Ecco il nuovo capitolo, è lunghissimo come potete vedere, ed è anche pieno di sorprese. Buona lettura!
Dopo un po’ di
tempo. Zero fu il primo a svegliarsi e si rese conto di essere legato
ai polsi
e seduto a fianco di un giovane ragazzino Huma.
???:
Ben
svegliato, Bangaa.
Zero
(timidamente): Mi
chiamo Zero…
Arrivarono
a
una serie di gallerie e sul terreno osservarono numerosi solchi, come
se
qualcosa vi fosse stato trascinato.
Un
cochobo
bianco fece la sua apparizione e si diresse nella direzione
d’ombra di Trunks.
Tutti
uscirono
dai nascondigli: era il chocobo o meglio la
Chocobo che il giovane aveva incontrato all’entrata
dell’aerodromo, quella
piccola peste aveva seguito il glicine perché amava le sue
attenzioni.
***
Zero:
Quindi voi siete tre fratelli e una sorella, vero?
Rinok
(minacciandolo con lo sguardo): Non pensare assolutamente
che sia una mammoletta! Chiaro?
Zero
(deglutendo): Ok, signorina.
Ba’gamnan
(in disparte): Eh, lei ha lo spirito di una vera mercenaria.
***
Penelo
(sottovoce): Fran? Sai una cosa?
Fran
(con il ciglio silenzioso): Che cosa?
Penelo
(c.s.): Trunks sembra avere una considerazione per te.
Fran
(arrossì leggermente): Ma che vai a pensare? Non vedi
com’è? È un sanguinario.
***
Proseguendo
il clima iniziò ad abbassarsi.
Fran:
Il mystres è forte, c’è la presenza di
un’esper: Shiva.
Balthier:
Eh? Può essere possibile?
Trunks:
Che diavolo succede?
Zero:
Le viera (forse l’ho già detto prima) possono
percepire il
mystres, a questo punto ci può essere un’altra
battaglia ma…
Trunks:
Let’go! Animo saiyan!
Trunks
iniziò a percorrere l’ultimo tratto di strada
finchè scivolò
sbattendo la testa a terra.
Trunks
(toccandosi il bernoccolone stile manga): Ahia!
White:
Kuie kuee –Fai attenzione, stupido!-
Trunks
(non capendo il suo verso): Non mi compatire.
White:
Kuuueee –E chi ti compatisce, baka!-
Zero
(toccandosi la fronte, rassegnato): Tsk, a volte sei infantile.
A
Fran e Balthier questo suonò familiare, quasi un
dejà vu.
Balthier:
Ma su cosa sei scivolato?
Trunks+Zero:
Ghiaccio!?
Infatti
da questo punto in poi l’intera struttura di ferro era
ricoperta
di ghiaccio. L’ingresso della prossima zona che si presume
fosse la sala del
tesoro (che gli aviopirati stavano cercando), era bloccato da spuntoni
di
ghiaccio.
Vaan,
Penelo, Balthier e gli altri provarono a usare la magia firaja
ma era troppo difficile.
Balthier
(con il suo garbo principesco): Trunks, Zero, date
anche voi un mano anziché fare salotto.
Zero:
Ma non sappiamo usare la magia…
Rinok:
Incapace!
Zero(rivolgendosi
alla donna della sua razza): Non mi offendete,
eh! Non è colpa mia se non ho studiato la magia!
Le
discussioni durarono un bel po’ finchè…
Trunks
(incazzato): Basta!!
Tutti
zittirono. Trunks si staccò dal muro ghiacciato ove si era
poggiato prima…
Trunks
(rivolgendosi agli ultimi che stavano tentando di sciogliere
il ghiaccio): Vaan, Ba’gamnan, fatevi da parte!
I
due non obbiettarono e si spostarono.
Trunks
caricò la sua energia, un alone blu gli circondò
il
corpo. Fece alcuni movimenti velocissimi con le mani e…
Una
sfera gialla si scagliò con violenza sul blocco ghiacciato e
lo sbriciolò in mille pezzi.
Trunks
(calmandosi): Andiamo avanti!
Gli
altri proseguirono mentre Vaan rimase a riflettere, poco
dopo Zero gli diede una pacca sulla spalla.
