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Autore: _Haily_    29/12/2011    4 recensioni
Il cellulare venne preso da quella mano grande che si ritirò sotto le coperte.
-'Pronto...'- una voce roca,assonnata, la voce adulta di un ragazzo.
-'Pronto un corno! Ma ti rendi conto di che ore sono?'- la voce incavolata di una ragazza urlava dall'altra parte del telefono.
-'Ma che cazzo rompi a quest'ora del mattino Tatsuki?'- la sua voce divenne più aggressiva.
-'Hei bello...non mi fare incazzare! Dovevamo incontrarci al bar un'ora e mezza fa! Avevamo detto puntuali! e tu..sei ancora bello bello sotto le coperte?! Grimmjow non cambi mai!'-
Genere: Angst, Slice of life, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jaggerjack Grimmjow, Neliel Tu Oderschvank, Nnoitra Jilga, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Premessa: Salve baldi giovani! Avete passato un bel natale? Intanto che attendiamo la fine dell'anno io posto il mio capitolo, che sarà l'ultimo di questo anno *-*
In questo capitolo si salta da una parte all'altra della storia! E pian piano viene a galla il passato di Neliel, con l'entrata in scena (anche se per poco) di Tesla <3
Non spoilero nient'altro e vi lascio alla lettura!
E vi auguro un Felice anno nuovo! ci si risente il prossimo anno XD

Capitolo 8
Promesse
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Grimmjow odiava che qualcuno lo disturbasse, proprio nei momenti meno opportuni, soprattutto se era in compagnia di una ragazza.
Aprì la porta pronto a fare una sfuriata delle sue.
Ma non fece in tempo ad aprire che venne travolto.
-Heilà Grimmjow!- si ritrovò la faccia di Kaien tutto sorridente vicinissima alla sua.
-Ma che caz...-
-Dai bello non stare lì impalato.- Ichigo si fece spazio entrando nell'appartamento.
-'Sera...- la piccola Rukia lo seguì.
Ulquiorra entrò tranquillamente senza nemmeno salutare, dietro di lui Orihime e Tatsuki con in mano borsine della spesa.
-Scusa l'intrusione Grimmjow...forse avremo dovuto avvisarti.- Orihime cercò di scusarsi.
-La vita privata per voi non esiste vero?-
-Oh su non fare la vittima adesso!- replicò Tatsuki.
-E poi campione...vuoi metterti qualcosa addosso?!- lo annusò.
-Cristo puzzi anche!-
-Senti carina io lavoro, non mi gratto certo il culo!-
-Comunque abbiamo portato qualcosa da mangiare...come ai vecchi tempi.- Inoue mostrò le borsine, piene di cose da mangiare.
Intanto Kaien, Ichigo e Rukia si erano seduti davanti alla tv e avevano accesso la Play Station.
-Non eri tu che avevi detto 'Questa è anche casa VOSTRA, venite quando volete!'- Ichigo prese in mano un joystick.
-Si ma tanto tempo fa! Casa mia non è più una sala giochi!-
-Ah giusto...adesso è un bordello vero?- Tatsuki non aveva certo peli sulla lingua.
Ulquiorra si era seduto sul divanetto, spostando schifato tutto quello che c'era sopra, come se fosse spazzatura.
Kaien aveva rovistato tra i cassetti dove Grimmjow teneva i giochi della PS. Tutti facevano come se fossero a casa loro.
Tra tutto quel baccano, Neliel si affacciò dalla porta che dava sul soggiorno, divertita nel vedere amici così affiatati.
-Tatsuki vieni in cucina che prepariamo la cena...- Orihime che si stava dirigendo in cucina venne sorpresa nel vedere quella ragazza dai lunghi capelli verdi.
-Hei!- le sorrise Neliel.
Tatsuki nel notare che l'amica era rimasta imbambolata sull'uscio della cucina si voltò, notando una ragazza che le era familiare.
-Oh? Grimmjow vedo che eri in compagnia.-
Grimmjow smise di litigare con la ragazza voltandosi verso Orihime, anche tutti gli altri lasciarono quello che stavano facendo per rivolgere lo sguardo a quella nuova ragazza.
-Scusate il disturbo.- si scusò Neliel.
-Dovrebbero essere loro a scusarsi! Visto che hanno rovinato la nostra pomiciata.-
-Ma-ma non è vero!- arrossì sorridendo.
-Io ti ho già vista! Se la ragazza del bar!- disse Orihime sicura puntandole il dito contro.
-Eh eh...Ormai sono conosciuta così.- piegò leggermente la testa in avanti dalla vergogna.
Tatsuki guardò in cagnesco Grimmjow.
-Ma non riesci a tenere bada il tuo amichetto lì sotto?- indicò le parti basse del ragazzo.
-Non è come sembra...siamo solo...amici.-
-Io starei attenta ragazza...Grimmjow è uno pericoloso!- ridacchiò Kaien che aveva già inserito il gioco nella PS.
-La state spaventando...- Ulquiorra se ne stava tranquillamente seduto a braccia conserte.
-Lasciali perdere...io sono Orihime Inoue.-
-Il mio nome è Neliel Tu Oderschvank.-
-Che nome strano.-
-Me lo dicono in molti!- ridacchiò.
Uno a uno i ragazzi si presentarono a Neliel. Dal canto suo la ragazza si sentiva a suo agio, con loro era divertente scherzare, parlare, mangiare tutti insieme. Grimmjow cercò in tutti i modi di proteggere il bento che aveva preparato Neliel, perchè voleva essere l'unico a gustarsi quel manicaretto preparato da lei. Purtroppo non riuscì nella sua impresa. Si divertirono fino a sera tarda.
-Mi sa che è ora di andare.- Ichigo si alzò stiracchiandosi.
-Accidenti è già così tardi?- Rukia guardò l'orologio che segnava 00.20.
Grimmjow sbadigliò.
-E domani chi si sveglia?-
-Tu Neliel sei a piedi?- chiese Orihime preoccupata.
-Si! Ma tranquilli torno a casa da sola...-
-Ma non se ne parla!- Kaien si intromise. -Sai che girano strane persone ultimamente...quindi verrai accompagna personalmente dal sottoscritto! Sulla mia lussuosa macchina.-
-I ricconi li odio proprio...- disse Grimmjow schifato.
-Ma non c'è nè bisogno veramente...-
-Devo portarti di forza?- lo disse tranquillamente.
Neliel rimase sbigottita lasciandosi convincere.
I ragazzi uscirono uno a uno di casa, salutando il proprietario di casa.
-Hei mi raccomando Kaien...non provarci con Nel!-
-E' tutta nelle mie mani!- urlò, forse non rendendosi conto dell'ora tarda.
-E' proprio questo che mi preoccupa.- sospirò.
Mentre tutti ormai avevano sceso le scale, Tatsuki si appoggiò allo stipite della porta.
-E' una gran bella ragazza...-
-Eh?-
-Come 'Eh'? Neliel no?...-
-Sei gelosa?- sorrise malizioso.
Solitamente la ragazza si sarebbe arrabbiata, imprecando contro l'amico, ma stranamente rimase seria.
-Grimmjow? Cerca di mettere la testa a posto...Neliel è una ragazza dolce, divertente e spensierata. Non giocare con lei.-
Il ragazzo rimase stranito da quelle parole, Tatsuki non era solita parlargli così eppure sembrava veramente preoccupata per lui.
-Ok! Fa come se non ti avessi detto nulla!- la ragazza si avviò all'uscita. A Grimmjow le sue parole gli erano bastate a capire quanto infondo lei ci tenesse a lui. Questo lo rese veramente felice.
 
