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Autore: Marzi Jaymes    30/12/2011    3 recensioni
"Per sempre?" Sussurro..
"No, fino a quando ci sarà posto per me nel tuo cuore."
"Ci sarà sempre."
"Ok, allora per sempre.". Sorrido
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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You're the best thing i never had Salve. :D
Bene, nella notte ho avuto parecchie idee (grazie anche a mia sorella), quindi penso che dovrete sopportarvi questo schifo per altri 5-6 capitoli (penso)...ci ho messo il cuore piu del solito a scrivere questo capitolo..
Un grazie alle 18 recensioni presenti e alle persone che mi seguono e mi incoraggiano dall'inizio e bla bla bla.. finalmente questi due hanno un po' di pace *spoiler*...
Ho messo due canzoni per il Pov Kristen, sono O B B L I G A T O R I E.... :) Per il Pov robert solo una, perchè è un po piu cortino.
Oh, se lasciate le recensioni, firmatevi. Mi farebbe piacere sapere chi mi scrive.
Buona lettura ;)
-Ma'

                                                 
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Pov Kristen

Di li a poco, la mia vita sarebbe cambiata per sempre, di lì a poco sarei stata solamente di un uomo, l'uomo che neanche voglio pienamente al mio fianco. Di lì a poco, non avrei piu' potuto ripensare al mio passato, nè cercare di far si che ritornasse nel presente.
Solo un giorno e una manciata di ore..e non sarei stata piu' me stessa, ma un'altra persona.
Un'altra donna.


"Stew, svegliaaaa!". La manina di Grace mi sfiora la pelle del viso, dandomi piccoli colpetti sulle guance rossastre.
"Forza Kristen.. ti ricordi che giorno è oggi?"..
Come dimenticarlo.