Zero:È
inutile che provi a capire qualcosa, lui è un enigma vivente.
I
nostri amici si trovarono di fronte alla regina del gelo:
Shiva.
Trunks:
È dunque questa la nemica nonché guardiana del
tesoro?
Shiva
partì all’attacco congelando i nostri amici prima
che potessero
fare qualcosa.
Anche
il glicine fu bloccato dal torso in giù.
Vaan:
Maledizione siamo spacciati!
Trunks:
No non ancora… Penelo, Fran, Rinok, tappatevi le
orecchie!
Zero
si era liberato dal ghiaccio e con veloci pugni riescì a
liberare
le donne del gruppo.
Zero:
Ora libero anche te, Trunks.
Trunks:
No! Pensa agli altri e…
Fran:
Abbiamo capito!
Si
tapparono le orecchie. Shiva che finora non aveva fatto che osservare
si seccò di aspettare la mossa del suo avversario e si
preparò a scatenare una
tempesta di ghiaccio.
Trunks
(dando
sfogo alle sue abilità canore):
Siamo
pirati del pianeta O.
Faremo di te una schiava. Violeremo la tua anima.
T’incateneremo, ti faremo cadere e inchinare.
Ti corromperemo (o Ti violenteremo), ti soddisferemo.
Lei
iniziò a vibrare, per la prima volta un esper
iniziò a parlare.
Shiva
(tremando): Per favore non toccarmi. Non avvicinarti.
Trunks
(liberatosi dal ghiaccio grazie alla sua forza): Ti
faremo tremare. Ti sconvolgeremo.
Shiva
(tentando di contrastare): Per favore non toccarmi. Non avvicinarti.
Per favore non toccarmi. Non mi senti?
Sono una signora, appena una bambina.
Trunks
(con
voce feroce e provocante): Che cos'è una signora? Che
cos'è una bambina?
Shiva:
Chiamami pigra. Chiamami pazza.
Non voglio andare sul pianeta O...
No, no, no, no, non toccarmi.
No, no, no, non avvicinarti.
Trunks
(con tono sempre più violento, sensuale): Ti
sorprenderemo, ti scandalizzeremo.
Ti sorprenderemo, ti distruggeremo.
Shiva
(rivolgendosi a qualcuno che non esiste): Pietà,
pietà. Aiuto, aiutatemi.
Trunks
(avvicinandosi alla dea): Ti
distruggeremo, profaneremo la tua anima.
Ti scuoteremo, ti coglieremo di sorpresa.
Shiva
(iniziando a cedere):
Per
favore non toccarmi, toccami, toccami.
Non avvicinarti, vicino a me, vicino a me.
Trunks
(afferrandola per il bacino): T’ipnotizzeremo.
Ti neutralizzeremo.
Shiva
(cedendo definitivamente): Mi
ha fatto impazzire, mi ha cantato una serenata.
Svegliami, portami al pianeta O...
Trunks
(stringendo la donna a sé, con uno sguardo ammaliante): Siamo
pirati del pianeta O.
Siamo venuti a catturarti.
Per
favore, vieni pacificamente.
Ti
legheremo, ti sacrificheremo.
Shiva
(avvicinando le sue labbra con quelle del seduttore): Legami,
legami. Alleluia.
Prendimi. Portami... al pianeta O...
Trunks
ringraziò mentalmente suo
padre (del passato) per avergli insegnato la canzone.
Trunks:
Ora sei mia schiava e come
mio primo ordine ti chiedo di portami al tuo tesoro!
Lei
ormai prigioniera del
fascino saiyan mostrò senza riflettere il suo tesoro.
Oro,
argento e vari minerali di
straordinaria utilità furono nelle mani degli aviopirati.
Una
volta fuori dalla caverna
glaciale (ribattezzata da Balthier) la banda di Ba’gamnan si
separò dal gruppo.
Shiva
divenne l’invocazione di
Fran sotto l’ordine diretto di Trunks. Balthier propose di
festeggiare
l’impresa al bar con il vino e le belle donne. Proposta
approvata all’umanità.
