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Autore: Emily Kingston    01/01/2012    3 recensioni
Sfida:
1.Scegli un personaggio, una coppia o un fandom
2.Apri la cartella della musica e seleziona la modalità riproduzione casuale e fai partire
3.Scrivi una drabble-fleshfic che si collega alla canzone che sta andando. Hai tempo fino al termine della canzone per terminare la drabble: inizi con l’inizio della canzone e finisci quando finisce, niente esitazioni! Non importa quanto è scombussolata la sua drabble
4.Scrivine 10 poi pubblicale
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Su consiglio di Seren, mi lancio anch'io in questa sfida! :D
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Sfida:
1.     Scegli un personaggio, una coppia o un fandom
2.     apri la cartella della musica e seleziona la modalità riproduzione casuale e fai partire
3.     scrivi una drabble-fleshfic che si collega alla canzone che sta andando. Hai tempo fino al termine della canzone per terminare la drabble: inizi con l’inizio della canzone e finisci quando finisce, niente esitazioni! Non importa quanto è scombussolata la sua drabble
4.     Scrivine 10 poi pubblicale
 
Personaggio: Ron Weasley

1.The Immortals – Kings of Leon
 
Ron sbucò in un angolo buio della foresta e si guardò indietro.
La tenda non c’era più.
I suoi amici non c’erano più.
Hermione non c’era più.
Per un breve, misero momento pensò di aver fatto la cosa giusta. Pensò che Harry ed Hermione se l’erano meritato, che era lui ad essere stato ferito.
Ma durò solo un attimo, il tempo di un battito di ciglia.
Stupido Weasley!
Credi davvero che le cose miglioreranno, adesso?
Certo, magari loro sarebbero stati bene, prima o poi.
Ma lui? Lui sarebbe mai tornato a stare bene?
Scosse il capo, tirando un calcio ad un sasso con rabbia.
Lui non sarebbe mai tornato a stare bene, per questo doveva tornare indietro.
Una vita senza Hermione non sarebbe mai potuta essere una vita felice, per questo doveva tornare indietro.
Afferrò la bacchetta e si concentrò, cercando di focalizzare la fisionomia del luogo dove erano accampati; stava quasi per Smaterializzarsi quando una grande mano callosa gli afferrò il braccio.
Ron alzò gli occhi: un ragazzo dal sorriso storto lo osservava con soddisfazione – 176.
 
2.Drunk – Ed Sheeran
 
Ron sbadigliò, aprendo piano gli occhi.
Sentì uno zampillo di felicità innaffiargli il cuore quando il suoi sguardo si scontrò contro le pareti di stoffa della tenda.
Intravide l’ombra di Harry che, seduto fuori, terminava il suo turno di veglia.
La vista del suo migliore amico, anche se si trattava solo di un’ombra un po’ sfocata, lo rese ancora più felice.
Era tornato davvero. Era riuscito a tornare.
Il sorriso sul suo volto divenne ancora più largo e, buttando le gambe giù dal bordo del letto, si alzò.
Hermione era ancora raggomitolata nel suo sacco a pelo, profondamente addormentata.
Vedendo l’espressione sul suo volto, Ron iniziò a sentire mal di pancia.
Da quando era tornato ogni volta che guardava Hermione sentiva mal di pancia.
Perché lo sapeva, Ron; lo sapeva che per essere perdonato da lei ci sarebbe voluto tempo. Tantissimo tempo – 142.

3.When September Ends – Green Day
 
Il sole batteva cocente sui campi intorno alla tana.
Ron si era rintanato sotto al ciliegio ai margini del giardino, con un libro appoggiato sulle gambe.
Con un sospiro l’aprì, iniziando a sfogliarlo.
Fin dalla nascita, ogni fratello Weasley aveva avuto un suo album di fotografie, qualcosa che fosse in grado di custodire ogni tappa della loro vita.
Non sapeva perché l’aveva preso, forse era stata colpa di un moto di nostalgia.
Le prime pagine erano occupate da foto di lui a pochi giorni di vita, quando era ancora un cosetto rosa con tre ciuffi arancioni sulla testa.
Poi il suo volto era cambiato, finché insieme a lui erano comparse altre facce.
All’improvviso cessò il suo sfogliare e si soffermò su una foto in particolare: ritraeva lui ed Hermione il giorno del diploma della ragazza. Era così bella in quella foto che gli si mozzò quasi il fiato. E osservando il modo in cui si guardavano, come lui le sfiorava timidamente la mano, pensò che, in fondo, stavano bene insieme.
Sorrise, continuando a sfogliare l’album, e pensò che il tempo era proprio volato.
Possibile che sette anni fossero passati così in fretta? – 192.
 