La voce di mia madre Jules fa eco nelle mie orecchie, spaccandomi completamente i timpani, e le sue mani passano velocemente sulle coperte, che sposta in maniera veloce, alitandomi aria fredda sulle gambe gia' mediamente gelide. Metto la testa sotto il cuscino, prima di esserne privata -anche di quello- da mia madre.
"Cristo, mamma. Non ho cinque anni...e lasciami in pace...almeno oggi"
"Si, ma domani ti sposi".
Gia', domani mi sposo. Sono nove giorni che non sento la sua voce, sfioro le sue mani o mi incanto nel suo sorriso. Nove giorni. Sicuramente niente messi a confronto dei due anni passati. Pero' è come se non lo vedessi da piu' tempo.. e mi manca piu' di quanto lo abbia fatto in precedenza.
"Mi sposo domani, e allora? Non devo organizzare niente, è tutto pronto. Lasciami stare!".
La mano di Grace si scolla dalla mia schiena, e passa sull'armadio, seguita da mia madre.
"Devi provare il vestito, ti devo sistemare, andiamo! Ti faccio prendere da Mark con la forza, Kristen"..
"No!"
"3...2...1"
"Ok! Mi alzo, mi alzo!". L'idea delle mani di Mark che mi sfiorano i fianchi non è decisamente la cosa migliore, ora..e preferirei provare quel vestito altre trecento volte, piuttosto che trovarmelo avanti agli occhi ad aspettarmi all'altare.
Poggio i piedi sul parquet e faccio scivolare via i pantaloni lunghi del pigiama, che finiscono a terra, seguiti dalla cannottiera e dalla maglietta di cotone leggero. Mi siedo sul letto e inizio ad infilare le calze color panna velate, fino a lasciarle in vita.. e afferro il vestito dalle spalline sottili, infilando i piedi all'interno del buco. Grace sorride e saltella tra le braccia impazienti di mia madre.
"Steeeeew. Posso allacciare la zip? Ti preeeego".
"Va bene, Grace..con attenzione però" le sussurra mamma all'orecchio.
Mette le ginocchia sul letto e inizia a portare su la zip, fino a raggiungere il punto piu' alto. Mia madre mi passa le scarpe tacco cento sempre color panna e mi tiene le mani, mentre le metto ai piedi..
Mi giro verso lo specchio e osservo le piegoline che fa il vestito a contatto con il mio corpo denutrito, mentre mia madre mi mette dei punti luce nei capelli...
Abbasso il mento, mentre inizio a giocare con i brillantini del corpetto stretto e sento il rumore della porta aprirsi, mentre la figura di Mark fa capolino di fianco a me, riflettendosi nello specchio. Le sue mani passano dolcemente sulle mie spalle e la mia schiena nuda, mentre mi lascia un bacio sul collo.
"Mark, porta sfiga vedere il vestito della sposa prima del matrimonio... FUORI DI QUI" urla mia madre piu' acida del solito.
 Lei ci tiene molto -anche troppo- alle tradizioni. Così, stanotte dormiro' sola..e Mark dormira' in hotel con i miei fratelli, Taylor e Dana. Meglio per me.
"Ho..bisogno di parlare con Kristen."..."Da soli" precisa girandosi verso la nostra immagine riflessa nello specchio.
E se avesse scoperto tutto?
Le mie mani iniziano a tremare e la voce a spezzarsi, mentre faccio cenno a mia madre e a Grace di uscire.
Mark si siede sul letto e io mi giro verso di lui, mentre si passa una mano nei capelli puliti.
"Sei sicura?"
"Di cosa, Mark?"
"Di quello che stiamo per fare..?"
"Non...non capisco dove vuoi arrivare" sussurro fingendo portandomi le mani dietro la nuca..e alzando gli occhi al cielo.
"Vuoi sposarmi davvero?"
"Cos'è, Mark? Ci hai ripensato?"
"Oh..non...non io.." dice tremando. Ci risiamo.
"Io neanche ci ho ripensato, mh?". Mi avvicino a lui e mi siedo sulle sue gambe, passandogli le mani nei capelli, mentre gli do un bacio  sulle labbra screpolate.
"Ora vai, che ti aspettano Taylor e Dana di sotto."
"Ci vediamo domani all'altare" dice annusandomi i capelli che odorano di pesca e lasciando la mia presa.
"Ci sarò" sussurro sorridendo.
Lui è il ragazzo che mi ha amata per due anni interi, quando io all'amore non ci credevo neanche piu'. Non merita di essere trattato come uno straccio, o almeno non da me. Non da me.
Si alza dal letto e si dirige verso la porta, chiudendosela alle spalle.. Resto sola con i miei pensieri, mentre osservo la mia immagine nello specchio farsi sempre piu' brutta e triste, e i miei occhi diventare spenti e minacciosi, con il trucco che cola ai bordi grazie alle lacrime che sgorgano velocemente sulle guance.
La porta si spalanca di nuovo, mentre tento di sembrare piu' felice possibile.
Troppo tardi.

Le mani di Cameron passano velocemente sul mio trucco sbavato e le sue braccia mi circondano e mi portano al suo petto scolpito, mentre mi rannicchio con forza contro di lui.
"Tu..non puoi, Kristen. Non puoi" sussurra con disapprovazione scuotendo la testa.
"Posso, Cam. Devo farlo. Robert..non vuole sapere piu' niente di me..".
Un'altra fitta allo stomaco.
"Ma come fai a saperlo se non ci provi? Cristo, mi fai incazzare!"
"Mh?"
"Dai S E M P R E tutto per scontato.."
"Senti, Cam. Lo so'...lo so e basta"
"Okay, fa come vuoi..". Si alza dal letto con un sorriso sghembo e inforca la porta a sua volta, chiudendola con foga.
Le mie mani finiscono nei capelli, mentre prendo i punti luce e li brutto in aria, facendoli finire sparsi sul pavimento. Sciolgo i capelli e li faccio ricadere morbidi sulle spalle, mentre inizio a togliermi il vestito. Infilo la cannottiera, una maglietta di cotone e i pantaloni della tuta e mi risistemo a letto, mentre mia madre apre la porta e si siede vicino a me, accarezzandomi i capelli.
Chiudo gli occhi, e respiro piano, 'gustandomi' il mio ultimo giorno da nubile..

