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Autore: I n o r i    28/12/2011    10 recensioni
Lucy Heartphilia si trasferisce a Magnolia nell'inverno dei suoi sedici anni. Ormai abituata a cambiare città o perfino paese da quando ha ricordo, s'impone di rispettare la sua personale ed anche più importante regola: non affezionarsi a nessuno.
Questo, ovviamente, finché non inizia a frequentare la Fairy Tail High School! Amori, amicizie e momenti colmi di gioia l'aspettano...ma la sua nuova e divertente vita potrà durare per sempre?
Enjoy it! :)
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Levy McGarden, Lucy Heartphilia, Natsu
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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<< Haaappy, vuoi smetterla di sgraffiarmi?! >> Esclamò prendendo in braccio il piccolo gatto blu.

Quest'ultimo miagolò e si agitò, cadendo così dalle braccia della bionda e andando a finire sul morbido letto sul quale era seduta la ragazza.

Lei sbuffò. Quel gatto si faceva toccare solo e unicamente da Natsu.

<< Lu! Vieni ad aiutarmi, ti prego! >> Si lamentò appunto il ragazzo, in quel momento seduto sul pavimento e con un quaderno davanti agli occhi.

<< Natsu...ti ho già aiutato a svolgere i primi tre esercizi, almeno l'ultimo prova a farlo da solo. >>

Lui, dopo queste parole, si accasciò sul pavimento. << Stupida matematica. >>

Lucy sospirò per la seconda volta, vedendo quella scena. << Portami il quaderno. >>

Gli occhi di Natsu si illuminarono. << Sei la migliore, Lu! >> E detto questo si buttò sul suo letto, facendo quasi cadere la biondina. << E stai attento! >> Urlò lei, irritata, prendendogli il quaderno dalle mani.

Quella roba non poteva essere considerata matematica. << Che diavolo..? Come diavolo hai fatto a passare quest'anno, Natsu?! >> Chiese, voltando la testa verso il ragazzo sdraiato accanto a lei.

<< Perché sono un genio! >>

Lucy alzò un sopracciglio.

<< Piuttosto, perché dobbiamo svolgere i compiti durante le vacanze?! Le vacanze non sono fatte apposta per non andare a scuola?! >> Chiese il ragazzo, cominciando a giocherellare con una ciocca di capelli biondi.

<< Invece di porti queste domande faresti bene a finire tutti i compiti prima dell'inizio della scuola. >> Rispose lei, cercando di capire le cose scritte sul quaderno del suo fidanzato.

<< Sei noiosa, Lu. >> Disse, avvicinandosi di più alla bionda. << Io avevo intenzione di fare altro oggi pomeriggio. >>

E così prese il quaderno dalle mani di Lucy e lo buttò sul pavimento, prima di salirle semplicemente sopra.

Le toccò nuovamente i capelli, cominciando a baciarla. La baciò dappertutto, partendo dal collo e arrivando fino al seno, coperto dalla canottiera verde della ragazza.

Il ventilatore sopra di loro girava ininterrottamente, ma questo non riusciva comunque a rinfrescare la pelle di Natsu, che in quel momento bruciava come non mai.

<< Natsu.. >> Lucy gemette, quando lui, con un po' di esitazione, infilò la mano all'interno della sua maglietta. Percorse con le dita calde il bacino della ragazza fino ad arrivare...

<< Devo andare in bagno! >> Affermò infine lei, bloccando la mano del ragazzo e sfilandola da sotto la maglia.

<< Proprio adesso?! >>

<< Si! >> Si alzò velocemente e si diresse verso il bagno, a pochi metri dalla camera del ragazzo.

Entrò e si chiuse la porta alle spalle, poggiando poi la schiena contro di essa.

Che diavolo le era preso? Cos'era quell'ansia che aveva sentito qualche attimo prima?!

Cercò di calmarsi, facendo respiri profondi.

Poi, dopo aver smesso di ansimare, si avvicinò al lavandino per sciacquarsi il viso accaldato.

Nel mentre dette anche un'occhiata fugace allo specchio davanti a lei: le sue guance erano rosse e la sua fronte sudata.

