27/12/2011
4 recensioni|
Why
Capitolo 23
Il mattino seguente, venni svegliata dal trillo insistente del mio cellulare, poggiato sul comodino accanto al letto. Guardai di sfuggita il nome sul display, sbuffai e risposi. - Che cosa vuoi Claire? – mormorai assonnata. - Elizaaa! – sentii gridare dall’altro capo del telefono. Scostai l’apparecchio da me. Mi aveva assordata. – Ti pare questo il modo di accogliere la telefonata della tua migliore amica? Con un “Che cosa vuoi Claire?”? – Alzai gli occhi al cielo e mi girai sull’altro fianco. -Scusa. – mormorai. Ero stata maleducata… certo che anche lei, chiamarmi alle sette e mezza di domenica mattina… - Ricominciamo. Ciao, Claire!! – esclamai con un tono allegro. Sentii la mia amica ridere. - Ok, non fare la scema. Ti ho chiamato alle sette e trenta del mattino perché sono arrabbiatissima con te. – Ecco appunto. Ci mancava solo questa. Ero ancora rimbecillita dal brusco risveglio e non mi ero ancora resa conto che giorno era e che cosa era successo il giorno prima!! - Perché? – domandai soffocando uno sbadiglio dietro la mano. - Come perché? – gridò lei. Pensavo stesse scherzando, invece era furiosa sul serio. – Pensavo che mi avresti chiamato! Ho aspettato tutta la serata una tua telefonata. Fino all’una di notte! – Mentre lei sbraitava rimproveri a manetta, tornai lucida e ricordai il giorno precedente.
“Avevo la farina in mano e le mani sporche. Mi pulii le mani sul grembiule che stavo indossando e andai ad aprire. - Ciao. – Era James. - Ciao. Cosa ci fai qui, James? – domandai.
- James… - mormorai cercando di non balbettare. - Eliza, devo dirti una cosa. –
Improvvisamente sentii qualcosa toccare dolcemente le mie labbra. Quelle di James. Sfiorò piano le mie labbra, in un bacio veloce.
- James, non posso… - Lui rimase scioccato e tolse le mani dalle mie spalle. - Cosa? Non puoi dire sul serio, Liz. Mi sono innamorato di te. Sono serissimo, Eliza. Ti prego, non… - Scossi la testa. Non sapevo cosa dirgli… - James, non posso davvero… -
Mi avvicinai a lui e lo baciai.
- Siamo chiusi fuori. –
- Oh!! Mon Dieu de la France!! – esclamai scattano seduta. Il chiacchiericcio di Claire si interruppe all’improvviso. - Eh? – chiese. - Oh, Mon Dieu de la France!! Ieri… NO!!! Nooooo!! Non è possibile!! – Scattai in piedi e mi diressi in salotto, sedendomi sul divano. Ma non appena poggiai la schiena sui cuscini, mi alzai di nuovo, cominciando a percorrere il salotto a passi leggere (per non svegliare i miei genitori e tutto il condominio). Non riuscivo a togliermi il sorriso ebete che avevo stampato in faccia. Dall’altro capo del telefono, Claire rimase in silenzio, aspettando che realizzassi il tutto e che mi calmassi. - Liz? – solo il fato che pronunciasse il soprannome che mi aveva affibbiato James, mi fece allargare il sorriso ancora di più (ovviamente nei limiti del possibile). - Sì. Ok. Ci sono. – mormorai. - Te en sei resa conto solo adesso, vero? – disse lei con dolcezza. - Sì… - sussurrai. – Mi sembra impossibile! – - E invece è tutto vero!!! Sei fidanzata con mio fratello! E questa volta per davvero!!! – esclamò ormai dopo quegli urlim, doveva aver svegliato tutta la casa. E infatti… - È Liz? – La voce di James mi fece salire di colpo il cuore in gola. Il mio povero muscolo cardiaco batteva alla velocità della luce. Sembrava impazzito. - Sì. – rispose Claire. - Fammi parlare con lei. – ordinò James. Non capi bene cosa stava succedendo, sentii solo un gran trambusto. - Pronto? Ciao, Eliza. – Sentire la voce calda di James mi fece arrossire come un pomodoro bello maturo. - Ciao. – risposi in un sussurro. Non sapevo cosa dire. - Come stai? – chiese. - Bene. – Rimanemmo in silenzio qualche istante e sentii Claire sbottare impaziente: - Sentite piccioncini. O vi parlare oppure mi riprendo il telefono. Sto parlando con te, James. – aggiunse con un ringhio minaccioso. - No, no, per