Un ticchettio piu' o meno forte attira la mia attenzione.. mentre la luce del sole inizia a sparire lentamente. Mi alzo dal letto e osservo l'orologio. Sono le sette e venti. Sono otto ore che dormo.
"Porca puttana" sussurro a bassa voce posandomi le dita sulle labbra. Mi stiracchio e  mi dirigo verso la porta.
Tic. Il rumore proveniente dalla finestra attira la mia attenzione. Mi giro su me stessa e mi dirigo verso la finestra, con passi abbastanza veloci. Un'altro sassolino colpisce il vetro, che trema leggermente sotto la mia mano poggiata sopra. Apro lentamente il vetro e inizio a gridare.
"MA CHE CAZZO SEI? UN COGLIONE? FUORI DALLE PALLE!".
Alzo il viso al cielo con il sangue agli occhi, mentre la neve mi colpisce il viso e il ragazzo sotto la mia finestra comincia a ridere... Grandioso.  
"Non è divertent..". Poso il mio sguardo giu', sul vialetto di casa e rimango senza fiato..
"TU.." sussurro con le lacrime agli occhi.. "Tu, che...che cosa ci fai qui?"
"Vuoi lasciarmi morire di freddo qui sotto?"
"L'intenzione è quella, Robert" dico con voce piu' fredda della neve.
"O scendi ad aprirmi o giuro che salgo io, in qualche modo".. "Non puoi evitare il tuo destino.." conclude incrociando le braccia al suo petto e sulla sua faccia compare un sorriso sghembo e sincero.
Sbuffo con le mani sulla fronte e mi dirigo verso la porta, aprendola lentamente per non far svegliare mamma e Grace, nella stanza di fianco alla mia. Infilo velocemente le all-star nere e faccio velocemente le scale, arrivando al portone come una scheggia.. Lo apro e mi butto sopra di lui, cingendogli il collo con le braccia e il bacino. Poggia le sue mani sopra le mie cosce e il suo naso nei miei capelli, mentre mi porta avanti e sbatte la porta dietro di se, poggiandosi con la schiena.. Scivola lungo la porta, fino a sedersi sul pavimento con ancora me in braccio e inizia a stamparmi milioni di baci, evitandomi di pronunciare qualsiasi tipo di parola possibile.
"Non..non posso Robert!" gli sussurro all'orecchio.
"Si che puoi. Possiamo"
"Domani mi sposo"
"Domani. Non oggi." mi sussurra a un centimetro dalle labbra.
"Domani..domani"
"Sei stata mia... lo ricordi?"
"Lo sono ancora..." dico sincera..
Mi lascia a terra e mi porge la mano.. ridendo.
"Sei buffa"
"Oh, andiamo"
"Vieni..con me? Devo..farti vedere una cosa!"
"Sei pazzo?"
"Lo sono diventato negli ultimi due anni e mezzo"
Sorrido.
"Ti fidi di me, Kristen?" continua mordendosi il labbro.
"Si.."
"Allora prendi la mia mano".
L'afferro, mentre un brivido mi percorre la schiena e le mie guance si tingono velocemente di rosso. Afferra il giubbino sul divano al piano di sotto e me lo mette sulle spalle, mentre ci infilo le braccia dentro.
"Hai preso tutto?"
"Mh, aspetta"...
Mi guardo il collo, toccando il ciondolo e gli prendo le mani..
"Ora si, ho preso tutto davvero" dico sorridendo.
Se questo è il prezzo da pagare per essere felice veramente l'ultima notte della mia vita da nubile, lo pago volentieri.
Iniziamo a camminare lentamente mano nella mano, come se le nostre dita non si fossero mai lasciate in tutto questo tempo. La barba leggermente piu lunga gli contorna il mento ruvido e i suoi capelli sono tutti disordinati, come mi sono sempre piaciuti.
Mi fermo e gli lascio la mano, mettendomi di fronte a lui. Mi alzo in punta di piedi e gli accarezzo le guance, mentre mi attacco alle sue labbra morbide, per poi passare al suo collo profumato. La neve ci imbianca i capelli, pero' ora non sento piu freddo.