Non riusciva a capire il motivo di tutto ciò. Si era già ritrovata in una situazione come quella insieme a Natsu, eppure quella volta non aveva avuto una reazione simile. Anzi, ricordava molto bene che se suo padre non li avesse interrotti si sarebbero spinti molto, molto oltre i baci passionali.

Eppure adesso, a mente lucida, solamente l'idea di fare una cosa del genere la faceva semplicemente trasalire.

Forse aveva paura. Si, forse aveva solo paura.

Lei, in fondo, non aveva neanche un briciolo di esperienza. Invece Natsu...

Scrollò la testa, cercando di togliersi quel pensiero dalla mente.

Il fatto che lui fosse già stato fidanzato una volta, prima di mettersi con Lucy, non era più saltato fuori dopo la prima volta che ne avevano parlato. Perciò lei non poteva di certo sapere fino a che punto era arrivato Natsu con la sua precedente ragazza.

Si morse il labbro inferiore con i denti. Solamente pensare a quell'ipotesi le provocava una stretta dolorosa allo stomaco. Non avrebbe mai avuto il coraggio di chiedere tutto al diretto interessato, però...

<< Lu...devo andare al bagno anche io. >>

Il richiamo di Natsu la risvegliò, e lei sobbalzò, sentendo quella voce provenire da dietro la porta.

<< Esco subito! >> Così si sciacquò velocemente il viso.

Mise una mano sulla maniglia e prima di aprire esitò, presa dal panico.

“Di certo non mi aggredirà appena aprirò. Calmati Lucy, dai.”

Chiuse gli occhi ed aprì velocemente, ritrovandosi il ragazzo davanti.

Quando tirò su le palpebre la prima cosa che notò-sarebbe stato impossibile non notarli- furono i pettorali di Natsu in bella mostra. Forse era lei che doveva controllare i propri istinti, a questo punto.

<< Perché ti sei spogliato?! >> Chiese agitata, chiudendo nuovamente gli occhi.

Non era la prima volta che vedeva Natsu mezzo nudo, ma in quella situazione questo fatto l'agitava non poco.

<< Mi sono solo tolto la maglia. Sono sudato, vado a farmi una doccia. >> E detto ciò scavalcò la biondina ed entrò dentro il bagno, chiudendosi la porta alle spalle.

Lucy a quel punto riaprì gli occhi.

Stupida, era solo una stupida.

Sospirò e si diresse verso la camera di Natsu. Quando arrivò la prima cosa che vide fu il letto disfatto. Ci si tuffò letteralmente sopra e inspirò l'odore che emanavano quelle lenzuola bianche, abbracciando il cuscino. L'odore di Natsu. Forse anche lei, oramai, emanava quell'odore. Sorrise a quel pensiero. Era diventata un'abitudine baciarsi, restare abbracciati per ore, toccarsi...cercarsi.

Ed era quindi normale che entrambi sentissero l'esigenza di qualcosa di più.

L'unica cosa che quindi doveva fare era mandare a quel paese tutte le sue paure e le sue insicurezze.

Purtroppo era più facile a dirsi che a farsi.

Risollevò il volto, per prendere aria. Sul pavimento notò il quaderno di matematica di Natsu, lasciato li a prender polvere come tutto il resto del suo materiale scolastico.

Lo prese e lo osservò con attenzione. La scrittura di Natsu era buffa e ridacchiò, vedendo alcuni disegnini agli angoli delle pagine.

Così, dopo aver ispezionato bene il quaderno, decise di finire gli esercizi di matematica, tanto per passare il tempo finché lui non fosse tornato.

Si mise alla ricerca della penna con cui il ragazzo stava scrivendo poco prima, ma tra tutto quel disordine era completamente una missione impossibile trovare un oggetto così piccolo.

Perciò cominciò a guardare all'interno dei cassetti del comodino accanto al letto.

<< Ah! Eccola! >> Prese la prima penna che le capitò sotto gli occhi, e dopo ciò fece per richiudere il cassetto, quando qualcosa la bloccò. Sbarrò gli occhi, vedendo delle foto dentro al cassetto.

Ne prese una in mano: rappresentava Natsu e Gray, forse qualche anno prima, vista la divisa scolastica delle medie che indossavano entrambi. Natsu aveva i capelli più corti ed era anche visibilmente più gracile. Sorrise intenerita, prendendo le altre foto li presenti e sedendosi sul letto.

