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Autore: Mary_Sophia_Spurce    26/12/2011    2 recensioni
E se... stravolgessimo il capitolo 15 di “Suonami lentamente” di thecarnival?
Le storie d'amore sono un po' come le ricette: i vari ingredienti vanno amalgamati, lasciati riposare e si otterrà un'unione perfetta!
Prendete la festa d'autunno della Forks High School, un misterioso “Mr. X” aggiungeteci una giovane fanciulla innamorata, una pioggia scrosciante e otterrete un impasto perfetto!
(FF arrivata terza al contest "Play one Couple" indetto da thecarnival)
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Emmett Cullen
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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TITOLO: “La Descrizione di un attimo”
COPPIA: Sophia Spurce – Emmett Cullen
GENERE: Romantico
AVVERTIMENTO: What if? AU
RAITING: Verde
PRESENTAZIONE: E se... stravolgessimo il capitolo 15 di “Suonami lentamente”?
Le storie d'amore sono un po' come le ricette: i vari ingredienti vanno amalgamati, lasciati riposare e si otterrà un'unione perfetta!
Prendete la festa d'autunno della Forks High School, un misterioso “Mr. X” aggiungeteci una giovane fanciulla innamorata, una pioggia scrosciante e otterrete un impasto perfetto!

LA DESCRIZIONE DI UN ATTIMO


POV SOPHIA

Certo, se restavo in macchina non avrei concluso una cippa di nulla. Ma scendere e suonare il campanello era maledettamente difficile. Anche perché, chi mi assicurava che lui fosse in casa?E se lo fosse stato, mi avrebbe fatta accomodare? Se le mie amiche fossero state qui, mi avrebbero costretta a scendere e mettere il dito su quel maledetto campanello. Presi coraggio e scesi dall'auto. Quattordici passi ed arrivai davanti al grande portone color legno scuro. Mi voltai leggermente verso destra e lo vidi, piccolo e rotondo, ci poggiai sopra il dito e ne uscì fuori un suono acuto e fastidioso - o forse lo era per me, che sembrava stessi andando alla gogna.
– Arrivo, un attimo! – una voce maschile mi arrivò in lontananza e poi la porta si aprì. Non era di certo Emmett, quel gran pezzo di ragazzo - mezzo nudo - che mi fissava come se si stesse chiedendo chi fossi.
–Ciao. Sono Sophia… stavo cercando Edward e Bella. So che dovevano essere insieme, quindi…
–Sì, ho capito. – si passò una mano tra i capelli, l'avevo sicuramente disturbato – Comunque non ci sono. C'è Emmett, se dovevi dire qualcosa di importante a quei due puoi riferire a lui, te lo chiamo?
–Oh, no! No, no, no, no, no! – indietreggiai agitando le mani e dopo averlo salutato, con un cenno, corsi in auto e me ne tornai a casa. *

POV EMMETT

Lei era qui ma perché non è entrata?

Ben! Chi era alla porta? – gli domando facendo finta di niente.

La piccola Spurce. Diceva di cercare Bella ed Edward ma secondo me si aspettava di trovarsi difronte qualcun' altro! – Benjamin sogghigna entrando in salotto.
– Uhm? Dici? – sorrido.
– Dì un po', non è che ti piace la piccola Sophia? –
– Mi sembra una ragazza interessante... –
– Ma? Lo so che c'è sempre un ma con te. –
– Lo sai come sono fatto. Se c'è una storia deve essere seria. Ho troppe responsabilità e troppe cose difficili a cui pensare per aggiungerci altro. –
– Tu sei troppo serio! Mi fa strano dirlo ma è così. Emmett, Edward è cresciuto, è quasi maggiorenne e sa badare a se stesso. È ora che tu pensi a te e a nessun' altro che non sia una moretta formato mignon, se è lei quella che ti interessa. –
Ben e i suoi saggi discorsi. Mi domando se non sia il manager della famiglia Cullen invece di esserlo solo quello di mio fratello.
– Forse hai ragione. – gli do una pacca sulla spalla. – Grazie amico! Devo solo concentrarmi e cercare di non fare il cazzone. Hai suggerimenti? –
– Julia mi ha accennato ad una certa “Festa d'autunno” della Forks High, magari può esserti d'aiuto!– mi fa l'occhiolino e continua a fregarsi l'asciugamano in testa.
– Sicuramente! Ho già un idea. Tu invece perché non occupi dell'altra Spurce? Sai, non mi pare niente male nemmeno lei! –
– Dai tempo al tempo mio caro. – ridendo se ne va al piano di sopra mentre io lo guardo allibito.
Chi lo capisce è bravo!
Torno ad escogitare un piano interessante per far capitolare la fanciulla che è meglio!

