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Autore: Cardillina    14/08/2006    3 recensioni
Una giornata stupenda, una giornata particolare da trascorrere con la persona che si ama... La storia di una ragazza (io) e del suo amore lontano che....
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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San Valentino con Barry Watson

San Valentino con Barry Watson

 

Premetto subito che non conosco assolutamente Barry Watson (magari lo conoscevo!!!). Questa mia storia è composta di un solo capitolo. Ho fatto riferimento a un sogno che ho fatto un paio di notti fa, nel quale i protagonisti eravamo io e lui, così ho deciso di scriverla con l’aggiunta di qualche modifica. Spero vi piaccia, ma soprattutto recensite…

 

 

Quella era una mattina come tante, ancora una giornata trascorsa senza il mio fidanzato, senza il mio adorato Barry. Era San Valentino e per quella giornata avevo deciso di rimanere a casa, non sopportavo vedere tutte quelle coppiette di innamorati, loro si divertivano e io soffrivo perché lui era lontano e di certo non poteva raggiungermi per una giornata. Così mi alzai più assonnata che mai, come al solito mi preparai e mi recai a scuola. Le prime 3 ore sembravano non finire mai: prima ora: FILOSOFIA il prof si mise a spiegare Aristotele, una vera tragedia e bel modo di cominciare la giornata;

seconda ora: LATINO ci mettemmo un’ora intera a correggere una stupida versione di Cicerone, ero sfinita;

terza ora: MATEMATICA che vera pesantezza visto che la prof si era messa a spiegare analisi matematica che era veramente difficile.

Finalmente era arrivata l’ora della ricreazione e poi la giornata sarebbe stata meno pesante visto che dopo avevamo RELIGIONE E INGLESE la cui lezione doveva essere tenuta da un ragazzo americano insieme alla prof. Pare che questo ragazzo era venuto a Potenza per fare delle commissioni e la prof gentilmente gli avrebbe chiesto di tenere una lezione in classe nostra e che lui abbia accettato. Uscii dall’aula e mi affacciai al balconcino. Non potevo crederci… cosa vedevano i miei occhi? Era proprio Barry, bellissimo come sempre. Scesi giù, ma non feci a tempo a corrergli incontro che venne accerchiato da una schiera di ragazze impazzite: non era possibile, no! Mi innervosii e feci per andarmene quando mi sentii bloccare da dietro. Mi voltai, non era possibile, si era divincolato da tutte quelle fan impazzite per venire da me. Balbettai il suo nome, ancora incredula, erano sei mesi che non lo vedevo, il mio cuore batteva come un orologio impazzito. Mi trascinò fuori nel giardino e fatto attenzione che non c’era nessuno avvicinò lentamente il suo viso al mio e mi disse:” Amore mio, mi sei mancata tantissimo, non sai da quanto tempo aspettavo questo momento”. E mi diede un bacio. Io rimasi ancora con gli occhi aperti per capire se era un sogno o no, ma non lo era, era tutto reale. Lui dopo qualche secondo si staccò e mi chiese se c’era qualcosa che non andava, ma io feci di no con la testa e gli sorrisi. Lui così prese il mio volto tra le sue mani e mi baciò di nuovo, questa volta con più trasporto e io feci lo stesso. Quel bacio era interminabile, sembrava non finire più, solo il suono della campanella riuscì a separarci. Lui così mi disse:”Non preoccuparti, oggi pomeriggio verrò a prenderti e staremo tutto il tempo possibile insieme”. E così cacciò un mazzolino di fiori e mi disse:”Buon San Valentino”. Mi diede un altro bacio a fior di labbra e poi se ne andò. Nella lezione successiva non feci altro che pensare a lui, al suo bacio appassionato e a quel piccolo mazzo di fiori. Nella lezione seguente successe una cosa imprevedibile che proprio non mi aspettavo. Il ragazzo americano che doveva tenere la lezione insieme alla prof era Barry. Quando entrò in classe in classe non potevo credere ai miei occhi. E così passò anche l’ultima ora, era incredibile, non mi aveva nemmeno avvisata. Anche io comunque avevo a mia parte di colpa visto che per quei dieci minuti che ero stata con lui non ero riuscita a spiccicare una parola.

Tornata a casa pensai che non gli avevo comprato nemmeno un regalo, forse una scatola di cioccolatini poteva andare bene. Così nel presto pomeriggio mi recai nel negozio dove facevano la cioccolate più buona e ne comprai un pezzo a forma di cuore con sopra incisi i nostri nomi. Arrivò presto l’orario in cui venne a prendermi, erano le 18:30, non stavo più nella pelle. Quando scesi le scale di casa, non feci nemmeno in tempo a salutarlo che mi abbracciò fortissimo; con quell’abbraccio mi fece sentire tutto il suo calore. Anch’io lo ricambiai, era bellissimo, avrei voluto rimanere così per l’eternità e stare con lui mi faceva sentire bene. Gli diedi il mio regalo, lui lo aprì e mi sorrise; poi mi diede un bacio per ringraziarmi. Così lo portai a fare un giro per il paese visto che lui non lo conosceva. Era tutto stupendo, camminavamo mano nella mano come due persone qualsiasi e non come se lui fosse una grande star. La sera andammo a cena fuori, a lume di candela, era tutto così romantico. Volevo che questo momento magico non finisse mai. Ma era arrivato il momento di lasciarci. Io mi misi a piangere ma lui mi abbracciò forte forte e mi disse:”Amore mio, oggi ho trascorso delle ore bellissime con te, e anch’io vorrei tanto che il tempo si fermasse in questo istante per poter vedere in eterno i tuoi occhi, ma non è possibile. Non piangere, ti prometto che appena posso tornerò o magari verrai tu in estate a trovarmi”. Così dicendo mi abbracciò, e poi prese il mio volto tra le sue mani e lentamente i nostri visi si avvicinarono; ci baciammo intensamente come non lo avevamo mai fatto. Dopo qualche minuto così ci staccammo, ci riabbracciammo da capo e poi lui se ne andò…. Chissà quando lo avrei rivisto….

 

FINE

  
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