Era davvero strano come Nnoitra, freddo e distaccato, ogni volta che Neliel lo supplicava di fare uno cosa lui accettasse, come se si sentisse in dovere di accontentarla. Come quel giorno che gli aveva chiesto di accompagnarla a fare la spesa. Inizialmente aveva sbuffato, ma era bastato un sorriso perchè il ragazzo cedesse, e poi doveva pur sempre mangiare anche lui.
Era stata anche una giornata abbastanza calda e Nnoitra non vedeva l'ora di tornare a casa, anche perchè aveva l'impressione di essersi scordato qualcosa.
Salendo le scale del palazzo, con le borsine piene di spesa, Neliel notò un ragazzo seduto davanti alla porta dell'appartamento di Nnoitra. Lo riconobbe subito.
-Tesla?-
Il ragazzo che rispondeva a quel nome si voltò verso i due.
-Heilà! E' da un molto che non ci si vede.- elargì un sorriso dolce.
Neliel abbandono le borse e si precipitò ad abbracciare l'amico, che appena alzatosi venne travolto dall'esuberante ragazza.
Nnoitra rimase un poco stupito.
-Scommetto che ti sei dimenticato che oggi sarei dovuto venire vero?- esordì Tesla, cercando di non venir soffocato dal seno prorompente di Nel.
-Credo proprio di si...- rispose svogliatamente.
-Non dovevi scordarti di una cosa così importante!- lo sgridò Neliel, mollando la presa.
-Si vede che per me non era una cosa così importante!-
Dopo una discussione 'amorevole' tra Nnoitra e Neliel, si decise una cena a casa della ragazza.
-Tieni ancora questa foto Nel?-
Tesla mostrò la fotografia a qui Neliel teneva particolarmente, in cui venivano raffigurati loro tre giovani in compagnia di altre due persone.
-Certamente!- Neliel era intenta a preparare la tavola, mentre Nnoitra era già seduto.
-Certo che qui eri proprio carino Nnoitra.- il ragazzino ridacchiò.
Anche Tesla probabilmente aveva avuto problemi con la famiglia e conobbe i 2 ragazzi a cui, anche a distanza di anni, non avrebbe voluto separarsi.
-Hai sentito Starrk o Lilinette ultimamente?- chiese Tesla riponendo al suo posto la fotografia.
-Purtroppo no...ma mi piacerebbe andarli a trovare!- sorrise.
-Chissà se Starrk ha la stessa faccia addormentata di allora?!-
Starrk...anche lui immortalato in quella foto, e Lilinette la bambina dall'espressione divertita.
Ogni volta che si parlava di Starrk, a Neliel veniva da ridere, ma allo stesso tempo diventava malinconica.
Era quella persona a cui avrebbe affidato tutto di lei, perchè era grazie a lui, che quei ragazzi vivevano.
Starrk era molto giovane quando Neliel venne affidata a lui, non si sa per quale motivo quel ragazzo si prendesse cura di tutti quei bambini problematici, eppure lui sembrava non darci minimamente peso. Viveva la sua vita tranquillamente.
Il più delle volte lo passava a dormire, era piuttosto svolgliato, però amava avere tutti quei ragazzini intorno, era davvero una persona gentile e Neliel si fidava ciecamente di lui.
-Potremo sempre andarci insieme a trovarlo!-
-Io con l'università sono fuori gioco.- rispose Tesla sconsolato.
-Allora mi accompagni tu Nnoi?-
-Non se ne parla! Non metto piede in quel posto!-
A Nnoitra non piaceva rivangare il passato, soprattutto ritornare ai luoghi che glielo avrebbero fatto ricordare.
Tesla si sedette a tavola malinconico.
-Ne è passato di tempo vero? Ricordate il giorno delle nostre promesse? Sulla collina...-
 
