Jon Dodonna, il comandante di
questa base”.
Luke chinò appena la testa in atteggiamento militare e disse
“Capitano Luke
Skywalker, capo squadriglia dei Black Eight di Lord Vader. La
avverto, che
come suo prigioniero, saprà solo questo da me.”
“Non si preoccupi
capitano,
sappiamo già quello che ci serve.” gli rispose il
generale Dodonna
“Molto bene, allora sono
fortunato.” disse Luke guardando Leia, poi
continuò “Perciò visto che sono
vostro prigioniero, portatemi subito in una delle celle della vostra
prigione e
lasciatemi in pace.” replicò Luke in tono
insolente.
“Mi dispiace capitano, ma
qui non abbiamo né delle celle, né una prigione,
sarete ospitato in uno dei
nostri alloggi. Maestro Kenobi volete accompagnarlo voi ?”
rispose l’uomo in tono
accondiscendente, poi si girò e se ne andò,
seguito da Leia e Han.
Obi Wan accompagnò Luke
davanti ad una porta l’aprì ed entro. Luke si
guardò intorno, era poco più
grande del suo alloggio sulla Morte Nera, pensò, ma arredata
molto meglio, poi
disse “niente male per essere la cella di una
prigione.”
“Questa non è
una prigione,
e tu non sei un prigioniero. Vuoi capirlo Luke!” disse Obi
Wan, “tieni ti
lascio qui un comlink, chiamami se vuoi. Ah! Dentro l’armadio
c’è una tuta da
pilota indossala se vuoi toglierti quella divisa.”
Quando Obi Wan fu uscito Luke
si mise seduto su un divano e si guardo intorno ancora una volta.
‘E ora cosa faccio
’ pensò.
‘Il suo dovere sarebbe stato quello di fuggire e tornare
nell’Impero, ricongiungersi
a suo padre e rivelargli dove si nascondevano i ribelli e aiutarlo a
distruggerli. Suo padre sarebbe stato fiero di lui. Ma lui sarebbe
stato capace
di tradire Leia, Kenobi, Solo e tutti gli altri e lasciare che li
uccidessero a
sangue freddo così come avevano distrutto il pianeta
Alderaan? In quel caso non
aveva potuto fare niente per impedirlo, anche se lo avrebbe voluto, ma
ora
poteva. Ma come poteva tradire suo padre e l’Imperatore? Lui
era un soldato e
aveva giurato fedeltà all’Impero.’
Mentre stava lì a
rimuginare su cosa doveva fare la porta si aprì ed
entrò Leia, portava un
vassoio in mano, sorrise leggermente e disse “pensavo che non
ti andasse di
venire alla mensa e così tu ho portato un vassoio con
qualcosa da mangiare. Non
so cosa ti piace così ti ho portato un pò di
tutto.”
Luke guardò Leia, aveva
cambiato abito e si era sciolta i capelli, era così bella.
Senti qualcosa
cambiare dentro di lui, non capiva cosa fosse ma in quel momento prese
la
decisione che avrebbe cambiato la sua vita. Anche che se avesse deciso
di
tornare da suo padre, nell’Impero, non l’avrebbe
mai tradita, non avrebbe mai tradito
la causa in cui credeva. ‘Bugiardo, ‘disse tra se e
se, ‘non ti importa niente
della sua causa, a te piace lei, ti piace dal momento in cui i soldati
l’hanno
portata sulla nave ammiraglia di Vader.
Vide Leia uscire e sorridendo
disse “mi raccomando Luke mangia tutto.”
Il giovane guardò il
vassoio ma non aveva fame, era troppo irrequieto per mangiare. Si
distese sul letto
e chiuse gli occhi, si sentiva così spossato. Con gli occhi
chiusi rivide tutto
quello che era successo negli ultimi giorni, l’ultima
immagine che vide prima
di addormentarsi fu quella di Leia che si allontanava stretta a Han,
quando
erano arrivati alla base ribelle. No, Leia non sarebbe mai stata sua, ma decise che sarebbe rimasto
ugualmente al suo
fianco.
Si svegliò quando
sentì
qualcuno che bussava alla porta, si alzò e aprì
la porta e si trovò di fronte
Leia. Quando la giovane vide il suo aspetto arruffato
mormorò “oh, Luke stavi
dormendo, mi dispiace di averti disturbato.”
Poi vide il vassoio del
cibo intatto disse “ma non hai mangiato niente?”
Luke si passò una mano
tra
i capelli arruffati e disse “mi dispiace Leia, ma non avevo
fame.”
La giovane donna si
avvicinò a lui con aria preoccupata e gli mise una mano
sulla fronte e mormorò
“stai male forse? Andiamo, ti porto in infermeria.”
Leia era così vicina che
poteva sentire il calore del suo corpo,
l’odore dei suoi capelli puliti e qualcosa gli
si agitò dentro. Stava
per abbracciarla quando torno in sé stesso e la spinse via
da sé come se il suo
tocco lo bruciasse e in tono brusco disse “non ho niente e
ora vuoi lasciarmi
in pace.”
Leia si allontanò da
lui, e
con un sguardo ferito disse “va bene come vuoi.”
Poi uscì dalla stanza.
Luke mormorò verso la
porta
chiusa “mi dispiace Leia.”
Si guardò la divisa
tutta
sgualcita, si spoglio e si fece una doccia lunga e rilassante poi
indossò la
tuta marrone da pilota che si trovava nell’armadio, e
iniziò a mangiucchiare il
cibo che c’era sul vassoio, non perchè avesse fame
ma perchè non sapeva cosa
fare.
Sentì bussare di nuovo,
questa volta era Obi Wan Kenobi, il maestro Jedi entrò nella
stanza e lo guardò
con cautela poi disse “Leia mi ha detto che non ti sentivi
bene, e non hai
mangiato niente ieri sera, ma ora vedo che stai mangiando
qualcosa.”
“Solo perchè
non so che
fare.” replicò Luke.
“Se ti va di uscire, ti
porto a fare un giro per la base.” disse Obi Wan.
Luke si alzò e lo
guardò
fisso e disse “Voglio che tu mi parli di mio padre, voglio
sapere tutto di lui.
Ma prima di tutto voglio sapere perchè hai detto a mio zio
che mio padre era
morto, quando invece è vivo.”