Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: TheCristopher94    27/12/2011    2 recensioni
Ho iniziato questa mia piccola raccolta 19/08/2011, spero che la seguiate in tanti e che vi piaccia l'idea dei chack-paring, ma non saranno i soliti chack, ma saranno ancor più bizzarri! Ed ecco alcuni esempi di parign bizzarri, e ne farò ancora molti altri!
Coppie:
NejiSaku
RockIno
NaruTen
ChojiTem
SuiHina
KillerHana
HidanAnko
[...x...] chi saranno i prossimi seguite per scoprirlo!
P.S. se volete posso scrivere dei chack-paring su richiesta, a condizione che siano poco usati su Efp, vi lascio alla mia piccola raccolta. . .
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: Lime, OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Suigetsu e Hinata: Più diversi di così non si può

Due ragazzi, un lui ed una lei completamente diversi come il giorno e la notte, entrambi studiavano nella più famosa università di Tokyo, la Sarutobi University.
Lui, Suigetsu Hozuki, venticinque anni, studiava medicina legale per entrare nel R.I.S. (cioè reparto, investigativo, scientifico). Il motivo era che a lui piaceva aprire cadaveri e fare ogni sorta di analisi; lo trovava divertente, amava tenersi in forma, guardare gli Horror e fare scherzi che certe volte, anzi no, quasi sempre erano di cattivo gusto. Hozuki era un tipo deciso, forte e sapeva sempre quello che voleva.
Lei, Hinata Hyuuga, anche lei venticinque anni, studiava medicina ma non quella legale, non era una tipa a cui piaceva vedere i cadaveri, sarebbe sicuramente morta solo nel vedere una foto, figuriamoci ad aprirne uno per delle analisi; no, lei si stava specializzando in ginecologia. Anche lei era una tipa a cui ogni tanto piaceva tenersi in forma, odiava gli Horror mentre stravedeva per i film d’amore, lei era una ragazza timida, insicura e molto spesso non riusciva a imporre le sue idee.
Come fatto notare prima, i due erano completamente differenti, e infatti molti si chiesero come tra i due fosse nata la loro storia d’amore: chi diceva che Suigetsu aveva minacciato la ragazza, chi diceva che Hinata in fondo era peggio di Suigetsu, ma la verità ve la dirò io, tutto è iniziato per puro gioco.

Un anno prima

Hinata si era da poco trasferita a Tokyo per proseguire gli studi di medicina nell’università più importante di tutto il Giappone. Era molto emozionata e poi non vedeva l’ora di andare a vedere la camera del suo dormitorio per fare conoscenza con qualcuno, così si apprestò a raggiungere la camera, ma trovò una spiacevole sorpresa, infatti avrebbe dovuto condividere la sua stanza con un ragazzo che le metteva i brividi: aveva i capelli bianchi con delle ciocche di un celeste molto chiaro, degli occhi color viola e dei denti seghettati simili a quelli di uno squalo; poi, dal punto di vista fisico, era molto atletico ed era di poco più alto di lei.
“O mio dio, mi hanno messo con un ragazzo e adesso che si fa?” pensò la ragazza diventando di un rossa. Poi si accorse che il ragazzo aveva posato il suo sguardo su di lei. Divenne di un rosso quasi impossibile. Il ragazzo, accorgendosi di quella colorazione quasi innaturale, chiese: - Stai bene?-
La ragazza annuì lentamente, poi il ragazzo riprese a parlare, dicendo: – Ah, scusa, non mi sono presentato, mi chiamo Suigetsu Hozuki, tu?- disse porgendo la mano alla ragazza.
- Hinata Hyuuga, piacere- disse tutta rossa.
Il ragazzo, accorgendosene, poggiò una mano sulla fronte della ragazza che, al contatto, diventò ancora più rossa.
- Sicura di star bene? Sei talmente rossa che un toro potrebbe incornarti!- disse in tono di scherzo.
- Sto-o b-bene.-
- Mah, sarà come dici, però se fossi in te andrei dal dottore- disse infine. Poi, girandosi, prese le valige della ragazza e continuò: – Vieni con me che ti mostro la tua camera.- Seguito da lei, le portò le valige in camera. Non appena arrivarono, Hinata vide la sua stanza che era un po’ piccola ma molto carina.
Suigetsu posò le valige a terra e disse: - Bene, questa è la tua stanza, se hai bisogno mi trovi nella mia stanza, che è di fronte alla tua.- Dopodichè uscì, chiudendo la porta.
“Bé, anche se il suo aspetto è rudere, in fondo è gentile, pensavo fosse uno di quei maniaci pervertiti, mi sta iniziando a essere simpatico” pensò la mora.

