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Autore: HermyLily89    29/12/2011    4 recensioni
La storia è ambientata in Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban e la protagonista è Ann Black, figlia di Sirius, una Corvonero modello, ma innamorata di Harry Potter.
Non vi dico altro, perchè se no vi rovinerei tutto il gusto di leggerla.
Ci tengo a ringraziare tutto il mio GDR per aver sopportato di leggere, almeno fino ad ora, i capitoli di tale FF e la carissima Claudia, per tutti i magnifici consigli e la pazienza.
Il personaggio di Ann Black è autobiografico e molti altri, a parte quelli della Rowling che ho cercato di mantenere fedeli al libro, sono tratti da persone realmente esistenti.
Buona lettura!
Genere: Commedia, Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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Non passò più di qualche minuto prima che Piton tornasse, ma si sa, quando si è in ansia e si è da soli ad aspettare di notte al limitare della Foresta Proibita, di certo sembra che il tempo rallenti a dismisura.
Ogni rumore, ogni minimo fruscio arrivava amplificato alle orecchie della ragazza.
Più di una volta si voltò di scatto, sicura di aver udito qualcosa avvicinarsi, ma si trattava sempre di qualche corvo o al massimo di qualche arvicola particolarmente notturna.
Sì avvicinò a Ron.
La sua pelle era decisamente spettrale illuminata dalla luna e le lentiggini risaltavano ancora di più.
Decise di provare a sentirgli il battito, per sincerarsi stesse bene.
Sapeva perfettamente che era svenuto, ma aveva bisogno di sentirsi sicura, di sapere che fosse vivo.
Le sue dita sul polso del ragazzo la tranquillizzarono.
Il cuore batteva, regolare, appena percettibile, è vero, ma era regolare. Questo importava.
Con un sussulto si accorse che dalla radura poco distante da lei erano spuntate delle figure: una era alta e slanciata, mentre le altre tre avevano qualcosa di decisamente particolare.
Subito strinse le dita attorno alla bacchetta e si mise davanti a Ron per proteggerlo.
La luce della luna rivelò quasi immediatamente di cosa si trattasse: Harry, Hermione erano distesi su due barelle, apparentemente addormentati, alla destra di Piton, mentre alla sua sinistra Sirius era legato ad un’altra barella, in modo che non potesse muoversi, anche lui con gli occhi chiusi.
Cosa è successo? Harry … Hermione … papà …”
La voce le tremava e nella sua mente passarono immagini orribili come spiegazione di quanto fosse accaduto.
Black, sono solo svenuti. Ora andremo in Infermeria e poi… dal Preside”
Un sorriso di trionfo gli si allargò sul volto.
Probabilmente pensava che Silente li avrebbe espulsi tutti e che magari avrebbe fatto tornare in carcere suo padre.  Sì, non aveva mai visto il professore tanto felice in tre anni che lo conosceva.
Ma mio padre è innocente, professore… mi creda! Gliene ho anche parlato prima …”
Le parole di Ann, però, si persero nella notte.
Piton stava facendo apparire un’altra barella per sistemarci sopra Ron.  Una volta a posto, la fece levitare come le altre tre e solo in quel momento si rivolse alla ragazza, facendo sparire con un colpo di bacchetta le manette che la legavano al giovane.
E’ tardi, signorina Black. Le consiglio, ora, di seguirmi verso l’Infermeria e di restare in silenzio. Lei e i suoi amichetti siete già in guai abbastanza seri.”
Con riluttanza, Ann si alzò obbediente, e prese a camminare a fianco del professore, senza più dire nulla.
Tutta la verità sembrava essersi dissolta come fumo.
Chi avrebbe mai creduto ad un manipolo di adolescenti, ora che le prove non esistevano più?
Come era possibile che la sua oasi di pace durata poco più di una mezz’ora potesse scomparire così, come una bolla di sapone?
Il suo sguardo si posò sul castello, che era sempre più vicino.
Era finita. Forse quella sarebbe stata l’ultima volta che ci sarebbe entrata.
Pensò istintivamente ai suoi due migliori amici che avrebbe dovuto salutare.
Senza nemmeno accorgersene arrivarono in Infermeria, dove un’allarmata Madama Chips li accolse e adagiò su alcuni letti sgangherati i tre giovani svenuti.
Con un cenno di saluto, Piton uscì, con un Black inerme ancora steso su una barella e la donna chiuse dietro di sé le porte della stanza.
Cara, forse è meglio che riposi. Hai avuto una serata difficile. Per non parlare dei tagli che hai ai polsi e sul viso”
Improvvisamente Ann si rese conto del dolore che provava a livello delle mani e della guance.
Ci passò le dita sopra e una goccia di sangue rotolò giù dalle punte.
Stenditi pure, cara. Ora vado a prendere un infuso che ti farà riposare un po’ ”
La ragazza fece per parlare, ma Madama Chips si era già allontanata, diretta verso uno stanzino malmesso dove custodiva tutti i suoi medicinali.
Dopo qualche minuto ricomparve con una bottiglietta di vetro in una mano ed un bicchierino in peltro nell’altra.
Bevi tutto, mi raccomando” le raccomandò, mentre versava un po’ del liquido trasparente.
Ann si adagiò sul letto e prese il bicchierino. In un solo sorso buttò giù tutto il suo contenuto.
Aveva capito che sarebbe stato inutile parlare, nessuno l’avrebbe ascoltata.
Forse solo una persona avrebbe voluto, ma sentiva pian piano le forze abbandonarla e gli occhi chiudersi.
Riuscì appena a pronunciare: “Silen …” che cadde addormentata.

