Apro gli occhi, e mi guardo intorno incerto.
Non sono molto sicuro di sapere dove mi trovo, e non c’è nulla che mi aiuti a capirlo.
Anzi, a pensarci bene, intorno a me non c’è nulla. Solo bianco perlaceo che fa male agli occhi.
Credo di aver già sognato qualcosa di simile, anni addietro.
Dopo un’indigestione di torta alla melassa, al  mio quarto anno a Hogwarts, più precisamente.
Ma, adesso che ci penso, prima di trovarmi qui, non stavo affatto mangiando la melassa. Né niente del genere.
Cos’è che stavo facendo?
Più me lo chiedo, più mi accorgo che non è importante.
Qualsiasi cosa stessi facendo, certamente non poteva essere migliore del posto in cui mi trovo.
Adesso che mi sono rimesso in piedi, vedo qualcosa di simile ad una grossa porta davanti a me, una porta che, chissà come, mi ricorda il portone della Sala Grande, e sento una sensazione di ansia attanagliarmi lo stomaco.
Mi sento come al mio primo anno ad Hogwarts, preoccupato e speranzoso insieme per lo Smistamento.
E, per le mutande di Merlino, non è una bella sensazione.
Intorno a me, all’improvviso, si dipingono grossi quadri di gente che si muove, mi sorride, mi saluta.
Gente che non ho mai visto.
«Ehi, fratellone, sei qui» dice ad un tratto una voce.
Mi volto verso il suo proprietario, e sento le viscere contorcersi nel mio corpo dal dolore.
Cosa ci fa Regulus qui? Non era morto o comunque sparito da qualche parte?
«Eh, già, sono passato a miglior vita da un pezzo, fratello caro» risponde lui con una scrollata di spalle, come se mi avesse letto nel pensiero.
«Quindi… io sono…» comincio incredulo.
Adesso che ci faccio caso, comincio a ricordare piccoli spezzoni della mia vita terrena, se così la si può chiamare.
Ricordo una stanza buia, e un nome che mi torna alla mente con forza.
Stanza dei Misteri. Harry è in pericolo.
«Puoi tornare indietro sotto forma di fantasma, se vuoi» dice ancora Regulus, con un sopracciglio inarcato e l’espressione serena. «Oppure puoi entrare nella Sala Grande e festeggiare il tuo arrivo insieme agli altri»
«Tornare come fantasma?» ripeto, senza capire. Ho l’impressione di essermi perso qualcosa.
«Si, Sirius, hai presente quegli oggetti non identificati che ti divertivi a cercare di colpire con qualsiasi cosa ti capitasse a tiro, quando eravamo a Hogwarts?»
Scoppio a ridere. Era uno dei tanti particolari che avevo dimenticato.
«Sì, lo ricordo» dissi, e tornai ad essere serio. «E Harry? Lui e i suoi amici… tutti quelli dell’Ordine… si salveranno, vero?»
Regulus sorride allegramente.
«Ci avrei scommesso che avresti chiesto una cosa del genere» ride di gusto. «Non dovrei dirtelo, ma sì, andrà tutto bene. Silente li salverà tutti»
«Allora, se proprio la mettiamo così» dico, sorridendo. «Il mio lavoro è fatto. Che cosa si mangerà di bello alla festa?»
«Qualsiasi cosa tu voglia, ricorda che questa è pur sempre la tua festa!»
La porta si apre, e, nel momento esatto in cui entro, partono gli applausi.
Qualcuno addirittura fischia.
Ovunque guardo, c’è gente che sorride, qualcuno, una donna con i capelli rosso fuoco, addirittura piange, mentre agita una manina verso di me.
Sono a casa.
«Sei stato così coraggioso, Sirius…» dice Lily, sorridendo tra le lacrime.
Guardo l’uomo accanto a lei, che mi sorride raggiante e fa un passo verso di me.
«Hai visto, Felpato? I Cannoni di Chudley quest’anno hanno vinto il torneo! Ci avrei scommesso!» esclama, mentre mi da’ una pacca sulla spalla.
Sorrido, e sento i miei occhi bruciare.
Vorrei piangere, ma non lo faccio. Un Black non piange mai.
«Solo fortuna, amico, solo fortuna…»



Angolino "Autrice":

Ciao a tuti!
Come state?
Innanzitutto vorrei ringraziare chi ha letto, sta leggendo o leggerà la mia ultima pubblicazione! =)
Accetto tutte le critiche e/o i consigli, quindi... uhm... fatevi sotto! :D
Vi auguro buone feste e un felicissimo anno nuovo!
Un bacio
♥ Lily & i Malandrini ♥