Dust

Dieci.

Addio, 2011. Addio, vecchio anno. Addio.

Nove.

Hai portato tanti ricordi. Belli, brutti, in fin dei conti cosa importa?

Otto.

Sono stati momenti, momenti della nostra vita. NOI C’ERAVAMO.

Sette.

Ci sono state giornate piene di lacrime, ci sono state giornate in cui mi sembrava che tutto dovesse finire.

Sei.

Ma non è stato così, non è finito, e ci sono state giornate meravigliose, fatte di voci di amici, di sorrisi e scherzi, ci sono state giornate che sembravano non dover passare mai.

Cinque.

Ma sono passate anche quelle, e minuto dopo minuto, ora dopo ora, giorno dopo giorno, tutti questi ricordi si concentrano in un conto alla rovescia.

Quattro.

Dieci numeri in ordine decrescente, a scandire il tempo che rimane di un anno ormai agli sgoccioli.

Tre.

Manca poco ormai.

Due.

Amici miei, tutti voi che ho conosciuto in questo anno. Amici miei, tutti voi, con cui ho litigato quest’anno, voi che mi avete fatto passare questi meravigliosi dodici mesi. Quest’urlo lo dedico a voi. 

Uno.

E anche quest’anno è passato. Anno nuovo, vita nuova? Difficile crederci.

Fuori, si vedono il verde, il rosso, l’oro di fuochi d’artificio che esplodono, e - perchè no? - Si esce. Ci si diverte, in questa notte a cavallo tra due anni.

Ma poi… poi, cosa ci rimane? Fumo, il fumo di fuochi d’artificio, e una cifra da cambiare nella data. 2011. 2012. 2013. 2014.  2136. Cosa cambia?  Nulla, in realtà non cambia proprio nulla… ma abbiamo bisogno di dirci che qualcosa cambierà… abbiamo bisogno di pensare che in fin dei conti ci sarà qualcosa in più quest’anno.

Ma non è vero, e tutto passa e passa questa sorta di dolce illusione. I fuochi ormai si sono spenti, e nell’aria non rimane che la polvere che si posa pian piano. 

Un felice (?) anno nuovo! ;)