Il vento soffiava forte, dalla collina si riusciva a scorgere la città.
-Perchè siamo venuti qui?- aveva gridato arrabbiato Nnoitra, il ragazzino dai capelli a caschetto.
-Voglio scambiare una promessa con voi qui!- Tesla gridava per farsi sentire. -Voglio che voi siate i miei testimoni!-
-Ma è una cavolata Tesla!-
-Invece è una cosa carina!- la voce dolce di una Neliel ragazzina zittì il ragazzo.
-Io voglio promettere...che studierò a fondo...andrò all'università! Alla faccia dei miei genitori che mi hanno sempre trattato come uno scarto! Io ce la metterò tutta!- il sorriso di Tesla era sicuro mentre guardava l'orizzonte.
-Io vi prometto...che canterò! Diventerò una cantante! Con la mia voce voglio rassicurare le persone.- la piccola Neliel aveva gli occhi lucidi.
Il vento le faceva ondeggiare i lunghi capelli.
-Qualsiasi cosa accada...io ti proteggerò!-
La voce di Nnoitra era dolce, un tono sicuro e deciso, mentre guardava Neliel dritta negli occhi.

 
-Sei stato molto dolce quella volta.- Tesla elargì un sorriso malizioso.
Nnoitra dal canto suo si sentiva preso in giro.
-Ma che stronzate!-
Non era cambiato nulla da allora. Per loro l'importante era andare avanti, lasciandosi indietro i momenti tristi e guardare avanti.
Ognuno con i propri sogni...ognuno con le proprie promesse!
 
Harribel si alzò da letto, completamente nuda.
Si girò guardando Aizen che dormiva a torso nudo, coperto solo da un lenzuolo bianco.
La ragazza si diresse in bagno cercando di non fare il minimo rumore.
La sua pelle era bruna, il suo corpo imponente, le lunghe ciocche di capelli dorati le arrivavano fino ai fianchi.
E quando si guardò allo specchio, proprio sul seno destro, quel segno indelebile...il numero 3, lo stesso tatuaggio che Neliel portava sulla schiena, quel simbolo che la faceva sprofondare nelle disperazione ogni volta che lo guardava.
Cosa si nascondeva dietro a quel simbolo? Cosa si nascondeva dietro alle donne che portavano sul loro corpo quel tatuaggio?
 

 
 
  
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