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Autore: gilda    18/08/2006    3 recensioni
un regno lontanto.......due sorelle che nascondono un segreto.....o forse...è il segreto a nascondere loro? un mezzodemone che scatenerà il destino....... un'idea il più possibile originale,che ha poco a che vedere con la trama di inuyasha!spero vi piaccia!
Genere: Romantico, Triste, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Kikyo, Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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“ tu sei il più debole tra noi Inuyasha!”

“tsè! Io il più debole?! Ti ricordo che potrei eliminare uno ad uno tutti i tuoi schiavetti! Te compreso fratello!!”

“possibile che tu non capisca……non è il momento di far prevalere il tuo sangue umano!”

“cosa vorresti dire?!”

“ hai capito benissimo……noi tutti siamo venuti qui per uno scopo…e non è il caso che tu rovini tutto…”

- io….rovinare tutto?!! Tsk!!

Guardò per qualche attimo la distanza tra il ramo su cui si trovava e la base dell’albero per poi abbandonarsi per pochi istanti al nulla, ritrovandosi immediatamente saldamente a terra.

……..che cosa assurda! Per chi mi ha preso quel dannato?!! Pensa davvero che io possa essere debole come nostro padre?! Io, Inuyasha, avere un qualche minimo interesse per un’umana!! Tsk! Io odio gli umani! provo solo ribrezzo per loro, e questo Sesshomaru dovrebbe saperlo!! Come se m’importasse poi di quello che dice quel maledetto!

Il nervoso rumore di passi, diretti in una qualche direzione non ancora stabilita, era solitario in quella foresta, la cui esplorazione era stata severamente proibita a chiunque.

- ordini del re!! Tsè! Non per me!

…..che avrà di tanto speciale questa foresta poi……solo alberi alberi e alberi…….un comunissimo e se vogliamo anche snervante labirinto di arbusti…….

Continuava a passeggiare, come se quel silenzio potesse in qualche modo placare il suo animo inquieto e far smettere alla sua mente di porsi centinaia di domande.

……che razza di storia è questa?! Davvero le principesse sono la reincarnazione delle creature della leggenda……o forse sono proprio loro…………..

- aaaaaaaaaah! Che sciocchezza! Quelle sono semplici umane! E come i loro simili non hanno ragione di stare a questo mondo……..

 

“ ha un suono dolce detto da te……”

 

Si fermò ed alzò gli occhi al cielo, coperto da quella nube di fronde che lasciavano spazio solo a pochi timidi raggi di giungere a terra.

……forse Sesshomaru per una volta nella sua stupida vita ha ragione! Devo allontanarmi da quella ragazza…….non sono venuto qui per fare da balia a nessuno!tanto meno per farmi distrarre da una ragazzina! Continuerò a proteggerla se questo potrà aiutarmi in qualche modo a raggiungere il mio scopo………ma se diventare un demone completo comporterà uccidere quelle ragazzine…….non esiterò……..

 

- Kaede….voi credete davvero che vada tutto bene?!

La vecchia non accennò a smettere di rammendare, continuando a cullarsi nella cigolante sedia a dondolo.

- cosa ti turba giovane Sango?

- non so…..

La ragazza si appoggiò allo stipite della finestra fissando lo sguardo su un vecchio vaso poggiato sul tavolo che adornava la modesta dimora dell’anziana donna.

-…..forse……dovrei riprendere gli allenamenti…..

La donna si bloccò di colpo.

- perché mai vorresti farlo?!

- beh….forse perché con tutti questi demoni in giro non c’è da stare sicuri….o forse perché sento che qualcosa non va………un brutto presentimento……

L’anziana si alzò lentamente; ormai l’età non le permetteva di fare movimenti troppo veloci, ma era proprio la sua anzianità a garantirle il rispetto e l’ammirazione del re, che l’aveva voluta a tutti i costi come badante ed educatrice delle sue due figlie, in virtù della sua esperienza e delle sue conoscenze. Posò il suo lavoro sul tavolo di legno, abbellito con dei poveri intarsi, e si avvicinò alla giovane. Posizionò le mani sul davanzale, come a cercare un po’ di riposo o una base che potesse reggere il peso di quegli anni.

- nuvole………nuvole nere…….

La ragazza si girò per osservare il paesaggio dalla finestra.

- ……gli uccelli stanno emigrando……ed è solo autunno….è…

-…..un cattivo presagio!

