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Autore: jas_    31/12/2011    10 recensioni
liam e anne.
due vite che si incrociano per caso, oppure destino?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Ours'
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Anne camminava su quei tacchi vertiginosi senza una meta vera e propria con un drink in mano, l’ennesimo drink in mano, giunto quasi alla fine.
Si trovava in una mega villa sul mare, erano le 23.50 del 31 dicembre ed era sola. Sola come un cane.
Aveva litigato brutalmente con la sua migliore amica quello stesso pomeriggio e, nonostante fosse certa che avrebbero fatto pace, era passato ancora troppo poco tempo da quella discussione perché una delle due si facesse avanti a chiedere scusa. Erano entrambe troppo orgogliose.
Solitamente lei non beveva, non dopo essere stata male ad una festa a cui si era imbucata, e si era svegliata il giorno dopo in una camera che non era la sua in biancheria per poi scoprire che era semplicemente a casa del suo migliore amico. Nonostante in realtà non fosse successo niente, le era bastato lo spavento che si era presa pensando di essere stata stuprata o altre cose simili, in stile Veronica Mars, per impedirle di bere un’altra volta, ma quella sera era un’eccezione.
Era la notte di San Silvestro, si trovava ad una festa a cui era stata invitata da un ragazzo che le piaceva ma che non si era ancora fatto vivo, avrebbe preso il diploma nel giro di un anno e mezzo e non sapeva ancora che fare della propria vita.
Le sue incertezze sul futuro erano motivo di litigi quotidiani non solo con i suoi, ma con tutta la sua famiglia in generale che la paragonava sempre e comunque a Zac, il suo fratello maggiore. Caposala in un noto ospedale privato in California, laureato ad Harvard con il massimo dei voti e procinto ad una carriera tutta in ascesa e una famiglia ben presto in arrivo dato che sua moglie era incinta di sei mesi. Una vita perfetta, a differenza della sua che sembrava non avere ancora una forma ben precisa. E nessuno esitava a ricordarglielo ogni istante.
L’unica persona, se si poteva definire tale, che Anne era certa non l’avrebbe mai lasciata, era Sally, il suo carlino regalatole per i suoi sedici anni.
Purtroppo però, per quanto Sally fosse trattata bene e vivesse nel lusso più sfrenato, stando meglio di molte persone, cane era e cane rimaneva. E a meno che non si trattasse di un film della Disney, i cani non avevano ancora imparato a parlare.
Anne sospirò mandando giù un ultimo sorso del suo drink appoggiando distratta il bicchiere su un tavolo lì vicino prima di prendere un flûte di champagne da un cameriere che le era appena passato accanto.
Lanciò un’occhiata sconsolata all’orologio: 23.55 e di Liam nemmeno l’ombra.                                  
Non che ci sperasse davvero, ma quando le aveva parlato al cambio nell’ora dicendole della festa organizzata da un amico del cugino di un suo conoscente, Anne aveva inteso che fosse una sorta di invito e quando si era ritrovata a non sapere cosa combinare quella sera, si era ricordata delle sue parole. Preferiva passare il tempo imbucata ad una festa piuttosto che a una stupida e noiosissima cena di famiglia a sentire soltanto elogi nei confronti del fratello, critiche verso di lei e la nonna mezza rincoglionita che chiedeva continuamente dove fosse il suo ragazzo, come un disco inceppato.
Non che le dispiacesse essere sola, insomma, guardando il lato positivo della cosa, era circondata da persone che non conosceva e che non la cagavano nemmeno minimamente quindi, qualunque cosa avesse fatto, non avrebbe compromesso la sua reputazione. D’altro canto, però, passare il capodanno da sola era una cosa alquanto deprimente e anche se non poteva dire di conoscere Liam, avrebbe gradito più che volentieri la sua compagnia.
Dalle poche parole che si erano scambiati si era rivelato un ragazzo simpatico e inoltre, non poteva negare che madre natura gli avesse donato la bellezza. E che bellezza.
Ricordava perfettamente un giorno in cui aveva finito in anticipo gli allenamenti di cheerleader e la porta degli spogliatoi dei calciatori di football era rimasta socchiusa. Ovviamente lei e Meredith non avevano esitato a dare una sbirciatina e si erano beccate niente di meno che Zayn in mutande e Liam nudo. Per loro sfortuna – o fortuna, perché se non fosse stato così le avrebbero sicuramente beccate – davano entrambi le spalle alla porta di conseguenza Anne era riuscita a vedere soltanto il sedere di Liam. E che culo!
