Ecco
il nuovo
capitolo, se ci sono errori o incomprensioni fatemelo sapere. Vi lascio
alla lettura.
Infatti
si trovavano su un’altezza vertiginosa, in basso si poteva
vedere un grosso
portone di legno di quercia, ovviamente chiuso, a guardia vi erano due
saiyan
dall’aspetto imponente e dalle barbe fluenti. Bakteyo
condusse la squadra
all’entrata del portone.
I
due saiyan erano alti 1.98, una muscolatura da culturista e ognuno dei
due
portavano degli spadoni pesantissimi che loro maneggiavano come
giocattoli.
I due saiyan si rivolsero al loro compare.
???1
: (Accogliendolo)
Bakteyo! Sei tornato? Chi sono quelli?
???2:
(Osservando il party)
Due Huma, due viera e un bangaa. Non credevo che le viera potessero
uscire
dalla foresta…
Bakteyo: Tsanten, Ataneko. Sono
tornato con costoro che sono amici del nostro monarchia.
Ataneko:(lisciandosi i baffoni) Mmmm, veramente?
Tsanten:(con ciglio curioso) Mah, se lo dici
tu… apriamo il portone.
Con la sola forza delle
braccia i due
saiyan aprirono il portone permettendo loro di passare.
Balthier:(sottovoce a Fran) Che strano, qui sono
tutti pacifici e
innocui, sei sicura di non aver sbagliato la traduzione della pergamena?
Fran: (guardandosi in giro)
No, lo scopriremo solo quando parleremo con Trunks.
Incontrarono un altro saiyan d’aspetto imponente con un armatura viola.
Bakteyo:(salutandolo con la stretta a
pugno e il colpo alla spalla) Teylar
!
Vecchio furfante, come stai? Puoi accompagnare questi qua dal re? Io
devo
andare a fare una commissione.
Teylar:
(staccandosi) Con piacere! (rivolgendosi ai nostri amici)
Seguitemi. Sono Teylar.
Il villaggio
era più un accampamento militare che un villaggio vero e
proprio, non c’erano
negozi e i saiyan si barattavano la merce, non c’erano donne
ma solo uomini
armati e con lo sguardo perennemente duro. C’erano pochi
bambini che si
allenavano con le spade e a menare le mani sotto l’occhio
esperto e vigile dei
padri.
Penelo vide
due piccoli saiyan che giocavano a ricorrersi quando uno di loro
finì sulle
gambe della biondina, il bambino si allontanò brevemente
salvo per poi
palpeggiare l’intimità della ragazza senza ritegno.
Penelo: (rossa
d’imbarazzo) Ma che fai?
Il bambino si
spaventò e andò dai suoi amici.
???1:
Quello è un mostro!
???2:
Che dici?
???1:
Non ha il pisello!
Il saiyan
adulto scoppiò a ridere, poi fece venire i piccoli.
Teylar: Mateyo,
Txepo, venite qui! Anche voi altri.
I bambini si
avvicinarono al saiyan adulto.
Teylar: Voi ragazzi
vi trovate di
fronte all’opposto d’uomo, una donna!
Txepo:
Uhm… che vuol dire?
Teylar: Hanno
l’aspetto più fragile
rispetto a noi ma hanno il potere di attirare i guai e quindi
è meglio lasciar
stare se si vuole vivere tranquilli.
I bambini risero e
tornarono a giocare
mentre Fran mosse la testa a destra e a sinistra
per indicare la sua disapprovazione.
Alla fine arrivarono al
palazzo reale.
Teylar: Fate
silenzio… e
inginocchiatevi di fronte al nonno di principe Trunks.
Attraversarono un lungo
tappeto di
raso fino e al cospetto del trono si inginocchiarono tranne Balthier
che
reputava tutta quella formalità una perdita di tempo. Un
saiyan dalla barba sottile
e curata, una statura imponente e uno sguardo severo e spietato rivolse
la
parola al Huma.
Re Vegeta: Chi sei
tu, debole Huma,
che osi sostenere lo sguardo del Re?
Balthier: (con spavalderia)
Sono Balthier il principe
degli avio pirati.
Re Vegeta:(sorridendo
malignamente)
Ah davvero?
Teylar sudò
freddo… re Vegeta era
l’unico che non aveva accettato l’ascesa al trono
di Trunks.
Il re era molto furente
per
l’arroganza di Balthier.
Re Vegeta: Cosa ti
porta qui?