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… te” mugugnò la ragazza, con la voce impiastricciata dal sonno.
Sbattè le palpebre e ricordò di trovarsi in Infermeria.
NON SIAMO CONFUSI!”
Ann si mise a sedere di colpo.
Harry stava gridando contro un uomo che riconobbe subito: era il Ministro della Magia, Cornelius Caramell.
Cercò di capire cosa fosse accaduto e poi ricordò: Piton, suo padre nella barella.
Mio padre! Dov’è mio padre?! E’ INNOCENTE, MINISTRO!”
Caramell sembrò essersi accorto solo in quel momento della presenza della giovane Black e sembrò sul punto di risponderle, ma Madama Chips si intromise, arrabbiata: “Ministro! Professore! Devo insistere perché voi ve ne andiate. Potter e la Black sono miei pazienti e non devono essere disturbati!”
La ragazza sentì Harry urlare qualcosa, ma la sua attenzione era tutta sulle parole appena pronunciate dalla donna. “Professore”.
Si guardò intorno e tentò di scorgere quale professore fosse lì con loro nell’Infermeria.
Per un attimo aveva sperato di vedere Silente. Lui sì che avrebbe capito.
Lui era diverso.
Ma era Piton che con aria sempre più compiaciuta si gustava la scena.
Ora la prego, Ministro, questi ragazzi hanno bisogno di cure. Per favore, andate via …”
La porta si aprì.
Finalmente gli occhi di Ann intravidero la barba argentea e fluente che sperava di vedere da ore.
Le mie scuse, Chips, ma ho bisogno di scambiare due parole con il signor Potter, la signorina Black e la signorina Granger” disse Silente con calma. “Ho appena parlato con Sirius Black …”
Suppongo che le abbia raccontato la stessa storia che ha ficcato in testa a quei tre” sibilò Piton. “Qualcosa a proposito di un topo e di Minus che sarebbe ancora vivo …”
In effetti, è proprio quella la versione di Black”
E la mia testimonianza non conta niente?” ringhiò Piton. “Peter Minus non era nella Stamberga Strillante e non c’era traccia di lui nel parco.”
Ma lei era svenuto, professore” intervenne Ann.
Era privo di sensi!” aggiunse Hermione. “Non è arrivato in tempo per sentire …”
Signorine, FRENATE LA LINGUA!”
Ann si rese conto solo ora che anche Hermione era sveglia.
Quindi stavano bene, Harry ed Hermione stavano bene.
Un brivido di tranquillità la pervase, specialmente quando capì che anche Ron era stabile e si sarebbe ripreso.
Vorrei parlare con Harry, Ann ed Hermione da solo” ripetè Silente in tono brusco. “Cornelius, Severus, Chips, per favore, lasciateci soli.”
Madama Chips si allontano imbronciata e sbuffando, rintanandosi nel suo ufficio.
Lo stesso fecero Caramell e Piton, dirigendosi verso la scalinata nella stanza in cui era tenuto Sirius.
I Dissennatori dovrebbero essere arrivati” disse il ministro. “Andrò loro incontro. Silente, ci vediamo di sopra”.
Quando la porta si chiuse alle loro spalle, Silente si voltò verso i tre ragazzi, che iniziarono a parlare contemporaneamente.
Professore, mio padre dice la verità… abbiamo visto Minus…”
… è fuggito quando il professor Lupin si è trasformato in un lupo mannaro …”
“Minus, è un topo …”

… ha aggredito Ron, non è stato Sirius …”
Silente alzò la mano per farli tacere e iniziò a spiegare lui.
Molti erano i testimoni che giurarono di aver visto Sirius, molti anni prima, uccidere Minus e difficilmente le parole di tre tredicenni avrebbe cambiato qualcosa.

In più lui stesso fornì la prova al Ministero che il Custode Segreto dei Potter era Sirius.

Il professor Lupin può dirle …” esclamò Harry.
Il professor Lupin è al momento nel cuore della foresta e non può dire niente a nessuno. Inoltre quando sarà tornato umano, Sirius sarà peggio che morto”.
Ad Ann si congelò il sangue nelle vene.
Peggio che morto.
I Dissennatori.
Ma lei crede a noi”.
Sì” disse Silente piano. “Ma non ho il potere di costringere gli altri a vedere la verità o di scavalcare il Ministro della Magia …”
La ragazza si sentì svuotata e lesse sconforto anche nel viso di Harry.
Silente che aveva sempre la risposta giusta a portata di mano, Silente che sapeva risolvere qualsiasi cosa.
Ma non questa volta, evidentemente, che era la volta in cui ne aveva più bisogno.
Quello che ci occorre” disse con calma, lo sguardo che si spostava da Harry ed Ann ad Hermione, “è più tempo”.
Più tempo.
Ora Sirius è chiuso nell’ufficio del professor Vitious al settimo piano. La tredicesima finestra della Torre Ovest. Ricordate, non dovete farvi vedere. Signorina Granger, tu conosci la legge … sai qual è la posta in gioco … Se tutto va bene, riuscirete a salvare più di una vita innocente.”

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Innanitutto ci tenevo a ringraziarvi tutti
per le recensioni allo scorso capitolo.
Mi spiace davvero avervi fatto aspettare un'eternità,
ma, come potete vedere,
ho pubblicato subito quello seguente (ossia questo).
Fatemi sapere che ve ne pare :)

HermyLily89

   
 
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