Trunks e Zero per il cibo, Vaan e Penelo per la voglia di fare acquisti
(in
verità fu Penelo a decidere questo) e Fran per riposarsi.
Al
bar c’erano tanti
avventurieri, ubriaconi, insomma gente a tempo perso. Balthier beveva e
raccontava le sue avventure alle donne Huma mentre Trunks
mangiava… ehm forse
mangiare non è il termine adatto: si ingozzava con impeto e
spazzolava ogni
piatto che gli presentavano avanti, sotto gli occhi allibiti dei
commensali.
Trunks
(dopo aver accumulato
pile di scodelle e piatti): Bene, questa merenda è stata
soddisfacente!
Tutti
caddero con i piedi in aria.
Fran
(con gli occhi sgranati): Ma è uno stomaco senza
fondo?
Zero
(con un gocciolone in fronte): Me lo chiedo anch’io.
Trunks
inavvertitamente prese un
Bujerbario (un liquore prodotto a Bujerba, incredibilmente forte) e se
lo scolò
in un colpo.
Una
delle donne lo strappò dalle
sue mani prima che finisse il contenuto ma era troppo tardi.
Le
reazioni di Trunks furono
queste: Sguardo stralunato, fumo dalle orecchie, il viso paonazzo e
infine vomitò
fiamme che bruciarono i capelli alle donne e alla viera.
Fran:
Aaaahhh, questa me la
paghi!!!
Dopo
un po’ Zero mostrò il pezzo
di stoffa e Fran iniziò a leggere a alta voce.
Fran:
Selene
ha
lasciato loro una preziosa pietra: l’adamantite che permette
a chiunque la
possegga di essere immortale.
Trunks
era fuori causa quindi
parlò Zero.
Zero:
Quindi è tutto qui? Si
capisce poco.
Trunks
crollò dalla sedia e si
addormentò sul pavimento. Zero sospirò e decise
che avrebbero dormito alla
locanda per poi ripartire l’indomani mattina.
Trunks
iniziò a sognare…
In
una distesa di ombre, in uno
scenario spettrale dove l’aria era pesante e i luoghi privi
di qualsiasi punto
di riferimento, un giovane glicine si guardava in giro spaesato, con il
cuore
oscurato dalla paura e dal dubbio, quando all’improvviso vide
delle ombre
avvicinarsi dalla parte sua.
Trunks:
Papà…
Un
uomo dal viso scarlatto,
sformato dal dolore e dal disonore, con gli occhi ancora brucianti di
tenebra,
il corpo lacerato dalla violenza di cui lui si era sempre vantato, la
gloriosa
armatura bianca e blu era tinta di nero polvere e rosso sangue: questo
era ciò
che restava del principe dei saiyan. La voce roca e smorzata risultava
fastidioso anche all’orecchio del suo stesso sangue.
Vegeta
(avvicinadosi a lui): Trunks…
Una
luce abbagliante e poi il
nulla…
Trunks
si svegliò ululando come
un lupo selvaggio, lui era posseduto dalla rabbia guerriera dei saiyan.
Liberò
la sua energia, si tinse di oro e scomparve senza fare alcun suono o
movimento. Gli altri non si
accorsero di
nulla.
Trunks
aprì gli occhi e si trovò
su un ramo spesso di un albero millenario. Il ragazzo si
alzò senza perdere
l’equilibrio e con un salto scese a terra nonostante
più di cinquecento metri
lo separavano dal terreno. Non disse nulla, non si domandò
che ci facesse lì.
Trunks,
come un automa, si
incamminò per una direzione, in mezzo al fogliame, rami
maturi e secchi… non una
parola… tacere bisognava e andare avanti.
I
suoni della foresta non lo
distoglievano dal suo scopo… stava succedendo qualcosa di
pericoloso, infatti
la sua coda iniziò a vibrare come un sonar.
Il glicine trovava quel luogo molto familiare… per essere uno della razza che ci viveva in quel verde muschio. Sì, è proprio così… come un richiamo, come una innaturale predisposizione a giungere in mezzo alla sua gente: i saiyan.
Bene,
bene, visto che mi sento cattivello, vi lascio con il fiato sospeso ci
sentiamo il 29/12. Alla prossima!