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Autore: _lovecurlyhair    29/12/2011    3 recensioni
Il ragazzo dagli occhi verdi era uno degli uccisori del suo migliore amico. E per questo, e per essersela data a gambe meritava una vendetta, una condanna per tutto quello che aveva fatto.
Lei, Olivia Walker, era lì per quello, per vendicare l'amico e per porre fine al dolore che l'aveva sovrastata negli ultimi mesi.
Dolore che vedeva riflesso negli occhi del ragazzo e che era diventato il ragazzo.
La cosa era semplice: eliminando il ragazzo, eliminava il dolore.
Olivia Walker è una ragazza senza peli sulla lingua, schietta e terribilmente affascinante.
Harry Styles, ragazzo attraente e seducente, invece, risulta essere l'assassino di Charles. Il piano della ragazza per farlo arrestare è subdolo e crudele, come l'artefice. Un misterioso complice aiuterà Olivia nel suo intento. Il piano, non include però, che la ragazza si innamori, e non prevede di certo un inaspettato triangolo amoroso.
Solo vendetta e rancore, in un liceo per gente ipocrita e falsa, tra misteri e passati nascosti.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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"Dovrebbe essere questa" esclamò Rachel, togliendo la cartina che era intenta ad osservare, per rivelare un edificio scuro e terribilmente tetro, che di certo non invogliava gli studenti ad entrarci o addirittura a frequentarlo.

Un cartello a pochi passi recitava prepotente la scritta:"Holmes Chapel Comprehensive School" che fu una conferma per i tre ragazzi.

Olivia guardò sospettosa i liceali entrare svogliati dentro la scuola, osservando di tanto in tanto Jack e Rachel che la guardavano premurosi e preoccupati.

"Cosa hai intenzione di fare?" sibilò Jack, assumendo un'espressione contrita e sedendosi sul muretto che circondava l'angusto edificio.

"Mi sembra logico" rispose la ragazza inarcando un sopracciglio "entrerò là dentro, mi confonderò tra gli alunni e poi..." 

"Poi?" chiese Rachel interessata ai piani dell'amica.

"Poi improvviserò. Come sempre" dichiarò Olivia, girandosi verso gli amici e rivolgendo loro un ampio sorriso.

"Fagliela pagare, intesi?" continuò poi Jack, ricambiando il sorriso dell'amica con uno alquanto divertito.

"Oh puoi contarci" fu l'unica risposta che Olivia gli dette, prima di avvicinarsi a loro e soffocarli in un abbraccio.

"Ah e cerca di fare il prima possibile con la tua missione, massimo uno o due mesi, poi non penso che io e Jack riusciremmo a far credere alla preside del collegio, che sei andata a trovare dei parenti, e lo sai meglio di me: non è proprio quel tipo di persona che si definisce comprensiva, ecco" esclamò Rachel, liberandosi dalla presa della ragazza e storcendo le labbra in una smorfia.

Olivia annuì:"due mesi mi basteranno" aggiunse poi, sotto lo sguardo preoccupato e ansioso dell'amica.

Rachel acconsentì e la guardò intrufolarsi tra la folla di studenti, domandandosi inevitabilmente da dove le provenisse tutto questo coraggio.

"Siamo cresciuti in un collegio, Jack. Ho paura che non ce la faccia" esclamò poi al ragazzo, che guardava curioso gli alunni del liceo.

"Se la caverà. E poi non ce l'avremmo mai fatta a placare la sua sete di vendetta" asserì lui, facendo segno all'amica di tornare in collegio, quello che per loro era ormai diventato una casa.

 

 

Olivia spalancò la porta dell'aula 27, non curandosi minimamente di bussare e chiedere permesso.

Un professore accigliato la scrutava vigile da dietro la montatura dei suoi occhiali, che nascondevano a sua volta degli occhi piccoli e scuri.

"Sono Olivia Walker" esclamò la ragazza al bizzarro signore e ai suoi nuovi compagni.

"Oh sapevo che doveva arrivare signorina Walker, ma credevo si trasferisse dallo Yorkshire tra ben due settimane" rispose l'uomo, aprendo il registro e sistemandosi la cravatta.

"Cambio di programma" farfugliò la mora, avviandosi verso l'unico banco vuoto.

"Aspetti signorina venga qui e si presenti alla sua classe" sbraitò il professore, terribilmente acido.