Le due si guardarono negli occhi. L‘una con la passività e la sapienza di una vita passata ad aiutare gli altri e consapevole del pericolo e della sciagura che di lì a poco si sarebbe abbattuta su quella terra, l’altra con la decisione e la fermezza di chi, giovane e inesperto è pronto ad affrontare qualunque minaccia, benché completamente ignaro di cosa sia.

- devo avvertire Kagome!!

- ma Sango….

Era già fuggita via, ma non troppo vista la botta che aveva dato appena uscita dalla dimora della vecchia Kaede, che come quelle degli altri servitori, dava su un porticato che circondava un piccolo giardino.

- oh! Accidenti!

Teneva ancora gli occhi chiusi,cercando disperatamente di massaggiarsi il capo.

- oh…….mi dispiace molto…..

Una voce maschile la costrinse ad aprirli, e di fronte si ritrovò un aitante giovane, il cui viola della tunica faceva risaltare il turchese degli occhi. Le porse la mano.

- lasciate che vi aiuti……

La ragazza dapprima incerta, decise di accettare l’aiuto per rialzarsi.

- i-io…sono mortificata….- si inchinò- sono uscita senza guardare e…

- o no! Sono io che non sono stato attento!

Le sorrise.

Lei, Sango, una ragazza la cui vita era stata dedita solo al sacrificio per aiutare la famiglia, la cui unica valvola di sfogo era la pura ed ingenua amicizia con Kagome, mai e poi mai si era interessata agli uomini. Mai aveva ceduto alle lusinghe dei ragazzi del villaggio, o di chiunque altro se ne fosse invaghito. Eppure, quell’uomo, quel monaco…….quel sorriso così semplice, fresco come la brezza estiva…..una brezza che le aveva provocato un leggero brivido che le aveva percorso lentamente e sadicamente tutta la schiena……

Arrossì e ritirò la mano, che il monaco teneva saldamente tra le sue.

- qual è il vostro nome?

- Sango…..

……Sango……..da dove proviene la luce negli occhi di questa ragazza? Non ho mai visto niente di simile……oh! È arrossita…..non deve essere abituata agli uomini………beh..si da il caso che abbia anche un tipo molto affascinante davanti a se! Deve essere per questo che non parla molto…..

- io sono Miroku! E sono al servizio di re Aston…..

Le prese nuovamente la mano per poi portarsela alla bocca.

-….e voi siete la fanciulla più bella che io abbia mai visto……

Lei restò immobile, inerte a ciò che lui le stava facendo.

- dovete essere una ragazza molto timida…..ma non ve n’è ragione ve l’assicuro! Parlerò subito con il re per chiedervi in sposa!- esclamò fiero e sorridente.

La ragazza strabuzzò gli occhi.

- COSA?!?!

- oh! Non preoccupatevi mia cara! Vi tratterò bene! Finalmente ho trovato la donna giusta per la mia vita! Bellissima e di poche parole!

- ma cos……..COSA DIAVOLO VI SIETE MESSO IN TESTA!!! Io non ho nessuna intenzione di sposarvi!! Ma poi si può sapere chi siete?!non vi conosco nemmeno e voi avete il coraggio di organizzare un matrimonio!! Ma tu guarda!!

- suvvia…..lo so che non vi sono indifferente….

Le cinse la vita con un braccio e la tirò a se.

-…..posso sentirlo….

In meno di un secondo la ragazza camminava nervosamente nella direzione opposta, mentre il monaco si faceva aria sulla guancia con la mano.

…….brutto cretino!!!e io che per un attimo l’ho trovato persino attraente!!!.....

- accidenti che schiaffo!!! È una dura……mi piace….

Guardò sorridente il suo ancheggiare seccato.

…..sapevo che non le ero indifferente……..lei per un attimo mi ha trovato…..come ha detto?! Attraente?! Beh……io la trovo attraente tuttora!.....

 

…….chiudi gli occhi…..è così che mi ha insegnato la vecchia Kaede……annulla tutto ciò che ti circonda……ci sei solo tu e il tuo arco…………guarda con gli occhi della mente………..sento il vento……..non c’è più alcun rumore attorno a me……riesco solo a sentire la pelle rabbrividire leggermente al tocco della brezza…………..non c’è una fontana……non ci sono altre persone……non ci sono gli animali……….solo io, il mio arco e questa freccia……..ecco…..ora posso sentirlo………

Aprì subito gli occhi, come se fosse riuscita a scovare il suo bersaglio, e contemporaneamente scoccò la freccia, spedita, quasi invisibile. Era riuscita a prenderlo, anche solo bloccandogli la tunica al tronco di un albero. Sorrise soddisfatta, avviandosi poi verso l’interno del boschetto retrostante il giardino.