l’amor del cielo! – esclamò il mio ragazzo. Che strano era chiamarlo in quel modo. In quel momento era MIO!! Non era il mio finto fidanzato a cui piace Emily. Era solo James. IL MIO RAGAZZO!!! - Ti va se ci vediamo oggi pomeriggio, Liz? – mi domandò. Oh mamma!! Il primo appuntamento come coppia!! Ok, mi stavo rimbecillendo! Dovevo tornare in me. Questa situazione mi stava facendo diventare matta. - Certo. Alle 16.00? – proposi. - Sì. Ti passo a prendere io. Ok, perfetto. Ciao, Liz. – - Ciao. – risposi. Sentii degli altri strani rumori di sottofondo e il rumore di una porta che si chiudeva. Poi Claire parlò di nuovo, a bassa voce. - L’ho cacciato dalla camera. Volevo parlare con te da sola, senza mio fratello tra i piedi. – Risi e mi sedetti al tavolo della cucina. Le ginocchia non mi reggevano. - Come stai? – domandò Claire. - Mai stata meglio. – fu la mia risposta sincera. Senza motivo scoppiai a ridere. - Cosa c’è? – - Non lo so. Forse sono felice. – -Lo credo anch’io. – asserì. Ci salutammo e riagganciai. Rimasi qualche minuto con lo sguardo fisso sui fornelli, senza pensare a nulla in particolare. Poi mi alzai e preparai la colazione.
****
Alle 16 in punto. James passò a prendermi. Per sua fortuna, mamma non c’era. Trascorremmo un pomeriggio fantastico. Andammo al parco, ci sedemmo sulle altalene e parlammo. Non avevo mai parlato così tanto con una persona, ma mi piaceva. - Posso chiederti un favore? – chiese leggermente imbarazzata. - Certo. – - A scuola… io non voglio che tutti lo vengano a sapere. – - Mi stai chiedendo di tenere nascosto che stiamo insieme? – Le ultimo due parole che disse mi fecero salire il cuore in gola. Lo guardai. James non era arrabbiato, solo un po’ stupito. - Sì, per favore, non voglio che tutti parlino con noi. Non mi piace. – - Ok. Se è ciò che vuoi, per me va bene. – Sorrisi, mi alzai dalle mia altalena e lo abbracciai. - Grazie. – - Prego. – mormorò lui, stringendomi a se. Si alzò, in modo che riuscisse a abbracciandomi meglio. Rimanemmo in quella posizione per alcuni minuti. Quando sciogliemmo l’abbraccio, lui mi sorrise. Ricambiai il gesto e tornai sulla mia altalena. Dopo circa dieci minuti, in cui chiacchierammo e ridemmo come matti, il cellulare di James squillò. Gli era arrivato un messaggino. - È Claire. – mi disse. – Ci chiede se vogliamo andare a prendere un gelato con lei. Testuali parole: “Voglio vederci insieme, piccioncini.”. – Ridacchiai e stranamente non arrossii. - Per te va bene? – chiese. Non ci pensai neanche un attimo e risposi. - Certo. Al “Gelato” tra cinque minuti? – proposi. James annuì e scrisse il messaggio a sua sorella. Mi alzai dall’altalena e gli tesi una mano. Quando James rimise il telefono nella tasca dei jeans, alzò lo sguardo e sorrise. Afferrò la mia mano, tirandosi su. - Andiamo. – Mi aggrappai al suo braccio, con un sorriso gigantesco sul volto. Quando arrivammo al “Gelato”, Claire era già lì. - Ciao!! Oh, mio Dio!! Che carini… - mormorò lei, sperando che nessuno avesse capito cosa aveva detto. Peccato per lei, ma avevo capito tutto. - Ciao, sorellina. – la salutò James. - Ciao, Claire. – - Liiiiz!! – esclamò lei tutta contenta abbracciandomi. Ricambiai il gesto, scoppiando a ridere. Rimanemmo abbracciate per un bel po’. Poi Claire sussurrò: - Sei contenta, Eliza? – - Sì. – risposi subito, senza neanche rifletterci un attimo. - Anch’io sono contenta per voi. – mormorò lei, mentre James ci guardava curioso, cercando di captare la nostra conversazione. Ci separammo e le sorrisi. - Allora, signorine. Andiamo o no a prendere questo gelato? – domandò James, impaziente. ci voltammo verso di lui nello stesso momento. - Va bene, va bene!! – esclamò Claire alzando le mani al cielo. – Andiamo! Il signorino James non può aspettare. – lo prese in giro la sorella. Lui le fece una smorfia, ma poi sorrise e ci avviammo tutti insieme dentro la gelateria.