Passò il primo mese di convivenza senza problemi, tutto nella più assoluta e meravigliosa pace, di tanto in tanto qualche battibecco per via del disordine di lui o per via che portasse ragazze a letto e che dopo con la scusa usava lei come finta ragazza gelosa per scaricarle, ma a parte questo non si potevano lamentare.
Un giorno Suigetsu entrò tutto contento, ma ciò non passò inosservato, infatti nel mentre leggeva un libro di anatomia, Hinata gli chiese: - Allora, che favore vuoi che ti faccia stavolta?- disse ormai rassegnata all’idea di non poter dire di no a quel folle.
Suigetsu inghiottì la sua stessa saliva e tra sé pensò: “Ma come caspita ha fatto a capirlo?”
Hinata allora, sollevando gli occhi dal libro, chiese: - Dai, che favore vuoi?-
Suigetsu stava per parlare, quando venne interrotto dalla ragazza. – Non dire di no! Ti conosco come le mie tasche, perciò arriva al punto- disse quasi scocciata.
- Beh, c’è una festa a cui vorrei andare- disse il ragazzo fermandosi, non sapendo come continuare.
- E con ciò? Non ti serve mica il mio permesso per andarci?- rispose la ragazza, che iniziava a diventare curiosa.
- Sì, ma il fatto è che c’è la mia ex-ragazza, Karin- disse prendendo un'altra pausa.
- E allora? Continua! Non girarci intorno, dillo chiaramente. Sono stufa di tutti questi giri di parole- disse la ragazza.
-. . . Ok! In poche parole ho detto alla mia ex che alla festa ci sarei andata con la mia nuova fidanzata- disse imbarazzato, e per Hinata quello fu un vero colpo, era la prima volta che vedeva Suigetsu arrossire, un evento unico e raro, visto che la prendeva sempre in giro per questo. Ma lei, non essendo una ragazza vendicativa, non volle farglielo pesare e andò avanti con il suo discorso. - E allora vacci! Ah, ora che ci penso non mi risulta che tu ti sia fidanzato!- A quel punto Hinata, riflettendo su tutto, capì qual era il favore che Suigetsu stava per chiedergli, ma scattando su come una molla, rossa in viso rispose: - No e poi no! La mia risposta è categorica e non tornerò su questa decisione, stavolta- disse furiosa. Non era da lei arrabbiarsi, ma questa volta chiedeva troppo, lei non poteva fingere una cosa del genere, e poi sapeva che Karin era ancora infatuata di lui, e di sicuro, se avesse finto una cosa del genere, lei gliene avrebbe fatte passare di tutti i colori.
- Ti prego, dovrai fingere solo una notte! Non gliela voglio dare vinta- disse il ragazzo che si era inginocchiato facendogli gli occhi da cucciolo.
“No Hinata! Non guardarlo negli occhi! Sai che ti frega sempre quando lo fai, perciò distogli lo sguardo da lui! Non lo guardare!” Ma, per sua sfortuna, alla fine aprì gli occhi e con un cenno della testa accontentò il ragazzo.
- La festa è questa sera! Tira fuori dall’armadio qualche completino sexy e il gioco è fatto!-
A sentir tali parole, la mora divenne rossissima al solo pensiero, ma per sua fortuna sua il ragazzo prese una borsa che teneva nascosta dietro la schiena.
- Ecco qui il tuo vestito per stasera.-
Hinata non osò guardare il vestito dentro la borsa, ma il suo coinquilino lo tirò fuori dal sacchetto, facendo svenire così la ragazza che al solo pensiero di indossarlo si sentiva a disagio.
Dopo varie peripezie arrivò l’ora di andare alla festa e Suigetsu stava aspettando Hinata, che non voleva uscire dal bagno.
-Hinata, vedi che così facciamo tardi- disse il ragazzo.
- Io non ci vengo vestita così! Sembro una troia a caccia di clienti!- disse imbarazzata dal bagno.
Suigetsu, allora, usò le maniere forti: - Hinata, ora uscirai di lì, se non vuoi che faccia vedere a tutta l’università la foto di te nuda che fai la doccia!-
Hinata aprì la porta rossissima, forse da quando la conosceva, Suigetsu non l’aveva mai vista cosi rossa. - Tu stai scherzando, vero? Tu non hai la foto di me nuda, giusto?-
