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Autore: sheloveshazza    30/12/2011    3 recensioni
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Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Introducing me.


Ed eccomi qui, in camera mia aggrappata al mio cuscino, a piangere ininterrottamente per lui, quel ragazzo dagli occhi splendidi in cui t’incantavi, che aveva tolto tutti i miei problemi con un suo semplice sorriso, che con un suo bacio mi faceva sentire la ragazza più fortunata al mondo, quel ragazzo che per sei mesi mi aveva fatto vivere un sogno; fino ad oggi.
 
Era un caldo giorno di Agosto, e come mio solito mi ero svegliata alle 10 di mattina, un’ora dopo mi sarei dovuta incontrare con Harry al parco e avremmo passato la giornata insieme.
Come sempre ero elettrizzata all’idea di uscire con lui. Era il tipo di ragazzo che mai nessuno si sarebbe immaginato che uscisse con una come me, una semplice diciassettenne che metteva lo studio al primo posto visto che non aveva nient’altro di meglio da fare; ma ormai ci ero abituata, quasi tutta l’estate l’avevo passata così, e la felicità che riempiva i miei giorni nell’ultimo periodo speravo non sarebbe mai svanita.
Stavo andando ad incontrarlo con un sorriso a 32 denti stampato in faccia, quando ad un tratto quella mia espressione svanì nel nulla, al suo posto delle lacrime iniziarono a rigarmi il viso che prese un colorito biancastro. Lo vidi, ma non di certo come me l’aspettavo. Teneva le mani intorno alla vita di una ragazza alta quasi come lui, con i capelli lisci e biondi che gli ricadevano sulle spalle; mentre  dolcemente la baciava sulle labbra, come faceva con me. Mi paralizzai. Non riuscii a togliere gli occhi di dosso a quella scena che mi aveva spezzato il cuore, finchè mi sentii morire e inizia a correre verso casa. Mi facevo strada tra la folla con la testa abbassata a fissare il pavimento freddo della città quando finalmente arrivai dove volevo, sbattendo le porte alla mia entrata, ed evitando ogni contatto che cercavano di darmi in un momento simile. Era come se tutto quello che avevo creato in quel periodo, tutta la felicità che avevo, fosse ad un tratto svanita nel nulla e a rimpiazzarla c’era odio e disprezzo verso quel ragazzo che amavo più di me, anche ora, ma che non volevo ammettere dopo tutto quel male che mi aveva fatto.
Il silenzio che c’era nella stanza fu invaso dai miei singhiozzi disperati, ed ora come ora rimpiangevo quel maledetto giorno che lo vidi per la prima volta.

 
Era un fresco giorno di Febbraio, e come al solito ero a scuola. Stavo seguendo con attenzione la lezione di chimica mentre il professore ci mostrava il meccanismo dei saggi della fiamma, quando qualcuno bussò alla porta. Proprio in quel momento lo vidi, alto, magro, con i capelli ricci di cui tutte andavano matte e gli occhi verdi tendendi anche all’azzurro a volte, che mostrava un sorriso smagliante; uno di quei tipi che entro una settimana gli avrebbe sbavato dietro l’intera scuola, a parte me che a quanto pare ero l’unica che non cascava in questi tranelli, dove il ragazzo belloccio della scuola si fa tutte le ragazze, una diversa per ogni sera; quindi abbassai lo sguardo e non ci feci caso.
-oh, tu devi essere il ragazzo nuovo, il signorino..Styles, Harry Styles- disse l’insegnante controllando l’elenco degli alunni.
-si, proprio io- rispose.
-bene, mmh..guarda la c’è un posto, vicino alla signorina Smith- indicò verso il banco di fianco al mio. Alzai gli occhi e vidi ‘Mr. Sono irresistibile’ avvicinarsi a me facendomi l’occhiolino.
-piacere io sono Harry e tu?- mi tese la mano per cercare di far conoscenza,
-io sono Ashley- gli strinsi la mano e dopodiché mi voltai ad ascoltare la lezione che continuava.
-beh, ma sono sempre così noiose le sue lezioni?- mi chiese ancora, era tutta l’ora che lo vedevo distratto, faceva di tutto tranne che ascoltare.
-se questo ti sembra noioso beh, aspettati quella di epica, poi ne riparliamo. E si da il caso che c’è anche gente interessata alla cosa e non vuole essere disturbata- risposi seccata, e probabilmente se ne accorse visto che riattaccò a parlarmi.
-wo sta calma, ho solo chiesto.- meno male in quel momento suonò la campanella e il più velocemente possibile presi i miei quaderni e scesi in giardino per l’intervallo.
Non c’era verso di togliermelo di torno, dovunque andavo me lo ritrovavo davanti, era una cosa insopportabile, probabilmente avevo fatto colpo, ma perché proprio sull’ultima persona che volevo?
Lo incontravo ogni angolo che giravo, e ogni volta cercava di fermarmi per chiedermi qualcosa ma io lo evitavo, finchè non mi blocco al muro.
-finalmente mi puoi ascoltare-
-a momenti non sai nemmeno il mio nome e mi vuoi parlare. cosa vuoi da me? Cosa vuoi dalla mia vita?-
-sono nuovo e non so orientarmi bene in questa scuola, quindi, visto che sei l’unica con cui finora ho parlato mi chiedevo se..- lo bloccai –NO! TE LO PUOI PURE TOGLIERE DALLA TESTA- così dicendo levai il suo braccio che mi bloccava e mi diressi verso il bagno delle ragazze.
 