……ma……dov’è?! Eppure ero sicura che fosse qui…….

Prima che potesse accorgersene si ritrovò due artigli alla gola. Inuyasha le era piombato alle spalle e la teneva stretta a se con un braccio, impedendole di muoversi.

- non provarci mai più…..-le sospirò ad un orecchio.

- colpisci alle spalle…non è leale……

Lei poteva sentire il suo corpo, muscoloso e forte, attaccato al proprio, il suo respiro solleticarle il collo, la potenza nello stringerla a se.

Quel profumo, come di rose selvatiche……quella pelle baciata dal sole, quell’odore di corse nei boschi sulle ali del vento, di bagni in sorgenti calde al chiaro di luna, di vigore, di vita, di esuberanza……….respirò a fondo quel profumo, immergendo la testa nei suoi capelli.

……….starle lontano……già…….ma come……..questi occhi, quest’odore…..sono come una calamita……..

- cosa stai facendo?

La sua voce, roca e sensuale, quasi divertita, lo distrasse. Già…cosa stava facendo…..

Con una mossa fulminea Kagome si sfilò un piccolo pugnale dalla caviglia destra, con una gomitata in pieno viso lo costrinse ad allontanarsi, per poi trattenergli un braccio dietro la schiena e con una mano impuntargli la lama alla gola.

- non azzardarti mai più a toccarmi così!

- tsk! Che stavi pensando?!- chiese strafottente.

- non c’è bisogno che pensi a niente! Cosa c’è Inuyasha?! Una creatura forte e potente come te, non sarà mica attratto da una semplice umana?!

Quelle parole sembrarono entrargli come lame taglienti nella testa.

Lui attratto da un’umana?! Cosa andava blaterando quella stupida.

Le tirò il braccio che teneva il pugnale, alzandola in aria fino a farla sbattere con la schiena a terra, e prontamente le sfilò il pugnale dalla mano per posizionarglielo sul petto, pronto ad affondare.

Erano lì, in mezzo a quella vastità d’erba profumata, di fiori selvatici……..

Lei distesa completamente, lui dietro di lei, in ginocchio…..potevano vedersi i volti al contrario…….

Pioggia. Fresca pioggia profumata aveva improvvisamente invaso quella foresta.

- avrei dovuto ucciderti quando potevo…..

Sorrise beffardo, impugnando più forte il pugnale.

- allora perché non lo fai?!

Gli strinse forte la mano, spingendo maggiormente sul suo petto.

- hai tanta fretta di morire?!

Lei sorrise. Quel volto bagnato dalla pioggia, quel corpo quasi sempre poco coperto, ora sporco di terra, e in quel sorriso la freschezza e la bellezza di una donna che non aveva alcun timore di morire, o di quella creatura.

…..cos’ha questo sorriso che mi colpisce tanto!? E questi occhi……così strafottenti e decisi…….come osano questi occhi guardarmi senza timore come mai nessun’umano ha fatto prima d’ora?.......

- se io ho fretta di morire non ha alcuna importanza….dato che tu non mi ucciderai……..

- cosa ti da questa sicurezza?

- beh…….quello che ti ho detto prima……..

Uno sguardo interrogativo si fece strada in quegli occhi ambrati.

-……..tu sei attratto da me……..

- tsè! I-io attratto da te!! Io odio quelli come te! Voi umani non avete ragione di esistere!

Lo sguardo di lei si incupì subito, per passare poi da cupo a furioso. Cercò di divincolarsi dalla presa del mezzodemone, ma invano, dato che ora lasciato il pugnale per terra, le teneva saldamente bloccate entrambe le braccia per i polsi. Per bloccarla aveva dovuto avvicinarsi, e poteva coprirle il viso ormai completamente bagnato, con il suo.

Lei sorrise di nuovo.

- così sei proprio sicuro di non provare niente per me……..

- se potessi ti ucciderei in questo istante….

- bene…..allora se proprio devo morire………..

Facendosi forza con la schiena, alzò leggermente e di poco la testa, data la breve distanza che intercorreva tra se e il ragazzo, e in pochi secondi si ritrovò a premere con le proprie labbra su quelle di lui.

