Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: LuceCooper    28/12/2011    2 recensioni
-Sei disgustosa. - Brittany incrociò le braccia al petto gettando le chiavi sul divano avvicinandosi di qualche passo a me.
-Non ci credo, adesso te le porti a casa?.- Inarcò un sopracciglio continuando a fissarmi.
Mi passai una mano sul petto e poi sul cuore.
-Oh, quando la tua migliore amica ti dà il buongiorno così e sempre bello iniziare la giornata.- dissi ironica.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Brittany/Santana
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

-Largo, largo. Fatemi passare.- urlo mentre cerco di arrivare a Brittany.

Mi sento spingere da qualcuno e poi una mano posarsi sul mio sedere, mi volto ma ci sono troppi ragazzi per capire chi prendere a schiaffi.

Rabbrividisco al pensiero che un maschio mi abbia sfiorato, ma ritorno in me quando mi accorgo che a furia di spintoni sono arrivata sotto il bancone.

La musica riparte ed io sono obbligata a urlare.

-Britt!. Cosa diavolo stai facendo?. Scendi da lì.-

Continua a ballare non degnandomi nemmeno di uno sguardo. E quando muove il bacino piu’ sensuale del solito, un boato echeggia per tutto il locale.

Deglutisco e devo fare uno sforzo enorme per non unirmi a quelle urla e oltretutto sento che la vodka sta per salire, tanto che probabilmente tra qualche minuto sarò brilla. Ma non e mica un male. L’importante e non bere altro.

Sospiro ritornando all’attacco.

-Barbie, giuro che se non scendi da lì io…-

Vengo interrotta da un coro da stadio che mi incita a salire sul bancone insieme alla bionda. Mi volto verso tutti.

-Scortatevelo branco di trogloditi!.-

Riesco a farli zittire per qualche secondo.

-Adesso puoi scendere!.- ripeto per l’ennesima volta esasperata.

Chiudo gli occhi passandomi una mano sul volto, e sussulto quasi quando sento piu’ di un paio di mani sollevarmi.

Li riapro di colpo, ritrovandomi sul bancone insieme a Brittany.

-Oh, Santana ci sei anche tu!.- esclama alzando la voce piu’ del solito, strascicando alcune parole.

-Sapevo che saresti venuta alla mia festa.- si volta verso la folla alzando la mano per poi urlare un;

-Wooo!.-

Tutti la seguono a ruota imitando le sue mosse.

-O santo cielo.- borbotto sottovoce. –Cosa diavolo hai bevuto?.-

-Mh, non ricordo.- scoppia a ridere e poi si avvicina a me come se volesse raccontarmi un segreto.

-Forse sono ubriaca.- ride silenziosamente, posandomi una mano sulle labbra.

-Ma non dirlo a nessuno!.- sussurra.

La afferro per mano e sembra che quel gesto faccia andare su di giri tutti i maschietti, ma non gli do nessuna importanza.

-Ecco, sei ubriaca.- alzo gli occhi al cielo. –Perché hai bevuto cos’ tanto?. Lo sai che non lo reggi l’alcool. Ricordi quando alle superiori hai vomitato addosso a Rachel Berry?.- sospiro.

-Forse e meglio se torniamo a casa.- cerco di trascinarla giù ma sembra inchiodata alla superficie di legno.

-Oh, non rovinarci il party San!. – impunta i piedi atterra come una bambina viziata che gli e stato, appena, negato un giocattolo.

Inarco un sopracciglio e parte la canzone preferita della bionda.  S&M di Rihanna.

-O MIO DIO!.- spalanca gli occhi e sulle sue labbra spunta un sorriso di gioia.

-Io amo questa canzone!.- incominci a muoversi a tempo di musica.

-I Know i may be bad but i’m perfecty good at it.- canta carica di malizia, avvicinandosi a me.

-Na-na-na-come on!.- mi guarda negli occhi rimanendo vicina alle mie labbra.

-Come on!- urlano tutti in coro.

Poi mi volta le spalle e con il fondo schiena accarezza le miei parti basse, scendendo piu’ giù e risalendo con un movimento secco e sexy.

Fischi di approvazione e urli eccitati riempiono la discoteca.