Aveva intravisto anche le sue spalle, muscolose e possenti, proprio come piacevano a lei, ma quelle passavano in secondo piano rispetto al suo fondoschiena.
Si era immaginata subito una scena, non del tutto casta, di loro due nella sua dépendance, sdraiati a letto non proprio a contare le pecore ma quel suo pensiero era ben presto stato interrotto da Meredith che cercava di portarla via da quel paradiso per i suoi occhi.
Da quel giorno lei e la sua amica avevano cominciato a chiamarlo chiappe d’oro ma ovviamente nessuno sapeva di quell’episodio e del divertente nomignolo che si erano inventate.
Si lasciò andare su un divanetto posto nell’angolo dell’ampio salone stracolmo di gente intenta a bere, ballare, chiacchierare e divertirsi. Nonostante avesse la mente leggermente annebbiata dall’alcol il dolore che provava ai piedi era lancinante. Indossava i tacchi dalle cinque di quel pomeriggio così si tolse le scarpe cominciando a muovere le dita che avevano quasi perso la sensibilità.
Almeno una cosa positiva in quel momento c’era, pensò.
L’aumento del baccano che già c’era, fece distogliere Anne dai suoi pensieri, si guardò intorno smarrita e quando vide che le lancette dell’orologio stavano quasi per sfiorare il 12 capì tutto.
Si alzò in piedi anche lei, lasciando le sue nuove scarpe di Gucci in un angolo, pronta a brindare all’anno nuovo.
Solitamente lei e Meredith avevano una specie di “rito” dell’ultimo dell’anno, che in realtà non era soltanto loro e consisteva nel baciare una persona che si era conosciuta durante la serata allo scoccare della mezzanotte.
Quell’anno sarebbe stato diverso, ma infondo le andava bene così. Avrebbe brindato a se stessa, pensò.
Anche se non credeva a quelle stronzate che si dicevano in giro del tipo “anno nuovo, vita nuova”, aveva seriamente deciso che quello a venire sarebbe stato il suo anno. Si sarebbe impegnata per fare rimangiare a tutti le critiche mosse nei suoi confronti, si sarebbe data da fare nel capire cosa voleva fare dalla sua vita per poi attivarsi nel raggiungere i suoi obiettivi. Poteva farcela, pensò, pronta a sentire un casino infernale quando il conto alla rovescia sarebbe finito.
Proprio quando stava per alzare in alto il flûte di champagne che teneva, sentì una mano bloccarle il braccio. Si voltò infuriata e allo stesso tempo curiosa di scoprire chi osava rovinare il suo momento ma quando si accorse di chi aveva davanti le parole le morirono in gola.
Liam.
E chi se lo sarebbe aspettato.
«Buon anno» disse sorridente il ragazzo, guardandola negli occhi mentre la gente accanto a loro festeggiava. Probabilmente l’anno nuovo era arrivato e Anne se n’era a malapena accorta.
Senza pensarci su troppo prese il viso di Liam tra le mani prima di baciarlo con foga.
Poco le importava se lui non voleva, se Meredith non era lì con lei, se tutti la criticavano, se si trovava ad una festa di sconosciuti, se non avrebbe più ritrovato le sue scarpe dove le aveva lasciate, se i piedi le facevano un male lancinante e se aveva a malapena scambiato due parole con Liam.
In quel momento stava facendo esattamente ciò che voleva fare, infondo se lui era arrivato da lei allo scoccare della mezzanotte un motivo c’era. E anche se credeva poco al destino, c’era comunque una strana forza che li aveva spinti ad incontrarsi quel giorno, in quell’istante.
Era tutto così surreale che alla fine non poteva che essere vero.
Non aveva idea di che cosa sarebbe successo il giorno seguente, o quello ancora dopo. Se avrebbe salutato Liam per i corridoi oppure fatto finta di niente. Le uniche cose di cui era certa in quel momento erano che un tipo aveva appena vomitato sul divano su cui lei era seduta fino a pochi minuti prima, che Liam baciava bene e che aveva un bel culo e per ora le bastavano.
Alle conseguenze c’era tempo di pensare dopo.

***

Non chiedetemi da dove esce sta roba perché non ne ho idea.
Ho scritto e ideato tutto un'ora fa, in preda alla noia. Ho fatto il banner in un quarto d'ora ed eccomi a postare.
Ho utilizzato un personaggio che farà parte anche della long che ho in mente, Anne, e mi farebbe piacere sapere che ne pensate quindi, recensiteee! :)
E visto che tra venticinque minuti in Italia è capodanno, ne approfitto per augurarvi (per l'ennesima volta, tipo) BUON ANNO! :D
Fate le brave ;)
jas

   
 
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