POV. SOPHIA


Ennesimo giorno in questa gabbia di matti chiamata scuola.

La metà degli studenti è fuori di testa! In più ci si mettono anche questi del comitato studentesco con le loro iniziative, per carità questa mi sembra ottima ma che Dio ci aiuti!
Come ogni anno alla Forks High School è stata organizzata la “Festa d'autunno”, vale a dire il solito ballo, i soliti inviti e i soliti ubriaconi che imbottiscono in punch con chissà quale alcolico di nascosto dai professori tuttavia il ricavato quest'anno andrà tutto all'ospedale locale per aiutare nel rinnovamento della stanza dei giochi del reparto pediatrico.
– Avete sentito la novità? – chiede Luna raggiungendo il nostro solito tavolo a mensa che io avevo già occupato con Bella e Holly.
– No, cos'è successo ancora? A Lauren è scoppiata una protesi? Jessica ha rotto un'unghia? – domando sarcastica facendo ridere le altre due.
– No, niente del genere! Anche se una novità di quella portata sarebbe esilarante! Comunque pare che non ci sarà il ballo quest'anno! Avremo a disposizione l'intero luna park di Port Angeles! Ci divertiremo un mondo! –
– Beh, c'è da ammettere che si stanno dando da fare per modernizzarsi un po'. – afferma Holly afferrando la forchetta pronta a mangiare la sua pasta.
– Ora ci sarà il caos generale degli inviti! Ragazze noi andiamo insieme vero? Non è che vi fate prendere dalla frenesia “invitiamo il boscaiolo, il pianista e il donnaiolo!” e lasciate me, la povera sfigata, da sola?! –
Mi sa che nemmeno mi hanno ascoltato!
– Sì! Potrei invitare Edward! – Bella è partita. Ha già gli occhi a cuoricino.
– Io potrei chiedere a Nick se mi accompagna! Magari quando passa per il micio... – l'uscita di Luna mi fa quasi strozzare con l'acqua.
– Io a Kyle non chiedo un bel niente. Si scorda che io mi faccia avanti per prima! Insomma... – borbotta Holly
Tossisco cercando la loro attenzione.
– Soph ma ti pare?! Ovvio che veniamo con te! – Luna mi dà una pacca sulla schiena che quasi mi ribalta mentre Bells mi tira una gomitata che mi fa rovesciare il contenuto del bicchiere che ancora avevo in mano.
– Prima o poi vi ammazzo. Siete due pericoli pubblici! Sbrigatevi a mangiare e smettetela di pensare a quei decerebrati che vi siete scelti come metà della mela che siamo già in ritardo! – le rimprovero.
– Come se lei non pensasse alla montagna di muscoli del Cullen maggiore! – borbotta Holly a Luna.
Alzo gli occhi al cielo e non posso che dare ragione a loro.


Più tardi, lo stesso giorno...

Non ne potevo più di questa giornata scolastica! Meno male che è finita!

Ora vado a casina, faccio i compiti e aspetto che tornino mamma e Juls per cenare.
Mi avvio verso il parcheggio con le altre facendo volteggiare la chiave dell'auto in aria.
– Ragazze vi saluto! Ci sentiamo più tardi. – dice Holly prima di allontanarsi.

Salutaci la psicopatica! – dico riferendomi ad Elise.
– Se ti sentisse ti sbranerebbe! – Luna se la ride per poi salutarci e andare verso la sua macchina.
– Andiamo? – chiedo a Bella dato che siamo in auto insieme.
– Dovresti prima togliere quella busta mi sa. –
Afferro l'involucro bianco che spicca vistosamente sul parabrezza della mia Volkswagen New Beetle.

Verresti al luna Park in cerca di allegria
dove la tua presenza potrebbe portarmi alla pazzia?**

Non riesco a trattenermi e scoppio a ridere prima di leggere il seguito, sul retro, di questo strampalato biglietto.

No, non sono un serial killer e nemmeno un maniaco.

