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Autore: lynn12    17/08/2006    1 recensioni
Dopo la sconfitta di Naraku, quale sarà il futuro che attende i nostri amici? E Inuyasha chi sceglierà tra Kagome e Kikio?
Genere: Romantico, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Kikyo, Miroku, Sango
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 2

Prima che il demone arrivasse a Kagome, Inuyasha, con un balzo, si frappose tra loro e con i suoi artigli tranciò in due il grosso serpente. Tuttavia, i denti affilati di quest’ultimo gli sfiorarono il braccio, procurandogli un profondo taglio.

-Tutto bene, Kagome?- chiese il mezzo demone

-Sì, sto bene...- rispose la ragazza, poi accorgendosi del sangue che macchiava il suo kariginou:

-Inuyasha, ma tu sei ferito!-

-Non è niente, guarirà in un attimo-

-Solitamente i denti dei demoni serpente sono avvelenati. È meglio se metti delle erbe medicinali contro il veleno sopra la ferita- intervenne Miroku

-Vado a cercarle- disse Sango addentrandosi nel bosco assieme a Kirara

-Tsk, vi preoccupate per niente- disse Inuyasha con fare superbo

Tuttavia, quella notte, l’hanyou si ritrovò a tremare per la febbre, mentre Kagome lo copriva con il suo sacco a pelo. Fortunatamente la ragazza aveva con se alcune medicine che aveva portato dalla sua epoca per i casi di emergenza, che somministrò ad Inuyasha nonostante le sue proteste.

-Non ti preoccupare, divina Kagome, la febbre è un buon segno, significa che il corpo di Inuyasha sta contrastando il veleno- le disse Miroku con fare rassicurante

Kagome gli sorrise come ringraziamento. Nonostante il mezzo demone non corresse pericoli, però, decise di restare sveglia tutta la notte a vegliare su di lui. I suoi amici cercarono di convincerla a riposare, ma invano. Alla fine, rinunciarono ed, esausti, si stesero vicino al fuoco e si addormentarono.

Ad un certo punto della notte, Kagome avvertì la presenza di Kikio nelle vicinanze. Poco dopo, infatti, poté scorgere sopra le chiome degli alberi i suoi spiriti portatori di anime. “Che cosa ci fa qui Kikio?” si chiese la ragazza “Che abbia saputo della morte di Naraku? E se fosse venuta a riprendersi Inuyasha?” A quel pensiero ebbe un tuffo al cuore. Decisa a scoprire il motivo della presenza della sacerdotessa, Kagome, dopo essersi accertata che l’hanyou dormisse tranquillamente, si alzò e si avviò verso il luogo in cui vedeva volteggiare gli spiriti portatori di anime. Kikio, che si aspettava di veder comparire Inuyasha, certa che lui sarebbe venuto appena avvertita la sua presenza, fu sorpresa di trovarsi davanti la sua reincarnazione.

-E tu cosa ci fai qui, ragazzina?- le chiese Kikio

-Dovrei essere io a chiedertelo, Kikio. Se sei venuta per Inuyasha, mi dispiace, ma oggi è stato ferito e ora non può muoversi- le disse Kagome

-Ferito? E scommetto che è successo perchè voleva proteggere te- sibilò la sacerdotessa

L’altra non poté negare, perciò cambiò argomento:

-Perché sei qui, Kikio?-

-Ieri, dopo molto tempo, ho di nuovo percepito l’aura maligna di Naraku, ma poi, all’improvviso, questa è scomparsa...Questo significa che...-

-Sì, Naraku è morto- le confermò Kagome –Tuttavia, la sfera non è ancora completamente ricomposta, dovrai aspettare ancora un po’ prima che Inuyasha possa mantenere la sua promessa-

-Allora è questo che ti preoccupa? Non sopporti il pensiero di vederlo venire via con me, non è vero?- la schermì Kikio

-Vorrei solo che ci fosse un’altro modo...Che voi due poteste vivere insieme qui, sulla terra...- mormorò l’altra –In questo modo, Inuyasha non perderebbe i suoi amici...e avrebbe te-

-E tu che ruolo avresti in tutto questo?-

-Nessuno. Una volta che la sfera sarà completa, io tornerò nella mia epoca...per sempre. L’unica cosa che vorrei è che Inuyasha possa essere felice-

-Mi dispiace, ma questo non è possibile. Non posso restare nel regno dei vivi visto che non posseggo né un corpo, né un’anima-

Kagome sussultò a quelle parole. L’anima di Kikio...ce l’aveva lei.

-E...se ti riprendessi una parte della tua anima?-

Anche se non lo diede a vedere, la sacerdotessa fu colpita da quella proposta. Perchè quella ragazzina si dava tanta pena per lei?

-Si potrebbe fare...Ma è pericoloso, c’è il rischio che il tuo corpo non riesca a sopportare il trasferimento. Potresti morire- rispose Kikio con la sua usuale freddezza –Non che mi preoccupi per te, ma Inuyasha non lo permetterebbe mai-

-Lo convincerò io- replicò Kagome con una sicurezza che era ben lungi dal provare

Lo sconcerto di Kikio aumentò ancora di più. Quella ragazza era davvero testarda...E poi, nei suoi occhi, c’era una luce particolare...Aveva l’impressione che avrebbe fatto di tutto pur di riuscire nel suo intento...