Suonò di nuovo la campanella, ora c’era la lezione di diritto. In aula c’era già il professor Wells che parlava con quello che non mi lasciava in pace.
Quando entrarono tutti l’insegnate si alzò e comunicò alla classe che io, Ashely Smith, avrei dovuto fare da ‘guida’ a quello nuovo. Dopo aver sentito quelle parole lo fulminai come non avevo fatto mai con nessuno mentre lui mi guardava con dipinto in faccia uno di quei sorrisetti di sfida, “bene” sussurrai “allora guerra sia”.
 
-tesoro che hai?-
-niente mamma-
-non mi sembra proprio-
-LASCIATEMI IN PACE!- risposi seccamente tra le lacrime. Non volevo ferire mia madre, ma in quel momento non volevo vedere nessuno, non volevo nessuno che mi mentisse sull’apparente verità, non volevo nessuno che mi dicesse ‘magari non era lui’ NO! Lo riconoscevo tra mille, era lui che mi tradiva con un’altra davanti ai miei occhi, e non l’avrei mai più voluto rivedere.
Chiusi gli occhi sperando che il dolore si facesse meno intenso, ma non fu così.

 
Il giorno dopo mi avrebbe incontrato all’entrata della scuola, per poter così mostrargli bene l’edificio.
Arrivai e lo vidi seduto su un muretto che parlava con 4 ragazzi, decisamente della sua portata visto che uno era appoggiato al muro che baciava una ragazza, probabilmente una che era cascata nel tranello ‘ti conquisto, ti faccio e poi ciao ciao babe’. Mi avvicinai a loro non molto entusiasta della cosa.
-muoviti, non sono qui ad aspettarti. Dovresti già ringraziarmi che ti cerco di ‘aiutare’-
-ci siamo svegliate male stamattina?-
-No, solo che mi tocca fare da baby sitter a un diciassettenne che si crede chissà chi- dopo queste mie parole ci fu un sottofondo di ‘ooooh’ da parte dei ragazzi che erano con lui.
-bene, mi credi così allora?-
-come dovrei crederti scusa? Entro una settimana tutte ti cadranno ai piedi solo perché hai un bell’aspetto, ma caro mio, io non ci casco, non sono come quelle ochette che cascano nei tuoi tranelli, mi dispiace-
-Harry, hai trovato una tipa molto combattiva eh- rispose il moro che pochi secondi prima era impegnato a darci dentro con un’illusa ragazza.
-mettiamola così, tu potrai dirmi tutto quello che pensi su di me dopo avermi conosciuto bene-
-ma io so come sono i tipi come te, te l’ho detto poco fa, non mi hai ascoltata?-
-certo, ma come fai a dirlo se non mi conosci?-
-lo dico perché è quello che sei.-
-chi te lo dice?-
-il modo in cui ti atteggi, la tua espressione da sbruffone-
-questo non vuole dire niente. Fammi vedere che hai le palle e accetta la ‘sfida’. Scommetto che dopo avermi conosciuto meglio non mi crederai più come mi hai descritto-
-non credo proprio, non cambio idea facilmente, soprattutto per uno come te-
-quindi ci stai oppure non hai abbastanza coraggio per sopportarmi?-
-non mi intrometto in cose stupide come queste-
-oh beh, peccato, pensavo fossi più..combattiva, e che non ti tiravi indietro quando ti si dava della codarda-
-codarda? Io? Va bene accetto, non sai con chi ti sei messo contro-
-nemmeno tu a quanto pare-
La conversazione finì così. Avrei dovuto conoscerlo per giudicarlo. Era una cosa stupida, ma non volevo che mi si dava della codarda, anche in un giochetto così insulso. Sarei stata con Harry per tutto il tempo necessario per capire la sua vera personalità, come diceva lui; di certo la cosa non mi elettrizzava, ma ormai avevo accettato e non potevo tirarmi indietro.
 
