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Autore: lisolachenonce    01/01/2012    3 recensioni
Victoire Weasley era una ragazza bella, molto bella. Aveva quindici anni, lunghi capelli rossi e l’aria sognante. Più una vagonata di cugini, e un migliore amico. Se vedevi lei, potevi star certo che entro qualche secondo sarebbe apparso lui, Ted Lupin, alto, Metamorfomagus e figlioccio di Harry Potter. La scuola non era mai stata così piena di celebrità da tempi immemorabili.
Tutto cominciò un venerdì di Aprile, molto tempo fa.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Teddy/Victorie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Capitolo 1
La macchia rossa





Se qualcuno fosse passato per un corridoio del settimo piano, in quel momento, a Hogwarts, sicuramente sarebbe stato spinto contro il muro da una macchia rossa, o meglio, lo spostamento d’aria che quella macchia rossa provocava. Sfrecciò, scivolò, ondeggiò e si fermò, miracolosamente in piedi, e in quel momento chi stava passando potè riconoscere nella macchia rossa Victoire Weasley, quinto anno, Grifondoro. Subito riprese a correre, e stavolta si fermò solo davanti alla Signora Grassa.
“Nontiscordardimè!”
“Non lo farei mai, signorina Weasley!” rispose lei cordialmente, prima di aprirsi.
La macchia rossa si arrampicò alla velocità della luce e piombò nel mezzo della Sala Comune.
“Teddy!” sussurrò, e un ragazzo alto dai capelli blu zucchero si voltò da una poltrona. Vedendo la ragazza, gli occhi da verdi divennero celesti, e si precipitò verso di lei, abbracciandola.
“Che cosa c’è?”
“Andiamo... dove possiamo... parlare tranquilli...” ansimò lei.
“Nel mio dormitorio, sono tutti all’allenamento ora.” Le prese la mano e la condusse velocemente su per la scala a chiocciola, preso non tanto dalla curiosità quanto dalla preoccupazione per quella creatura bella e fragile che gli si presentava davanti a chiedere aiuto, asilo, consolazione, comprensione.
“Avanti, chi ti ha ridotto in questo stato?” Victoire, in quel momento, non sarebbe apparsa fragile e sul punto di piangere o urlare a nessuno al di fuori di lui. Tutto ciò perché lui era la persona che la conosceva da più tempo, la persona che le era più vicina, e il suo migliore amico. Lui era allenato a riconoscere le espressioni, le parole e i sentimenti nei suoi occhi, lei si sarebbe fatta vedere così soltanto da lui. Era un piccolo trucco da Veela insegnatole da sua zia.
Una lacrima ruppe la siccità sulle guance di lei, subito seguita da un’altra, e un’altra ancora.
Victoire non singhiozzava mai, piangeva e basta.
Ted, per quanto ragazzo del settimo anno, alto, forte, intelligente e coraggioso, non sopportava quella vista. Per lui, non dovevano esserci altro che lacrime di gioia su quel volto di rosa, altro che sorrisi e pensieri puri su quelle labbra di donna.
Le passò le mani sulle guance per asciugare una parte delle lacrime, ma lei lo fermò. Quando gli occhi di lui passarono al verde intenso (e innaturale), lei respirò a fondo e disse: “Mi piace sentire... che scorrono.”
Ted, allora, le prese le mani e cominciò a parlare, per distrarla.
“No, Vic, non piangere... Domani sarà una bella giornata, sai, a Hogsmeade, e non deve venire Dom? E’ così tanto che non la vedi! Probabilmente Lucy la terrorizzerà dicendole cose assurde su Hogwarts. Tornerà a casa traumatizzata, più che contenta di aver rivisto te e Louis. A proposito, non ci avevo ancora pensato, l’anno prossimo vengono sia James che Fred! Per fortuna che non ci sono: già mi fa impazzire James da solo, figuriamoci con Fred. Certi Natali, ti ricordi? Quando hanno messo il sale su tutti i biscotti? E quando hanno giocato a Quidditch con le palline fragili di tua nonna? Aspetta, aspetta, e quando sono levitati fino al tetto, e non volevano più scendere, e Ron non voleva farsi aiutare da Hermione a tirarli giù?”
Victoire scoppiò in una risata, che contrastava meravigliosamente con le sue lacrime, agli occhi di Ted.
“Che cosa c’è, Vic?” chiese di nuovo, con la voce bassa e gli occhi viola.
“Luke...”
Luke era il ragazzo di Victoire. Era di Corvonero e faceva il settimo anno, come Ted. Lui lo sapeva bene: Vic non avrebbe potuto scegliere persona migliore. Forse un tantino... possessivo.
“Luke mi ha detto che passavo troppo tempo con te... Che ti preferivo a lui...” chiuse gli occhi e tacque.
Ted, arrossito leggermente, continuava ad avere gli occhi viola, ma più chiari.
“... e io l’ho lasciato.” Tirò su col naso e guardò verso l’alto, nella speranza che le lacrime smettessero di scendere.
“Oh, Vic.” disse lui, gli occhi di nuovo celesti e le orecchie più piccole, “E’ veramente un idiota. Vuoi che lo affatturi? Harry mi ha insegnato diversi trucchi che potrebbero tornarmi utili...”
“No, no. Lui... lui voleva solo che lo amassi.”
“Ma tu lo ami?”
“No.”
“Allora la colpa non è di nessuno, Vic. Se non lo amavi, smetti di piangere per lui, non se lo merita.”
Lei lo abbracciò, strofinando il viso bagnato sulla sua divisa, e lui strinse le braccia sulla sua vita, sorridendo.
Una donna, nella vita, è come un fiore in un campo di erbacce. Se poi è la tua migliore amica, allora non c’è paragone che tenga, perché un’amica è un’amica, e non ci sono parole per descriverla. Saprà sempre di cosa avrai bisogno prima che tu lo chieda, e saprà che cosa ti fa male prima che tu lo dica. Ma chiederà lo stesso, per essere sicura, per sapere i dettagli, per trovare una soluzione. Tuttavia, un’amica esigerà anche il tuo rispetto e il tuo aiuto, quando ne avrà bisogno, e tu non ti sentirai mai alla sua altezza, perché non sei capace di intuire le cose come fa lei, non sei capace di consolare come solo una donna sa fare.
E così si sentiva lui in confronto a lei: un pulcino di fronte a un’aquila. Perché lui poteva anche essere d’aiuto, ma lei avrebbe potuto risollevarsi solamente in autonomia, solamente se l’avesse deciso, solamente se ne avesse avuto il coraggio.
Le donne sono padrone del proprio destino, e anche di quello degli uomini.



NdA
Buonasera, fanciulli.
Questa è la mia prima long su Harry Potter, non avevo mai osato prima.
Volevo avvertirvi su un paio di cosette:
L'aggiornamento avverrà piuttosto di frequente. Se ce la faccio, anche una volta la settimana. Ma sarà più facile che siano due settimane, comunque.
I capitoli sono in terza persona, ma saranno dal punto di vista di uno o dell'altro personaggio alternativamente. Il punto di vista è in quel caso indicato dal colore del titolo del capitolo: rosso per Victoire e blu per Teddy.
Potete recensire capitoli nuovi o vecchi a vostro piacimento (questo vale anche per le mie altre storie), ma nel primo caso le risposte sarenno qui sotto, nel secondo saranno per via privata. Volevo avvertire chi mi legge che nella tendina per la scelta dei personaggi da indicare, Victoire è scritto male: "Victorie". Qualcuno può correggerlo?
Spero che mi seguirete e recensirete.
Buon anno a tutti!
  
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