CAPITOLO 6
-Chiederemo aiuto a Sesshomaru!-
esclamò una Kagome sicura ed entusiasta della sua idea
Lo stupore del gruppo si trasformò
in sbigottimento.
-Kagome, ma hai bevuto? Come ti è
venuta un’idea del genere?!- fece Inuyasha incredulo
-Invece è un’ottima idea! Visto che
è il frammento sulla schiena di Kohaku a mantenerlo in vita, ma che non possiamo
lasciarlo lì, lo toglieremo e poi chiederemo a Sesshomaru di riportare in vita
il fratellino di Sango con la sua Tenseiga-
-In effetti non è una cattiva
idea...- commentò Miroku
-Io sono d’accordo con Kagome!-
esclamò Sango
-Credo che abbiate dimenticato un
piccolo particolare...- disse Inuyasha guardandoli con sufficienza
-E quale sarebbe?- chiese
Kagome
-Mi dici cosa ti fa pensare che
Sesshomaru accetterà di aiutare me, il suo fratello mezzo demone, che lui odia
tanto e che più volte ha tentato di uccidere?-
Gocciolone generale sulla testa del
gruppo...
-In effetti a questo non avevo
pensato...- fece la ragazza imbarazzata –Ma sono sicura che riusciremo a
convincerlo. In fondo negli ultimi tempi Sesshomaru si è
ammorbidito...-
-Si porta persino dietro una
bambina umana!- intervenne Shippo
Inuyasha aprì la bocca per
replicare, ma all’improvviso si bloccò. Il suo viso si fece scuro e saltò in
piedi sguainando la sua Tessaiga.
-Inuyasha, che succede?- gli chiese
stupita Kagome
-Kagura si sta avvicinando, sento
il suo odore- rispose l’hanyou fissando un punto ben preciso del
cielo
In effetti, qualche secondo dopo,
tutti poterono distinguere la demone del vento che si avvicinava sopra una delle
sue piume volanti. Tuttavia, non era sola...
-Ma quello è Kohaku!- esclamò Sango
riconoscendo suo fratello
Mentre la sterminatrice diceva
questo, Kagura arrivò di fronte al gruppo e scese dalla sua piuma, seguita dal
ragazzo.
-Inuyasha, possibile che tu debba
sempre darmi il benvenuto con la spada sguainata?- fece la demone con tono
ironico
-Che cosa sei venuta a fare qui,
Kagura?- le chiese il mezzo demone senza abbassare la
guardia
-Sono venuta a riportare Kohaku da
sua sorella-
-Cosa?-
-Proprio così. Ora che Naraku è
morto, Kohaku è libero-
-Ma...non ti interessa il frammento
della sfera che porta su di se?- le chiese Miroku
-No, non sono mai stata interessata
al possesso della Shikon no tama. Tutto quello che volevo era riavere la mia
libertà e ora che Naraku non esiste più l’ho riavuta, insieme al mio
cuore-
-Mmh...io non mi fido- fece
guardingo Inuyasha
-Oh, Inuyasha, non essere sempre
così sospettoso. Per una volta che abbiamo un po’ di fortuna!- gli disse Kagome
–E poi sapevamo anche noi che Kagura obbediva a Naraku solo perchè ci era
costretta. Ora non ci resta che trovare Sesshomaru!-
-Sesshomaru? Mentre ero in volo
l’ho scorto sulle colline a nord- intervenne Kagura estraendo dai suoi capelli
un’altra piuma e salendoci sopra
-Visto? La fortuna è dalla nostra
parte!- fece Kagome ottimista mentre la demone del vento scompariva in
volo
-Tsk! Beh, allora possiamo metterci
in cammino, no?- replicò l’hanyou
Tutti raccolsero le proprie cose e
ben presto il gruppo era in cammino verso la direzione indicata loro da Kagura.
Era una bellissima giornata estiva e faceva molto caldo, ma fortunatamente le
folte chiome degli alberi che ricoprivano le colline donavano un po’ d’ombra e
di frescura. Il gruppo di amici avanzava chiacchierando allegramente, regnava il
buonumore generale. Probabilmente perchè finalmente il loro nemico non esisteva
più, non c’erano pericoli, le cose tra Kagome e Inuyasha erano chiarite e così
anche tra Sango e Miroku...Insomma, tutti guardavano al futuro con
ottimismo.
Trovarono Sesshomaru sulla riva di
un piccolo fiume. Jaken stava cercando, non senza difficoltà, di prendere
qualche pesce, mentre Rin lo guardava ridendo, divertita dalle sue buffe
acrobazie di pesca. Il potente Signore dell’Ovest, invece, era in piedi, rivolto
verso di loro, probabilmente li aveva sentiti avvicinarsi e li stava
aspettando.