11 giugno 2011, ultimo giorno di scuola
- Finalmente! – esclamai contenta. – Anche quest’anno è finito! Non ne potevo più!!! – abbracciai tutta contenta Claire e ci mettemmo a saltare in cerchio, nel giardino della scuola. James ci guardava contento, con le braccia incrociate sul petto e un sorriso enorme sul volto. - James!! Vieni qui! – esclamò sua sorella facendogli segno di unirsi a noi. Lui si avvicinò e ci abbracciò entrambe. Non era rimasto nessuno nel giardino della scuola. Tutti gli studenti se ne erano adanti non appena la campanella era suonata. Quando ci separammo, stavamo sorridendo tutti e tre. - È stato un anno strano, vero? – mormorò Claire. Sia io che James annuimmo contemporaneamente. - Già. Sono successe tante cose, alcune belle. – James mi prese per mano e sorrise. – E alcune brutte. – - Beh, non pensiamo alle brutte. – lo interruppi. – Che ne dite di andare a festeggiare? – proposi. Era al settimo cielo. Per altri tre mesi, non avrei più avuto alcun contatto con le mie compagne. Non le avrei più avute intorno per tre mesi!! E questo era sicuramente un avvenimento da festeggiare! - Ti vedo più contenta del solito, Liz. – mi disse James. - Certo. Niente compagne di classe per tre mesi. Niente rombi palle per ben novantacinque giorni!! È meraviglioso!! Decisamente fantastico! Non sto più nella pelle dalla gioia!! – esclamai tutta contenta. Claier sorrise. - Certo che devi odiarle proprio tanto!! E poi non credo che siano tutte così antipatiche! Insomma! Ce ne sarà una simpatica! – disse lei. Le rivolsi un’occhiata assassina e Claire non disse più niente. - Andiamo? Bisogna festeggiare!! – esclamai tutta contenta. Presi per mano James e afferrai Claire per il braccio. – Muovetevi! Il gelato ve lo offro io. – proposi. Al suono di quelle parole, James e Claire drizzarono le orecchio. - Arriviamo!! – esclamarono contemporaneamente. Uscimmo finalmente dalla scuola, lasciandoci tutto alle spalle.
È finita. Non ci posso credere... Ma ho finito di pubblicare la storia... Mi sembra quasi impossibile. Innanzitutto, vorrei ringraziare tutti. Dalla prima all'ultima persona che ha letto la mia storia, che l'ha inserita tra i preferiti, seguiti, e da ricordare. La storia non sarebbe mai giunta alla fine senza di voi e per questo vi ringrazio con tutto il cuore. Grazie, grazie, grazie e ancora grazie. Grazie a tutti i lettori silenziosi, a chi è registrato e non. Grazie!!
Tanti auguri di Natale e buon 2012. Che sia per tutti voi un anno pieno di gioia, amore e felicità. Con tantissimo affetto, Semplicemente G
Grazie a chi ha inserito la storia tra le preferite: 1 -
acido clorico
[Contatta]
Grazie a chi ha inserito la storia tra le ricordate: 1 -
babichan1990
[Contatta]
Grazie a chi ha inserito la storia tra le seguite: 1 -
1D_loveyou
[Contatta]
Grazie!!!! XXX G. |
Eliza:
Una ragazza timida, associale e innamorata persa di James.
James:
il classico bel ragazzo che piace a tutte e innamorato di Emily.
Una finta fidanzata e delle compagne di classe insopportabili.
Tra litigi, riappacificazioni e tradimenti, Eliza riuscirà a confessare a James l'amore che prova per lui?
Leggete e lo scoprirete!! R&R
Una ragazza timida, associale e innamorata persa di James.
James:
il classico bel ragazzo che piace a tutte e innamorato di Emily.
Una finta fidanzata e delle compagne di classe insopportabili.
Tra litigi, riappacificazioni e tradimenti, Eliza riuscirà a confessare a James l'amore che prova per lui?
Leggete e lo scoprirete!! R&R
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
Per recensire esegui il login o registrati.
Capitoli:
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Semplicemente G