No……non premeva…..quelle labbra….calde e bagnate racchiudevano in una morbida e sensuale trappola il labbro inferiore di lui. Poteva sentire il mento sfiorare il suo naso, e quel desiderio di baciarlo, in quella strana posizione diveniva sempre più forte.

Cosa…..cosa stava facendo……cosa gli impediva di parlare, di respirare, di pensare, di fare una qualunque cosa? Lei. Quella ragazzina spudorata, impertinente……audace……..si……. terribilmente audace……………..ma………era davvero questo che pensava di lei? Che fosse audace? Ardita nel fare una cosa del genere che avrebbe potuto costarle la vita? O no……..non era questo che pensava………………..non pensava a nulla……………non sentiva nulla………..vuoto nella mente……vuoto nel corpo……….stupore? sorpresa? Incredulità? Sbigottimento? Beh…..se questi sono le parole giuste per descrivere l’improvvisa interruzione del battito cardiaco…allora si. Era stupito, sorpreso, incredulo e sbigottito! E ancora molto, molto di più. La rabbia per quell’impudente, il desiderio di ucciderla, la voglia di tapparle quella bocca arrogante erano ora cambiate. Erano bastate poche frazioni di secondi per trasformarle in voglia di lei, desiderio di lei, bramosia di lei.

Lei. Una ragazza. Una donna. No. Semplicemente Kagome. Un’umana, e la prima che in tutta la sua vita aveva osato……. baciarlo………

Un bacio durato un secondo, un attimo……eppure un attimo che sembrò riempire il vuoto di un’intera esistenza passata da solo…….

Il tempo si era dilatato. Infinito gli sembrò quel tocco, infinito il suo staccarsi, infinito il suo riaprire gli occhi. Occhi che ora avevano uno sguardo del tutto diverso, o era lui che li guardava in modo diverso. Aveva chiuso gli occhi in quella carezza a fior di labbra?non se lo ricordava. Aveva respirato? Non credeva di averlo fatto. Aveva risposto? Beh…..non c’era stato poi il tempo di risponderle qualcosa. Un bacio rubato………..eppure………….mai un furto era stato tanto piacevole………..

Per un momento si vergognò di averlo pensato.

Lei sorrise maliziosa.

Ecco cosa avevano quegli occhi da gatta. La malizia, il coraggio, la furbizia, la forza, la determinazione. Tutte cose che non aveva mai scorso in nessun umano, e forse, tutte insieme, nemmeno in un essere demoniaco.

- avevi ragione…..

Sussurrò lei.

La sua domanda  ‘su cosa’ fu pronunciata dagli occhi.

- non sei attratto da me……

Come a voler forzatamente rompere quel leggerissimo cristallo fatto di emozioni mai provate prima, lui rispose con un sorriso soddisfatto. Era forse riuscito a farglielo capire? L’avevo sentito attraverso quel bacio? beh……..risultava difficile crederlo anche a lui….visto come si era sentito…..

-……sei pazzo di me!

Si alzò di scatto approfittando della sua distrazione. Sorrideva. No. Rideva. Una risata argentina, vitale, riempiva quel bosco, muto spettatore di quell’attimo fuggente, di quell’atto ardito, di quel desiderio sbocciato……

Scappò via, continuando a ridere,e lasciando lì, inginocchiato, fradicio per la pioggia, una creatura che per tutta la vita aveva vissuto da solo, ucciso senza pietà, distrutto esistenze……ora immobile, mero schiavo di quel ricordo che anche volendo non avrebbe mai potuto dimenticare,e che forse……non avrebbe mai voluto…………

 

 

......sta arrivando……..meglio che mi nasconda dietro questa colonna……….non deve sapere che li ho visti……..eccola…..è entrata a palazzo……….lui? si sta alzando………….sembra sconvolto……..cos’è quello? È arrossito? È arrabbiato…….vedo il suo volto……..non se lo sarebbe mai aspettato……………ebbene si…….Inuyasha….Kagome è anche questo…………la sua sensualità può mandarti fuori di testa……....ma io non posso permetterle di attrarti a se……….non posso………è una vita che ti aspetto……….non posso permetterglielo…anche se è…..tsk! mia sorella!ho bisogno di te……..sei tu che determini il mio…….anzi………….ah! il nostro destino………………

 

 

 

 

  
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