"Shh..ferma". Si stacca da me e si gira verso un signore che sta per chiudere il portone del palazzo piu' alto di Londra.
"Non chiuda, dobbiamo salire al quindicesimo piano"
Fa un cenno di approvazione e lascia la maniglia calda a Robert, che mi tira a sè, lasciandosi la porta alle spalle..
"Ma che fai?" dico ridendo.
"Organizzo il tuo addio al nubilato, piccola". Sorride, provocandomi una fitta al cuore.
Mi prende in braccio e mi attacco al suo collo, mentre chiama l'ascensore e mi ci butta dentro. Arriviamo al quindicesimo piano e apre la porta del tetto, dove c'è una terrazza ampia e una fila di panni bianchi stesi.
Scendo con i piedi a terra, poggio le mani sul muretto bianco e mi sporgo, osservando Londra e le luci delle mille case dall'alto, senza parole.
E' tutto un puzzle perfetto, e noi ne facciamo parte.
Robert mi prende per i fianchi e mi tira a sè, accarezzandomi i capelli con dolcezza.
"Kristen Jaymes Stewart, vuole fare l'amore con me qui, questa sera?" dice inginocchiandosi e tenendomi le cosce..
Non rispondo e scoppio in una risata lunghissima..
"Mh..." sussurro.
"Ok, non vuoi fare l'amore con me? Pero' non puoi dire di no a tutta Londra...".
"Si, voglio fare l'amore con te. Ora"
"Qui?"
"Qui".
Gli prendo le mani e lo faccio alzare, alzandomi in punta di piedi per sfiorargli il naso, prima di passare alle sue labbra perfette. La sua lingua entra prepotentemente nella mia bocca, lasciandomi completamente senza fiato e le nostre lingue iniziano a contorcersi e a giocare tra di loro, senza sosta. Passo le mie mani tra i suoi capelli e lo tiro ancora di piu' a me, mentre mi abbassa i pantaloni e li fa scendere sulle mie cosce, fino a toccare il pavimento freddo.
"Aspetta" sussurra al mio orecchio. Prende una coperta marrone scura stesa e la poggia a terra. Gli prendo i fianchi e slaccio la zip dei suoi pantaloni. Gli tolgo la polo, mentre lancia la mia maglietta a terra e continua a baciarmi con prepotenza, lasciandomi le labbra viola.
Si stacca dal mio viso e comincia a guardarmi negli occhi e tutto il corpo, mentre le mie guance diventano rosse.
"Cosa c'è..?"
"Mi vergongo..." sussurro tremante.
"Sei bellissima...e ti ho vista un mare di volte così!"
"Anche tu sei bellissimo"..
Mi toglie gli slip e il reggiseno e io faccio lo stesso con i suoi boxer, mentre mi stringo a lui. Prende un'altra coperta rossa stesa al filo e la poggia delicatamente sopra i nostri corpi appiccicati.
Mi allarga le gambe ed entra con prepotenza dentro di me, mentre cerco di rilassarmi il piu' possibile. Un gemito esce dalle mie labbra e il cuore comincia a battere irregolarmente, proprio come il mio respiro. Le sue spinte sono dolci e lente e le mie mani scivolano lungo la sua schiena liscia e perfetta.
"Ti saresti mai aspettata questo?"
Una lacrima riga il mio viso, forse piu' per malinconia che per felicita' e stupore.. e le sue mani tentano di bloccare le lacrime..
"Perchè piangi?"
"Non so come faro' da domani senza di te".
Il suo viso si fa quasi nero e le sue spinte aumentano, scavando piu' in profondita'. Mi mordo il labbro inferiore per il troppo dolore e gli tiro i capelli con forza.
"Non...non devi stare per forza senza di me.."
"D...de..vo" sussurro.
