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Autore: blondelle    26/12/2011    0 recensioni
è la storia di Rosie, una ragazza appassionata di rock'n'roll e rockstar che decide di diventare una groupie.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Si svegliò presto quella mattina. Il bus aveva preso una buca probabilmente e il letto che condivideva era molto stretto, ma comunque aveva dormito come una bambina. Si girò sul fianco cautamente, lui era lì sotto una massa informe di capelli dormiva a bocca aperta e russicchiava, la ragazza quasi scoppiò a ridere, era proprio buffo. Si trattenne però per non svegliare gli altri.
Forse c'era anche qulache altra ragazza lì, lei era sempre un po' imbarazzata "la mattina dopo", ma col tempo aveva imparato a non farci caso anche perchè i ragazzi erano sempre gentili con lei. Non si ricordava quale fosse la prossima tappa del tour, quello era un problema. Quanto sarebbe rimasta con loro? Forse altre due o massimo tre tappe. Era sempre così.
Dal letto di fronte al suo scese una biondina scandinava con addosso solo la biancheria che si diresse in bagno, aveva passato la notte con il bassista. I bassisti solitamente erano gli ultimi nella gerarchia della band, ovviamente prima puntavano al frontman, cantante o chitarrista che fosse, poi in caso si scendeva al battersita "perchè comunque fa figo", il bassista invece era ultimo, ma si potevano fare eccezioni se era carino. Rosie non aveva mai pensato alla cosa in questi termini, ma sapeva che spesso succedeva così, lei solitamente prendeva ciò che voleva fosse anche un rodie, ma di solito passava la notte con i cantanti.
Anthony si svegliò anche lui, con la mano la cercò dentro al sacco a pelo. Quando toccò il suo braccio sembrò sollevato, si girò, la guardò un istante e le disse:" Allora sei ancora qua!"
Lei non sapeva come interpretare quell'affermazione, poteva sembrare seccato ma il tono con cui aveva pronunciato le parole non lo era. Scese dal letto, si mise il paio di mutande che trovò sul pavimento poi si diresse verso il cucinino del camper prese una ciotola ed una scatola di cereali.
"Ne vuoi un po', Rosie?"
Lei di nuovo non rispose, non perchè non sapesse cosa dire, ma perchè lei non si chiamava Rosie.
"Sei rimasta senza parole stamattina?"
"Non mi chiamo Rosie"
Calò un silenzio piuttosto imbarazzante, ma Anthony lo ruppe dopo un po'.
"Scusa, il tuo nome mi deve essere sfuggito con tutto il chiasso di ieri sera, com'è che ti chiami?"
"Sono Helen". Lei stava quasi per scoppiare in lacrime, capiva tutte le paturnie delle rockstar, non pretendeva sapessero o ricordassero data di nascita, città di provenienza, colore preferito e codice fiscale, ma per lo meno il nome!
"Helen" ripetè lui squadrandola,"non hai la faccia da Helen. Poi con quel tatuaggio a forma di rosa ancora di meno. No, tu per me sei Rosie ed io ti chiamerò sempre così."
Poi abbassò lo sguardo e versò il latte nella tazza dei cereali. Helen era molto stupita, di sicuro nessuno le aveva mai detto niente del genere, ma Anthony aveva ragione, lei non si era mai sentita in sintonia con il suo nome e Rosie invece le piaceva.
"Rosie, eh?" ripetè lei.
"Già" rispose Anthony sorridendole.
  
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