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Autore: Dr3aDSouL    02/01/2012    1 recensioni
la scelta di un cavaliere tra una vita maledetta e la morte per la fede!
Genere: Fantasy, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una guerra senza tregua...uno scontro tra milioni di esseri umani...entrambi gli schieramenti avanzano certi del loro ideale,
della loro fede, di essere nel giusto e di vedere lo sbagliato, il male, negli altri!
Una battaglia che terminerà senza vinti ne vincitori, ma solo in un bagno di sangue, creato dalla follia di primeggiare e imporsi dell'uomo.
Nel deserto un superstite arranca lentamente il passo, usando la sua spada come bastone.
Ha una ferità che gli lacerà il ventre, ma stringe i denti, tentando di resistere al dolore, con la speranza che prima o poi qualcuno lo soccorra.
Intorno a lui il nulla, solo sabbia, dune...nei suoi occhi persi nel vuoto, pieni di disperazione, prendono vita le scene della battaglia vissuta.
A quante persone ha dovuto togliere la vita, e per cosa?! per affermare il suo credo, la sua visione di speranza,
di imporre qualcosa che per lui era giusto e che gli altri non vedevano, ed ora eccolo li, ricompensato da tutto ciò in cui credeva.
Trovandosi dannatamente solo, ferito, e con un piede nella fossa...cosa gli aveva portato questo suo modo di essere, di fare...
nulla di buono, aveva lottato sempre per i suoi ideali, la sua coscienza doveva senz'altro esser soddisfatta,
di dare la vita per ciò in cui credeva, ma lui non era felice.
Per la prima volta capiva cosa aveva portato tutto questo, ad una lenta e dolorosa morte senza nessuno accanto. 
La ferita duole sempre più, prosciugandogli le ultime forze...si accascia al suolo, inginocchiandosi, alzando il capo e le mani verso il sole,
quel sole da cui aveva sempre tratto energia...ora non lo riscaldava più.
Soffriva il gelo...che gli penetrava le ossa, fino a raggiungere la sua anima tormentata da mille pensieri, rimpianti, desideri.
Delle lacrime gli scendevano dagli occhi, si stava rendendo conto che ormai per lui non c'era più nulla da fare, era in preda alla paura,
per quanto coraggioso uomo di guerra, come tutti, era spaventato dalla paura di morire, voleva vivere, ma non gli rimaneva altro che lasciarsi andare,
farsi guidare da quel fato infausto, con la consolazione di aver agito bene, non aveva più nulla in cui credere.
E mentre lottava per far morire quell'ultima speranza che ancora lo legava a questa terra...nuvole nere coprirono il sole.
Una fitta pioggia cominciò a cadere...ed un enorme demone gli comparve dinanzi!
L'uomo era paralizzato dalla paura, credeva fosse giunto il suo momento, che quello fosse stato il messaggero che lo avrebbe condotto all'inferno.
Quell'essere gli disse che poteva liberarlo dalla paura, dargli una vita senza pensieri, senza lotte, senza dolore...doveva solo rinnegare tutto ciò in cui credeva, ed affidargli la sua anima.
La vita stava scorrendo via inesorabilmente, doveva decidersi subito senza esitazioni...morire per ciò in cui si crede o vivere nell'apatia di un mondo che non ti appartiene?!
Il cavaliere pensò che non aveva nulla da perdere...deluso da tutto ciò in cui aveva sempre creduto...cedette al patto.
Gli occhi del demone si accesero, una nube verde avvolse l'uomo...facendone marcire la carne, trasformandolo in uno zombie, mutando la sua armatura in nero...
strappandogli via l'anima e tutto ciò che era a lei legato...ora non sentiva più dolore, sofferenza, tristezza, angoscia.
Sacrificando ogni cosa che reputava buona e giusta, si era liberato anche dei tormenti che gli pesavano tanto.
Era diventato uno spietato cavaliere della morte dalla via eterna, pieno di odio, indifferenza, rabbia e crudeltà.
Aveva scelto per sempre la sua strada, la sua maledizione non si sarebbe mai più arrestata, ed a testimonianza di ciò che aveva rinnegato.
Dalle orbite oculari del suo teschio, sarebbero sgorgate per sempre lacrime di sangue...di quel sangue che lo rendeva uomo...quel sangue che lo rendeva libero...
quel sangue...che lo aveva portato ad aver fede, nelle persone quanto nei miracoli.
  
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