Un gemito disperato esce dalle mie labbra mentre lui viene dentro di me e le sue labbra si avvicinano al mio orecchio. Sussurra il mio nome tantissime volte, come se potessi salvare la sua vita in qualche fottuto modo, senza rovinare la mia. In realta' l'ho gia' fatto.
Ricomincio a piangere, mentre mi sposto dal suo bacino e mi sistemo al suo fianco, rannicchiandomi nelle coperte.
"Non posso, Robert. Devo sposare Mark.. tu hai diritto alla tua felicita'."
"Kristen, ne abbiamo gia' parlato.."
"N..non.."
"La mia felicita' sei tu. Non..avrei mai fatto tutta questa strada il giorno prima del tuo matrimonio solo per farmi una scopata con te..Questa è la prima volta che...faccio l'amore, ecco"
"E' stata a notte piu' bella della mia intera esistenza..e devo ringraziarti. Ma non posso non sposarlo, Rob. Lui non merita...questo. Capiscimi, ti prego. Non posso sentirmi una merda, non piu' di quanto lo faccia già"
"Neanche io lo merito, questo."
Si alza, mentre il freddo ricopre la mia pelle e inizia a vestirsi, porgendomi la mano.
"Se vuoi..possiamo rimanere amici" sussurro pentendomene subito.
"Non voglio la tua amicizia, non capisci. Io ti amo, Kristen!"
"Lo so, lo so"
"Non sai un cazzo, preferisco non vederti piu' piuttosto che farlo tra le braccia di un uomo che non sia io" dice mentre la sua espressione si fa dura. "Vestiti". Mi butta i vestiti in viso e ricomincio a vestirmi, alzandomi in piedi di fronte a lui, mentre mi da le spalle.
"Non...lui non sa di noi"..
"Brava, è questo il modo. Nascondermi, nascondere tutto l'amore che provi".
"Mi...mi dispiace"
"Ti dispiace sempre, Kristen. Da quando sei qui l'ho sentito almeno cinquanta volte, e non è cambiato assolutamente nulla"
"Cerca di capirmi, almeno tu"
"No, non ti capisco, per quanto mi sia sforzato in due anni di farlo. E io...dì una sola parola e mando tutto a puttane per te domani, ti porto via di qui, una sola parola, Kristen.. e ti porto via, te lo giuro"
I suoi occhi si fanno scuri e un po' speranzosi, la sua voce spezzata e le lacrime iniziano a pizzicarmi le pupille.
"Non...posso. Non posso".
"Okay, andiamo a casa. Hai un matrimonio, domani"
Mi volta le spalle, dopo aver sistemato le coperte al loro posto e inizia a scendere velocemente le cento scale. Faccio lo stesso, con tutta la velocita' possibile.
"E' STATO UN ERRORE KRISTEN. NOI SIAMO UN ERRORE" grida per le scale disperato.
'Gia', un errore. Il piu' bello che io potessi mai fare' vorrei dire. Ma dalla mia bocca non esce nessuna parola, se non un lamento di disperazione acuto, di disapprovazione.
Mi chiudo il portone alle spalle e inizio a scappare sulla via di casa, mentre la neve mi gela il cuore e i suoi passi si fanno sempre piu lontani dai miei. Le mie lacrime sulla strada fanno un tonfo assordante. Mi giro e guardo la sua figura nera camminare lentamente, con le mani agli occhi e il viso chino sul marciapiede e mi fa male. Un male bestiale. Il mio cuore si sta squartando in milioni di piccoli pezzi, che non sarei capace di attaccare di nuovo neanche con la piu' potente colla al mondo.
Inforco il vialetto di casa, imbiancato e chiudo la porta alle spalle, iniziando a fare velocemente le scale. Mi affaccio alla finestra, con i capelli bagnati in parte e lo osservo accasciarsi a terra, con le mani tra i capelli.
"Scusa" sussurro appiccicando il mio naso al vetro opaco, senza che potesse sentirmi.. e mi giro, andandomi a sedere sul letto, restando incantata nel vuoto della mia camera buia, senza sbattere gli occhi.