-due settimane dopo-
 
Stavo iniziando a cambiare opinione su di lui, mi costava ammetterlo ma era così. Ormai passavo il mio tempo con il suo gruppo, ne facevano parte quei 4 ragazzi che avevano assistito al nostro ‘litigio’ quel giorno; e ora sapevo i loro nomi, erano Niall, Louis, Liam e Zayn; e le loro ragazze, che fino ad ora Zayn (il più ricercato) ne aveva cambiata una, un record secondo me.
Mi stava diventando simpatico, anche se certe volte era proprio insopportabile. Seguiva i miei stessi corsi, e la maggior parte delle volte si sedeva accanto a me durante le lezioni che non stava mai ad ascoltare a differenza mia.
 
Un mercoledì pomeriggio mi dissero che nella sera ci sarebbe stata una festa da un amico di Louis, e io ero invitata. L’idea non era delle migliori secondo me visto che non ero mai stata ad una festa prima d’ora, non avrei saputo come comportarmi, o come vestirmi visto che il mio guardaroba comprendeva solo magliette e jeans; ma accettai. Per l’occasione ero andata a fare shopping con la mia amica, che se ne intendeva di moda molto più di me. Provai non so quanti vestiti, una cinquantina probabilmente, più di quanti ne ebbi mai visti in vita mia, quando finalmente trovai quello adatto.
-eccolo! Si questo, questo è perfetto per te- sentii Taylor che commentava mentre io ero nel camerino a cambiarmi.
-com’è?- dissi mentre stavo togliendo un altro vestito che mi faceva sembrare un manico di scopa.
-è stupendo, ti starà benissimo, col corpo che hai poi- in effetti avevo un corpo che in molte mi invidiavano, anche se non non si notava molto, mi vestivo più che altro con magliette larghe, non era il mio genere essere troppo sfarzosa come certe che c’erano in giro.
Mi passò il vestito. Lo provai.
-dai esci che ti voglio vedere!- scostai la tenda del camerino e vidi la faccia di Tay diventare stupita, mi guardava in silenzio senza dire una parola allora la invogliai a parlare
-e allora? Come sto?-
-wow, Ash sei stupenda! Colpirai molti cuori stasera-
-non fare la scema, non credo proprio-
Mi guardai allo specchio. Il vestito era di un colore rosso fuoco, arrivava si e no a metà coscia e non aveva spalline. I miei capelli castani ricadevano lungo le spalle fino ad arrivare a far contrasto con quel colore appariscente. Le scarpe nere avevano il tacco di 12 cm; mi sentivo come se avessi i trampoli ai piedi perchè non ne ero abituata; la mia vita l’avevo passata a comprare all star, mai avrei pensato che sarei passata a indossare cose così alte. Per la prima volta mi sentivo bella, e con un tocco di trucco sarei stata ancora meglio.
Andai alla cassa per pagare e poi mi diressi con Taylor verso casa mia, dove avremmo cenato e per le 9 io me ne sarei andata alla festa.
Non mangiai molto, giusto qualche boccone che mi avrebbe tenuto in piedi quella sera.
Alle 8.45 era pronta ad uscire, Tay mi aveva aiutato a prepararmi e quando ogni minimo dettaglio era sistemato mi guardò e commentò con un ‘sei bellissima’, le mie guance probabilmente erano diventate dello stesso colore del mio abito.
 
