Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: LittleHarmony13    27/12/2011    1 recensioni
Breve One -Shot Harmony scritta per il concorso DNAuror del gruppo Fb "Cercando chi dà la roba alla Rowling [Team Harry/Hermione]". In un epilogo alternativo tutti i protagonisti decidono di ritornare a scuola per finire il settimo anno. Beh che dire.. Spero che vi piaccia!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

E' una tipica giornata di sole a Hogwarts e Hermione Granger come al solito è intenta a leggere uno dei suoi amatissimi libri. La lezione di rune antiche quella mattina è stata particolarmente difficile ma lei non si lascia certo abbattere, è pronta ad ogni cosa, la nostra cara Hermione. Ma sono circa tre giorni che il suo carattere imperturbabile sta avendo come una piccola ferita. Una ferita dagli occhi verdi come l'erba appena tagliata. L'erba che corre sotto di lui mentre sfreccia nella sua scopa per cercare di cogliere quel tanto aspirato boccino. Sì perchè il problema da tre giorni a questa parte per Hermione Granger è proprio lui, il cercatore di Grifondoro, Harry Potter.

"Suvvia Hermione non fare la sciocca - pensa fra sè e sè la ragazza - è solo una questione di priorità. Fra circa un'ora e mezza il tuo bellissimo e simpaticissimo ragazzo Ronald Weasley verrà a prenderti per portarti a fare una passeggiata sulle rive del Lago Nero. E tu non vedi l'ora.. Non vedi l'ora. Non vedo l'ora?"

Hermione sapeva che quello era anche il posto preferito di Harry e Ginny e non credeva di potercela fare a vederli insieme per un tempo piuttosto lungo, nel mentre che erano impegnati nei loro affari. A quel pensiero la giovane Grifondoro diventò così rossa, che facevo giusto pandant con la sua impeccabile divisa. Perchè Hermione si vergognava ad ammetterlo, ma questa volta stava sperando con una speranza infinita in una predizione della Cooman. Esattamente tre giorni prima la svampita professoressa era arrivata correndo attraverso l'atrio della scuola, urlando che voleva e doveva (aveva sottolineato questa parola con particolare enfasi) alla signorina Granger. Questa all'inizio era un pò scettica, ma siccome era contro la sua filosofia andare contro un professore, qualsiasi fosse la sua materia la ascoltò.

La Cooman prese a parlare con una voce quasi spiritata e pronunciò questo presagio, questa visione che aveva avuto:"Il ragazzo che ha ucciso l'oscuro signore ed ha riportato il nostro mondo magico alle sue splendidi origini, il prescelto, troverà, o meglio si renderà conto, fra tre giorni esatti di avere una prescelta.. Colei che lui amerà gli è stata accanto in ogni occasione anche quando forze maggiori avrebbero potuto spingerla via, lei c'è sempre stata.. Sin dal primo anno, quando l'ha conosciuta su uno scompartimento di un treno fino all'ultimo quando con lui è andato a dar la caccia agli Horcrux per uccidere l'oscuro signore."

Hermione non riusciva a credere a quello che sentiva, le sembrò come se ogni singolo pezzo di se stessa avesse ritrovato la sua metà, sentiva di amare Ron, ma per Harry sarebbe disposta a buttare tutto per aria, tutto al vento, sicura che non avrebbe avuto nessun rimpianto.

Presa da queste riflessioni nemmeno si era accorta che la porta della sala comune di Grifondoro si era spalancata e che ora due mani le stavano coprendo gli occhi con un tocco gentile. Sapevano di erba tagliata. E se stavolta la Cooman non si fosse sbagliata? Non voleva neanche crederci.

"Chi sono?" - disse una voce che Hermione avrebbe riconosciuto anche sul letto di morte.

"Mmh, Draco Malfoy? Oh no, no aspetta lo so! Lo so! Fierobecco! Sì ne sono convinta" - le piaceva scherzare col suo migliore amico.

"Hermione, devo parlarti. C'è un pensiero che mi affligge. E' come se mi perforasse i polmoni e nello stesso tempo fosse il rimedio contro ogni mio male. L'aria che respiro."

"Harry dimmi sai che puoi dirmi tutto." - Non l'aveva mai visto così sconvolto, nemmeno per la morte di Silente, nemmeno per quella di Srius forse ma non voleva azzardare troppo.

"Riguarda una persona che c'è sempre stata, Hermione. C'è stata il primo anno quando avevo gli occhiali sporchi e lei me li ha ripuliti con un incantesimo che non ho ancora imparata a fare. C'era il secondo anno, anche se pietrificata mi ha aiutato a sopravvivere anche lì. C'era il terzo anno quando senza di lei avrei perso con due anni di anticipo l'unica figura paterna che abbia mai avuto: Sirius. C'era al quarto anno come mio personale conforto dopo ogni singola prova, e anche se vederla con Krum era per me un grosso fastidio tutto quello che volevo era che lei stesse bene, e forse è tutto ciò che importa anche adesso. C'era al quinto anno, quando mi ha salvato dalla maledizione Cruciatus di quella strega della Umbridge ed è stata egregia ad inventarsi quella storia dell'arma segreta in circa cinque secondi. C'era al sesto anno, anche se era sofferente per amore. Anche se lui non la meritava per niente, nemmeno un poco. E c'era anche al settimo anno, quando mi ha regalato la miglior danza della mia vita, mi ha supportato nel ritrovamento nella tomba dei miei, che forse è stato il momento più difficile della mia vita. E avrebbe preferito morire con me che vivere una vita sicuramente felice con il suo ragazzo. Tutto quello che posso dire è che la amo, la amo con tutto me stesso. E senza di lei sarei perso."

Hermione riusciva malapena a respirare e col poco fiato in gola che aveva disse: "Tu fai passare questa persona per un'eroina ma posso assicurarti che non lo è affatto. Anche tu sei sempre stato lì per lei. Il primo anno l'hai salvata da un gigantesco troll di tua spontanea volontà. Sì Harry, ho sempre saputo che sei stato tu a preoccuparti di dove io fossi. Al secondo anno l'hai fatta sentire come non mai abbracciandola non appena si è risvegliata dalla pietrificazione. Al terzo anno l'hai consolata per la morte di Fierobecco. Al quarto anno l'ha fatta sentire una stella, quando l'ha guardata con uno sguardo pieno di ammirazione in quel vestito azzurro che lei avevo. Al quinto anno le hai fatto sentire tutto il suo amore preferendo lei alla tua uscita romantica a S. Valentino e quando stava per morire al ministero sei quasi morto anche tu. Al sesto anno l'hai consolata quando stava male per un ragazzo che non la meritava, nemmeno per niente, nemmeno un poco. Al settimo anno quella danza l'hai fatta iniziare tu perchè volevi consolarla, sempre per colpa di questo ragazzo. E le hai fatto passare dei momenti incredibili in quella tenda. Quindi posso assicurarti che anche lei ti ama con tutta se stessa."

Harry non ci vedeva più dalla felicità, la baciò come mai aveva fatto con Ginny, e la ritrovò, senza averla veramente mai persa. Non avevano altro da dirsi.

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: LittleHarmony13