I miei occhi sono ancora fissi sul muro, da chisa' quanto tempo. Le mie mani sono ferme sulla mia faccia e le lacrime continuano a sgorgare inevitabilmente sulle mie guance fredde.
Sono le tre di notte e mancano solamente sei ore al mio matrimonio.
Dal mio giardino proviene una canzone dolce e lenta.

'Please remember, please remember (Per favore ricorda, per favore ricorda)
I was there for you (ero qui per te)
and you were there for me ( e tu eri qui per me)
Please remember, our time together (per favore ricorda, il nostro tempo insieme)
The time was yours and mine (Era il tempo mio e tuo)
while we were wild and free (mentre eravamo selvaggi e liberi)
Please remember, please remember me (per favore ricorda. Per favore, ricorda ME)

Chiudo la finestra con forza, mentre ascolto le parole così vere di quella canzone. Sembra rispecchiarci, rispecchiarci davvero.
Lui si alza e va via, lasciando lo stereo sotto casa e il mio cuore in fiamme, a pezzi, e la canzone continua a ripetersi altri miliardi di volte, fino alle sei di mattina.

"Kristen, sei scema?" la voce di mia madre in lontananza mi fa aprire gli occhi. Mi osservo intorno e vedo i punti luce buttati di fianco a me.
"Puzzi di alcool!" urla furiosa afferrando in mano la bottiglia di vodka svuotata al mio fianco.
Cosa cazzo avevo combinato la notte prima?  
Mi alzo di scatto e vado a guardarmi allo specchio. La mia pelle è liscia e riposata e ho un accenno lieve di occhiaie viola sotto gli occhi. Butto l
'acqua gelida sopra la mia faccia e inizio a passare del trucco dorato chiaro sopra gli occhi e la matita nera sotto, per evidenziarli. Metto un filo di phard sulle guance e il mascara abbastanza scuro. Inizio a vestirmi controvoglia e mi siedo di fronte lo specchio, mentre Liz fa irruzione in bagno e prende tra le mani le ciocche di capelli. Mi fa i boccoli e li sistema insieme ai punti luce, creando un ottimo effetto sulla mia testa..
"Tuo...padre sarebbe fiero di te.." sussurra mamma sull'uscio.
Mio padre avrebbe capito cosa voglio davvero, non mi avrebbe appoggiata affatto, ora.
Scuoto la testa per cacciare via la sua immagine carica di disapprovazione nei miei confonti e passo il ciondolo di Robert nelle mani di Liz.
"Puoi...mettermelo al collo al posto di questa schifezza, per piacere?" dico mezza acida. Mi toglie il cimelio e sistema il ciondolo al posto in cui è sempre stato e dove sara' sempre: vicino al mio cuore. Liz mi accarezza il viso, mentre cerca di trovare le parole.
Allungo la gamba e chiudo la porta con forza, facendo un tonfo infernale.
"Dov'è lui?"
"E' tornato a Brighton..."
"Perchè?" ribatto furiosa..."doveva..restare"
"Non lo avrebbe mai fatto, Kristen e tu lo sai. Sei la cosa che ama di piu' al mondo".
Inizio a tremare e mi alzo di scatto, chiudendo la porta alle spalle, dopo che Liz mi segue. Grace è impalata avanti la porta, a guardarmi negli occhi e mi viene ad abbracciare, mentre mia madre mi sistema il velo sulla testa, incastonandolo con un cimelio di diamantini e altro.
"Andiamo" le sussurro prendendomi il vestito e facendolo strisciare a terra il meno possibile.

"Sei pronta, Stew?" mi sussurra Taylor affianco, prendendomi sotto braccio.
"Si".
Usciamo dalla secrestia e mettiamo piede nella chiesa stra-colma, mentre tutti al rumore delle mie scarpette girano i viso verso di me. Percorro la navata con il viso chino, cercando di evitare almeno oggi le lacrime e afferro la mano di Mark, di fronte al prete.
"Finalmente..temevo non arrivassi piu" mi sussurra all'orecchio divertito.
Sorrido leggermente e giro il capo verso Cam, con un sorriso misto a malinconia e tristezza.