4.Molly’s Chambers – Kings of Leon
 
Hermione ridacchiò, cadendo sul letto con un tonfo sordo.
Ron, appoggiato sopra di lei, la guardò con un sorrisetto malizioso stampato sulle labbra.
“Sai che sei proprio carina da quassù?”
Hermione arrossì, abbassando lo sguardo verso le mani di Ron, appoggiate sul materasso, in corrispondenza dei suoi fianchi.
“Anche tu non sei male,” aggiunse dopo un po’.
Ron inarcò le sopracciglia, indignato.
“Così ferisci i miei sentimenti, Hermione, non ti facevo così meschina e crudele.”
Hermione rise, sentendo le labbra del ragazzo scendere a baciarle il collo.
“Dovrò farmi perdonare allora,” rispose, mordicchiandosi le labbra.
Ron allargò gli occhi per un attimo prima di sorridere.
“Sarà meglio per te.”
Si sarebbe volentieri abituato a tutto quello, oh sì – 118.
 
5.Hurricane – 30 Second to Mars
 
Harry sembrava minuscolo tra le braccia di Hagrid.
Ron sentì Hermione tremare al suo fianco e le afferrò una mano, scorgendo suo padre che teneva Ginny per le braccia, impedendole di muoversi. Aveva le guance rigate dalle lacrime, Ginny.
Gli occhi di Ron allora si spostarono verso tutti gli altri che erano lì. Verso Neville che aveva il Cappello Parlante in una mano, verso Luna che aveva i capelli bruciacchiati ed uno zigomo solcato da un lungo taglio sanguinante, verso la McGranitt che, con i capelli scompigliati e senza capello, sembrava invecchiata di dieci anni, verso sua madre che fissava Ginny con la morte negli occhi.
In quel momento Ron pensò che sarebbe volentieri morto al posto di Harry. Se fosse servito a far sparire tutto quel dolore, sarebbe volentieri morto al posto suo. Se fosse servito a salvare qualsiasi cosa fosse rimasta da salvare, sarebbe morto al posto suo.
L’avrebbe fatto, e forse avrebbe dovuto.
Perché Harry poteva salvare qualcosa, Harry poteva fermare quell’uragano. Harry poteva e lui sarebbe dovuto morire al posto suo – 175.
 
6.Lego House – Ed Sheeran
 
Ron si passò una mano sulla fronte, ripulendola dal sudore.
“Ricordami perché le ho proposto di venire a vivere nella Londra babbana.”
Harry ridacchiò, appoggiando a terra uno scatolone colmo di libri.
“Perché sei innamorato di lei da quando avevi dodici anni.”
“Giusto.”
Harry nascose un’altra risatina, sistemandosi gli occhiali.
Hermione e Ginny sbucarono alle spalle dei due ragazzi, la prima con una pila di libri tra le braccia e l’altra con una scatola di medie dimensioni piena di abiti.
“Questa casa è adorabile, ragazzi, avete avuto una fortuna sfacciata a trovarla,” esclamò Ginny, appoggiando la scatola a terra.
Hermione annuì, sorridendo.
“Già, è proprio carina,” disse, lanciando uno sguardo a Ron che, seduto su una delle tante scatole sparse per il pavimento, si era preso qualche minuto di pausa.
Quando riaprì gli occhi, esausto, trovò Hermione che lo stava fissando. Lo guardava in maniera così dolce che non poté fare a meno di arrossire.
“Sì, questa è proprio la casa perfetta.” – 162.
 
7.Invisible – Skylar Grey
 
Ron abbassò gli occhi, osservando il medaglione appoggiato sul palmo della sua mano.
In lontananza sentiva le voci di Harry ed Hermione discutere. Parlavano a voce bassa, intervallando le loro chiacchiere con qualche risata, sembravano molto intimi.
Ron strinse i pugni, sentendo il freddo metallo del medaglione a contatto con la pelle.
Si sentiva un grandissimo idiota anche solo per averci sperato.
Harry ed Hermione erano fatti l’uno per l’altra e lui era solo il terzo in comodo.
Lui l’avrebbe resa felice, le avrebbe dato tutto quello che lui non poteva. Lui era quello giusto.
Eppure, perché faceva così male?
Se Harry era quello giusto per Hermione, perché quella dolorosa fitta al cuore non andava via?
Il fatto era che lui ci aveva sperato, per un folle attimo, ma ci aveva sperato.
Il fatto era che aveva creduto di non essere più invisibile, almeno per lei.
Ma non era così, qualsiasi cosa facesse, lui sarebbe stato sempre solo un’ombra – 159.
 