L’afferro per un braccio costringendosi a voltarsi, accade così velocemente che la bretella del suo reggiseno cade giù.

-D’accordo Barbie hai fatto il tuo dannato balletto adesso possiamo andare!.- dico a denti stretti, esercitando una pressione eccessiva sul suo polso.

Sono furiosa con lei, con me con questo branco di cretini che ci stanno osservando.

Mi fissa per un attimo con espressione smarrita, liberandosi della mia stretta.

-Così mi fai male San.- si massaggia i polsi poi scoppia di nuovo a ridere.

-Hey fate bere la ragazza!.- urla qualcuno tra la folla.

-Forse si scioglierà di piu’ e la smetterà di rovinarci la festa.- concordò qualcun altro.

-Si, è una tale noia la mora.-

Mi avevano appena detto che ero noiosa?. Io?. Santana Lopez?.

Questo è troppo. Mi lascio sopraffare dalla mia parte non razionale chiedendo al barista una bottiglia di Gin.

Gin puro.

A quelle parole le urla di approvazione che erano tutte per Brittany, adesso,  erano per me.

Portai la bottiglia alle labbra, contando fino a tre prima di bere.

No, forse conterò fino cinque o dieci.

A un tratto, il dj stoppò di nuovo la musica e dal microfono urlò.

-Giù, giù, giù, giù.-

In pochi secondi tutti lo seguirono.

-Ti vogliamo vedere finire quella dannata bottiglia; giù, giù, giù.-

La stessa voce di prima, che incitava tutti a darmi coraggio.

Chiudo gli occhi e poggio le mie labbra sulla bottiglia. Non so per quanto posso resistere, so solo che la gola brucia e il mio fegato e pronto per lasciarmi.

Continua a bere finché non sento piu’ nulla scendere. Getto la bottiglia tra la folla, per poi pulirmi la bocca con il palmo della mano, non riesco nemmeno ad aprire gli occhi.

Ho bisogno di qualche secondo o minuto;  so solo che posso farcela e che non cadrò dal bancone.

Deglutisco, facendo una faccia disgustata accasciandomi un po’ giù.

Mi rialzo ben eretta spalancando gli occhi.

-Wooooo!.- urlo alzando tutte e due le braccia.

-E qui la festa?!.- gettando anche le scarpe tra la folla.

La musica riparte e il dj dal microfono urla un sì, insieme a tutto il locale.

-E QUI LA FESTA!?.- ripeto con lo stesso tono ridendo di gusto.

Ottengo la stessa risposta di prima con maggiore energia.

Brittany mi ruba di nuovo la scesa alzandosi leggermente il vestito e continuando a ballare come una forsennata.

Mi precipito a coprirla e questo manda ancora piu’ fuori di testa i ragazzi.

-Vogliamo un bacio!.-

-Bacio. Bacio. Bacio…-

Sorrido sorniona.

-Oh no!.- alzo le mani ammonendo tutti. –Voglio dire lei e la mia migliore amica e non potrei mai…-

-Quando ti hanno incitato a bere…- si passa una mano tra i capelli, gettando all’indietro una ciocca ribelle che le ricade sull’occhi destro.

-Hai bevuto un’intera bottiglia di…oh, non ricordo. Ma l’hai bevuta. – incrocio le braccia al petto corrugando le sopracciglia.

-Adesso che t’incitano a baciarmi non lo fai?. – sbuffa.

Poi la vedo barcollare, prontamente l’afferro attirandola di piu’ a me.

Mi gira la testa quando per un attimo i miei occhi incrociano i suoi. Poggia le mani sulle mie spalle avvicinando il suo viso al mio.

-Sei una tale noia San…- soffia contro la mia bocca.

Chiudo gli occhi, sentendo le sue labbra sulle mie.

Credo che percepisca la mia brama dal modo in cui gli stingo i fianchi, si struscia contro di me, fa in modo che le nostre lingue si sfiorino.

Aggancia le braccia attorno al mio collo facendo surriscaldare il tutto.

Faccio salire la mia mano un po’ piu’ su. Mi avvicino al suo collo, baciandolo e succhiandolo.

