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Autore: ImNoneSpecial    31/12/2011    6 recensioni
“E tu? Stai bene?” gli chiese la ragazza senza guardarlo.
“No, senò non sarei qui.” Rispose osservandola attentamente.
Quella ragazza non aveva i capelli biondi, non aveva gli occhi chiari e neanche un fisico asciutto; eppure qualcosa nel suo “no, non sto bene” lo aveva colpito.
Forse la rassegnazione con cui lo aveva detto, forse il fatto che non lo aveva guardato in faccia, forse perché sembrava farle così male che nemmeno riusciva a respirare.
I due restarono in silenzio per un po’, con lo sguardo che vagava oltre il laghetto, oltre le cime degli alberi e oltre a quelle nuvole così grigie e opprimenti, in quel momento sembrava potessero vedere di più. Poi smise di piovere così il ragazzo sorrise e si girò verso di lei “piacere, io mi chiamo Harry, Harry Styles.”
{dal Capitolo 1 }
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 5: Bellissima.
La campanella che segnalava la fine della quarta ora fece scappare un sospiro di sollievo ad Amy e fece andare in ansia Alex, che pensava dalla sera prima a cosa avrebbe indossato la sua migliore amica all’appuntamento che avrebbe avuto. I due amici si alzarono velocemente dalle sedie e assieme a tutti gli studenti si riversarono nel corridoio. “Allora? Eccitata per questa sera?” chiese Alex prendendola per mano. “Veramente sono stressata. E non centra il fatto che io esca con Harry, sei tu che mi metti ansia! E senza contare che tutto questo casino è solo colpa tua!” disse Amy lasciandosi trascinare in mezzo alla folla di studenti. “Certo, certo” mormorò Alex senza nemmeno starla a sentire. Questo era proprio tipico di lui. Era la persona più testarda sulla faccia del pianeta, addirittura più testarda di Amy. Se aveva in mente qualcosa nessuno lo poteva fermare.  Si fermarono davanti ai loro armadietti e presero i libri per la lezione successiva: Letteratura. Stavano analizzando con la professoressa Cooman il libro preferito di Alex, ossia Orgoglio e Pregiudizio.  Amy si lasciò trascinare di nuovo fra la folla fino ad arrivare alla giusta aula, la 105B e si lasciò cadere pesantemente su una sedia in ultima fila, affianco alla finestra. “Alex?” chiese lei girandosi verso di lui, che si era seduto al suo fianco e stava sfogliando la sua copia di Orgoglio e Pregiudizio. “Dimmi…” rispose senza neanche alzare lo sguardo dal libro. “Ho voglia di alcolici.” Disse semplicemente lei. Alex alzò finalmente lo sguardo dal libro e sorrise. “Non oggi baby, ti ricordo che abbiamo un appuntamento sta sera! Domani, domani abbiamo tutto il tempo che vuoi per ubriacarci”. Amy inarcò un sopraciglio. “Abbiamo? Noi? Non mi sembra che tu sia stato invitato…” puntualizzò. Lui stava per ribattere, ma fu interrotto dall’entrata della professoressa Cooman che zittì subito la classe. La Cooman era severa e pazza, ma Amy non poteva negare che le stesse abbastanza simpatica; era strana, e maledettamente brava a spiegare le cose.  La professoressa non perse tempo e fece subito aprire i libri a pagina 24. “Signorina Moore, le va di leggere?” chiese poi la Cooman riferendosi ad Amy. Lei sospirò. Non capiva come mai questi professori si divertivano a chiedere gentilmente se aveva voglia di fare qualcosa, se poi era un obbligo. Iniziò a leggere. “Il signor Darcy era in piedi li vicino, silenziosamente indignato per quel modo di passare la serata che escludeva ogni conversazione, ed era troppo immerso nei suoi pensieri per accorgersi che Sir Lucas gli era accanto, finché questi gli rivolse la parola: << Piacevole passatempo per la gioventù, non è vero, signor Darcy? Dopo tutto non c’è niente che valga il ballo. Lo considero uno degli svaghi più raffinati delle società civili>>. << Certamente signore; e ha anche il merito di essere in voga nelle civiltà meno civili del mondo. Non c’è selvaggio che non sappia ballare.