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Autore: Eodam    30/12/2011    1 recensioni
Breve storia di un monaco che dall'allto della sua posizione si approfittava della generosita dei poveri ignoranti.
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ricordate il vecchio e santo monaco Daniel?? Sì proprio lui … quello che insomma, il devoto servo di Dio. Ebbene dopo aver prestato anni e anni di “onorato servizio” nella sua piccola Kaserslautern, è stato trasferito … in ARABIA SAUDITA. Bhè, il caro Padre inizialmente non ne fu così entusiasta, ma poi si ricredette, convinto che sarebbe riuscito a portare anche lì, nel piccolo paese di A’Fatic, la Santissima Parola di Dio. A’Fatic, arroccato su di una montagna, era abitato da persone che lavoravano instancabilmente giorno e notte, d’estate e d’inverno. La cittadinanza, composta per la maggior parte da immigrati cinesi, accolse con entusiasmo l’arrivo del buon Padre, che intanto s’era preparato un bel discorsetto da enunciare all’ENORME popolazione … ben 75 abitanti. Il suo discorso iniziava con queste parole:<< Miei cari figliuoli, il buon Dio ha voluto che venissi qui tra voi per portarvi la buona novella. Il Signore, miei cari, è sempre tra noi! >> e allora la folla, che attonita lo seguiva, incominciò a guardarsi intorno. Padre Daniel disse:<< Ehi … ma cosa succede?? >> e qualcuno tra la folla:<< Stiamo celcando quel signole e non lo tloviamo >>. Il monaco accennò ad un isterico sorriso e, con il suo degno fare, pronunciò celestiali parole: << VOI STATE PRENDENDO PER C**O ME, MONACO DI GRANDE AUSTRIA?!?! >>, parole dure che colpirono i fedeli. S’era già capito, la convivenza con quelle persone sarebbe stata ottima (come no). All’indomani, Padre Daniel, dopo aver beatamente dormito nella silenziosa discoteca del posto, volle conoscere un po’ di più il suo nuovo paesino. Camminando camminando, s’imbattè in una dolce donzella dalle linee sinuose e da atteggiamenti sensuali. Il vecchio monaco si fermò davanti a lei e le disse: << Cosa fai tu qui … mia dolce bimba >> e lei, con fare divino, gli rispose: << Wè bello … vuoi farti un giro?? >>, allora il monaco pensò che quella ragazza così carina si fosse offerta ad accompagnarlo in GROPPA al suo cavallo per fargli visitare comodamente il paese. Padre Daniel, leggermente imbarazzato, le rispose: << Te ne sarei molto grato, mia cara figliuola >>. Così la ragazza lo fece accomodare in una stanza, << Dev’essere la sala d’attesa >> pensò il monaco, mentre udiva strani lamenti, strani vagiti e strane esclamazioni di profondo dolore, come quelli di anime in pena … aaaaaa. << Dev’esser ENTRATO un demone in quella ragazza >> pensò Padre Daniel, che non riusciva a capacitarsi. Quando poi si ripresentò la signorina, dopo un bel quarto d’ora, il dubbioso monaco le domandò: << Dimmi un po’, mia cara figliuola, come mai qui alberga un così profondo dolore?? >> - la ragazza, che non capiva di cosa stesse parlando, gli rispose: << Ma quale dolore, questa è “LA CASA DELL’AMORE” dove NON SI VENDONO SOGNI MA SOLIDE REALTA’!! >>. Padre Daniel, credendo d’aver capito, esclamò: << Ah … questa è la casa dell’amore, eh?! Birbantelli! Non si fanno queste cose!! Sapete che voi così mi fregate il mestiere?!? >> e la ragazza, rimasta di stucco, proferì: << Noi … rubare … il mestiere … A LEI?!?! >> << Eh già … perché per costruire una casa dell’amore di Dio ci vuole l’autorizzazione del Papa! Io ce l’ho! … e voi? >>. La ragazza rispose: << Ma quale casa dell’amore di Dio, quale autorizzazione >> << Ah … perché voi mi vorreste far credere che questa non è una chiesetta?? E che quei cori e quei lamenti di penitenza non erano certo quelli di amorevoli fedeli?? Massù … questa chiesetta è quello che è, ci sono quadri strani eh, però … comunque, non ti preoccupare, mia cara VERGINELLA, cambierà tutto >>. In seguito, Padre Daniel scrisse una lettera all’abate di Kaserslautern, descrivendogli minuziosamente quanto aveva visto e sentito in quella chiesetta proponendogli di farne erigere una anche nel rigoroso paesino austriaco. Padre Daniel Padre Daniel, tu resterai sempre un povero e santo monaco … e che monaco!!
   
 
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