Il ragazzo si limitò a dare la foto alla diretta interessata. Hinata svenne. Lui entrò per prenderla e caricarla in macchina, ma lì vide come le stesse il vestito, e per poco non gli colò il sangue dal naso. Il vestito che aveva scelto era un completino senza spalle e che non arrivava nemmeno alla metà delle ginocchia, ma non era il vestito a causargli questo effetto: erano le forme della ragazza, che lo riempivano perfettamente.
“Chi se lo immaginava che sotto le felpe c’era tutto questo ben di Dio? Suigetsu, non fare pensieri sconci adesso!” disse a se stesso.
Così, caricando la giovane sulla sua auto, si diresse al luogo della festa. Arrivati lì, fece riprendere Hinata, che una volta sveglia supplicò Suigetsu di tornare a casa, ma niente, ormai erano lì e Suigetsu, fingendo con un’Hinata imbarazzata, si atteggiava come faceva di solito: la stringeva a sé con forza, ma mantenendo un tocco delicato, e di tanto in tanto le dava dei baci sul collo. Era quello il metodo usato dal ragazzo per rimorchiare.
Hinata non capiva come le ragazze si infatuassero, era una cosa orrenda, ma pian piano iniziò a ricredersi; quando quei baci al collo iniziarono a salire fino ad arrivare alla bocca, Hinata non capiva nulla. La cosa gli piaceva. Sì, inizialmente era un po’ imbarazzata e anche schifata, ma la cosa iniziava a piacerle sempre di più. Poi il ragazzo si allontanò per prendere delle bevande, e Hinata si accorse di una cosa, che preferì tenersi per sé, ne avrebbe parlato una volta in camera.
Comunque, la festa procedeva con regolarità.
Una volta finita, tornarono nel campus. La ragazza rimase davanti alla porta finché il giovane non si sentì fissato, così si girò per chiedere se ci fosse qualcosa che non andasse.
- E me lo chiedi pure?- disse la mora.
Suigetsu non capiva a cosa si riferisse la ragazza. - Giuro che non so di che parli- disse il ragazzo dubbioso, allora Hinata chiarì i suoi dubbi.
- Quella festa era di Sakura Haruno!- disse la ragazza.
- Sì e allora?- disse Suigetsu, non capendo cosa la mora intendesse.
- Lo sa tutta l’università che lei odia a morte Karin perché si contendono lo stesso ragazzo, quindi era più che sicuro che lì Karin non ci fosse!-
Suigetsu iniziò a sudare freddo, e Hinata iniziò ad avvicinarsi con un’aria arrabbiata.
“L’ho davvero fatta grossa, non ho mai visto Hinata così arrabbiata! E la cosa mi preoccupa” pensò il ragazzo.
Non appena l’ebbe di fronte, chiuse gli occhi, visto che si immaginava uno schiaffo, che però non arrivò, anzi, il contrario; la sensazione che stava provando era piuttosto piacevole, era una dolce pressione che sentiva sulle labbra. Quando aprì gli occhi vide Hinata lo stava baciando.
-Eh. . .Tu ch. . .Mi. . .- Suigetsu non riusciva a mettere due parole che formassero una frase di senso compiuto.
- Certo che per essere il più intraprendente tra i due, stai facendo la figura del babbeo- disse Hinata rossa. Voleva istigare il ragazzo, era la prima volta che lo faceva.
D’altro canto, Suigetsu non se lo fece ripetere sue volte.
- Mi hai dato del babbeo? Grosso errore- disse in modo malizioso, cingendo la ragazza per la vita e portandola in camera da letto, dove fecero l’amore e, con grande meraviglia del ragazzo, egli scoprì che per la ragazza era la prima volta e, cercando di trattenere una risata, disse: - Allora rimediamo subito.-
Quella sera fecero l’amore più e più volte, finché, esausti, si addormentarono in un sonno che li vedeva l’uno a fianco all’altra.

Così era iniziato tutto. Stavano insieme da un anno, e insieme si erano laureati. Ora entrambi lavoravano e stavano in un appartamento che condividevano.
- Allora, tesoro, come ti è andato il primo giorno di lavoro?- disse Hinata curiosa.
Suigetsu la guardò e rispose: - Ti garantisco che non vorresti saperlo!- disse il ragazzo. – Tu, piuttosto, come ti è andata?-
- Bene, ma ti volevo dire una cosa- disse imbarazzata, distogliendo lo sguardo.
- Cosa?- iniziò a preoccuparsi. – I miei vorrebbero conoscerti e sapere se le tue intenzioni sono serie.-
Si rilassò e con un sorriso rispose: - Ok, farò del mio meglio- disse, per poi rubarle un dolce bacio.

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: TheCristopher94