27/12/2011
1 recensioniEssere Neville Paciock.
Le persone non pensano mai a me.
Sono solo un ragazzino di undici anni come tanti altri.
Rettifico, non sono uguale agli altri.
Io sono quello che combina sempre pasticci, che non riesce mai a fare qualcosa davvero bene e che finisce sempre per mettersi nei guai.
L'unica volta che ho provato a fare una cosa giusta, mi sono ritrovato steso sul pavimento sotto l'effetto di un <
Non è bello essere Neville Paciock.
Qualche pazzo scriteriato ha riaperto la Camera dei Segreti, e io vivo nella paura costante che quella cosa sibilante e strisciante possa prendermi.
Sangue, tanto sangue - ho sentito Harry sussurrare la notte. Io però non credo che sia stato lui. Harry è mio amico, è amico di Hermione.
Lui non lo farebbe mai. Ma non sono felice di ricevere un pugno ogni volta che provo difenderlo. Non è giusto.
E' un vero schifo, essere Neville Paciock.
Oggi la lezione di Difesa Contro le Arti Oscure è stata traumatica.
Il Molliccio si è trasformato nel professor Piton, e non so come - ma suppongo che c'entri un biondo ossigenato a caso con la puzza sotto al naso - il sopracitato professore è venuto a saperlo. Per punizione dovrò ripulire il laboratorio tutti i pomeriggi alla fine delle lezioni. Senza magia. Senza guanti. Senza aiuto alcuno.
E' frustante essere Neville Paciock.
Fino a pochi minuti fa, ero convinto di aver ucciso Harry.
Non me lo sarei mai perdonato. Non avrei mai potuto fare del male - almeno consciamente - all'unica persona che ha voluto starmi vicino per quello che sono.
Un ragazzino poco furbo, ingenuo e grassottello. Ringrazio la mia buona stella ogni giorno, per avermelo fatto incontrare.
Oggi, nella festa in Sala Comune che ha seguito la seconda prova del Tremaghi, Harry mi ha abbracciato. Qualcuno, esclusa la nonna, mi vuole bene.
Non è così male, essere Neville Paciock.
Per tutta la vita ho aspettato di far parte di qualcosa. Far parte di qualcosa di speciale, rende speciali - ho sentito dire. Secondo me è vero; ora, mentre nell'ufficio della Umbridge la Squadra d'Inquisizione tiene la bacchetta puntata alla gole di noi dell'E.S non riesco a rimpiangere di aver lottato per i miei valori e le mie convinzioni. Potrebbero farmi bere nove dosi Veritaserum, ma io non confesserei mai. Lo sento.
Rende orgogliosi, ad un certo punto, essere Neville Paciock.
Non riesco a togliermela dalla testa, per quanto ci provi.
Lei non mi considererà mai. Troppo presa dai mille animaletti - inesistenti - di cui è sempre alla ricerca.
I lunghi capelli biondi ondeggiano, mentre la accompagno alla cena del Lumaclub*.
Preso da un impeto di coraggio, stamattina gliel'ho chiesto. Ma ora, mi sembra di aver fatto un disastro.
Lei, presa com'è dalle sue macchinazioni mentali, quasi non si accorge di me. E' terribilmente frustrante.
E' da coraggiosi, essere Neville Paciock.
La Seconda Guerra Magica ha appena avuto fine.
Ho appena visto Voldemort soccombere.
Ho sempre creduto che non avrei mai visto questo giorno venire.
Ma la speranza, non si è mai spenta.
Non ho mai distolto la mia attenzione dal mio obbiettivo.
Lei.
Non mi sono curata delle decine di ragazzine che mi vengono dietro da quando sono dimagrito e ho assunto un aspetto più da uomo.
Nei miei pensieri c'era, c'è e ci sarà sempre lei. Luna. Ora che mi tiene per mano, non posso che ringraziare per l'ennesima volta quella famosa stella.
E' una meraviglia, essere Neville Paciock.
*so
che Luna è andata alla cena del Lumaclub con Harry, e non so
nemmeno se Neville fosse stato invitato... ma concedetemi la licenza
poetica ragazzi!
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Una mezza cagatina che mi è uscita fuori di getto.
So benissimo che non è un granché, ma un commentino fa sempre piacere.
So benissimo che non è un granché, ma un commentino fa sempre piacere.