>>    Sir Lucas si limitò a sorridere …”. “Bene signorina Moore, cosa ci può dire di questo pezzo?” la interruppe la Cooman. “Beh… Secondo me Darcy ha ragione: il ballo è una dei passatempi meno adatti per una società. Non c’è comunicazione fra le persone, nel mondo del ballo si è soli. Certo magari in un ballo a coppie si può interloquire, ma è diverso. Per esempio: in una cena all’epoca era molto più facile parlare e conoscersi che durante un ballo, dove si dovevano rispettare determinate regole di comportamento” commentò Amy. Un’altra cosa che le piaceva della Cooman era che qualsiasi cosa tu dicessi a lei andava bene, l’importante era che non si trattasse di qualcosa di particolarmente sciocco e superficiale. La professoressa diede poca importanza a quello che disse Amy e passò oltre, facendo continuare a leggere un altro alunno. La lezione passò veloce ed Amy per quanto si sforzasse non riuscì proprio a seguirla. La sua mente vagava, andava avanti nel tempo cercando di immaginarsi come sarebbe stata la sua serata. La campanella suonò ed Alex saltò in piedi, quasi come una molla, mentre lei era solamente un fascio di nervi. Presero il pullman assieme e in meno di mezz’ora furono a casa.
Dopo aver mangiato una pizza e dopo vari lamenti di Amy, si diressero in camera della ragazza per scegliere il vestito che avrebbe indossato lei quella sera. Amy infilò nello stereo il suo cd preferito, quello dei Simple Plan,  ed Alex spalancò le ante dell’armadio con immensa soddisfazione. Dopo un po’ che aveva fissato l’intero guardaroba dell’amica, la sua espressione passò da rilassata a preoccupata in meno di un secondo, irrigidì le spalle e si voltò velocemente verso Amy. “Abbiamo un enorme problema!” disse spalancando gli occhi. Lei lo guardò con aria interrogativa così che lui continuò a parlare. “Non sappiamo dove ti porta! Cioè come faccio a sapere come vestirti se non so dove vai? Ho assolutamente bisogno di saperlo”. Amy scoppiò a ridere. “Alex calmati, adesso gli scrivo un sms e glie lo chiedo, non è una tragedia!”. Lui si lasciò cadere di peso sul letto e lei prese il cellulare dalla tasca. Digitò velocemente il messaggio e lo inviò. “Posso sapere dove hai intenzione di portarmi questa sera? È importante.” I due amici restarono in silenzio per qualche minuto, aspettando una risposta di Harry. Nella mente di Alex scorreva velocemente tutto l’inventario del guardaroba che aveva davanti e cercava invano di pensare a dove sarebbero andati a cena, mentre Amy sembrava tranquillissima, anche se in realtà pensava con orrore ad una serata galante alla quale lei non sarebbe stata adatta. Non avrebbe fatto di sicuro bella figura, non aveva la giusta educazione, era abbastanza scortese, bruttina e di sicuro, assolutamente, completamente inadatta a qualsiasi situazione elegante. Praticamente non aveva chance. La suoneria del cellulare la distolse dai suoi pensieri. “Sei in ansia eh? Comunque non pensavo a niente di elegante. Ti piacciono i film?”. Alex lesse il messaggio e sorrise, fiondandosi di nuovo verso l’armadio della sua migliore amica. Amy ne restò infastidita. Possibile che quel ragazzo non riuscisse mai a dare una risposta esatta ad una domanda? Sospirò e gli rispose “è un modo per dirmi che mi porti al cinema?”. ‘Ma da quand’è che mi faccio tutti questi problemi?’ si chiese Amy. Non lo sapeva proprio. Odiava quel ragazzo, forse lo aveva già detto, forse non riusciva a pensare ad altro se non a quelle due parole. Ti odio. Lei non era così, non si era mai fatta problemi a dire quello che pensava, non era mai stata in ansia. Lo odiava. E mentre pensava a tutto questo l’idea di dare buca ad Harry si fece spazio nella sua mente. Ma dovette abbandonare il piano geniale che già le si stava progettando nella mente, perché Alex non glie lo avrebbe mai permesso. “Sei Capitan Ovvio! Comunque sia, che film ti piacciono?”. Amy gonfiò le guance indispettita dal soprannome che le era appena stato dato. “Horror – Splatter . stai attento: potrei prendere spunto per ucciderti :P”. Sorrise, soddisfatta della sua risposta e spostò l’attenzione al suo migliore amico che le stava mostrando vari accostamenti. Sbuffò. Sarebbe stato un pomeriggio molto lungo.