Sto cercando di invitare la più bella fanciulla dell' High School senza prendermi un sonoro no come risposta.
Sabato, ore 21, davanti all'ingresso del luna park: ti aspetto!

Non se ne pentirà!
Cordialmente suo,

Mr. X


Molto interessante, non c'è che dire.
Devo pensarci bene, molto bene.

Certo però che è un idea carina e originale!

Che cos'è? – mi chiede Bella.

Un misterioso Mr. X mi ha invitato ad andare alla Festa con lui. –

Uhm... sai, credo che non sia tanto misterioso. – dice tra sé e sé leggendo il biglietto. – Ci andrai?–

Che intendi?–

Niente, niente! Lo scoprirai visto che tu andrai! – esclama salendo in auto e ridendo.

Non si è mai comportata così, non me la racconta giusta!



Venerdì sera. Il giorno prima del grande incontro.


Mi rigiro tra le mani il cartoncino da giorni, ormai.
Sono molto restia a credere in queste cose di solito, non vorrei presentarmi là e poi ritrovarmi qualche stupido compagno di classe, o di scuola, che crede di fare il brillante.

Vorrei che il mittente fosse uno solo e ben preciso però dubito che sia lui d'altronde come farebbe a conoscere l'evento, anche se potrebbe avergliene parlato Edward o Julia.

Proprio lei ha fatto un sorrisone enorme quando le ho fatto vedere cosa c'era scritto e le parole di Bella mi hanno incuriosito abbastanza.

Uffa! Perché devono sempre complicarmi la vita?

Sbatto la testa contro la testiera del letto più volte.

Ehi! Se vuoi spaccarti la testa dillo che ti do una mano! Non c'è bisogno di sfasciare il letto! –

Simpatica sorellona! Davvero spiritosa! – la canzono.

Su mignon, dimmi cosa ti angustia e fatti aiutare dal mio genio. –

Uno: il college ti fa veramente male;Due: passi decisamente troppo tempo con Elise, parli persino come lei!; Tre: non mi chiamare mignon! – le elenco tenendo il conto con le dita – Il problema è solo uno! – le sventolo sotto al naso la busta. – Che faccio? Vado o non vado? –

Sorellina rilassati! Non è la fine del mondo! Vai, scopri chi è l'ammiratore misterioso e ti diverti! Non credo che un bambinetto della scuola arrivi a tanto. –

E se non fosse così? E se fosse un disastro totale? E se... –

Ah, ah! Con i se e con i ma non si va da nessuna parte! Tu domani sera ti fai bella e alle 21 ti presenti là mal che vada lo semini e ti congiungi alle altre.

Ti ci accompagno e se vuoi resto a fare la guardia così se è un brutto tizio intervengo come un prode cavaliere in soccorso alla principessa. –

È l'effetto dell'alcol o hai visto Benjamin Costum nudo? – alza gli occhi al cielo – Dici che devo?

Da un lato sono curiosa ma dall'altro ho paura.

E se non fosse lui, lui? Come posso divertirmi e poi vederlo e non sentirmi in colpa? –

Se avessi visto Ben nudo a quest'ora sarei a rivoltarmi nelle lenzuola con lui e non qui. Soph ascoltami piuttosto. Prima di tutto non siete mica una coppia, seconda cosa lui non sa nemmeno che a te piace e viceversa, ammesso che sia così ma penso di sì, e terzo chi lo sa potrebbe anche essere, no?! – fa la vaga all'ultimo punto.

Non è che tu sai qualcosa che io non so? – la guardo dubbiosa.

Mignon! Ti pare che ti nascondo qualcosa? – sbatte le ciglia facendomi gli occhioni languidi. – Su, forza! Dobbiamo decidere cosa indosserai! Ho già in mente … –

Eccola che parte con i suoi soliloqui modaioli!

L'abbraccio.

Grazie Nicky, se non ci fossi tu... –

Figurati sorellina! –


Sabato sera...


Alla fine eccomi qui, vestita di tutto punto stretta nel mio cappottino grigio e nella sciarpa enorme ad aspettare questo Mr. X.