Le guardò una per una. Dovevano essere state prese da un album di foto delle scuole medie che avevano frequentato Natsu e gli altri.

Scoppiò a ridere, appena vide una foto che ritraeva Levi-chan e Gazille in atteggiamenti intimi.

Chiunque l'avesse scattata era un vero e proprio pervertito.

Le spuntò un sorriso malinconico poi, osservando una foto di gruppo. C'erano tutti, perfino Mira, la sorella maggiore di Elfman.

Forse era un po' invidiosa, dopotutto. Avrebbe voluto esserci anche lei insieme a tutti loro. Avrebbe voluto essere felice come loro...con loro.

Sospirò e passò alla foto successiva.

Una ragazza. Per un istante le passò per la mente il volto di Mirajane, solo con i capelli più corti.

Era una ragazza veramente bellissima: albina, occhi chiari, snella e con una pelle bianchissima.

Messa in quella posizione le ricordava le bambole di porcellana che sua madre amava tanto.

Stava seduta sotto un albero, quella ragazza, e rideva. Si, un sorriso splendente a trentadue denti.

Sembrava veramente felice. E perfetta. La trovava perfetta.

<< Allora Lu, che combini? >> Chiese Natsu, destandola per la seconda volta dai suoi pensieri e costringendola a guardarlo. Si era seduto sopra il letto e lei non se n'era neppure accorta.

Si era cambiato, adesso indossava una maglietta bianca e un paio di jeans che gli arrivavano fino alle ginocchia. Profumava di lavanda.

<< Oh, stavo guardando- >> Ma fu costretta ad interrompere le sue parole sul nascere, vedendo Natsu prenderle con forza la foto che stava stringendo fra le mani.

<< Dove l'hai trovata questa?! >> Chiese poi lui, visibilmente irritato. Aveva gli occhi sbarrati.

<< B-beh, stavo cercando una penna ed ho trovato alcune foto dentro ad un cassetto. E c'era anche questa. >> Spiegò quindi, non capendo la reazione strana del suo fidanzato.

Lui rimase in silenzio qualche secondo, guardando la foto che in quel momento stringeva fra le mani.

<< Natsu.. >> Lo richiamò Lucy, sempre più confusa dal suo atteggiamento.

Poi, notando lo sguardo che il ragazzo stava rivolgendo alla foto si pose una domanda.

<< Chi è quella ragazza? >> Chiese quindi al diretto interessato.

Lui rialzò lo sguardo e guardò la biondina.

<< è.. beh..lei è.. >> Cosa gli prendeva adesso? Perché sembrava così sconvolto dopo aver visto quella foto?

Una ragazza. Lucy non aveva mai visto quella ragazza. Forse si era trasferita. Forse...

<< è Lisanna. >> Ammise infine Natsu, riabbassando lo sguardo.

 

 

Lisanna. Per un attimo le tornarono alla mente gli avvenimenti di qualche mese prima, il primo dialogo che ebbero sulla ex ragazza di Natsu. Lisanna.

<< A-ah...capisco... >> disse poi, visibilmente a disagio.

Che avrebbe dovuto fare in una situazione del genere? Era decisamente sorpresa.

La consapevolezza che ci fosse stata un'altra ragazza nella vita di Natsu prima di lei...quella consapevolezza ce l'aveva già. Ma vedere la sua immagine li, sotto ai suoi occhi...era come se in quel momento la presenza di Lisanna fosse diventata tangibile. Perché, in fondo, nel cuore di Natsu la sua presenza c'era sempre stata.

<< L-le rimetto apposto. >> E dicendo ciò il ragazzo prese le foto una per una e le ripose dentro ad un cassetto qualunque.

Poi si risedette sopra il letto, guardando la sua ragazza. Doveva dire qualcosa. Si vedeva che Lucy era rimasta senza parole.

<< Ecco... >>

<< Era bellissima. >> Disse poi improvvisamente l'altra, rialzando lo sguardo e incatenando i suoi occhi a quelli di Natsu.

<< Parlami di lei. >>

Lui restò un attimo a corto di fiato. << C-cosa? >> Forse non aveva capito bene.

<< Parlami di Lisanna. B-beh, se te le senti, ovviamente. >> Precisò poi la bionda.