 

 

Siamo solo noi due nell’ascensore. Solo noi due e il desiderio, allora mi muovo veloce.

Un minuto prima e lei che mi bacia, e un minuto dopo sono io che la immobilizzo contro la parete. Con le braccia sopra la testa con il mio corpo che preme contro il suo.

La bacio e la mia lingua va oltre le sue labbra, esplorando e accarezzando la sua bocca.

Allento la presa su i suoi polsi e le mie mani scivolano su i suoi fianchi.

La porta dell’ascensore si apre, impaziente cerca le chiavi di casa che ha nella borsa trascinandomi poi dentro il nostro appartamento.

Continuiamo a baciarci fino ad arrivare nella mia camera. Mi spinge sul letto per poi ritrovarmi, non so come già nuda.

Ma così non va bene, lei ha il piacere di vedermi senza vestiti, ed io?. Anch’io voglio avere quel piacere.

Incitata dai suoi occhi, abbasso la cerniere sul fianco e il vestito scivola sul pavimento, rimanendo solo con un  minuscolo perizoma allacciato su i due lati da due fiocchi e un reggiseno, che cercando il gancio, mi appreso subito a togliere.

Il mio sguardo l’esplora tutta. Poso le mie mani su i suoi fianchi per attirarla vicino, per poi prendere i fiocchetti tra le dita, la sento sussultare quando riesco a sciogliere entrambi i nodi insieme, liberandola dall’ultimo pezzetto di stoffa.

Mi guarda con malizia, sedendomi sopra di me, bloccandomi i polsi con le sue mani ai lati del mio capo.

Ma non sono di certo abituata ad una posizione del genere, in un nano secondo ribaldo la situazione.

Poi gli faccio divaricare leggermente le cosce, sistemandomi con il viso tra loro per baciarla nel modo piu’ intimo possibile.

 

 

Qualcuno che non conosce le buone maniere, insiste nel suonare il campanello in modo alquanto fastidioso.

Decido che se aspetto qualche altro minuto va via, ma ho torna continua imperterrito a bussare.

Scatto dal letto e devo risedermi subito, quando mi accorgo che qualcosa mi ha trapassato il cervello.

Ah no, e solo un mal di testa atroce.

Un brivido mi percorre tutte il corpo, e mi accorgo di essere nuda.

Mi lamento e cerco qualcosa per coprirmi alla fine decido di farlo con il lenzuolo che ho sul letto.

-Arrivo!.- sussurro, quando bussa per l’ennesima volta.

Faccio scattare la serratura e mi ritrovo davanti Noah con un sorriso grande quanto una casa, nella mano destra due cappuccini e nell’altra un sacchetto bianco.

-Ma buongiorno raggio di sole.- usa il suo solito di tono di voce. Quello da; e bello prenderti per i fondelli.

-Potresti parlare piu’ piano?.- sobillo tra i denti tenendomi la testa tra le mani.

-Ho portato la colazione alla mia perdente preferita.- dice non dandomi retta.

Senza chiedere il permesso entra in casa poggiando il tutto sul tavolo per poi gettarsi sul divano, poi il suo sguardo vaga su tutto il mio corpo.

-Perdente?.- faccio eco stringendomi di piu’ nel lenzuolo comprendomi il piu’ possibile.

Si alza spalancando le braccia.

-Perché e tutti buoi qui?. Su apri le finestre, fa respirare questa casa, fa entrare la luce.-

-Fermati, ho mal di testa e non voglio avere nessun  contatto con il mondo esterno.-

-D’accordo perdente. Come vuoi.-

-La smetti di chiamarmi così?.-

Per un attimo mi ricordo chi sono, come mi chiamo, dove sono e del fatto che il giorno prima sono andata a ballare.

La sfida. Ma certo, mi chiama così perché avrò perso la sfida.

Io non mi sono fatta nessuno e lui chissà come mai sì.

Corro da lui.

-O santo cielo Puck!.- esclamo allarmata.

-Non ricordo nulla.- deglutisco a fatica. –Non ricordo nulla.- ripeto afferrandolo per il colletto della camicia.

-COSA DIAVOLO E SUCCESSO IERI SERA?.-

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: LuceCooper