La ragazza tornò dove era prima e si sistemò una ciocca di capelli ribelli. "Gliel'ho già detto, mi chiamo Olivia Walker" sibilò poi, facendo inevitabilmente scappare un sorriso ai suoi nuovi compagni.

"Ci dica di più" continuò il signore, prepotente. "Sono Olivia Walker e mi sono trasferita dallo Yorkshire" aggiunse poi lei, testarda.

"Con chi si è trasferita qui? Con la sua famiglia?" domandò il professore, nervoso e agitato per il comportamento della nuova arrivata.

"Non ho una famiglia" rispose lei, addolcendo per un attimo l'espressione che le si era formata sul volto.

"Signorina Walker, a meno che non sia volata qui su un magico unicorno, qualcuno deve averla accompagnata in questo posto" sputò lui, cattivo.

"Mi ha accompagnato un amico" disse Olivia, incrociando le braccia e osservando l'espressione attonita del signore dietro la cattedra.

"Certo..certo... si sieda pure adesso" borbottò quest'ultimo, moralmente sconfitto.

La ragazza si sedette alla sedia che aveva visto prima, con un sorriso malizioso e vittorioso sul volto.

Sorriso a cui i suoi compagni avrebbero dovuto farci l'abitudine: perché Olivia Walker non sa neanche cosa provi colui che perde.

 

I ragazzi la osservavano curiosi, domandandosi come aveva fatto a trovare la determinazione e l'acidità giusta per zittire un uomo come lui; scrutavano attenti i suoi grandi occhi verdi, quasi sperando di potere trovare in essi una risposta alla loro domanda, quasi sperando di capire chi fosse, o chi fosse stata.

Lei contraccambiava i loro sguardi ogni tanto, attribuendo a ciascuno di loro le varie personalità; e dopo un po', sollevando gli occhi dal quaderno degli appunti, era stata catturata in un modo quasi maniacale da un ragazzo.

Aveva le iridi come lei, solo più chiare e con meno cromature, ma erano ammalianti e dannatamente seducenti.

La osservava meravigliato e attratto anche lui, che di certo non si aspettava un interessante arrivo quella mattina.

Quando la campanella suonò frenetica e insistente, si alzò per andare da lei.

"Ciao mi chiamo Harry, volevo solo dirti che sei stata forte oggi a rispondere a quel vecchio scorbutico" sorrise istintivamente, portandosi un braccio dietro la nuca, visibilmente imbarazzato.

"Non sono io ad essere stata forte, siete voi stupidi per non esprimere le vostre opinioni" commentò lei, acida.

Di certo il ragazzo dai capelli ricci si aspettava una risposta più calda e gentile, tipo un beh mi è venuto naturale, anche se ero impaurita, ma alla fin fine anche un grazie sussurrato gli sarebbe andato più che bene.

Quindi rimase interdetto da quella risposta che non aveva programmato, e deluso dal fatto di non aver intrapreso con lei una conversazione.

"Come hai detto che ti chiami?"domandò la ragazza, strappandolo dai suoi pensieri e fissandolo curiosa.

"Harry, Harry Styles" biascicò lui,  sorpreso dal suo improvviso interessamento.

La bocca di lei si aprì in un sorriso, che se alla vista di lui era apparso dolce e incredibilmente affascinante, era tutto il contrario.

L'aveva trovato. 

Il ragazzo dagli occhi verdi era uno degli uccisori del suo migliore amico. E per questo, e per essersela data a gambe meritava una vendetta, una condanna per tutto quello che aveva fatto.

Lei, Olivia Walker, era lì per quello, per vendicare l'amico e per porre fine al dolore che l'aveva sovrastata negli ultimi mesi.

Dolore che vedeva riflesso negli occhi del ragazzo e che era diventato il ragazzo.

La cosa era semplice: eliminando il ragazzo, eliminava il dolore.

 

 

 

 

 

 

 

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Ciao gente!!!!!!

Un nuovo capitolo per tutte voi :)

vi ringrazio per le numerose visite, ma mi farebbbe piacere sapere quello che vi passa per la testa.

Quinidi pubblico solo se riceverò quattro recensioni!!!! Fatelo per i ragazzi <3

Vi auguro un bellissimo anno, all'insegna degli 1D e di tutto quello che vi piace.

Tantissimi auguri.

Lucrezia

 

 

 

  
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