Natsu la guardò stranito. Si sarebbe aspettato di tutto all'infuori di quello.

Parlare di Lisanna non gli faceva più male, oramai. Forse gli provocava solo una forte nostalgia.

Era sempre malinconico parlare di un amore perduto.

<< Perché? >> Le chiese, grattandosi una guancia.

Lucy sembrò rifletterci un po' su. << Forse sono solo curiosa. Volevo sapere com'era...la persona che ti ha rubato il cuore. >> Rispose sinceramente.

Si, forse era solo curiosa e desiderosa di sapere. Non era mai sazia, lei, per certe cose.

Non aveva intenzione di competere con una persona che ormai non c'era più, questo mai. Voleva solo sapere.

<< Ecco...Lisanna era...Lisanna rideva. Si, Lisanna rideva sempre. E la sua risata era contagiosa, sono sicuro che tutti la ricordano. La sua risata ti rimaneva vivida nella mente. Era una persona che riusciva a fare amicizia con facilità, era solare, riusciva a darti forza in ogni occasione. >> Detto questo ridacchiò, prima di continuare. << Era anche molto ingenua e si fidava facilmente delle persone...Lisanna. >> Concluse il discorso quando vide un sorriso malinconico disegnato sul volto di Lucy.

Forse aveva parlato troppo.

 

<< La dovevi amare davvero molto, eh? >> Chiese la bionda, guardandolo negli occhi.

Nonostante stesse sorridendo, lei era riuscita a percepire tutta la sofferenza di Natsu nel pronunciare quelle parole.

Lui annuì, abbassando lo sguardo.

Lucy non poté far altro che abbracciarlo, nonostante la stretta al cuore provocatagli da quell'ultima affermazione.

Lo strinse forte a sé, per colmare quel vuoto che sentiva fra di loro.

Lei non sarebbe mai riuscita a prendere il posto di Lisanna nel suo cuore, lo sapeva bene.

Ma l'unica cosa che poteva provare a fare era renderlo felice, solo questo. Voleva che sorridesse sempre, voleva che scherzasse, ridesse, si picchiasse con i suoi amici.

Voleva che la baciasse, che la toccasse...voleva che l'amasse, in tutti i sensi.

Voleva che l'amasse quanto aveva amato Lisanna.

 

<< Ti amo, Lucy. >>

<< Ti amo, Natsu. >>

 

La ragazza sussultò, e rimasero entrambi a bocca aperta. L'avevano detto insieme.

Era la prima volta che si dicevano quelle due paroline, e l'avevano fatto contemporaneamente.

Era ironico, dopotutto.

Lucy slegò l'abbraccio e scoppiarono a ridere entrambi, guardandosi negli occhi.

 

Poi, con facilità, Natsu prese il mento di Lucy e avvicinò i loro visi, baciandola. La baciò dolcemente, cosa strana da parte sua. Lui era un tipo irruento e passionale, alla fine.

La ragazza l'abbracciò di nuovo, sedendosi sopra di lui e facendolo piano piano sdraiare.

Ma la situazione si capovolse velocemente, quando Natsu, smosso da un fuoco che stava pian piano crescendo dentro di lui, si levò la maglietta e la buttò con decisione sul pavimento della stanza, per poi far sdraiare la bionda sotto il suo corpo.

Dopodiché si guardarono intensamente qualche secondo.

Lui stava solo aspettando un tacito cenno della ragazza che gli facesse capire che poteva continuare senza preoccuparsi. E lei, capite le sue intenzioni, annuì, leggermente imbarazzata.

L'ansia le stava divorando lo stomaco, eppure non sentiva il bisogno di scappare in quel momento.

Voleva che Natsu fosse suo, suo e di nessun altro. Forse era un pensiero egoista, ma lei lo voleva, lo voleva in tutti i sensi.

Quando sentì le mani del ragazzo impossessarsi del suo seno ormai nudo sussultò. Un brivido le attraversò il corpo, guidato da un piacere che mai aveva provato. Un piacere sconosciuto, ma che la faceva stare bene.

Natsu ghignò, sentendo qualche gemito soffocato provenire dalla ragazza sotto di lui.

Poi, con audacia, si tolsero entrambi gli ultimi indumenti che ancora coprivano i loro corpi accaldati.

