Sono
un po’ di mattine ormai che Giada vede Marco,negli occhi ha uno
scintillio che
il primo giorno non c’era,è persa in questi pensieri quando una voce la
interrompe:
-Scusa…-è
lui,pensa Giada,ma di sicuro non parla con me…si guarda in giro,non c’è
nessun
altro…
-Dica-
-Mi
sono perso,non è che mi sapresti dire dov’è il liceo?-che scusa
patetica,pensa
Marco.
-Io
ci sto andando…se vuole venire con me l’accompagno-che buon
profumo,pensa lei.
-Oh
grazie!Ma dammi del tu…-
-
Giada -
-
Giada …è un bel nome…io sono Marco-.Proseguono,parlando di cose
futili,separandosi davanti al liceo.Lei pensa che lui in fin dei conti
sia un
bell’uomo,ma non è ancora pronta a parlarne,neanche con Rachele.Lui
pensa che
erano anni che non si sentiva così bene,ma non poteva e non voleva
farla
soffrire.
Il
mattino dopo Giada è determinata,vuole parlargli ancora…Esce al solito
orario e
si incammina,quando ormai non ci spera più lo incontra e lo saluta:
-Ciao!-le
risponde lui,stupito da questo incontro e dal saluto.Si avviano insieme.
-Senti
Marco,io ti volevo dire una cosa-dice Giada tutto d’un fiato…
-Dimmi-
-Ecco
è che in realtà no…si bè tu mi piaci-e arrosisce.
-Wow,bè
penso che tu possa immaginare che io sia più vecchio di te,no?Cioè si
vede
anche…-
-Lo
so ma non mi’interessa,non voglio sapere quanti anni hai…-lei sta per
piangere,si
fermano e lui le prende le mani e le dà un bacio leggero,adesso lei
piange.
-Io
non ti piaccio,vero?E poi tu sei sicuramente già impegnato-e voce più
bassa-Che
stupida sono stata-. Giada cerca di divincolarsi ma lui continua a
tenerla.
-Tu
mi piaci e io non sono già impegnato-
-Ma?-
-Ma
dubito che tu capisca davvero quello che sta succedendo…quanti anni
hai?-
-16-
-Sei
sicura di voler stare con uno che potrebbe essere tuo padre?-
-Te
l’ho già detto non mi importa l’età-
-Pensaci
Giada,pensaci bene e domattina mi dirai,ok?-Le lascia le mani e se ne
va.Giada
sente il telefono vibrare:
-Ma
dove sei?-le chiede Rachele,Giada realizza di avere un minuto per
arrivare a
scuola…
-Arrivo-e
le sbatte la cornetta in faccia.Sa che dovrà aspettare due ore prima di
poter
parlare con Rachele,le due ore più lunghe della sua vita ma che le
danno la
possibilità di scegliere bene le parole.La porta a fare un giro
cercando di
restare seria,a un certo punto però esplode:
-Sono
innamorata!-
-Nooooo!-
Sììì!-
-Come
si chiama,è carino?-Giada prende tempo…
-Bhè
si chiama Marco,ed è così-tira fuori il miglior disegno che abbia mai
fatto.Non
sa che reazione aspettarsi ma quella che riceve la spiazza del
tutto,una risata
e poi se ne esce con un:
-E’
così perché non sei bravissima a disegnare?-
-No,è
così davvero…-
-Ah!-
-Daaaai,non
guardare le apparenze!!!!-
-Deve
piacere a te,non a me.-
L’unica
cosa che Giada non riesce a dire è che lui è più vecchio…
Marco
passeggia canticchiando anche se,in realtà è parecchio preoccupato,non
vuole
rovinarla,gli dà l’idea di un bocciolo di rosa:è bellissimo ma non
ancora
schiuso e basta un attimo per distruggerlo,pensa a una possibile
storia…ormai
ha deciso,se staranno insieme lui la farà sentire come la più speciale
delle
ragazze,anche se non sarà per sempre.Attende con ansia il mattino
seguente,mentre Giada lo teme,in ogni caso arriva.
-Ciao-le
dice lui
-Ciao-
-Io
e te dobbiamo parlare,giusto?-
-Suppongo
di sì-gli risponde Giada titubante.Marco le sorride in modo
incoraggiante.
-Dai,cos’hai
deciso?-le chiede in tono dolce.
-Io
ci ho riflettuto,a me piaci e voglio che la mia prima storia sia
speciale-
-Ok,ci
possiamo provare-Giada ormai è persa negli occhi di quell’uomo che sono
chiari
e limpidi e ci si può specchiare dentro…non si rende neanche conto di
quello
che sta succedendo…sente Marco schiarirsi la gola e trascinarla fuori
dai suoi
pensieri,lui è in ginocchio.
-Vuoi
stare con me?Lo so che non è molto poetico ma in tre minuti non mi è
venuto in
mente niente di più romantico.-
-Sììì!-Lui
si rialza e lei gli salta letteralmente in braccio,Marco pensa che,come
inizio
sia piuttosto promettente.
L’accompagna
a scuola e lì,nell’incertezza su come salutarla le dà un bacio su una
guancia.Vuole
regalarle dei fiori ma nello stesso tempo non vuole esagerare.Chiama al
lavoro
e si fa dare qualche giorno di ferie.Opta per una rosa bianca,poi va a
scuola e
aspetta che lei esca.Quando esce basta uno sguardo,ha ancora la rosa in
mano
dietro la schiena e lei aggrappata al collo.
-Non
mi aspettavo di trovarti qui-gli sussurra
-Questa
è per te-le dà la rosa,lei arrossisce e la annusa.
-Grazie!-
-Vai
a casa e troviamoci qui per le tre,ok?-
-Sìsì-si
salutano e lei va a casa.Mangia,ride dalla felicità e sua madre pensa
che sia
bellissima.Giada le chiede se può uscire,se non ci sono motivi
particolari la
madre le dirà di sì e infatti è così.
-Mi
raccomando,a casa alle sette!-
-Sì
mamma-Giada va a cambiare borsa,saluta la madre ed esce chiedendosi
cos’abbia
Marco in mente.
-Ciao
Principessa,vieni ti porto in un posto-lei sale in macchina e lui la
benda,vanno per un po’ poi si fermano.Lui l’aiuta a scendere e le
toglie la
benda.Dovunque lei guardi vede fiori.
-Ma
è bellissimo!!-
-Tu
sei bellissima…-stende la coperta e si siedono.
-Non
ho mai vissuto un momento così…perfetto-lui le si avvicina e comincia a
giocherellare con una sua ciocca di capelli.Lei è davvero
bellissima,col vento
che le scompiglia i capelli e gli occhi chiusi.Lui sente elettricità
nell’aria,ha il cuore che batte a mille…non vuole rovinarle il momento
perfetto,non se ne rende neanche conto,quando la bacia sente che questo
è il
bacio più dolce e puro che abbia mai dato mentre lei si perde in questa
nuova
sensazione.