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Autore: maryjanepotter    31/12/2011    2 recensioni
Lily Evans piange su una poltrona del dormitorio dei Grifondoro perchè ha appena chiuso per sempre il profondo rapporto d'amicizia che la legava a Severus Piton. Mary McDonald, la sua amica e compagna di stanza, non vedendola tornare a letto, va a chiamare James. Il ragazzo è combattuto tra i sensi di colpa, la voglia di rimediare ai suoi errori e il suo sconfinato, irreprensibile amore nei confronti della sua futura sposa, Lily.
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mary MacDonald, Severus Piton | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Non mi reggo in piedi dal sonno e forse lo so, dovrei darci un taglio e tornarmene a letto.
 Sono James Potter e, nel mio pigiama di tessuto pregiato, con i miei capelli spettinati, sono in cima alle scale e aspetto.
 I miei occhiali rotondi scivolano leggermente sul naso dritto; li sistemo con la mano infreddolita che torno a nascondere nell'incavo di due braccia incrociate sul petto.
 Rabbrividisco e mi dico, mi ripeto che sarebbe il caso di voltarsi e ritornare nel dormitorio, prima che Felpato e gli altri mi diano per disperso.
Mary McDonald è stata nel nostro dormitorio, mi ha svegliato nel cuore della notte e, devo ammetterlo, per un momento, dal profondo rifugio delle mie lenzuola, l'ho odiata.
'James... si tratta di Lily.'
Le parole preoccupate dell'amica della Evans sono arrivate come una doccia fredda ed io sono balzato fuori dal letto a baldacchino in un lampo, spaesato, frastornato.
Ho sentito la voce di Piton, nel corridoio.
La sento ancora.
 E' venuto per scusarsi, per piagnucolare, per farfugliare, per cercare di parlare con lei.
 Trattengo l'istinto di afferrare di nuovo la bacchetta per andare a cacciarlo via dalla Torre dei Grifondoro... e soprattutto via dalla vista di lei, Lily.
 Non voglio che la sua bocca indegna la insulti di nuovo, non voglio che, dietro una maschera di rabbia e contegno, lei nasconda ancora dolore, delusione.
 Credo che stia piangendo, adesso.<
 Non voglio che pianga. Eppure i singhiozzi soffocati, delicati, giungono alle mie orecchie con una chiarezza inesorabile.
 E' nascosta in una poltrona davanti al fuoco ormai spento e fissa con gli occhi rossi ciò che resta della sua amicizia in cenere.
 Non perdonerà Piton, l'ho sentita urlare e voltargli le spalle, l'ho sentita sbattere la porta e poi appoggiarvisi fino a scivolare sul pavimento, rannicchiandosi in lacrime.
 Non piangere, Lily. Merlino, ti scongiuro.
 Mi dispiace, ho fatto un casino. E' tutta colpa mia... ma tu asciugati quelle guance.
 Se non avessi attaccato Piton, probabilmente non avreste litigato ed ora saresti felice.
 Certo, saresti ancora accanto a quel verme che puzza di Mangiamorte e di Arti Oscure, ma sorrideresti, radiosa.
 Ed i tuoi occhi verdi non sarebbero inondati di tristezza.
 Sto tremando anch'io e vorrei fare qualcosa di stupido, di divertente, invece che restare lì a guardarla mentre soffre.
 Lentamente però il pianto si quieta, il suo respiro diventa più tranquillo, più profondo.
 Stai dormendo, Lily.
 Mi avvicino pian piano e riesco finalmente a vederla.
 Ha le palpebre gonfie e i capelli rossi scomposti, le mani strette tra loro come in preghiera e le labbra contratte in una smorfia che somiglia ad un tenero broncio.
 Mi sembra un peccato orribile doverla svegliare, un crimine pari quasi a quello di uccidere un unicorno.
 Mi sembra folle dover spezzare la purezza dei suoi sogni.
 'Evans...' la mia voce suona gracchiante e sacrilega mentre mi sporgo su di lei. 'Evans...'
 Lily apre gli occhi a fatica e realizza di trovarsi in un luogo diverso dal suo letto.
 Con una persona che non è decisamente Mary McDonald.
 Balza a sedere così in fretta da avere un capogiro. Si preme una mano sul viso, sbuffando.
 I suoi capelli arruffati non sono tanto diversi dai miei, adesso.
 'Dovresti salire nel tuo dormitorio. E' tardi, sul serio. E fa freddo. Guardati, sei gelida.' così dicendo le sfioro una guancia.
 Non so perchè l'ho fatto.
 Devo essere impazzito.
 Socchiudo gli occhi in attesa di una Fattura Orcovolante imminente.
Lo so, finirà tutto in un patetico *Zot*
 Ma niente Fattura.
 Anzi, mi sembra all'improvviso che la sua pelle sotto le dita sia diventata calda, incandescente.
 Stai arrossendo, Lily.
 Mi fissa, confusa, poi annuisce.
 'Certo, stavo solo... io...'
 Le rivolgo uno sguardo comprensivo.
 Sento i suoi lineamenti rilassarsi sotto la mia carezza.
E' bella, bella e innocente, come il fiore di cui porta il nome.
 Non riesco a trattenermi.
 'Ci esci con me, Evans?'
 Il suo sguardo si indurisce di nuovo, le sue sopracciglia si aggrottano.
 E' buffa.
 Scoppio a ridere e alzo le mani in segno di resa.
 'Scherzavo, d'accordo, d'accordo.' le vedo nascondere un sorrisetto.
La sua mano corre a sfiorare il punto della sua guancia in cui un attimo prima era posata la mia.
I suoi occhi, ancora umidi, si riempiono di dolcezza.
Ed il cuore, nel mio petto, sbatacchia qua e là come un Boccino D'oro impazzito.
 
   
 
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