8.Pyro – Kings of Leon
 
Ron lanciò uno sguardo distratto fuori dalla finestra.
Il mare si muoveva lento, infrangendosi sulla spiaggia mentre piccoli chicchi di neve si posavano sui granelli di sabbia umida.
Il ragazzo si strinse di più nel pesante maglione di lana: quel Natale faceva decisamente freddo. Più freddo del solito.
Con un sospiro sconsolato si andò a stendere sul letto, lo sguardo puntato al soffitto.
Sicuramente Harry ed Hermione adesso lo odiavano.
Sicuramente non gli avrebbero più rivolto la parola.
Sicuramente l’avrebbero dimenticato.
Harry forse no, ma Hermione sicuramente.
Hermione avrebbe sicuramente estirpato il suo ricordo dalla propria mente, lasciando che venisse mangiato dalle tarme del tempo. E se anche c’era mai stata una speranza per loro due, una piccola e flebile fiammella, adesso era sicuramente tutto andato perduto.
Per colpa sua.
Socchiuse gli occhi, concedendosi qualche minuto di sonno, certo che Hermione non avrebbe più voluto saperne niente di lui, ma consolato dal fatto che, almeno qualche volta, l’avrebbe sicuramente pensato – 160.
 
9.The story – Sara Ramirez
 
Lo specchio rimandava ai suoi occhi l’immagine di un ragazzo dai capelli rossi, con tante lentiggini sulla faccia e qualche graffio qua e là.
Ron sospirò, passandosi una mano sul volto.
Le ferite facevano ancora male, non solo quelle del corpo. Anche quelle dell’anima facevano male. Bruciavano come una goccia di limone su un graffio.
Ron si richiuse la porta del bagno alle spalle, tornando in camera sua.
Le ferite dell’anima facevano così male che era difficile perfino respirare; respirare lo faceva sentire in colpa per tutti quelli che non potevano farlo più. Sentire la freschezza dell’aria nella gola bruciava, bruciava da morire.
Passandosi una mano tra i capelli rientrò nella sua stanza. Quasi gli si bloccò il fiato in gola quando intravide il corpo di Hermione avvolto tra le lenzuola del suo letto. Si era quasi dimenticato che lei era lì.
Improvvisamente, osservando la ragazza dormire, con i capelli sparsi sul cuscino e le labbra semiaperte, respirare iniziò a fare meno male, l’aria fresca iniziò a bruciare di meno e Ron sorrise.
Sorrise perché Hermione era sempre stata capace a farlo stare meglio; Hermione era in grado di curare anche l’incurabile.
E fu in quel momento, osservandola dormire nel proprio letto, che capì che lei era stata fatta apposta per lui – 212.
 
10. Rolling in the deep - Adele
 
Ron sospirò, afflitto, infilandosi nel sacco a pelo.
Li aveva sicuramente persi, non c’era altra possibilità.
Li aveva persi di nuovo.
Erano giorni che provava a raggiungere Harry ed Hermione, con l’aiuto del Deluminatore.
Ma forse si meritava di non trovarli, forse doveva solo accettare le conseguenze di ciò che aveva fatto e tornarsene a casa. Forse così avrebbe fatto un favore a tutti.
Ad Harry e Hermione che, sicuramente, l’avrebbero ricacciato indietro a calci, e a se stesso.
Iniziò a guardare le stelle per distrarsi, sperando che almeno loro potessero rispondere a tutte le sue domande, sperando che almeno loro potessero rassicurarlo un po’.
Il fatto era che aveva rovinato tutto.
Con Harry.
Con Hermione.
Soprattutto con Hermione.
Era stato a tanto così dal raggiungere qualcosa, finalmente; dopo anni di attese era quasi riuscito ad acchiappare qualcosa, di qualunque cosa si trattasse, ed aveva rovinato tutto.
Avrebbero potuto avere tutto, lui e Hermione, ma lui aveva buttato tutto al vento – 161.
 
-
Non sono niente di che, ma spero che a voi piacciano. 
Fatemi sapere cosa ne pensate :D
Emily.
 
   
 
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