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Autore: kymyit    28/12/2011    2 recensioni
[Metal/Mugen]
Nonostante sia un tipo impulsivo, Metalseadramon ha un cervello perverso e malefico e Mugendramon ne fa le spese, sempre e comunque, in qualche modo. E il fatto che anche un cartone animato per bambini sia fonte di sadica ispirazione per il drago d'acqua non fa che peggiorare il già precario squilibrio psicologico del povero drago nero massacratore. Se poi ci si mette anche il suo partner umano, il poveraccio non avrà scampo nonostate tutto.
Genere: Demenziale, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Chronicles of Light and Darkness' Quest'
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Note: Questa fic è demente, molto demente e i personaggi sono umanizzati. Ancora, è demente e sono anche parecchio ooc i personaggi. Per me no, ma la cosa è soggettiva... 


-Wow, questi cartoni animati umani sono un vero spasso!- esclamò Metalseadramon stravaccato sul divano davanti al televisore.
Mugendramon sgranocchiava componenti elettrici come fossero popcorn. -Non si può girare canale?- protestò dopo neppure mezz’ora di proiezione, annoiato.
Metalseadramon replicò –Perché scusa? Sono divertenti!-
-Se sapessero come sei veramente, mezza Digiworld ci riderebbe dietro.- commentò lapidario.
-Già lo fanno, da quando Piemon perde tempo con Yamato e Vamdemon corre dietro le gonnelle di Ylenia.-rispose indifferente il drago d’acqua.
Il drago nero sospirò, ma gli scappò una mezza risatina. –Pensavo da quando ci siamo schiantati sulla fabbrica di dolciumi.-
-Beh, poi l’abbiamo sequestrata, quindi non credo quello conti…-
-Il castello è atterrato capovolto… non avrei dovuto lasciar guidare Pinocchimon…-
Il drago d’acqua rise sotto i baffi.
-Io l’ho trovato divertente.-
Mugendramon scosse le spalle, rassegnato.
-Io no, ho impiegato un mese a ripulirmi di quella cosa gelatinosa, mi si è infiltrata ovunque!-
-Appunto…- sogghignò l’altro –Quello faceva parte del divertimento.-
Il drago nero arrossì violentemente e si ficcò in bocca un pugno di viti e transistor. Si voltò nuovamente verso il televisore nel quale era proiettato un classico Disney alquanto famoso e adatto a tutta la famiglia, parole di Gie che, con un sorriso da schiaffi, glielo aveva caldamente consigliato.
Ma cos’era un classico Disney?!
Sprofondò nel divano imbronciato, chissà cosa diavolo pensava che fosse e, invece, era uno stupido cartone animato per marmocchi. E i marmocchi che dovevano guardarlo dormivano nella grossa a pollice in bocca.
-Senti, gira canale!- protestò all’ennesima canzoncina allegra, mentre Metalseadramon muoveva la testa a ritmo e poco ci mancava che si mettesse a ballare davanti al televisore.
-In fondo al maaaar! In fondo al maaaaar!- cantava e Mugendramon desiderò ardentemente che il televisore esplodesse. Purtroppo per lui, quella canzonetta assurda lo stava mandando in corto circuito e il suo piano fallì miseramente. Così si gettò sul telecomando, ma il drago d’acqua fu più veloce e l’afferrò prima che potesse raggiungerlo.
-Non fare il bambino, dammelo!-
-Dopo il film!- rispose l’altro ancheggiando.
-Ma non… il telecomando, idiota!-
-Quindi preferisci un telecomando a me?- s’incupì Metalseadramon con un muso lungo che fece deglutire Mugendramon e lo spinse a correre ai ripari.
-No… no… voglio solo girare canale.-
-Oh, guarda, c’è la strega del mare!-
E mentre con la coda tentava di sottrarre il telecomando dalle mani dell’altro drago, Metalseadramon non smise di seguire con gli occhi le movenze sensuali di Ursula e di ascoltare la sua voce forte e intrigante. Notato quello sguardo che poco aveva di rassicurante, Mugendramon non poté celare una certa punta di gelosia, tant’è che scosse l’altro con forza.
-Allora, lo giri o no il canale?!-
La diversa sfumatura nel tono di voce non sfuggì al drago acquatico che si voltò piano e lo fissò dritto negli occhi ghignando soddisfatto scoprendo i denti aguzzi e assottigliando le palpebre.
-Siamo gelosi o sbaglio?-
-Di un cartone animato? Andiamo!- disse agitando la mano in segno di diniego.
-Mmmm… eppure lei sarebbe proprio il mio tipo, con quei tentacoli…-
-Ti prego, evita, mi dai il voltastomaco.-
Inutile, se uno come Metalseadramon vuole importunarti, puoi star sicuro che lo farà, che tu sia più grosso e robusto di lui non conta. Che tu lo possa far fuori neppure e, in ogni caso, Mugendramon non poteva trucidarlo nel vero senso della parola.
Il drago d’acqua lo sospinse sul divano e si accoccolò fra le sue braccia robuste. Tenne lo sguardo puntato al televisore mentre con le dita disegnava cerchietti immaginari sul petto del compagno e sorrideva, eccome se sorrideva, godendosi il momento.
-Sai…- disse piano –In realtà mi piacciono i suoi capelli bianchi, quasi come i tuoi, e i suoi fianchi robusti, come i tuoi…- e ci mise enfasi ad ogni “come i tuoi” sorridendo ad ogni sussulto che proveniva dal torace dell’altro. Si morse le labbra, inebriato dai pensieri malati che stava facendo e alzò il viso verso Mugendramon, occhi negli occhi. –Fasciati da un tubino nero aderente risalterebbero che è una bellezza…-
Ci mise qualche secondo a codificare quell’ultima frase, totalmente preso da quello sguardo languido, dalle movenze sensuali di Metalseadramon, da tutti gli accorgimenti presi da quest’ultimo per fargli abbassare la guardia e farlo arrossire come una dannata donnetta. Ma quando capì, saltò in piedi, facendo rovinare a terra l’altro drago.
-Adesso basta!- sbottò rosso in volto lasciando la stanza e sbattendo i piedi.
Avrebbe giurato, Metalseadramon, di vedergli fumare il cranio.
-Aspetta!- esclamò volando al suo seguito –Dai, scherzavo!! Voglio solo la tua voceeeee!- ringhiò gutturale.
-Sparisci o ti arpiono!-
-Mia triste anima solaaaaaa!!
-Finiscila o ti disintegro!! Gie dannato!!-

