« Scusami. » Luna picchiettò la spalla di Draco. « Potrei prendere in prestito la tua anima? »
Lui mantenne lo sguardo fisso davanti a sé, con una determinazione d’acciaio. Aveva tollerato per buona parte dell’anno che Luna stesse seduta vicino a lui durante la lezione di Astrologia che avevano in comune, e non le avrebbe permesso di mandare in frantumi la sua calma perfetta. In attesa di risposta, lei lo fissò per cinque minuti buoni. Draco non se ne accorse neanche, perché lui se ne infischiava.
Luna alzò la mano. « Professoressa » chiamò. « Draco è entrato in una specie di trance. »
« Sta’ zitta » ringhiò Draco. Dolcemente.
« Il signor Malfoy sembra nel pieno controllo delle sue facoltà » notò la professoressa, con voce estremamente annoiata, prima di riprendere la lezione. Era ormai abituata da tempo ai loro teatrini.
Luna girò la testa, tornando a guardarlo. « Oh. Scusa, Draco. Ho pensato che forse stessi comunicando con gli alieni e avessi iniziato a temere per la tua incolumità. »
« Gli alieni non esistono! » sbottò il ragazzo, prima di riuscirsi a trattenere. Rimpianse immediatamente la sua decisione quando Luna gli si rivoltò contro con i suoi enormi occhi tondi.
« Ne sei certo, Draco? Te l’hanno detto gli alieni? » indagò in un tono di educatissimo interesse. Lui digrignò i denti.
« Gli alieni sono una cosa stupida creata da babbani stupidi che non comprendono le complessità del cielo notturno » la schernì, alzando appena la voce per farsi sentire dalla professoressa. Quest’ultima gli tenne le spalle, scarabocchiando appunti pigri sulla lavagna.
« Dieci punti in meno a Serpeverde per mancanza di sottigliezza e senso del pudore » punì con voce monotona. Draco storse le labbra. Luna gli diede una pacca solidale sulla spalla.
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