Erano nudi. Erano completamente nudi.

In quel momento Lucy stava dando tutta se stessa alla persona che amava. Sorrise a quel pensiero.

L'amava, l'amava da impazzire.

Incrociò le braccia attorno al suo collo e l'attirò a sé con dolcezza, facendo incontrare le loro labbra.

Lui, ancora indeciso sul da farsi, cominciò a riempirla di baci dappertutto, facendole qualche volta il solletico, e provocandole qualche volta piacere.

 

Si esplorarono, quel pomeriggio. Si esplorarono entrambi con attenzione e con precisione, prima che si unissero e diventassero una cosa sola.

Natsu la penetrò lentamente, cercando di non essere troppo violento.

E Lucy si morse un labbro, stringendo più forte le gambe a quelle del ragazzo e nascondendo il viso nell'incavo del suo collo, per non far vedere la smorfia di dolore che si era creata sul suo volto.

Ma dopo poco divenne tutto più semplice e naturale.

I loro corpi, incastrati tra loro, si muovevano ad un ritmo regolare.

<< Restiamo insieme per sempre, Lu. >> Queste furono le parole che riuscì a dire Natsu, mentre la sua voce veniva spezzata dai gemiti.

La bionda annuì, sentendo il suo respiro sulle proprie labbra.

<< Promettimelo. >>

<< Te lo prometto, Natsu. >>

 

 

 

 

Il 20 Agosto dei suoi sedici anni Lucy perse la verginità. No, la donò alla persona che amava, alla persona con cui sognava di passare il resto della sua vita.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

<< Sono tornata! >> Esclamò, aprendo la porta di casa.

Lo diceva ogni volta, nonostante non ci fosse mai nessuno a darle il benvenuto.

Per poco non le prese un colpo, quando, dopo essere entrata in cucina, vide suo padre seduto al tavolo con la sua solita espressione seria sul volto.

Era strano trovarlo a casa prima dell'ora di cena.

<< Ah, ciao. >> Lo salutò, versandosi dell'acqua in un bicchiere.

Negli ultimi tempi era diventata meno fredda nei suoi confronti, anche se lui non si meritava per niente il suo saluto.

<< Che ci fai a casa così presto? >> Chiese, appoggiando la schiena al frigorifero e portandosi il bicchiere alla bocca.

 

<< Dobbiamo trasferirci, Lucy. >>

Dopo quelle parole, l'unico rumore che Lucy riuscì a percepire fu quello del bicchiere che dalle sue mani andò ad infrangersi contro il pavimento, rompendosi così in tanti piccoli pezzi.

Proprio come il suo cuore.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ta daaaan! Ed ecco a voi il decimo capitolo! :D

Facciamo che questo è il mio regalino di Natale per voi (non contiamo quei pochi giorni di ritardo, su su xD)

Che dire, penso che tutte voi ormai aspettavate un capitolo come questo. Spero di non avervi deluso, soprattutto per quella scena. Mi sono impegnata tantissimo per scriverla, perciò spero che non sia venuta una totale schifezza >.<

Detto questo, vi ho lasciato con un gigantesco punto in sospeso, eh? (Sono proprio crudele!)

Beh, verrà svelato tutto nei prossimi capitoli, quindi cercate di aspettare solo un altro po', se ne avete ancora voglia.

Infine voglio scusarmi per una cosa: avrò riletto in capitolo centinaia di volte, e mi sono resa conto che Natsu è dannatamente OOC. La cosa mi ha turbata non poco, ma nonostante aver cancellato e riscritto ventordicimila volte alcune parti del capitolo, questo è stato il meglio che ho saputo fare.

Perdonatemi, odio rendere i personaggi OOC ma purtroppo non sono riuscita ad evitarlo.

Concludo dicendo che forse dovrete aspettare un bel po' di giorni prima del prossimo aggiornamento, dato che subito dopo Capodanno ho intenzione di dedicarmi allo studio in tutto e per tutto. Ma il tempo per voi lo troverò sempre, quindi abbiate un po' più di pazienza. (Ne avete giù tantissima, lo so, mi dispiace tanto ç__ç)

Vi ringrazio di cuore, per tutto.

Un bacio <3

  
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