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Autore: Soffiablabla_    28/12/2011    2 recensioni
Di certo non aveva mai amato i bambini, durante i primi anni di vita di suo figlio Draco non era stato molto presente, ma in quel momento si ritrovava con un Marmocchio a cui badare. Lo avevano incastrato per bene, quei due ragazzini pestiferi –che poi, altri non erano che il suo ‘amato’ figliuolo e quella scema di sua moglie-, ad assegnargli il ruolo di babysitter ancora una volta.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lucius Malfoy, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Comodamente seduto sulla sua costosissima poltrona di pelle, un uomo sorseggiava con fare annoiato un bicchiere di vino bianco. Bianco come i suoi lunghi capelli, che una volta erano stati biondissimi e lucenti. I segni che il tempo aveva lasciato erano chiaramente visibili sul volto di Lucius Malfoy, oltre alla chioma canuta, infatti, aveva anche due profondissime occhiaie che ormai da parecchio contornavano i suoi occhi di un grigio troppo spento.
Di certo non aveva mai amato i bambini, durante i primi anni di vita di suo figlio Draco non era stato molto presente, ma in quel momento si ritrovava con un Marmocchio a cui badare. Lo avevano incastrato per bene, quei due ragazzini pestiferi –che poi, altri non erano che il suo ‘amato’ figliuolo e quella scema di sua moglie-, ad assegnargli il ruolo di babysitter ancora una volta.
Lucius non si era mai dimostrato un padre eccellente, tuttavia sapeva cosa era bene e cosa no, per suo figlio. E quella Sanguesporco di certo non lo era. 
Alla fine della Seconda Guerra Magica, era riuscito a risparmiarsi Azkaban proprio grazie alle abilità giuridiche di sua nuora, ma non lo avrebbe mai ammesso, pur non di meno non era riuscito ad impedire che suo figlio la sposasse poche settimane dopo il processo. Quando glielo avevano comunicato sentiva che dieci anni della sua vita scivolavano via, mentre la consapevolezza che quello non era un semplice incubo si faceva strada dentro di lui. 
“Padre, mi sposo!” aveva esordito Draco,una mattina di circa 3 anni prima.
All’inizio Lucius era tutt’altro che scontento, sprizzava gioia sapendo che presto l’ultimo erede dei Malfoy avrebbe messo su famiglia, ma l’euforia si esaurì tutta d’un tratto quando gli venne rivelato il nome della futura sposa.
“Uaah” un vagito riscosse L’uomo dai suoi cupi pensieri, e gli fece capire che suo nipote, Lucius Malfoy Junior, si era appena svegliato. Stancamente si alzò in piedi, posò il calice di vino sul tavolino accanto e si portò davanti la culla del bebè: aveva appena un anno, ma ancora non si decideva a parlare, strano a dirsi, visto che sua madre –purtroppo- non stava zitta un attimo. Muoveva i braccini verso l’alto e sbadigliava sonoramente con la bocca ancora impastata di sonno. Si calò verso di lui e lo sollevò allungando le mani, con disappunto del piccolo, che si sarebbe volentieri accoccolato sull’ampio petto del nonno. Lo osservò bene, come mai aveva fatto prima di allora, notando con fierezza che gli occhi di LJ erano grandi e plumbei, come i suoi e quelli di Draco
“Hai uno sguardo intelligente, Marmocchio!” disse ridacchiando, e per tutta risposta ricevette solo una pernacchia e una smorfia che assomigliava tanto a… un ghigno?
Rimase perplesso di fronte alla precocità del nipote, era possibile dimostrare già a quell’età i segni di un Malfoy? Scosse la testa e tornò a sedersi sulla poltrona di pelle, sistemando il bambino sulle sue ginocchia. 
LJ aveva intanto preso tra le manine la cravatta del nonno, e la tirava a sé per metterla in bocca
“Eh no! La cravatta no!”pensò di aver usato un tono troppo brusco, ma rimase sinceramente offeso quando il suo nipotino scoppiò in una fragorosa risata. Gli accarezzò la testolina, e passò le dita tra quei ricci folti e indomabili –chissà da chi avrà preso, considerò sarcasticamente-, di un biondo molto più scuro di quelli che una volta erano i suoi. Prese di nuovo il calice in mano, e fece per portarselo alle labbra, quando sentì che il Marmocchio aveva lasciato perdere la cravatta, perché la sua attenzione era stata attirata da quella sostanza liquida e dorata
“Tuo Padre mi torturerebbe e tua madre mi darebbe senza dubbio il colpo di grazia, se ti facessi bere questo” disse indicando il bicchiere, intanto il piccolino lo ascoltava assorto, come incantato, così continuò.
“Sei fortunato, Marmocchio, hai dei genitori che ti amano più della loro stessa vita. Io non sono mai stato un buon padre, ma ti prometto che sarò il nonno migliore di tutti!” parlò in tono solenne, poi lo strinse e gli baciò la fronte con dolcezza. Istintivamente il bambino si aggrappò alla sua camicia e chiuse gli occhietti, emettendo un altro sonoro sbadiglio. Lo cullò un po’ tra le sue braccia, poi si sistemò meglio sulla poltrona continuando ad accarezzare la chioma del bambino, che dormiva di già.
Qualche ora dopo, una coppia di giovani innamorati fece ingresso a Malfoy Manor mano nella mano, e rimase intenerita dalla scena di Lucius Senior e Lucius Junior che se la dormivano alla grande nel salotto.
Delicatamente Hermione prese suo figlio tra le braccia, mentre Draco andava a svegliare suo padre: “Papà, grazie per aver tenuto il piccolo, noi adesso torniamo a casa. Buonanotte” 
“Sì, sì… Buonanotte!” rispose Lucius ancora frastornato mentre si rimetteva a sedere e guardava la giovane famiglia che si smaterializzava.
Si passò una mano sul petto, sentendo la mancanza di quel corpicino caldo che vi aveva riposato, e sorrise quando con le dita arrivò a toccare la cravatta, ancora umida di saliva del suo Marmocchio.
  
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