Ancora non ho capito perché mi sono lasciata convincere da quella pazza di mia sorella ad indossare un paio di trampoli pazzeschi quando suppongo faremo su e giù dalla giostre. Dopotutto al luna park non si viene certo per guardare e basta!
Tutto sommato mi piace come mi sono vestita, ho un gran gusto: maglione pesante con scollo a barca viola, skinny jeans, a
nkle boot neri e borsa dello stesso colore.
Sono già le 21 passate e qui ancora non è arrivato nessuno. Se era uno stupido scherzo giuro che chiunque sia stato lo massacro!

Sbuffando mi guardo intorno annoiata e faccio un saluto a Nicole che mi guarda dall'auto tra un movimento poco sincronizzato segno che si sta scatenando in non so che tentativo di ballo.
Mi sento picchiettare su una spalla e mi giro scocciata.

Scusa! Sei tu Sophia Spurce? – mi chiede un ragazzo con una tenuta da fattorino.

Si. –

Questo è per te. – mi porge un bigliettino.
– Ok, grazie! – sorrido e lo guardo allontanarsi.

Sventolo la nuova busta in direzione di Nicole, lei tira giù il finestrino e mi fa il segno dell' ok tutta concitata.
Ha bevuto! Non c'è niente da fare. Perché le ho affidato la mia macchina? Perché!


Buona sera signorina, vedo che con piacere mi onora della sua presenza.

Non si allarmi e non si incazzi sto arrivando.

Ora si giri e sorrida perché un giorno senza il suo sorriso è un giorno perso.

Semplicemente suo,

Mr. X


Una rosa rossa appare davanti ai miei occhi.

Buona sera signorina. Mi permetta di omaggiarla. –

È lui. Non ci credo!

Mr. X suppongo. – sorrido e sollevo lo sguardo dal fiore dopo averlo afferrato con mano quasi tremante. – Buona sera Emmett. –

Ciao piccola Soph. Sono felice che tu abbia accettato la mia proposta.–

Dio quanto amo quelle fossettine che gli appaiono ogni volta che sorride.

Come avrei potuto rifiutare! Era così carica di mistero e come ben sai le donne amano il mistero.–

Ho puntato soprattutto a quello infatti. – sorride di nuovo.
– Scusate ragazzi. Prendo questa e la metto in auto, so che domani la rivorrai intera, voi continuate pure a tubare mi raccomando. – compare dal nulla Nicole che mi toglie dalle mani la rosa e si allontana lasciando me e il mio accompagnatore stupiti.

Tua sorella è un po'... –

Matta si. Ha cattive influenze lascia stare. – faccio spallucce.

Hai già cenato? Se vuoi possiamo andare a mangiare qualcosa e poi entriamo. Sei mia ospite ovviamente. –

In effetti non ho cenato. Se mi farai compagnia accetto volentieri il tuo invito. –

Oh certo! Al cibo non si dice mai di no! – ride e mi fa strada verso il fast food dall'altro lato della strada.


È davvero incredibile come due persone che non si conoscono sappiano già quali sono i gusti degli altri perché hanno così tanto in comune.

È una cosa stupida ma è carino pronunciare nello stesso momento lo stesso tipo di menù offerto dal “ristorante”, scusarsi con la cameriera e poi dire “per due” nello stesso istante e ridersela.

Il luna park è uno spasso!

Ha vinto un tenero coniglione gigante con le orecchie lunghissime.

Tieni, questo è tutto per te. –

Davvero? Grazie! Anche se l'orso era più carino! –

Permalosona che te ne fai di un peluche quando ne hai me a disposizione? – domanda quasi retorico oserei dire.

Arrossisco meglio di un pomodoro maturo e gli sorrido pensando un magari tra me e me.

Chi pensava che fosse così dolce?

Ruota panoramica? – mi domanda passandoci accanto.

Ruota panoramica sia. – accetto mettendomi in fila con lui.

Quando arriva il nostro turno e siamo nel punto più alto la giostra si ferma.

È bellissimo quassù. Non che ci sia quella gran vista. Vorrei tanto salire sul London Eye, là si che sarebbe magico con Londra ai tuoi piedi e tutte le luci che si riflettono nel Tamigi. – sussurro pensando alla mia città preferita.

Ci sei mai stata? – domanda.

No, mai. È un'esperienza che farò prima o poi. –

Te lo auguro. Londra è magica, incantevole e misteriosa. Un po' come una donna, un po' come te.–

Incatena il suo sguardo al mio e si avvicina lentamente. Ci stiamo quasi per baciare ma la ruota riprende a girare con uno strattone disturbandoci.