Harry lesse il messaggio e sorrise. “Hei ragazzi, che si fa sta sera?” chiese Niall entrando in cucina. “Harry esce con una ragazza!” disse subito Liam, che fu fulminato con un occhiata da quest’ultimo.  “Oh oh! – intervenne Louis – con chi mi tradisci?”. Harry non fece nemmeno in tempo a rispondere che si intromise Zayn. “Dove la porti?”.  Il riccio sbuffò. “Si chiama Amy” iniziò a dire, ma fu interrotto nuovamente da Niall che esclamò “Ooooh! Quella degli sms! Vero Liam?”. Lui annuì, e stava per fare un commento, ma fu interrotto anche lui da Louis e Zayn che ridevano per non si sa quale motivo. Harry si spazientì subito e si mise in piedi sulla sedia. “Si chiama Amy e la porto al cinema. Questo è tutto quello che potete sapere!”. Tutti si zittirono per poi scoppiare a ridere nuovamente. Harry pensò che erano tutti da rinchiudere in un manicomio, ma poi realizzò che probabilmente anche lui sarebbe stato internato, e allora si trattenne dal chiamare uno psicologo. “Che cosa la porti a vedere?” chiese Lou, cercando di sovrastare con le voci le risa degli amici.    “Un Horror..” rispose Harry. Tutti risero ancora più forte . “Oddio Hazza, non c’è modo più scontato per provarci con una ragazza! Sei veramente pessimo!” commentò Zayn. Lui scese dalla sedia su cui si era mezzo per attirare l’attenzione degli amici e sbuffò. “Prima di tutto io ho proposto il cinema e lei ha proposto l’horror! E comunque saranno un po’ cazzi miei di quello che faccio, no?” disse irritato.  “Hei, stavamo solo scherzando!” rispose accigliato Louis, alzando le mani in segno di resa. “Si emh.. scusate.. sono solo un po’.. teso.” Mormorò Harry arretrando un po’, per poi girarsi e prendere le chiavi della sua macchina. “Io vado – continuò lui – Magari non distruggete la casa mentre non ci sono, ok?”. Tutti risero e lui uscì di casa felice.                            Guidò per circa un quarto d’ora e parcheggiò proprio davanti a casa di Amy. Cosa doveva fare? Scendere e bussare alla sua porta? Fargli uno squillo con il cellulare? Inviargli un messaggio? Pensò che la cosa più educata da fare era quella di andare a bussare, così prese un respiro profondo e scese dalla macchina. L’aria di inizio settembre era fresca, ma si stava bene anche in maglietta a maniche corte. Arrivato davanti alla porta prese un paio di respiri, si stampò un sorriso cordiale in faccia, e suonò il campanello. Ad aprirgli la porta fu un ragazzo, e questo lo infastidì moltissimo. Cosa ci faceva a casa di Amy? Chi era? Cosa significava per lei? Mentre una serie di domande si rincorrevano nella testa di Harry, lui si costrinse a sorridere ancora di più e si presentò. “Oh si, lo so benissimo chi sei! Direi che non ci posso ancora credere e ben poco!” rispose il ragazzo davanti a lui. “E comunque – continuò – Io sono Alex, piacere!”. Gli strinse la mano e lo fece accomodare in casa. “emh.. Amy?” chiese Harry un po’ imbarazzato. “Oh, sta arrivando. E di sopra, se vuoi andare su puoi..” rispose l’altro con nonchalance. “No no, sono qui!” disse una voce che proveniva dalle scale. Harry che si era seduto su una poltrona si alzò subito in piedi, seguito da Alex.  Amy indossava una canottiera senza spalline bianca con una gonna nera a vita alta e delle decolté non troppo alte. Harry deglutì rumorosamente. “Sei .. sei bellissima Amy.” Sussurrò. Ad Alex scappò un sorriso. Era vero, era davvero bellissima.


NOTA DELL'AUTRICE:

BUON ANNO A TUTTE VOI!
 


Ok, detto questo, volevo ringraziarvi a voi per le bellissima recensioni che mi lasciate, siete davvero gjhgks *_*
Non credo di meritare tutti i complimenti che mi fate, però vabbè.
Passiamo al capitolo:
Lo so, lo so, vi aspettavate l'appuntamento, ma come nelle migliori telenovelas mi sono fermata proprio nel momento più bello!
ahah
ma non disperatevi, ci sarà tutto nel prossimo capitolo, e spero che riuscirò a farmi perdonare!
PASSIAMO ALLE NOTIZIE TRISTI:
il 2 parto, vado in piemonte dove NON avrò internet e quindi non potrò aggiornare. Non so bene quando tornerò, ma credo i il 7 o l'8.
Anyway mi porterò avanti con i capitoli, così da non farvi aspettare troppo!
E comunque visto che per l'appuntamento di Amy ed Harry sono abbastanza ispirata, spero di riuscire a scriverlo l'1, così da potervelo postare prima che io parta!
Che ne pensate di questo capitolo?
Fatemi sapere!
Peace, Love & Music
-Mo.



 


 






 
  
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