-E voi cosa ci fate qui?- chiese
loro il demone –Hai forse capito che non puoi battermi e sei venuto a chiedere
pietà, Inuyasha?-
-Questo non succederà mai!- rispose
l’hanyou scaldandosi subito
-Allora per caso preferisci
morire?- continuò Sesshomaru con sarcasmo
-E saresti tu ad uccidermi? Tsk,
non riusciresti neanche a farmi un graffio!-
-Oh, adesso basta!- intervenne
Kagome prima che i due fratelli passassero dalle parole ai fatti –Inuyasha, non
riesci proprio a stare calmo?-
-È stato lui a cominciare!- replicò
l’hanyou offeso
La ragazza lo ignorò e si rivolse a
Sesshomaru:
-Sesshomaru, siamo qui perchè
abbiamo un favore da chiederti-
-Ho sentito bene? Voi vorreste un
favore da me? E, sentiamo, quale sarebbe?- chiese lo youkai quasi divertito a
quell’idea
-Vedi, Kohaku, il fratellino di
Sango, è vivo solo grazie al frammento della sfera che ha sulla schiena.
Tuttavia, non possiamo lasciarlo lì, dobbiamo toglierlo, ma se lo
facciamo...-
-Lui morirà- finì Sesshomaru per
lei –E tu vorresti che io lo riportassi in vita usando la mia Tenseiga, non è
così?-
-Sì, è così- annuì
Kagome
-Ti prego, salva mio fratello-
intervenne Sango –Sono disposta a chiedertelo in ginocchio, se
vuoi-
Lo youkai rimase in silenzio,
sembrava riflettere su quella richiesta. In quel momento, Rin lo
raggiunse.
-Ti prego, signor Sesshomaru,
aiutali- gli disse con tono supplichevole –Kohaku è stato gentile con Rin quando
è stata rapita da quel demone cattivo-
-E va bene- acconsentì il demone
–Ma facciamo in fretta, non ho tempo da perdere-
Kagome e Sango si guardarono
sorridendo, poi quest’ultima si rivolse a Kohaku:
-Kohaku, ascolta, ora dobbiamo
toglierti il frammento della sfera che hai sulla schiena. Perderai coscienza per
qualche secondo e quando ti sveglierai ritroverai la memoria. Tuttavia, quello
che ricorderai sarà molto doloroso per te, te la senti di
farlo?-
-Sì, voglio farlo- rispose sicuro
il ragazzo
-Bene. Comunque non preoccuparti,
io ti starò sempre vicino e ti aiuterò a superare tutto-
Detto questo, Sango si voltò verso
Kagome e le fece segno di procedere. Questa allora si avvicinò e, con molta
delicatezza, tolse il frammento della Shikon no tama dalla schiena di Kohaku. Il
ragazzino perse immediatamente i sensi e Kagome si scostò per lasciare spazio a
Sesshomaru, che estrasse la sua Tenseiga e con un colpo distrusse gli spiriti
del regno dei morti. Qualche secondo dopo, Kohaku riprese
conoscenza.
-Sorellina...- mormorò con le
lacrime agli occhi –Mi dispiace...io...ho ucciso nostro padre...i nostri
compagni...-
Sango lo prese tra le braccia e lo
strinse a se, mentre anche lei cominciava a piangere.
-Non è stata colpa tua, Kohaku, eri
sotto incantesimo- gli disse con voce rotta –Non preoccuparti, ci sono io con
te, insieme supereremo tutto, te lo prometto-
Miroku si avvicinò ai due fratelli
e posò una mano sulla spalla di Sango.
-Sango, che ne dici di portare
Kohaku al villaggio, ora? Deve riprendere le forze- le disse con un
sorriso
-Hai ragione, Miroku- rispose la
sterminatrice di demoni, poi, voltandosi verso Sesshomaru:-Ti ringrazio, dimmi
cosa posso fare per ricambiare-
-Tsk, basta che mi togli dai piedi
quello stupido di mio fratello- fece lo youkai con stizza
-Chi sarebbe lo stupido?!- esclamò
Inuyasha con rabbia
-Inuyasha, stai calmo, ti prego-
Kagome gli si parò davanti prima che si scagliasse sul fratello –È meglio se ce
ne andiamo prima che si mettano a combattere- fece poi rivolta agli
altri
E così il gruppo riprese la strada
verso il villaggio di Edo, mentre Kagome trascinava via un Inuyasha furente che
continuava a sbraitare in direzione del fratello
maggiore...