Vaan:(cercando di difendere
il suo
amico)
Vostra altezza. Noi non vogliamo mancarle di rispetto, siamo qui per
Trunks.
Re Vegeta:(calmatosi) Uhm… tu,
giovane
ragazzo, dimmi il tuo nome e quello dei tuoi amici.
Vaan:(rincuorato dal tono del re)
Signore, noi siamo Huma, lei è Penelo, la mia amica
d’infanzia, loro sono Fran
e Mjrn sono viere, questo è Zero un bangaa, io sono Vaan.
Re Vegeta:(con tono profondo)
Alzatevi…
Tutti si alzano in piedi
compreso il
saiyan d’elite.
Dall’ombra del
trono si intravide un
viso familiare.
Zero: (sorpreso) Trunks!
Trunks:(alzandosi
con un sorriso)
Principe Trunks, prego. (rivolgendosi
alle guardie) Conduceteli nelle mie camere,
devo conversare con loro.
Poco dopo Zero e gli
altri si
trovarono di fronte a una suite veramente semplice: un letto singolo,
un
balcone che dava sul villaggio, i mobili essenziali ma impreziositi da
fregi e
materiali difficili da trovare.
Si accomodarono su dei
divani in pelle
di magibestia e aspettarono l’arrivo del principe.
Balthier:
È incredibile di come uno
sbarbatello sia diventato un principe!
Vaan: Lo dicevo io
che non era
normale.
All’improvviso
la porta di legno si
aprì lentamente e entrò l’imponente
figura del principe, chiuse la porta con
delicatezza e poi si accomodò su una poltrona.
Trunks:(riprese il suo
carattere
allegro)
Bene ragazzi! Che sorpresa, eh? Scusami Zero se ti ho fatto
preoccupare. Lasciate che vi racconti tutto! Dunque ebbi un incubo la
notte
precedente, vidi mio padre chiamarmi e non so come provai un impeto
furioso e
mi trovai in cima a un albero millenario. Una voce mi diceva di tornare
alle
mie origini… fu così che trovai il villaggio dei
saiyan. Fui accolto da mio
nonno Vegeta, che mi nominò principe per volontà
della dea della luna.
Trunks si
fermò per il fiato e iniziò
a sorseggiare una bevanda che si trovava sul tavolino di fronte a lui.
Zero: Trunks,
parlaci della tua razza!
Trunks :(sorridendo) Va bene, allora
loro erano dei nomadi dello spazio, poi precipitarono nella valle della
foresta
stregata e da allora hanno cominciato a essere stazionari.
Vaan: Ma i saiyan
possono uscire dalle
foreste?
Trunks: Mi dispiace
per le viere ma
sì, i saiyan posso uscire quando vogliono.
Fran si
intristì un po’… i saiyan avevano
qualcosa che loro non avevano.
Trunks:(rivolgendosi a Fran) Senti,
se vuoi posso chiedere al nonno se può farti recuperare
l’armonia con la
foresta.
Fran si
illuminò, veramente Trunks
cioè il nonno di quest’ultimo poteva farla tornare
dalle sue sorelle? Il
giovane glicine si alzò e portò la viera alla
sala del trono dove vi era il re.
Il re stava conversando con i suoi amministratori, quando vide il suo
nipotino
lasciò i suoi sottoposti.
Re Vegeta: Dunque,
nipote cosa c’è?
Trunks spiegò
brevemente la situazione
e lui accettò di fare un favore alla sua generazione.
Re Vegeta si tolse i
guanti bianchi e
premette le sue mani sulle orecchie della viera.
Re Vegeta: Ti avverto:
ti farò male…
Trunks: Fran, cerca di
resistere per 5
minuti! Lo so che fa male, ma è il prezzo da pagare!
Fran urlava di dolore,
tanto dolore
che le scivolarono delle lacrime… lei emise dei gemiti di
sofferenza.
Ma lei stringeva i denti
e resisteva,
il pensiero di tornare dalle sue sorelle non la fece cedere al dolore
fisico.
Alla fine
sospirò e stava per crollare
a terra quando un braccio robusto la prese al volo e la
portò nella stanza da
letto, adagiandola nel suo giaciglio.
Fran, dopo minuti che
sembravano non
finire mai, si svegliò nella camera del principe.
Mjrn:(a fianco del letto) Come stai,
sorellona?
Fran si toccò
la fronte e sembrava che
si sentisse bene.
Lei poi
scoprì che non portava più
l’armatura ma un vestito più leggero.