"Vuoi tu prendere Kristen Jaymes Stewart come tua legittima sposa..e amarla e onorarla tutti i giorni della tua vita?"
"Si, lo voglio" sussurra Mark guardandomi negli occhi mentre il mio panico cresce..
"Bene. Vuoi tu prendere Mark Stander come tuo legittimo sposo?"
Le mani iniziano a sudarmi e il respiro a battere irregolare, l'immagine di me e Robert si presenta avanti ai miei occhi mentre stringo il ciondolo a me..

"Avanti, tuffati in questa benedetta piscina, Kristen"
"Ma è profonda!"
"Sono solo tre metri, stupida!"
"Ok, ma se..se mi faccio male ti ammazzo"
"Se ti succedesse qualcosa sarei io stesso a farmi del male..."


"No! Non puoi, Kristen!" La voce di Cam interrompe il mio ricordo e la cerimonia, catturando l'attenzione di tutti, e soprattutto la mia. Un sorriso sghembo si inarca sulla sua faccia.
"Lei.. lei non è felice. E ha il diritto di trovare la sua felicita'. Lei è..scema.. ma dolce. E' a modo suo.. Non merita di soffrire ancora..."
"Giusto. La tua felicita' è a Brighton, bellezza." si intromette Tom alzandosi in piedi.
Mark si volta verso di me quasi rabbioso, mentre gli occhi di tutti sono puntati su di me.
"E' così, Kristen? Non..vuoi sposarmi?"
Non posso dimeticare le sue mani, il suo bacino spingere con forza verso il mio. Non posso dimenticare MAI l'amore che provo e il battito che ho quando ce l'ho al fianco. Non posso dimenticarlo, no.
"Sc..scusa Mark".
Lascio cadere l'anello a terra e corro, abbassando il viso per la vergogna e mi siedo fuori, su una pietra grandissima, seguita da Cam.
"Grazie" gli sussurro guardandolo negli occhi.
"Ora vattelo a prendere" dice abbracciandomi.



Ci hai provato, Robert. Ci hai provato.  
 
Gia', ci ho provato. Sono le otto e mezzo di mattina e sicuramente Mark stara' avvolgendo la donna della mia vita tra le braccia, mentre Tom e Liz sorridono al posto mio.

Afferro il telefono sulla scrivania di fianco a me e inizio a comporre il numero di Liz, senza ottenere nessun risultato.
Squilla, squilla, senza che nessuno risponda dall'altra parte. Stessa cosa per Tom.. e Cam.
"Forse Mark è morto sull'altare prima di dire si" commento egoisticamente ad alta voce, prima di scoppiare a ridere come un perfetto idiota.. Lancio il telefono sulla moquette e mi tolgo le scarpe, entrando nella doccia dopo aver tolto tutto di dosso. Passo il bagnosciuma sul mio corpo, cercando di non bagnare i capelli -o almeno bagnarli il meno possibile- e appiccico la fronte al box-doccia, mentre faccio uscire l'aria calda dalla bocca e scrivo sul vetro.
'You're the best thing I never had'
Mi siedo a terra e gioco con l'acqua, schizzandola dappertutto prima di alzarmi ed 'entrare' nell'accappatoio caldo. Infilo i boxer, un bermuda piu' o meno lungo e la maglietta morbida dell'adidas, scompigliandomi i capelli.
Scendo al piano di sotto e mi piazzo avanti la televisione, dopo aver cucinato le uova con il bacon e aver preso una birra.. Mi stendo sul divano e accendo l'i-pod, schiacciando play.

'Cause you're the best thing (perchè sei la cosa piu' bella)
 that ever happened to me or my world
(che è capitata nel mio mondo)
You're the best thing that ever happened  (tu sei la miglior cosa che mai mi è accaduta)
so don't go away (percio' non andartene)

Non andartene. Non sposarti.
Come posso pretendere che lei non lo faccia? Non è piu' mia, nè lo sara' mai piu'.  