Pochi minuti dopo arrivai alla casa dove si sarebbe tenuta la festa. Mi sentivo fuori luogo, in un posto simile a quell’ora e con un vestito che avevo oltrepassato il mio record di ‘cose più corte che abbia mai indossato’, quando una voce dietro di me mi disse: -wow- mi girai ed era Styles che mi guardava sbalordito a bocca aperta –sei proprio tu?-
-si che credi? Oltre a essere scemo sei pure cieco ora?- gli risposi sorridendo e lui mi diede una gomitata al braccio.
-Ehy attento, ti scende un po’ di bava Harry, non farti pensieri contorti su Ashley- disse Louis e tutti scoppiammo in una grossa risata a parte Harry che rispose a sua volta: -attenti a non perdervela voi la bava- ed entrammo nell’abitazione.
 
Non so quanto tempo passò, avevo bevuto un po’ troppo quella sera e avevo perso la cognizione del tempo. Mi ricordavo che 2 o 3 ragazzi mi avevano chiesto di ballare, che Niall in un momento di crisi isterica si era messo in mezzo alla pista e si mise a ballare come un matto, la scena più divertente a cui abbia mai assistito, e infine Zayn si era portato una ragazza che aveva conosciuto al piano di sopra; la cosa non mi sorprendeva.
 
La testa mi girava quindi mi sedetti sul divano per cercare di riposarmi un po’. Chiusi appena gli occhi e mi sentii prendere per il braccio.
-no Harry, non è il momento dai, voglio riposarmi un po’-
-eh no mia cara, hai già ballato con 2 sconosciuti e non vuoi concedere a me un ballo? Non credo proprio-
-solo uno, poi non faccio più niente per tutta la serata-
-te lo giuro, hai la mia parola- mi prese per mano e mi trascinò in mezzo alla sala. Partì un lento. Misi la mia testa sulle sue spalle e chiusi gli occhi. Le sue mani si erano avvolte intorno alla mia vita, mentre le mie erano intorno al suo collo. Lo sentii sussurrare qualcosa nel mio orecchio.
-sei bellissima stasera-
-anche tu- indossava dei jeans, sopra una maglietta bordò abbastanza scollata con una giacca nera elegante.
Mentre ci ‘cullavamo’ dolcemente con la musica sentii qualcosa sulle mie labbra. Aprii gli occhi e lui, Harry Styles mi stava baciando delicatamente. Non mi tirai indietro. Era la cosa più bella che mi era capitata nella vita. Mi piaceva.
-Ashley..-
-non parlare, non serve, ho capito..anchio ti amo- i suoi occhi si illuminarono, e ricominciammo a baciarci. Sentivo il suo calore sul mio corpo, non volevo andarmene, volevo rimanere abbracciata a lui. Lì mi sentivo finalmente al sicuro.
 
In quel momento mi tremò il telefono, la scritta ‘harry <3’ comparve sullo schermo, aprii il messaggio e lessi ‘dove sei amore?’ e scoppiai a piangere lanciando il cellulare lontano da me. Strinsi forte il cuscino e sussurai ‘lo sapevo fin dall’inizio che tipo eri, perché allora mi sono innamorata di te?’


Gente ce l’ho fatta finalmente. *uu* sono qui da mezzora che cerco di postare ste os che avete letto a vostro rischio e pericolo. C’:
prima cosa e credo che abbiate capito tutti è che le cose scritte in corsivo e in grassetto sono le cose che succedono al presente e il resto i flashback, credo che tutti l’abbiate capito no? ‘-‘
secondo, beh che dire, la fine vi ha lasciate male eh? Non sapete le lamentele che mi sono presa ahahah l’ho scritta un bel po’ di mesi fa e ora vengo a pubblicarla pure qui tanto per rompere le balls e vedere che ne pensate e scommetto che non ce ne sarà una che non mi dirà ‘continuala, non puoi lasciarla finire così’ ebbene non so che fare. *---* mi sto rovinando da sola lo so. DD:
vi prego abbiate pietà di me, ditemi anche se vi è piaciuta o no e magari (chissà) mi verrà un colpo di fulmine e la continuerò. çuç
RECENSITELA PER FAVOREEEEEEEEE.
Ok bast ora vado, spero comunque di non aver schifato nessuno per come scrivo. Ahahah
Bye bye.
- Ila. :3

  
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