Fran: Chi mi ha
svestita?
Mjrn: Trunks ha
preso i vestiti, io
te li ho indossati.
Balthier :(poggiato sul ciglio della
porta) Ben svegliata, collega.
Torniamo a casa.
Fran: Cosa? Che
è successo?
Mjrn: Niente, Trunks
ci ha spiegato
tutto, sono felice per te! Aspetta che lo viene a sapere Jote.
Si sentì una
sirena d’allarme. Tutti i
saiyan cominciarono a convogliarsi in un unico punto.
Bakteyo:(di corsa) Hey! Voi muovetevi
altrimenti non vi resta niente!
Balthier: Ma che
diavolo?
Bakteyo: (scomparendo all'angolo)
È ora di pranzo! Loro non
aspettano!
Una marea di saiyan si
buttarono nella
sala mensa (non c’erano le porte, dopo che erano state
distrutte al primo
abbordaggio, si ritenne giusto non sostituirle.) e già
mangiavano tutto ciò che
capitava sotto mano, fiumi di vino e ossa spolpate facevano da sfondo
alla
battaglia all’ultima coscia di pollo.
I nostri avio pirati non
potevano
crederci.
Sala mensa prima dell'assalto.
Loro si sedettero a un
tavolo a parte,
e trovarono i due saiyan Bakteyo e Teylar che già
mangiavano. Mjrn si sedette a
fianco a Bakteyo e lui senza battere ciglio diede una parte della sua
porzione
alla giovanissima viera.
Bakteyo: Avrai
fame…
Mjrn:(sorridendo) Grazie, sei
gentile.
Bakteyo:(arrossendo) Non… farmi
camb…
biare idea!
Teylar:(poggiando la mano sulla spalla
del compagno) Sento campane a nozze.
Bakteyo pestò
da sotto il tavolo il
piede del sarcastico compare.
Dopo mangiato si
apprestarono ad
andarsene quando al portone incontrarono Trunks, Bakteyo e Teylar ad
attenderli.
Trunks: Loro due vi
accompagneranno,
vogliono conoscere il mondo esterno, io invece ho un affare da sbrigare.
Zero: Che affare?
Trunks: Niente di
che, devo trovare
dei materiali necessari per la costruzione di un ponte.
Tornarono al villaggio
di Eruyt ma
videro che le viere stavano combattendo contro degli avio pirati dal
cuore
maligno.
Mjrn: Ma che sta
succedendo? Nessuno
poteva entrarci se non con l’ausilio dell’arte
viera.
Fran: Le domande a
dopo, cacciamoli
dalla nostre terre!
Mjrn impugnò
una katana mentre Fran
imbracciò l’arco di Lockster con le frecce di
ferro.
Bakteyo
sguainò la spada sottile che
portava sempre alla schiena, Teylar batté il
terreno con il suo martellone da guerra.
Vaan usò la
sua fidata daga, Balthier
caricò il suo fucile, Penelo roteò il suo bastone
e Zero fendette l’aria con la
sua ascia.
Vaan: Ragazzi, qual
è il vostro
mestiere?
Gli altri:
All’attacco!
Gli avio pirati che
avevano
saccheggiato e violato l’intimità della foresta
sentirono il fragore delle armi
dei nostri amici, non potevano più trovar scampo quella
banda di ladri e
farabutti.
Poco dopo nessuno
tornò a casa per
raccontare ai suoi colleghi e amici ciò che avevano
visto… erano morti tutti,
distrutti dalla ferocia dei saiyan.
Teylar: Che ne
facciamo dei cadaveri?
Bakteyo: Beh, li
spelliamo e poi con i
loro teschi ci facciamo dei bicchieri, no?
Le viere non avevano mai
visto quei
due guerrieri.
Jote: Chi siete? E
perché ci avete
aiutate?
Fran: Non
c’è bisogno essere così
aspri, li porterò via…
Teylar: (facendole ricordare)
Aspetta Fran! Fai vedere a tua
sorella che puoi sentire il richiamo della foresta.
Jote: (incredula) Cosa?
Fran si mise in
posizione e dal
terreno intorno a lei si alzarono alcune foglie, lei finalmente
riusciva a
essere una vera viera!
Jote non ci credeva, ma
era vero. Lei
era piena di gioia per la sorellina.
Le sorelle si
abbracciarono, si erano
ritrovate, per la prima volta Fran poté sentire il calore di
una famiglia.
Che
vi
sembra? Nuovo cap 2/01. Alla prossima!