Scendiamo imbarazzati e delusi, o almeno da parte mia c'è delusione.

Guardo l'ora e involontariamente sbadiglio.

Scusa. Non è per te. Stanotte non ho dormito molto e ora i postumi si fanno sentire. – mi affretto a dire. Non vorrei che pensasse male.

Non preoccuparti. Vuoi andare? È tardi e ci vuole un po' per arrivare a Forks. Sei in auto?–

Sono venuta con Nicole ma sicuramente lei se ne sarà andata chissà dove. –

Permette che l'accompagni alla sua dimora con la mia umile vettura? Veramente è quella di Edward ma sono quisquilie – chiede facendo un mezzo inchino.

Ma certo messere! Accetto il passaggio con grande piacere. –

Usciamo e proseguiamo verso il parcheggio.

Prego! – mi apre la portiera della Volvo per poi fare il giro dell'auto e mettersi al volante.

Galanteria. Bella cosa!

Musica? Non ti assicuro niente. I gusti di mio fratello sono strani a volte. –

Poco male, l'abbasseremo al minimo. – armeggio con l'autoradio e lascio partire qualche traccia a random.

Canticchiare per l'intera strada è da me ma è anche da lui a quanto pare.

I peggiori concerti si fanno in auto o sotto la doccia e noi ci stiamo dando dentro alla grande.

Posteggia di fronte casa mia e si volta verso di me.

È stata... – diciamo all'unisono.

Scusa, prima le donne. – mi fa l'occhiolino.

Mi sono divertita molto con te Emmett. Grazie per la bella serata. Mr. X aveva ragione. – sorrido.

Sì, è vero. Era da tempo che non facevo il ventitreenne spensieratamente. Grazie Sophia. – mi stringe la mano che precedentemente aveva preso tra le sue.

Devo confessarti che sono felice che sia stato tu a mandarmi l'invito. Non ci speravo in effetti. –

Ti ho sentita. L'altra sera ti ho sentita alla porta quando ha aperto Ben. Cercavi Bella ed Edward ma forse avrei voluto che fossi lì per me. – confessa.

Emmett io... –

Soph ho passato troppo tempo a fare il padre, la madre e il fratello responsabile scordandomi cosa volesse dire essere un normale adolescente e post adolescente. Ormai fare il “serio” è entrato nel mio DNA e non posso cancellarlo.

Un tempo remoto sicuramente avrei fatto tutto con leggerezza dando per scontato tutto ma non ora. Perciò vorrei, se tu me lo permetterai, cercare di conoscerti e lasciare che entrambi entrassimo a far parte della vita uno dell'altra.

Non voglio affrettare le cose e non voglio una risposta ora. Sei libera di pensarci quanto vuoi, io sono là. La strada per casa Cullen la conosci. –

Sono sicura che una risposta non mancherà Emmett. – sorrido e gli lascio un bacio sulla guancia prima di scendere dalla macchina con in braccio il pupazzo.

Soph! Aspetta! – mi ferma uscendo anche lui di tutta fretta dopo aver alzato il volume della radio. – Ascolta. –


...
e come sempre sei la descrizione di un attimo per me
...e come sempre sei un' emozione fortissima
e come sempre sei bellissima!

Mi canticchia le parole traducendole dall'Italiano.

Questo è quello che provo dalla prima volta che ti ho vista. –

Rimango impietrita, sorpresa e lusingata.

Un improvviso scroscio di pioggia si abbatte su di noi che ci fissiamo incapaci di distogliere lo sguardo uno dall'altra.

Faccio la prima cosa che mi viene in mente.
Lascio cadere quello che avevo in mano, mi sollevo sulle punte e lo bacio.

Sì, la mia risposta è sì. – sussurro.

Mi solleva da terra e lascia che io mi abbarbichi a lui mentre le nostre labbra, le nostre lingue e le nostre mani si uniscano, si accarezzino ed si esplorino l'un l'altro.

Il momento più bello ed emozionante della mia vita che vorrei non finisse mai.



Spazio autrice:


Questa OS è nata in seguito al concorso: "Play one Couple" (classificatasi come terza)  indetto da thecarnival usando le coppie  della sua ff : "Suonami lentamente"

* Capitolo 15 parte iniziale di "Suonami Lentamente".

** gentilmente illuminata sulla rima da Lily Masen.

Set :

   
 
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