Alzo il volume al massimo e inizio a cantare a squarciagola anche io, rischiando di perdere completamente la voce.
Il telefono comincia a vibrare, lo afferro e rispondo, senza neanche guardare il display.
"Rob"
"Cazzo, Liz...sono tre ore che provo a chiamarti...come...come sta?"
"Un po' scossa... ma.. sta bene.. tutto sommato. Sto quasi per entrare in chiesa.. Tu sei sicuro di stare bene?"
"S..si. Ma la cerimonia non era alle otto?"
"No.."
"Non sono...ancora sposati, quindi."
"No. Robert, non fare scemenze, ti prego. Resta fermo dove sei"
"Oh, si tranquilla, tranquilla. Non mandero' anche questa giornata a puttane. Voglio che lei sia felice..."
"Allora..a dopo"
"Chiamami"
"Si". Chiudo la chiamata e ri-lancio di nuovo il telefono sulla moquette, dopo averlo spento.
Prendo il giubbino e lo infilo, dopo aver messo le scarpe. Chiudo la porta di casa e inizio a percorrere il vialetto di casa mia, scendendo sulla spiaggia. Mi tolgo le infradito, le appoggio al muretto con tutti i vestiti e mi tuffo in acqua, lasciando che mi congeli il cuore, per non sentire piu' niente. Libero tutti i miei pensieri e apro gli occhi, mentre inizio a nuotare e ad arrancare tra le onde bassissime che si creano.
Osservo la spiaggia piena, neanche fosse estate e sorrido, nonostante dentro sto morendo. Immagino i suoi passi lenti dirigersi verso di lui e le sue mani afferrarle i fianchi..Senza riuscire a scacciare via quell'immagine dagli occhi continuo a portarmi in avanti nell'acqua gelida di inizio gennaio

Sono passate 2 ore e mezza da quando ho iniziato a nuotare qui dentro e le mie mani lo confermano. Le estremita' delle dita sono tutte screpolate e ondulate, zuppe di acqua.
Esco lentamente, mentre le goccioline corrono lungo il mio petto nudo e mi copro con l'asciugamano, mentre l'aria gelida di Brighton mi raddrizza i peli delle gambe.
Recupero i miei vestiti e le cento cose che ho lasciato sul muretto e mi rivesto, dopo aver scrollato un po' d'acqua dai capelli e averli fatti asciugare al sole..Attraverso la strada e mi porto sul vialetto di casa mia, restando senza parole.
 Lei è qui, avanti al portone di casa mia.. vestita da sposa, e accoccolata a terra, con la testa tra le gambe.
"Sto sognando" sussurro "e non è divertente. Non lo è affatto". Scuoto la testa ma la sua immagine si presenta ancora avanti agli occhi e avvicinandomi riesco a sentire i singhiozzi provenienti dalla sua bocca.
"K...kristen?" sussurro piano accarezzandole i capelli..
"Oh, amore" dice alzandosi e buttandosi sopra di me, con tutta la parte inferiore del vestito stropicciata e i capelli scompigliati. Il truucco sbavato le contorna gli occhi neri e le sporca il viso.
"Mi..sono resa conto che..non posso stare senza te.."
"Non lo..hai sposato?" dico mentre le mie labbra si ricurvano in un sorriso...
"No, amo te, Robert"..
Rido e porto il mio naso tra i suoi capelli profumati, mentre le accarezzo delicatamente le cosce..
Non dico mezza parola, non ci riesco... e inizio a cantare lentamente nelle sue orecchie..

'If I never knew you, I’d be safe but half as real
Never knowing I could feel a love so strong and true
I’m so grateful to you, I’d have lived my whole life through
Lost forever, if I never knew you'

"E quindi?" sussurra sorridendo.
"E quindi sei la miglior cosa che io abbia mai avuto...e ti amo."
"Ti amo anche io".



















                                                                   
   
 
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