A stento Gie Kurogane trattenne uno starnuto.
-Salute.- borbottò assorto Mei Ryuuzaki agitandosi come un forsennato per scampare a una pioggia di proiettili virtuali.
-Grazie.- Gie tirò su col naso e aprì il fuoco in copertura dell’altro. Al termine del livello soffiò sulla canna della pistola e la ripose accanto alla console, esausto, mentre Mei gli porgeva dell’aranciata.
-Senti, per curiosità, di chi era quel vestito nero che hai ritirato ieri?-
Per poco il digiprescelto non si strozzò con la bibita e trattenne a stento la risata che sorse spontanea.
-Per la moglie di un amico… - disse compiaciuto –Voleva sperimentare qualcosa di nuovo…-
Scoppiò a ridere e, non capendo, Mei alzò le spalle ritenendo che, nonostante la giovane età, forse il suo Gie era stato colpito da demenza senile precoce oppure tutti quei videogiochi gli avevano dato alla testa, oppure semplicemente era sadicamente felice per uno dei suoi piani malefici ben riusciti.
Quando il giorno seguente, a Digiworld, vide il suo Metalseadramon contuso e ammaccato (e anche soddisfatto a modo suo) e Mugendramon che emanava un indifferente aroma di un non precisato quanto inebriante profumo marino capì che l’ultima ipotesi era quella giusta.


Note: Tutto è iniziato mentre guardavo La Sirenetta XD Ad ogni modo, i marmocchi in questione sono i figlioletti di Mugen e Metal, Gie e Mei sono i loro bambini prescelti e Ylenia è la sorella di Yama nella mia fic. Pinocchimon... beh, se non ci fosse lui non mi divertirei. Adoro fargliene combinare tante, ma ultimamente adoro molto di più terrorizzare Mugen. E, a proposito, con moglie Gie si riferiva a lui. Nonostante sia il suo digimon in qualche modo ci prende gusto ad assecondare Metalseadramon e i suoi piani malefici X°°°D
E' what if perché i due piccioncini sono ovviamente ritornati in vita e hanno messo la testa a posto, e poi è ambientata in un possibile futuro della mia fic Twins' War. Dico possibile perché Pie là corre dietro le gonnelle di Lady Devimon.


Ok, bacioniiii!!
   
 
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