-In ogni caso non basterebbe, il mio corpo è fatto di terra e cenere, non può ospitare un’anima-

Kagome restò in silenzio per qualche minuto, pensierosa, poi, come colta da un’illuminazione, disse:

-Se io trovassi il modo di donarti un corpo di carne ed ossa, allora non ci sarebbero altri ostacoli, vero?-

-Sì, è così- rispose Kikio con uno sguardo indecifrabile –Ma perchè faresti tutto questo? Perchè vuoi rischiare la tua vita per me, colei che vuole portarti via Inuyasha? Lo ami così tanto?-

Kagome spalancò gli occhi, stupita da quelle domande. Tuttavia, fu con estrema sicurezza che rispose:

-Sì. Farei di tutto per lui...anche morire-

Fu la volta di Kikio ad essere sorpresa. Mai avrebbe pensato che quella ragazzina potesse spingersi a tanto...che il suo amore per Inuyasha fosse così grande.

-E va bene, voglio concederti una possibilità. Se riuscirai a trovare il modo, resterò qui, nel mondo dei vivi. Ti do due giorni, vi raggiungerò al villaggio di Edo-

Detto questo, la sacerdotessa le voltò le spalle e sparì nel folto della foresta, seguita dai suoi spiriti portatori di anime. Kagome si appoggiò con la schiena al tronco di un albero. Ma cosa le era saltato in mente? Doveva essere proprio impazzita...o disperata. Eppure, non si sarebbe tirata indietro. Quello che aveva detto a Kikio era la verità, avrebbe fatto di tutto per Inuyasha, anche morire. Non sopportava l’idea di vederlo sparire nel mondo dei morti senza poter fare niente per impedirlo. Negli ultimi tempi, l’hanyou era cambiato molto, era meno chiuso, aveva imparato ad avere fiducia negli altri, aveva degli amici...Non voleva assolutamente che perdesse tutto questo. Aveva già sofferto troppo nella sua vita, ora si meritava un po’ di serenità. E Kagome era decisa a fare in modo che l’ottenesse, a qualsiasi costo.

La mattina dopo, Inuyasha fu il primo a svegliarsi. Si accorse di essere coperto dal sacco a pelo di Kagome e se ne chiese il motivo. Poi si ricordò della ferita e della febbre. Si alzò lentamente a sedere e vide che Kagome era sdraiata accanto a lui, stava ancora dormendo. Dolcemente, allungò una mano e le accarezzò i capelli.

-Sta attento a non svegliarla- bisbigliò una voce maschile

Inuyasha si voltò e vide che anche Miroku si era svegliato.

-È rimasta tutta la notte a vegliarti, sarà esausta- continuò il monaco

L’hanyou annuì con un cenno della testa e tornò a guardare la figura addormentata accanto a lui. Era rimasta a vegliarlo per tutta la notte...Che sciocca, come se bastasse quel graffietto per metterlo ko. La sua Kagome, sempre a preoccuparsi per gli altri più che di se stessa. Si tolse il sacco a pelo di dosso e, stando attento a non svegliarla, la ricoprì.

Quando Kagome si svegliò, il sole era già alto nel cielo. Si guardò intorno per cercare gli altri e, seduto poco più in là, vide Inuyasha.

-Inuyasha...- mormorò la ragazza ancora assonnata

Il mezzo demone si voltò verso di lei.

-Oh, ti sei svegliata. Dormito bene?-

-Sì, ma perchè non mi avete chiamata prima? E la tua ferita? Ti senti meglio?-

-Io sto bene. Miroku mi ha detto che questa notte sei rimasta sveglia per...insomma...per essere sicura che stessi bene, perciò abbiamo deciso di lasciarti riposare ancora un po’- le spiegò Inuyasha non senza un certo imbarazzo

-Grazie- gli sorrise Kagome –Ma gli altri dove sono?-

-Sono andati a cercare delle erbe medicinali da portare a Kaede-

L’hanyou evitò di raccontare che Miroku aveva tirato fuori quella scusa solo per lasciarli soli. Maledizione a quel monaco pervertito! Sembrava quasi che si fosse accorto che Inuyasha aveva fatto finalmente la sua scelta, una scelta definitiva...Dichiararsi a Kagome. Già, più facile a dirsi che a farsi. Non era per niente bravo nei discorsi, figuriamoci poi quando si trattava di esternare i propri sentimenti! Ma doveva riuscirci, quella situazione ambigua tra lui e Kagome non poteva andare avanti per molto. Lei ne soffriva...e anche lui.

Nel frattempo, Kagome, non accortasi del disagio di Inuyasha, pensò che quella era l’occasione adatta per parlargli della sua idea. Così si alzò e andò a sedersi vicino al mezzo demone.

-Senti Inuyasha, devo parlarti di una cosa...una cosa importante- iniziò

Inuyasha, dal canto suo, la guardò sorpreso. Anche lei doveva parlargli? E di cosa? Che fosse della stessa cosa di cui voleva parlare lui? Che volesse parlare di...loro due? Le sue speranze vennero però presto infrante dalle parole di Kagome:

-Inuyasha, ho trovato un modo per far tornare in vita Kikio-

 

  
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